E così fu fatto.
Carson disse che Branson si era sentito male e che William si offriva, pur senza livrea, di servire a tavola un'ultima volta. Tutti ne furono felici, la cena iniziò e le conversazioni a tavola non potevano essere più varie.
Lady Violet aveva fatto delle insinuazioni, con terrore di Lavinia e lanciando la patata bollente su Mary (alla faccia che era Rosamund la prepotente!), tanto che Matthew ne fu preoccupato.
Alla domanda CHI PRENDE LE DECISIONI QUI A DOWNTON IN VOSTRA ASSENZA posta dal generale al dottor Clarkson, la risposta diplomatica fu HO RIFLETTUTO PARECCHIO, PENSO SIA GIUSTO CHE LA SIGNORA CRAWLEY E LADY GRANTHAM CONDIVIDANO QUESTO INCARICO.
La prima era stata scelta per le competenze mediche e per non essere esclusa (non solo perché il dottore nutriva sentimenti romantici profondi nei suoi confronti) e la seconda perché era la padrona di casa, che aveva gentilmente offerto il suo maniero e tutto ciò che aveva per dare una mano.
Di nascosto, Thomas e la signorina O'Brian sorrisero.
Non importava che lui non avesse avuto meriti, perché erano convinti che avrebbero potuto girarsi Cora come mastice nelle loro mani.
Mentre Lavinia raccontava i suoi trascorsi con Carlisle a Mary, di sotto William si fidanzò con Daisy.
La stava abbracciando quando arrivò la signora Hughes:
"William! Sali per favore il generale sta andando via e Carson vuole il personale al completo.
No Daisy tu no. La guerra non ha cambiato proprio tutto" disse quando vide la ragazza fare un passo avanti.
Le dispiaceva dover mettere in chiaro certe cose ma purtroppo c'era una gerarchia da rispettare e certi visi sarebbero per sempre rimasti nell'ombra, anche se fossero quelli che effettivamente facevano più di tutti.
Averlo saputo sarebbe stato meglio avere Daisy come comitato di saluto piuttosto che il signor Lang.
Infatti quando Matthew e il generale stavano per andarsene (dopo che Robert si assicurò che William fosse l'attendente del cugino), il valletto crollò emotivamente.
Carson, la signora Hughes e la signorina O'Brian erano senza parole mentre l'uomo piangeva sul petto di Lord Grantham chiedendo di non essere rimandato al fronte.
Il maggiordomo fece in modo che la sua mole nascondesse il povero omuncolo dalla vista di tutti, mentre Sua Signoria si allontanava per raggiungere gli altri ufficiali.
Non appena la macchina scomparve all'orizzonte, ognuno tornò alle sue faccende tanto al piano di sopra come quello di sotto.
La signora Hughes controllò le cose da fare l'indomani con Anna, Margie ed Ethel e poi andarono a cena, al signor Lang fu portato un vassoio in camera sua.
Dopo un'ora di lavoro arretrato, la governante attese che il signor Carson tornasse dal suo giro di ispezione e chiusura della casa nella sua dispensa.
Stava ripensando agli eventi della giornata quando d'un tratto ricordò che aveva chiamato il maggiordomo con il cognome (Carson) e non per titolo (Signor Carson) quando era andata a chiamare William.
Si chiese cosa potesse esserle successo, non si era mai permessa uno scivolone del genere.
Per fortuna non l'aveva chiamato col nome di battesimo!
Doveva stare più attenta.
Stranamente lo scontro in cucina con la zuppa non le dava così fastidio come avrebbe pensato.
Effettivamente bisognava fare il lavoro per il quale venivano pagati e tutti avevano degli orari da rispettare, lei stessa non avrebbe voluto cenare in ritardo per colpa di Branson.
