IL GUARDIANO

Batte con forza un bicchiere di vino sul bancone e poi sussultò. Saltzman la guardò tirandole via il bicchiere di vino tra le mani "Quanto credi di resistere?''

Buffy sospirò e tamburellò le dite sul bancone "Ma che mi importa..."

Scoppia in risate, poi beve un lungo sorso del suo drink fino a berlo tutto "Deve essere una giornata pesante per lei". Buffy con le gote bordeaux ordinò un nuovo giro.

Ubriaca e troppo stanca per affrontare una discussione scalò di un posto sullo sgabello libero.

Lui la guardò in modo significativo, come se volesse dirle qualcosa, invece le fece cenno di sedersi vicino a lui "Non volevo essere scortese ma lei si è presa una bella sbornia." Buffy ebbe un singhiozzo "Lei che vuole da me?" Fece spallucce "io? Niente sto solo bevendo una cosa con lei."

"Vicino a me non insieme a me." Borbottò lei tra un singhiozzo e l'altro "Sono una cacciatrice fidanzata con un vampiro e mi sono rifugiata qui, in una cittadina piena di vampiri..." Appoggiò la fronte sui dorsi delle mani "E perché sei scappata da lui?"

"Ho avuto paura ... Porto in grembo suo figlio e non lo sa, e in più, ci dobbiamo sposare tra tre settimane."

Alaric alzò il bicchiere per un brindisi accentuando un sorriso "Ora hai finito di bere ti riporto in hotel."

La città era immersa in una magica serata quando arrivarono all' hotel.

Al primo piano, alla fine del corridoio vi vera una porta verde con il numero 16 tinteggiato di nero, Saltzman le aprì la porta con la chiave magnetica "Ora sarà meglio che vada domani è lunedì e i miei studenti essere pronti per la verifica. Notte"

Alaric se ne restò nella classe vuota per finire di correggere le verifiche, disponeva di due ore libere prima di incominciare una nuova lezione. Buffy lo trovò ricurvo su una pila di fogli scritti con la penna rossa tra le dita, dalla quantità di correzioni in rosso sembrava proprio una mancanza di studio da parte degli studenti "Ti disturbo?"

"La ragazza del bar …" rispose il professore alzando l'angolo della bocca "Buffy è il mio nome."

"Nome al quanto buffo." Scrisse il voto in alto a destra riponendo la verifica sulla pila assieme agli'altri fogli controllati "Alaric Saltzman molto piacere." Cessò di scrivere dedicandole del tempo "Mi hanno detto che lavorava qui e sono venuta per ringraziarla per avermi riaccompagnata in hotel ieri sera. In genere di notte caccio da sola i demoni ma non mi trovavo nelle condizioni più adatte."

"Se avessi bisogno di aiuto nella caccia fai un fischio."

Dal marciapiede Buffy vide le tende ben tirate della sua camera ricordando di averle lasciate tutte da una parte e la finestra aperta. Tutte le luci erano spente, le tende tirate, alla quale fece pensare a Buffy un'intrusione nella stanza. Afferrò per puro istinto il paletto di legno dato che a Mistic Falls giravano vampiri.

Avvertì la presenza di qualcuno nel buio della camera sbattendolo a terra con tutta la forza "Hey piano col paletto dolcezza … vuoi uccidermi prima di sposarmi?!" la cacciatrice si levò da Spike a terra sotto di lei, sorrise in modo sincero e innocente, come un bambino.

"Mi hai colto alla sprovvista … in tal caso il sole non ti può bruciare, l'anello di Willow funziona benissimo." Spike pronunciò le labbra, stava per dire qualcosa ma si bloccò.

Decisa Buffy scostò le tende e la luce del sole irradiò la stanza "Visto? Funziona!"

"Le vecchie abitudini sono dure a morire."

"tu che ci fai qui?

"Sono venuto a prenderti che credevi? Sei sparita nel nulla." Buffy cercò di non dar spiegazioni, si sentì a disagio a confessargli la verità "Spike … mi sei mancato …" si avvinghiò contro il suo petto soffocando il pianto "Non ora Spike … abbracciami forte." Il vampiro l'avviluppò a sé "Ti va di bere qualcosa?."

Arriva al bar nella folla di gente camminando dritta verso il bancone. Vide Alaric vicino al bancone e decise di avvicinarsi. Alaric le si avvicinò per salutarla, ma si fermò non appena vide Spike che lo fulmina con gli occhi. Alzò gli occhi al cielo in modo quasi impeccabile, ma Spike lo nota "E' quello il tuo vampiro?"

