2. IL BAMBINO MISTERIOSO
Goku aveva ancora una settimana di tempo prima che la sua vita venisse stravolta, così decise di approfittarne e dedicarsi a tempo pieno per fare giustizia in città. Usciva il mattino presto e rientrava verso sera:
- Ciao Bulma io vado! - disse trasformandosi in Super Sayan.
- Aiutooooo!
Goku volse lo sguardo verso la donna e notò che si era schiantata contro il muro della casa con i mobili che erano caduti tutti per terra:
- Oh mamma, ma che è successo?
- È successo che devi imparare a controllare la tua forza Goku. Non posso rischiare di avere la casa distrutta ogni volta che ti trasformi. Un'altra cosa: cerca di rimanere trasformato senza l'aura che ti circondi. Già con quei capelli dai abbastanza nell'occhio, figurati con quel lampo di luce che ti avvolge tutto il corpo.
Dopo le varie raccomandazioni il nostro piccolo Sayan decise di uscire e di dedicarsi alla sua ricerca di criminali. La città pullulava di malfattori di ogni tipo ma Goku era sempre lì presente: le sue mosse di arti marziali andavano puntualmente a segno e uno dopo l'altro i furfanti cadevano ad effetto domino. Iniziava a pensare che stesse agendo troppo velocemente e che di questo passo i criminali sarebbero scomparsi troppo in fretta, quindi decise di fermarsi sopra il tetto di un palazzo mentre estrasse dallo zainetto il pranzo al sacco che Bulma aveva preparato per lui, concedendosi una pausa:
"Mmmm che buono questo cibo, Bulma a volte è una vera rompiscatole però in cucina ci sa fare molto bene." - pensava soddisfatto mentre ingurgitava il suo decimo proprio quando si stava godendo il suo momento di pausa, notò una scena che un giustiziere come lui difficilmente avrebbe potuto ignorare. Si accorse dal tetto del palazzo che in strada un signore sulla sessantina d'anni bello in carne, con occhiali e dei capelli grigi che cingevano i lati di una testa calva, vestito con un camice bianco era in difficoltà, preso di mira da tre brutti ceffi:
- Lei dev'essere quel famoso inventore, il Dottor Agasa, sono proprio curioso di vedere che cosa tiene nascosto in quella valigetta, probabilmente sarà una nuova invenzione molto interessante, dico bene? - si rivolse uno dei malviventi al Dottore. Agasa era stato circondato, non aveva via di fuga e l'unica possibilità sarebbe stata quella di chiamare aiuto ma ci pensò uno dei tre criminali a farlo desistere, puntandogli la pistola contro:
- Ti consiglio di non fare rumore altrimenti farò fuori sia te sia tuo figlio prima ancora che possa venire al mondo. Coraggio dammi quella valigetta! -gli ordinò sarcasticamente, ironizzando sul fatto che fosse grasso. In quel preciso momento la pistola del malvivente schizzò via dalla sua mano colpita da un sasso:
- Chi diavolo è stato? Vieni fuori che ti faccio passare un brutto quarto d'ora!
Fu a quel punto che comparve Goku, affiancandosi al Dottor Agasa per difenderlo:
- Sta bene signore?
- Sì grazie, ma tu chi sei?
- Mi chiamo Kakaroth. Non si preoccupi, adesso ci penso io qua.
- Ehi moccioso! Ti consiglio di non fare troppo l'eroe, non mi interessa se sei un bambino. Non ho pietà per chi si intromette tra i miei affari! - lo minacciò uno dei delinquenti. Detto ciò si scagliò verso Goku ma proprio nel momento in cui sferrò il suo pugno, il Sayan scomparve con la super velocità:
- Che diavolo significa? Dov'è andato quel moccioso?
- Ehi babbeo mi stai cercando? - lo richiamò Goku comparso alle sue spalle. Il malvivente voltandosi notò il Sayan che lo stava fissando minacciosamente mentre i suoi due scagnozzi si trovavano a terra doloranti:
- Ehi! Ma che diavolo è successo? E voi due che ci fate lì a terra con le convulsioni?
Goku era stato rapidissimo, in una frazione di secondo aveva schivato l'attacco del furfante e aveva messo ko i suoi due compari senza che nessuno se ne fosse potuto accorgere, né il ladro né il Dottor Agasa. Uno dei due delinquenti rimasto a terra riuscì a dire con voce dolorante:
- Capo, s..scappa, è fortissimo, m..mettiti in salvo, ugh che dolore.
