5. CORSA CONTRO IL TEMPO

Il nulla. Quella stradina secondaria dove pochi istanti prima aveva svoltato Goku e poi a seguire Conan era rimasta vuota. Il piccolo detective era ancora incredulo per via di ciò che era appena accaduto e non riusciva a darsi alcuna spiegazione logica. Iniziò a pensare che forse aveva sbagliato svolta, confuso dal via vai di persone lungo la strada principale e che Goku avesse girato in una strada parallela. Purtroppo per lui questo non era il momento più opportuno per iniziare a fare le sue deduzioni considerato che il suo amico Genta si trovava in pericolo, per cui tornò verso la strada principale intento a prendere un taxi per dirigersi in ospedale a sua volta. Una macchina però accostò al suo fianco e con sorpresa notò che Kogoro, Ran, Bulma e compagnia bella si erano messi in moto su di un altro taxi verso la medesima destinazione:

- Forza Conan sali! - lo intimò Ran affacciandosi dal finestrino. Senza farselo ripetere due volte, egli montò sul taxi che riprese immediatamente la sua marcia verso l'ospedale:

- Che razza di traffico! Ci vorranno almeno venti minuti per raggiungere l'ospedale di questo passo, speriamo che Goku sia riuscito ad arrivare in tempo. - proseguì Ran con evidente ansia. Bulma provò allora a tranquillizzare i passeggeri dicendo che non ci sarebbero stati problemi e che conosceva molto bene Goku, sicura che avrebbe raggiunto l'ospedale in un lampo. Fu così che il nostro piccolo detective non si fece sfuggire l'occasione per ficcanasare sulla faccenda:

- Come fai ad esserne così certa? Io prima gli sono corso dietro per un po' e devo ammettere che è sì una scheggia, ma non so se la sua velocità sia comunque sufficiente per raggiungere in tempo l'ospedale.

- Ci sono cose che non sai di Goku, piccolo Conan, ma ti posso assicurare che ha sempre un asso nella manica per le situazioni di emergenza. Sotto questo aspetto è veramente un bambino formidabile e io mi fido ciecamente di lui.

- Bè non lo metto in dubbio signorina Bulma ma a meno che non possa volare oppure teletrasportarsi..- gettando così volutamente un'esca..-..non mi spiego proprio come ci possa riuscire.

Ci fu un attimo di silenzio perché Bulma si mise a riflettere a come rispondere a quella domanda a trabocchetto fatta di proposito dal detective con gli occhiali:

- Niente di tutto ciò piccolo investigatore, so soltanto che Goku in un modo o nell'altro trova sempre la soluzione per salvare le persone buone e bisognose di aiuto. Il suo cuore immenso e il suo enorme senso d'altruismo lo hanno sempre ricambiato dandogli una forza e un'energia pazzesca. Potete dunque stare tutti quanti tranquilli perché il vostro amico ce la farà!

La sicurezza che emanava Bulma nel dire ciò che aveva appena affermato riuscì parzialmente a rincuorare gli altri passeggeri. In quanto al piccolo detective era invece pronto a fare un'altra domanda alla donna quando Haibara decise di tirargli una leggera gomitata sul fianco, ammonendolo con un'espressione facilmente traducibile in: "Non è questo il momento di indagare, finiscila Shinichi!", per poi limitarsi a dire:

- Io mi fido di quello che sta dicendo Bulma e mi fido anche delle capacità di Goku.

Fu così che la donna a quel punto mostrò a tutti i passeggeri un sorrisone super rassicurante accompagnandolo ad un occhiolino e al pollice alzato. Ci misero una trentina di minuti per raggiungere l'ospedale e non appena il taxi giunse a destinazione, tutti quanti schizzarono verso l'ingresso ad eccezione di Kogoro che rimase inizialmente con il tassista per pagargli la corsa:

- Buongiorno infermiera, stiamo cercando Genta Kojima, un bambino che si è sentito male per via di una pesante indigestione e ci stiamo chiedendo se sia già arrivato. Come sta? È già qui? - domandò Ran al banco informazioni.

- Se vi riferite a quel bambino paffutello che era svenuto allora sì è già arrivato ed è stato portato in sala operatoria. Da quello che ho potuto capire aveva ingurgitato una quantità di cibo impressionante e ha rischiato di lasciarci la pelle dato che faceva fatica persino a respirare. Ma non preoccupatevi perché da quel che so è fuori pericolo per fortuna.

- Evvivaa che bella notizia! Grazie infermiera! - esclamarono tutti quanti insieme ad alta voce.

- Non dovete ringraziare me, bensì quel bambino che è seduto di là in sala d'attesa. - indicando così Goku. - È entrato con il vostro amichetto caricato in groppa e se il peggio è stato evitato è stato soltanto grazie a lui e alla sua tempestività.