"Avevo bisogno di cambiare aria." Le mani della cacciatrice iniziarono a tremare, e rovesciò la battaglia di birra che aveva in mano.

"Il tuo nuovo amico come si chiama?" nel vampiro si accese l'interruttore della gelosia, gli occhi scintillanti come il fuoco, strinse il pugno con l'impeto di scaglialo sul volto di Alaric ma Buffy si aggrappò a lui placando quel senso di gelosia "Questo è Spike." Il vampiro tese la mano sorridendo all'umano, una volta toccata la mano di Alaric la strinse forte tanto da sentire i rumore dei nervi schioccare.

Con disinvoltura Spike invitò Alaric a sedere al tavolo con loro. In poco tempo incominciarono a legare una birra dopo l'altra, Buffy al contrario si sentiva in ansia con la paura di vederlo scattare dalla gelosia.

In più avvertiva segni di malessere dovuti dalla gravidanza inattesa cercando di non darlo a vedere.

Una banda di ragazzini scorazzava con le BMX tra i boschi immensi di Mistic Falls mezzi ubriachi facevano acrobazie nei punti scoscesi e pericolosi. Si fermarono presso un tumolo con un solo ingresso.

Abbandonarono le bici a terra del tutto eccitati.

Scassinarono la porta per addentrarsi nel tumolo con le torce illuminarono il buio; compiendo pochi passi si trovarono in un'immensa area circolare contenete cadaveri seppelliti "Avete sentito anche voi il ruggito?"

Un ruggito profondo come di un leone, però una volta illuminato il volto non era affatto un leone.

Uscirono di corsa verso le bici in città per avvisare la gente.

Le porte del bar si spalancarono di colpo. La banda di ragazzini bianchi come lenzuola entrarono gridando, annunciarono della bestia nel bosco con la coda da scorpione. Alaric riconobbe i suoi studenti rassicurando loro di tornare a casa.

Buffy, Spike e Alaric camminarono nel bosco in cerca della bestia ma non vi era più traccia.

All' entrata del tumulo non vi era anima viva, il silenzio della notte regnava sovrano, l'unica entrata era rimasta spalancata "Andiamo a dare un' occhiata?"

"La bestia potrebbe essere ancora la dentro." Suggerì il vampiro dietro a Buffy; Alaric caricò la balestra affiancandosi a Buffy.

Sulle tombe c'erano incisi nomi in corsivo disposte affiancate l'una col l'altra rivolte ad una tomba più elaborata ornata in oro "Questi dovevano essere maghi e streghe sepolte all'interno dello stesso tumolo probabilmente in attesa di risvegliarsi." Buffy buttò a terra l'ammasso di polvere e sporcizia dalla tomba più grande soffiando sui caratteri intasati dallo sporco.

Il nome era scritto in greco: Medea. Strabuzzò gli occhi indietreggiando di pochi passi.

Un ruggito risuonò nel tumulo "Non siamo soli." Bisbigliò Alaric "Io suggerirei di lasciare questo posto." Lentamente si sposarono verso l'ingresso evitando di scontrarsi con la bestia, possente e massiccia grande come un leone.

Nel vagare nel buio Buffy urtò con la mano la criniera e di scatto saltò. Aveva brividi di paura anche fuori dal tumulo "Io credo che sarebbe ottima cosa andarsene da qui." Alaric spalancò le portiera dal lato guidatore e disse: "Vediamoci domani a scuola. Posseggo un bestiario che potrebbe esserci utile per capire la bestia."

La mattina successiva incontrarono Saltzman in aula insegnanti, a quell'ora gli insegnanti andavano e venivano in pace nelle ore buche delle classi, ma verso le dieci il frenetico passaggio si calmava.

Alaric trascinò il dito lungo l'indice alla fine del bestiario andando a ritroso in cerca della pagina: "La prima descrizione della Manticora ce la fornisce Ctesia di Cnido, un viaggiatore greco vissuto tra il V ed il IV secolo a.C.. La creatura aveva una livrea color rosso, il corpo di leone e la testa umanoide.

Munita di tre file di denti sia sulla mandibola che su la mascella. La coda da scorpione da cui era in grado di scagliare aculei avvelenati simili a dardi. Il nome Manticora è di origine persiana e significherebbe "mangiatrice di uomini.

Inoltre, la Manticora è una creatura quasi invulnerabile e può essere uccisa solo da un leone."

La cacciatrice sfilò il libro dei miti dallo scaffale cercando il nome di Medea "E' lei. il nome sulla tomba era quello di Medea ma il greco." Il professor Saltzman ne lesse il contenuto: "La figura di Medea è la più tragica e complessa, simbolo di una femminilitàdiversa, isolata e potente. Sebbene figlia del re Colchide, era circondata dalla solitudine e incomprensione.