- Ma fatemi il piacere voi due! Non mi farò mettere in fuga da nessuno, tanto meno da un moccioso. Coraggio biondino fatti sotto! - scagliandosi nuovamente contro Goku. Nemmeno a dirlo egli schivò l'attacco con una facilità disarmante e contrattaccò colpendo con un pugno lo stomaco del delinquente, che cadde a terra dolorante senza pronunciare una parola, in balia delle convulsioni a sua volta. Terminato quindi il suo compito, il Sayan si rivolse così al Dottor Agasa:
- Ci pensa lei a chiamare la polizia per piacere?
Il Dottore era rimasto senza parole, non poteva credere a quello che aveva appena assistito, mai avrebbe pensato che potesse esistere qualcuno con delle abilità simili in quanto ad arti marziali. Infatti ci mise un po' per tornare in sé stesso e rispondere:
- V..va bene, a..ancora grazie..
Dopo aver ricambiato con un sorriso, Goku scomparve dalla vista del Dottore servendosi della super velocità. Sul posto arrivò l'ispettore Megure seguito da cinque agenti di polizia. Dal momento che la signorina che venne intervistata qualche giorno in precedenza fu presa per pazza quando raccontò la storia di come quel bambino coi capelli biondi l'avesse salvata, Agasa decise di fornire alla polizia un'altra versione dei fatti, sostenendo che i malviventi avevano iniziato a litigare tra di loro e che si erano messi ko a vicenda. Alla polizia mentì ma c'era qualcun'altro con cui sapeva che si sarebbe potuto confidare a cuore aperto. Infatti una volta tornato a casa decise di invitare Conan per raccontargli quello che era accaduto:
- Eccomi professore sono arrivato, che cos'è successo? Come mai mi ha chiamato con tutta questa urgenza?
- Oh ben arrivato Shinichi, accomodati pure. Sto solo aspettando che arrivi anche Haibara così posso raccontarvi quello che mi è capitato.
La curiosità di Conan iniziava a farsi sempre più grande, a tal punto che non vedendo la ragazzina comparire dal piano di sotto, decise di affacciarsi dalle scale e urlare:
- Haibara svelta! Siamo stati scoperti! Gin e Vodka saranno qui a momenti! Dobbiamo scappare!
Fu grazie a quello stratagemma che in men che non si dica la sua amica si presentò al piano superiore con tutte le valigie già pronte:
- Siete ancora qui? Perché la macchina non è in moto? Coraggio andiamocene! - escalmò col fiatone la "ragazzina", divorata dall'ansia. Finché notò Conan che stava ghignando soddisfatto, così realizzò:
- Ehi baka..non mi dirai che questo è stato uno scherzo per farmi salire qui in salotto.
- Scusa Haibara, ho visto che ci mettevi tanto e ho deciso di velocizzare le cose.
Sulla fronte della scienziata comparvero un centinaio di nervetti pulsanti e in preda alla rabbia scagliò una combo di cazzotti letali sulla testa del giovane detective:
- Ti sembrano questi gli scherzi da fare? Ho perso talmente tanti anni di vita che non potrò mai più riavere indietro nemmeno ringiovanendo con altre dieci Apotoxine! Stupido Baka non farlo mai più!
Detto tra di noi, penso che pure Goku avrebbe avuto difficoltà a schivare questa combo di Haibara:
- Coraggio ragazzi, non è il momento di fare i cretini, sedetevi e ascoltatemi bene! - li ammonì il professore riportando la tranquillità. Davanti ad una tazza di thè raccontò per filo e per segno cosa gli capitò in mattinata, riscontrando nei due finti bambini delle espressioni incredule, quasi come se facessero fatica a poter credere a quello che le loro orecchie stavano sentendo:
- Dottor Agasa se quello che sta dicendo è vero, significa che quella signorina che è stata intervistata al notiziario che ho visto assieme a Ran e Kogoro qualche giorno fa non era così pazza come tutti credevamo che fosse.
- Anche io non credevo a quella storia Shinichi ma oggi mi sono imbattuto in questo bambino misterioso che corrispondeva esattamente alla descrizione che ha fatto quella signorina: stessi capelli, stessa tuta da combattimento arancione, stesse abilità sovrannaturali di arti marziali e stesso nome: Kakaroth.
- In effetti tutto coincide, il Dottore ha detto le stesse medesime cose di quella signorina, che nome strano: Kakaroth. Shinichi a te viene in mente nulla? - intervenne Haibara.
- Non ho mai sentito un nome simile prima d'ora e niente che gli si avvicini neanche lontanamente, non saprei nemmeno ipotizzare da dove possa provenire questo presunto bambino.