A quel punto Goku si accorse di essere osservato notando così gli sguardi dei Detective Boys e dei loro accompagnatori:

- Ehi ragazzi! Che bello rivedervi! Siete arrivati! State tranquilli, Genta è fuori pericolo! Sono riuscito ad arrivare in tempo per fortuna. ️

Tutti quanti si diressero verso il Sayan per ringraziarlo di cuore e Mitsuhiko a quel punto senza esitazione e con piena fierezza esclamò:

- Benvenuto nella Squadra dei Giovani Detective caro Goku, te lo sei ampiamente meritato. Sappi che questa non è una semplice proposta perché noi desideriamo fortemente che tu entri a far parte dei nostri! - mostrandogli un sorrisone col pollice alzato.

- Davvero ragazzi? Grazie mille! Anche a me farebbe piacere uscire in vostra compagnia e inoltre mi state simpaticissimi. Comunque aver fatto il possibile per salvare Genta è stato il minimo, considerando che mi sono sentito in parte responsabile per quello che ha passato, essendo che forse sarebbe stato meglio se mi fossi fermato in precedenza senza stuzzicarlo a continuare a mangiare. Probabilmente se avessi agito in questo modo lui non avrebbe rischiato la vita. Mi dispiace.. - disse Goku abbassando lo sguardo palesemente in colpa per quello che il suo ormai nuovo amico ha dovuto passare. Fu in quel preciso istante che il nostro amato detective con gli occhiali decise di prendere l'iniziativa e di farsi avanti:

- Non devi nemmeno pensare ad una cosa simile. Mitsuhiko gli aveva consigliato più volte di smetterla di mangiare così da evitare il peggio, ma lui ha scelto di sua spontanea volontà di non fermarsi e di dare ascolto al suo orgoglio. Non devi assolutamente sentirti in colpa perché penso che tu sia veramente una persona squisita Goku e che non ce ne siano tanti come te là fuori. Comunque perdonami tu visto che ancora non mi sono direttamente presentato. Piacere io sono Conan Edogawa. - disse al Sayan porgendogli la mano.

- Sono contento di queste tue bellissime parole, anche perché detto sinceramente pensavo di non starti molto simpatico, visto che ho notato che ti sei tenuto per tutto il tempo a distanza a scrutarmi. Ma sono felice di essermi sbagliato. Il piacere è tutto mio Conan.

Ci fu Haibara che dopo aver visto questa apertura del mini detective con gli occhiali verso il nuovo arrivato, non riuscì a non regalargli un sorriso di approvazione che tradotto significava: "Bravissimo Shinichi, hai fatto la cosa giusta." Goku si accorse anch'esso del sorriso che la scienziata aveva appena mostrato a Conan e così, forse anche mosso da un pizzico di gelosia, decise di rompere il ghiaccio e di provare a parlarle, onde evitare di paralizzarsi nuovamente dall'imbarazzo che Haibara a quanto pare riusciva a suscitare in lui:

- Se non ricordo male tu hai detto di chiamarti Ai Haibara. Ci tengo a dirti che sono molto felice di conoscere anche te e che hai due occhi veramente magnetici.

La scienziata colta di sorpresa dal complimento del Sayan, ebbe una certa difficoltà a nascondere le proprie emozioni nonostante solitamente fosse un'esperta nel celarle e senza sbilanciarsi più di tanto, come suo stile, rispose semplicemente:

- Anche io sono contenta di conoscerti e ci tengo a ringraziarti a mia volta per aver salvato Genta. Sei stato grande Goku.

A quel punto la porta che collegava i reparti dell'ospedale all'atrio principale si spalancò e comparvero due infermiere che stavano accompagnando Genta ormai visibilmente fuori pericolo di vita! Potete immaginare che livello di felicità ci fosse tra i presenti nel vedere il loro amico sano e salvo. Mitsuhiko corse in lacrime di gioia ad abbracciarlo, contentissimo per non averlo perduto, mentre Ayumi felicissima a sua volta, preferì invece tirargli uno schiaffetto educativo sulla guancia ammonendolo:

- La prossima volta ascoltaci zuccone! Abbiamo avuto una paura enorme e tutto per una stupida questione di orgoglio. Vai da Goku e ringrazialo subito. È stato lui a salvarti!

Una volta che Genta apprese ciò che era accaduto, corse in lacrime con la spontaneità del bambino quale era ad abbracciare il Sayan in segno di profonda gratitudine:

- Grazie Goku! Grazie mille per avermi salvato la vita! Sei stato grande! Non potrò mai sdebitarmi con te. Benvenuto nel gruppo. Sono contentissimo che tu possa unirti a noi.

Il Sayan rispose all'abbraccio del suo amico e si complimentò con Genta dicendogli che nonostante avesse perso la gara al ristorante, difficilmente aveva visto qualcuno riuscire a mangiare così tanto e che si era divertito tantissimo a fare quella competizione, epilogo a parte ovviamente:

- Tu sì che sai come onorare la tavola Genta, ihih, bravo è stata una sfida emozionante.