Medea si innamora del greco Giasone che è giunto nel paese per impossessarsi del vello d'oro. Innamorata di Giasone tradisce il padre, uccide fratello e abbandona la patria.

Giasone le promise ogni cosa però, portata con s'è non l'avrebbe mai sposata essendo una straniera e strega. Abbandonata dall'amante Giasone la strega uccise i suoi figli, poi si sa poco sui successivi avvenimenti.

Ogni versione la interpreta in modi diversi."

Era chiaro che il gruppo di maghi e streghe sepolti recuperarono il corpo di Medea e portata nel paese statunitense per poi essere risvegliata a tempo debito. Per prevenire furti venne invocata la manticora di guardia al tumolo.

Solo il gruppo maghi avrebbe potuto spezzare l'incantesimo di evocazione della bestia "Quindi se nemmeno le tue streghe e neppure Willow a questo punto non possono spezzare l'incantesimo chi può farlo? Perché in tutta sincerità dove lo prendiamo un leone che sia in grado di uccidere questa manticora?"

Spike camminava nervosamente nell'aula con la voglia incontrollabile di fumare la prima sigaretta del giorno.

"Anche qui a Mistic Falls abbiamo lo zoo. Io dico di attirare la bestia fino allo zoo e poi i leoni faranno il resto."

Buffy ritornata in hotel si buttò sotto la doccia e poi dritta a letto per chiudere gli occhi prima di affrontare ancora una volta la bestia. Spike si infilò sotto la doccia dopo di lei uscendo dal bagno con addosso solo l'asciugamani alla vita.

"Cosa nascondi al tuo uomo?"

"Nulla."

"Nulla? Mi spiace non ti credo. Buffy ci stiamo per sposare non voglio che si siano segreti tra noi."

Si rese conto che le braccia di Spike erano avviluppate ancora alla vita e fece un passo indietro"E se quello che devo dirti potrebbe cambiare le nostre sorti?"

"Provaci almeno …"

"Spike sono incita di tuo figlio o figlia." Il vampiro trasse un lungo sospiro senza però dirle nulla, aveva paura, temeva in un suo rimprovero. Ebbe un fremito ma si controllò "Davvero? Non mi stai mentendo?" la strinse forte a lui cuore contro cuore "E' la cosa più bella che potesse capitare. Non voglio pensare alle conseguenze in questo momento vorrei solo vederti felice, necessiti di essere felice Buffy."

La cacciatrice si lasciò scappare qualche lacrima. Spike gli schiocca un bacio. Aveva lasciato tracce delle unghie sulla schiena e lui completamente perso nei suoi occhi la prese in braccio conducendola nel matrimoniale.

Le dita si mossero sul suo petto ampio e forte, sentiva il calore del suo corpo e la voglia di lui di continuare l'atto.

In genere Spike si addolciva a letto completamente inibito dall'amore che prova per Buffy.

Questa volta fecero l'amore diversamente, più a lungo e dolcemente, la trattò con i guanti, la coccolò teneramente per godere con grazia.

Buffy e Spike non si videro ancora, Alaric solo in auto non smetteva di leggere l'orologio, al telefono non rispondeva e aspettare senza fare nulla gli dava sui nervi. Aprì il baule afferrando la balestra poi si incamminò per la caccia.

Passò per prima tappa al tumulo senza vederne alcuna traccia, in terra non vi erano impronte, probabilmente sentitasi minacciata cambiò nascondiglio giocando d'astuzia.

Poco distante tra il fogliame qualcosa si mosse, mosse l'indice sul grilletto sparando un colpo con la balestra: "Stai cercando di ucciderci?" Spike afferrò al volo il paletto di legno "Scusa … non ti ho visto."

"Tracce della bestia?"

"Ancora nessuna. Comunque siete in ritardo. Cambiamo zona questa parte l'ho già battuta." Rimbalzando l'animale si scagliò su Alaric; la balestra precipitò lontano ma Buffy l'afferrò ferendola sul fianco.

La bestia si sentì minacciata, dalla cacciatrice e per auto difesa scagliò contro di lei un aculeo avvelenato.

Avvertì un bruciore, staccò l'aculeo e come se nulla fosse attaccò la bestia; Buffy si sentiva bene, il veleno agiva lentamente nelle cellule del suo corpo. in lei scorreva ancora la sua forza.

"Dai coraggio vieni a prendermi!" Sfidò la bestia a seguirla però in poco tempo iniziò ad avvertire strani dolori in tutto il corpo, non si reggeva sulle gambe "Spike aiuto." Il cuore pulsava con velocità, sudava freddo e scariche di brividi corsero per tutto il corpo.