- L'unica cosa che possiamo ipotizzare Shinichi, correggimi se sbaglio, è che sia qualcuno mosso da buone intenzioni, altrimenti non penso che passerebbe il proprio tempo a dare la caccia ai criminali aiutando le persone in difficoltà. In più quando mi sono trovato vicino a lui devo ammettere che emanava un'energia positiva, non riuscirei proprio a vederlo come una minaccia. Mi ha fatto veramente un'ottima impressione.
- All'apparenza può sembrare così Dottor Agasa ma non sappiamo nulla di questa persona, è ancora troppo presto per tirare giudizi. Una cosa certa è che Kogoro è da un po' di tempo che ha iniziato ad avere meno lavoro e tutto ciò coincide con la comparsa di questo misterioso bambino, per cui non riesco a vedere solo il positivo in questa storia; anche se tutto sommato la città sta diventando indiscutibilmente un posto migliore.
- Che cosa intendi fare Shinichi? Anche se volessimo indagare su questo bambino non sappiamo nemmeno da dove iniziare. Non abbiamo nemmeno una sua foto e a quanto pare sembra che sia pure difficile scattargliene, dal momento che si muove con una rapidità impressionante a sentire ciò che hanno detto quella signorina al notiziario e il Dottore. - intervenne nuovamente Haibara.
- Ah che situazione assurda! Sembra quasi di avere a che fare con qualcuno con dei super poteri, non riesco ancora a capacitarmi dell'esistenza di qualcuno di simile; ma lei è sicuro di aver visto scomparire questo bambino nel nulla, Dottor Agasa?
- Al cento per cento Shinichi! Quando ero sul punto di fargli qualche domanda è scomparso nel nulla, ho semplicemente sentito un suono strano, simile a un fischio, come se fosse il suono di un teletrasporto.
- Purtroppo l'unica cosa che possiamo fare per ora è attendere, sicuramente ricomparirà e prima o poi dovrà commettere qualche "errore" e lasciare qualche indizio per poterlo identificare meglio. Mi duole dirlo ma per ora non possiamo fare proprio niente. - concluse Conan con un'espressione rassegnata in volto.
- Non vorrei dire qualche fesseria ragazzi, ma pensate che questo bambino possa centrare qualcosa con l'Organizzazione degli uomini in nero? - domandò Agasa.
- Tu che ne pensi Ai?
- Da che mi ricordo, nell'Organizzazione non c'era nessuno con dei poteri simili, quindi lo escluderei, ma è anche vero che se venissero a sapere della sua esistenza farebbero di tutto per accaparrarselo e convincerlo ad unirsi a loro e, se ciò dovesse succedere, avremmo un gran bel problema. Certo, da come si sta presentando sembra che abbia degli scopi opposti a quelli dell'Organizzazione ma ciò non è sufficiente per farmi stare completamente serena. Shinichi ascoltami, dobbiamo trovarlo prima che l'Organizzazione possa anche solo interessarsi a questa vicenda.
Conan annuì e poi riprese a parlare:
- Una curiosità Dottore: ma che cosa c'era in quella valigetta?
- C'erano i soldi che ho incassato per il brevetto della mia ultima invenzione, meno male che i banditi non sono riusciti ad impossessarsene.
Ormai si era fatto buio, così Conan decise di rincasare dopo aver salutato i suoi due amici mentre la sua mente pullulava di quesiti senza risposta. Era decisamente la prima volta che aveva a che fare con un caso così surreale ma grazie alla sua esperienza e determinazione sapeva che prima o poi ne sarebbe venuto a capo, grazie alla sua mentalità predisposta a non escludere alcun ipotesi, nemmeno quelle più improbabili. Ad un certo punto venne distratto da un rumore provenire dal cielo e alzando lo sguardo verso le stelle notò un fascio di luce gialla luminosa muoversi ad una velocità supersonica:
- "Ma che diamine è? Una meteora? Impossibile! Le meteore cadono dall'alto verso il basso, non si spostano per aria!"
Iniziò a scervellarsi su ciò a cui aveva appena assistito e quando non riuscì a darsi una risposta convincente, gli spuntò un'espressione tanto incredula quanto amara in volto:
"No dai..non è possibile, mi rifiuto di credere che possa essere lui, va bene tutto ma questo no! Capisco che non bisogna mai escludere le ipotesi nemmeno quelle più impensabili, ma se davvero fosse quel bambino staremmo parlando di qualcuno in grado di...di volare cavolo!"
