3. INCONTRO CASUALE

Rooonf rooonf rooonf

- Goku!

Rooonf rooonf

- Gokuu!

Rooooooonf

- Sveglia Gokuuuu!

- Mmh? Ehi Bulma buongiorno, che hai? Perchè sei così agitata?

- Guarda qua.

Bulma a quel punto lanciò un giornale in faccia al Sayan ancora nel letto mezzo addormentato:

- Ehi! Ma che modi!

- Sono stata anche fin troppo gentile, buongiorno tesoro mio! Sei sulla prima pagina del giornale.

Goku prese in mano il quotidiano e iniziò a guardarlo fino a che notò la notizia che aveva mandato la donna in agitazione:

"Avvistata luce luminosa in cielo: sarà stata una semplice meteora o siamo stati invasi dagli alieni?"

Ancora palesemente nel mondo dei sogni, Goku non capì il senso della notizia ed esordì con un:

- Veramente sono arrivati gli alieni? E da quale pianeta? Da Namecc?

- No zuccone! Dal pianeta Vegeta! E l'alieno sei tu! Sei stato avvistato ieri sera mentre eri in volo! Ti avevo detto di non espandere l'aura per non dare nell'occhio!

- Urcaaaaaaa! È vero sono proprio io! Bè però non sono riconoscibile dai, si vede soltanto l'aura! È tutto a posto Bulma.

- No non è a posto per niente! Adesso la gente inizierà ad essere più sospettosa riguardo a questi avvenimenti, ti ho già detto che devi mantenere un basso profilo e di non espandere l'aura! Questa volta ti è andata bene che non ti hanno riconosciuto, ma dalla prossima potresti non essere così fortunato. Non voglio passare guai a causa tua Goku. Devi tenere un profilo molto basso.

- Hai ragione Bulma, il fatto è che era buio, ho provato a volare senza aura, lo giuro, ma mi sono schiantato contro la facciata di un palazzo, non vedevo nulla.

- Goku mi dispiace dirtelo ma dovrai sforzarti a non volare se non in situazioni di reale emergenza. Bisogna che entri nell'ordine di idee che sei un bambino come gli altri e in questo pianeta i bambini NON volano.

- Uffa, quanto è difficile comportarsi come una persona normale, ti assicuro che a confronto ho trovato più semplice sconfiggere Majin Bu.

- Ti capisco Goku, so che stai affrontando molti cambiamenti ma credimi, è essenziale che tu ti comporti il più possibile come una persona normale. Io ti conosco e lo so che quello che fai lo fai perché sei mosso da un immenso senso di giustizia, ma fidati che la gente là fuori non è così gentile e riconoscente. Le persone non vedono l'ora di poter parlare di qualcuno, spesso e volentieri in malo modo. Sto facendo tutto questo per te. Ti sto aiutando a mettere le basi per poter avere una vita felice.

Fu allora che Goku si rese conto degli sforzi che Bulma stava compiendo esclusivamente per lui, iniziando così a capire le sue preoccupazioni. Improvvisamente nacque nel Sayan un certo senso di colpa e di responsabilità, cominciando a realizzare che la questione fosse più seria di quello che si immaginasse, decidendo così di scusarsi:

- Mi dispiace Bulma se sono stato così egoista. Ho ignorato le tue raccomandazioni e sapere di averti delusa mi fa stare molto male. Vorrei rimediare, facciamo così...

Si alzò dal letto e, con stupore della sua "mamma adottiva", indossò i nuovi vestiti che lei gli aveva comprato nonostante continuasse a preferire la sua tuta da combattimento:

- Ehi Goku, ti stanno benissimo, ma come mai ti sei vestito così?

- Ho voglia di passare una giornata con la mia "mamma adottiva" come ogni bambino della mia età farebbe, ti va di andare a fare un giro?

Davanti a quella scena Bulma non riuscì a trattenere l'emozione. Forse Goku stava iniziando a maturare e a capire la situazione, tanto che la donna apprezzò moltissimo la richiesta appena espressa dal Sayan. Apparentemente sarebbe potuto sembrare un capriccio o una semplice banalità ma Bulma sapeva benissimo di come Goku si trovasse a proprio agio solo ed esclusivamente indossando la sua adorata tuta da combattimento che lo ha accompagnato per una vita intera tra mille battaglie. Decise quindi di assecondare con gioia la richiesta del "piccolo":

- Volentieri Goku, promettimi solo che almeno per oggi non farai nulla e ti comporterai come un bambino della tua età, va bene?