Alaric Saltzman si mise fra i suoi amici e la bestia con l'intento di far cadere l'attenzione su di esso. Lasciatosi inseguire di proposito corse veloce sul sentiero battuto verso il recito dei leoni.

Il re dalla criniera marrone scuro si stirò la pelle interrompendo il sonno. Con pigrizia si avvicinò all'alto recinto sbadigliando. Nell'istante in cui vide la Manticora iniziò a ringhiare mostrandosi superiore.

La Manticora braccò Alaric.

Spike la soccorse, le prese il capo tra le braccia "Non sento quasi più il battito. Sta morendo. Alaric dobbiamo fare qualcosa."

"L'unica cosa che può salvarla è il tuo sangue, se non agisci ora diventerà un vampiro." Alaric cercò di respingere il peso enorme della Manticora sopra di lui con la bocca spalancata "Portala via di qui io penso alla bestia." La bestia agitò Il pungiglione nella coda ma ad un tratto il leone con un balzo attaccò la bestia scagliandola lontano; Alaric rotolò verso Spike in preda alla disperazione.

Si morse il polso lasciando cadere qualche goccia di sangue tra le labbra dischiuse di Buffy.

I due animali lottavano, ringhiavano e lottavano di nuovo, fino che il leone con tutto il suo peso cadde addosso alla bestia uccidendola.

La bestia divenne polvere. Il leone assaggiò l'aria con le grosse narici, sentiva l'odore degli umani "Portiamola in ospedale ho un amica che ci può aiutare." Il felino non li attaccò neppure restò li a fissarli mentre si allontanavano, poi, sbadigliò e sparì nel buio.

"Ti rimetterai presto. Ti terranno qui fino a domani giusto per precauzione." Buffy non sapeva cosa dire si sentiva troppo stanca per affrontare qualsiasi argomento.

"Dove si trova Spike gli devo parlare?"

"E' qui fuori … Buffy non avercela con lui ti ha salvata col suo sangue altrimenti saresti morta, il veleno può essere neutralizzato dal sangue di un vampiro e quello di Spike ti ha guarito."

Alaric la lasciò nelle mani del futuro marito in piedi sulla soglia in attesa del suo turno.

Spike si sedette sul bordo del letto, felice di vederla sveglia "Sei in collera con me? Non avevi scelta o morivi e diventavi un vampiro o morivi e io ti avrei persa per sempre."

Buffy si mosse verso il vampiro appoggiandosi alla sua spalla "Non ho mai chiesto di diventare un vampiro. Se arrivavamo prima nulla sarebbe successo. Hai ritardato di proposito" disse lei seccata

"Mi preoccupavo per il bambino. Ora più che mai dovrò proteggere entrambi."

Già nervosa incominciò a piangere invocando il suo perdono, e Spike la strinse a se appoggiando la guancia sul capo di Buffy. Non voleva affatto incominciare una discussione e ne voleva abbandonare il ruolo di cacciatrice solo perché aspettava un bambino, non amava essere trattata come un'adolescente in cerca di aiuto "Ti chiedo solo una cosa Spike … io non smetterò mai di essere una cacciatrice e vorrei che ti entrasse in mente d'ora in poi."

Il vampiro appoggiò le labbra sulle sue, facendole scivolare le braccia intorno alla vita per tirarla ancora più vicina a sé. "Prenditi tutto il tempo che ti serve, amore mio. Sarò qui ad amarti, ad amare nostro figlio."

Si era finalmente arresa al piacere. Spike si accorse la vide sgranare gli occhi . Aveva infilato le mani sotto il pigiama, era vagamente consapevole di gridare più volte il nome di Spike, ma non riusciva ad arginare il fiume di emozioni che lui aveva scatenato.

La mattina successiva la cacciatrice era in forma. Quando Alaric la vide era vestita e pronta per tornare a casa, il borsone era pronto "Credevo che passassi a salutarmi."

"Ho riconosciuto i tuoi passi fermarsi sulla porta." Infilò il beauty nel borsone abbracciando Saltzman con calore "Sarei venuta appena lasciato questo posto. Sto aspettando Spike per tornare a casa."

"Allora il matrimonio si farà?"

"Puoi venire se ti va."

Fece spallucce "Aspetto il tuo invito." Prima di accompagnarla fuori le posò tra le mani un mazzo di fori freschi colorati "Sei pronta?" annuì mostrando un raggiante sorriso "Spike aspetta giù. Odia gli ospedali."

La cacciatrice prese a baciargli tutto il collo poi le labbra