- Sì Bulma, te lo prometto, scusami se sono stato così sbadato. - e si lasciarono andare ad un abbraccio riappacificatorio.
C'era un bel sole in cielo. La giornata era veramente raggiante, così decisero di approfittarne uscendo subito di casa. Camminavano per le strade di Tokyo e Goku si guardava intorno con un'espressione di chi non aveva mai realmente vissuto certe dinamiche sociali: le persone non volavano, bensì camminavano, nessuno era vestito con kimono da combattimento ma tutti usavano degli abiti molto più formali; notava che la gente per fare più in fretta si spostava coi mezzi pubblici o al massimo in automobile. Passarono poi di fianco ad un cantiere e si accorse di un muratore che si stava affaticando eccessivamente per rompere un pezzo di muro che lui sarebbe riuscito a frantumare con un semplice schiocco di dita. La gente correva per non fare tardi e no..non aveva il dono del teletrasporto per poter fare più in fretta:

- Ehi Goku sei pensieroso? Vieni! Entriamo qui dentro, voglio iscrivermi in palestra, accompagnami.

Il Sayan annuì: quel luogo tutto sommato gli era già più familiare, poiché vedeva le persone allenarsi e in qualche modo gli richiamavano quelle che sono anche le sue abitudini:

- La nostra palestra è la migliore di Tokyo bella signorina, da noi può trovare ogni tipo di servizio, dalla pesistica, alla Boxe fino al Crossfit. - la informò un dipendente della struttura.

- Avete per caso anche una stanza gravitazionale per allenarsi più intensamente? - esordì Goku con una beata innocenza.

- Una..cosa prego? - rispose l'addetto con una faccia di chi non era ben sicuro di aver capito la domanda.

- Ahah, lasci stare, è solo un bambino, l'altro giorno ha visto un cartone dove dei super eroi si allenavano in una camera gravitazionale così immaginava che esistesse pure nella vita reale...non è così Goku? - rivolgendosi al Sayan con un'espressione della serie: "ma si può sapere che diavolo stai dicendo?"

- Ah? Ahh! Sii! Adoro quel cartone, ma quindi non esiste una stanza simile anche nella realtà? - recitando la parte del bambino ingenuo.

- Ahah no piccolo mi dispiace, però sono sicuro che se visiti la palestra troverai di certo qualcos'altro che ti entusiasmerà. Vai pure a farti un giro senza problemi, intanto io finisco di fare l'abbonamento alla tua mamma.

Iniziò così a visitare la sala pesi e notò un ragazzo che stava compiendo uno sforzo estremo intento a sollevare un bilanciere di ben...controllò il numero di chili scritti sui dischi:

- 100 kg? Ma davvero ti ci vuole così tanta fatica per sollevare questo peso? - si rivolse spontaneamente all'atleta.
Per un attimo il ragazzo scrutò il Sayan con aria indagatoria:

- Pensi per caso di poter fare di meglio bambinetto?

- Bè, non è che lo penso, ne sono proprio certo.

- Ahaha, va bene dai ti credo sulla parola, ora gira altrove grazie, che qui non sto perdendo tempo. Aria!

A quanto pare il ragazzo si era immaginato che fosse una di quelle esagerazioni tipiche di un bambino e decise di assecondarlo. Tutto sommato meglio per lui, altrimenti chissà che figura gli avrebbe fatto fare il nostro Goku:

"Mmh, che tipo strano, un po' antipatico" pensò il Sayan mentre si dirigeva verso un'altra area della palestra, quella dedicata alla Boxe, dove notò un altro atleta darsi da fare nel colpire un tipico sacco pieno di sabbia.
Con la beata ingenuità di chi ancora non si rendeva conto del mondo in cui vivesse si rivolse a quest'altro:

- Ehi amico, sei tutto stremato e il sacco da Boxe è ancora completamente integro, ma quanto ci metti a spaccarlo?

Il boxista fece la stessa espressione incredula che fuoriuscì anche dalla faccia del ragazzo che si stava allenando coi pesi, soltanto che a quanto pare non aveva la maturità sufficiente per capire che di fronte aveva un "bambino" e decise di sfidarlo per dargli una lezione di umiltà:

- Ehi nanerottolo, riconosco che hai un fisico decisamente sviluppato per uno della tua età, ma credo che la tua arroganza superi addirittura i tuoi muscoli.

- Come? Arroganza? No guarda che non sono un arrogante, sono realmente stupito che continui a tirare pugni e a stancarti mentre quel sacco da Boxe è ancora completamente integro.

Sulla fronte del boxista comparvero una serie infinita di nervetti pulsanti. A quanto pare il Sayan aveva oltrepassato il limite, così decise di sfidarlo:

- Ahaha va bene dai, allora mostramelo tu come si fa a spaccare questo sacco da Boxe.

Goku in tutta risposta iniziò a guardarlo con un'aria interrogatoria della serie: "ma in che senso come faccio? È semplicissimo, direi scontato, è più semplice che schiacciare una zanzara addormentata su di un muro."

- Bè è facile, stai a vedere...

Intanto al front desk della palestra:

- Perfetto signorina Bulma, abbiamo completato tutte le pratiche necessarie per la sua iscrizione, mi auguro di vederla spesso qua in palestra, dal momento che parte anche da una condizione fisica molto favorevole. - facendole un complimento. D'altronde Bulma è sempre stata una gran bella donna:

- Ehi un momento, come mai la visibilità qua dentro è diminuita così drasticamente? - si interrogarono il personal trainer e la stessa Bulma.
Si voltarono e videro sabbia cosparsa ovunque, sul pavimento, per aria; sembrava come se una tempesta del deserto avesse appena invaso la palestra:

- Non si vede niente! Ma che cosa è successo? - si chiedevano i due, non riuscendo a scrutare nulla a causa della sabbia.
Poi, una volta che i granelli mano a mano si depositarono a terra, riuscirono a intravedere nell'area dedicata alla Boxe Goku che reggeva in mano l'involucro dell'ormai ex sacco distrutto proprio da quest'ultimo, mentre il boxista che lo aveva sfidato era rimasto a terra tremolante che non riusciva a credere a come quel bambino fosse riuscito a distruggere il sacco con una tale facilità.
Ci fu un silenzio imbarazzante, tutti si erano fermati a guardare Goku con le facce di chi non poteva credere a quello che fosse successo.
Il Sayan, accortosi di essere oggetto dell'attenzione di tutte le persone, decise di liquidare la faccenda con un semplice:

- Ahah! È proprio un peccato che con tutta questa sabbia non ci sia anche il mare.

Il silenzio venne poi definitivamente rotto da qualcuno che fece irruzione nella palestra in un modo a dir poco teatrale, accortosi dall'esterno del trambusto che si era creato all'interno di essa:

- State tranquilli, ormai il peggio è passato! Il qui sottoscritto detective Kogoro Mouri è pronto a far luce su qualunque mistero sia avvenuto qua den...oh mamma mia che splendore di donna! - ebbene sì, il vecchio Kogoro aveva assistito al caos accaduto in palestra e si imbambolò letteralmente alla vista di Bulma:

- Dice a me? E lei chi è?

- Ehm ehm.. - cercando di riacquistare un po' di serietà. - ..molto piacere splendida signorina, il mio nome è Kogoro Mouri e per caso mi trovavo all'esterno della palestra quando ho visto che qua dentro si è verificato qualcosa di insolito, per cui per deformazione professionale sono entrato per verificare la situazione!

- Ohhh ma che gentile signor detective, piacere mi chiamo Bulma.

- È decisamente un nome incantevole, degno della sua bellezza, lei sta bene signorina Bulma? Mi vuole spiegare cos'è successo?

- Ecco, a dire il vero..

Goku notò che Bulma era titubante e non sapeva cosa inventarsi ma sapeva anche di essere stato lui la causa di tutto quel caos, così decise di intervenire:

- È colpa mia signore mi perdoni, ho distrutto il sacco da Boxe e tutta la sabbia si è dispersa per la palestra, ma non creda che abbia tutta questa forza. A quanto pare ormai il sacco era completamente consumato al punto che il pugno di un bambino è stato sufficiente per disintegrarlo ahah.

- Mmh? E questo bambino chi sarebbe? Lo conosce? - chiese il detective rivolgendosi a Bulma.

- Ah sì, lui è Goku, il mio figliolo adottivo, è un tipetto abbastanza vivace ma con un cuore immenso e si scusa per l'accaduto. Per fortuna stiamo tutti bene e nessuno si è fatto del male.

Kogoro però non era da solo, stava approfittando anch'esso della bella giornata per fare una passeggiata con la sua figliola seguita a sua volta dall'immancabile:

- Squadra dei Giovani Detective pronti all'azione!

- Che ci fate qui mocciosi? Vi avevo detto di aspettare fuori! Scommetto che questa è stata un'idea del quattr'occhi. Non riesce mai a stare al suo posto.

- Ihih, lo sai Kogoro che è più forte di me, non ci posso fare nulla. - fu così che comparve Conan assieme ad Haibara.

- Tsk, il solito ficcanaso. Comunque siete arrivati tardi. Il grande sottoscritto Kogoro ha appena risolto il mistero e cioè che fondamentalmente non c'era nessun mistero, ma soltanto un banale incidente.

Bulma intanto continuava a scusarsi con il personal trainer per l'accaduto, promettendo che avrebbe pagato qualunque tipo di danno potesse aver causato quell'incidente e fu così che quel vecchio volpone di Kogoro decise di cogliere la palla al balzo:

- Non si preoccupi signorina, deduco che lei non è originaria di Tokyo a giudicare dal suo accento..

- In effetti no, sono arrivata da poco, ma questo adesso che cosa c'entra signor detective?

- Pagherò io gli eventuali danni alla palestra, non si preoccupi, lo consideri come il mio regalo di benvenuto in questa città.

Dopo aver cercato invano di far desistere il vecchio Kogoro dalle sue intenzioni, la ormai ex proprietaria della Capsule Corporation si arrese non potendo fare altro che apprezzare il gesto di buon cuore del detective. Fu così che decisero quindi di lasciare la struttura per continuare a fare chiacchiera al suo esterno, anche perché Bulma e il detective si erano sì presentati, ma Goku e i Detective Boys non ancora. Chissà cosa nascerà da questo casuale incontro.