- Anche tu sei pazzesco, devo ammettere che mi hai battuto e di gran lunga anche. Non solo sei riuscito a mangiare più di me, ma mi davi la sensazione che avresti potuto continuare all'infinito e in aggiunta a tutto ciò sei addirittura riuscito a caricarmi sulle spalle correndo più veloce del vento per salvarmi la vita! Sei a dir poco formidabile Goku! Ragazzi lui è indiscutibilmente parte del gruppo. Tutti d'accordo spero! - guardando gli altri Detective Boys non tanto con l'espressione di chi cercava il loro consenso, quanto con quella di chi non avrebbe accettato un "no" come risposta:

- Inoltre..- dopo aver annuito alle parole di Genta..-..guarda che fisico marmoreo che ha Goku! - disse Ayumi tirando contemporaneamente l'ennesima occhiata maliziosa ad Haibara che a quanto pare oggi sarebbe stata il suo bersaglio preferito, la quale preferì distogliere lo sguardo per non farsi cogliere in un momento imbarazzante: - Genta..- proseguì la bambina senza peli sulla lingua..-..dovresti prendere esempio da Goku! È la prova vivente che ci si può ingozzare senza essere per forza in sovrappeso!

Ci fu una risata liberatoria collettiva. Ormai il peggio era passato e così venne deciso che era arrivato il momento di andarsene da quell'ospedale. Giunse quindi un'auto dove a bordo viaggiavano i genitori di Genta, i quali dopo aver appreso la notizia comunicatagli da Ran, accorsero per sincerarsi delle condizioni del loro figliolo e per riportarlo a casa sano e salvo. Ringraziarono Goku a loro volta e si assicurarono di dirgli che sarebbe stato sempre il benvenuto in casa loro come segno di profonda gratitudine per aver salvato la vita del loro figliolo. Mentre la macchina si stava mettendo in moto per rincasare, Genta abbassò il finestrino e salutò nuovamente tutti quanti, ringraziando in particolar modo il Sayan:

- Ciao Gokuu e grazie ancora, sei il numero uno, ci vediamo in giro! Fatti sentire mi raccomando, altrimenti sarò costretto a venire sotto casa tua! Oramai sei dei nostri! Non puoi più scapparee!

Fu poi la volta di Bulma che intenta a chiamare un taxi venne inaspettatamente fermata dal vecchio Kogoro che le si avvicinò togliendole il telefono dalla mano:

- Questo non è compito suo signorina Bulma. Mi permetta di chiamarle il taxi per lei e per Goku e di pagarlo come mio segno di profonda gratitudine per la bella e movimentata giornata passata insieme, per il mio immenso piacere nell'avervi conosciuti e per il gesto eroico che il suo bambino ha fatto. È il minimo che possa fare.

- Lei è veramente una bellissima persona signor Kogoro. La ringrazio infinitamente. È molto importante anche per noi due aver fatto la vostra conoscenza, considerato che non abbiamo ancora stretto con nessuno così intimamente come abbiamo fatto oggi con voi.

- Le dirò di più..- porgendole così il suo biglietto da visita..-..questa è la mia agenzia investigativa. Si senta libera di venire a trovarmi quando vuole. È la benvenuta e sappia che sia lei che Goku da oggi non sarete più soli, bensì avrete dei solidi amici su cui poter contare.

Bulma si lasciò andare ad un abbraccio pieno di commozione stringendo intensamente a sè il detective, così intensamente al punto da far scattare in Kogoro un solo e unico pensiero:

"Mamma mia che poppe sode, ah ne vorrei altri mille di questi abbracci!"

Ran che conosceva meglio di chiunque altro il suo vecchio, decise quindi di afferrarlo per un orecchio e di trascinarlo via di forza:

- Coraggio papà, così può bastare.

- Ma dai Ran che guastafeste, stavo solo ricambiando l'abbraccio della signorina.

- Questo lo so e so anche che conoscendoti non ti saresti più staccato.

Arrivarono altre tre vetture contemporaneamente: il taxi per Goku e Bulma seguito dall'auto del papà di Mitsuhiko venuto a prendere il suo figliolo e per dare gentilmente uno strappo ad Ayumi ed infine il maggiolone giallo del Dottor Agasa che era stato avvertito da Conan, in modo tale che potesse riportarlo a casa assieme a Ran, Kogoro e Haibara. Il Dottore ne approfittò quindi per fare la conoscenza di Bulma e di Goku e fu proprio con quest'ultimo che tra i due ci fu un attimo di esitazione:

- Ehi signore, va tutto bene? - gli chiese il Sayan che lo aveva riconosciuto avendolo aiutato qualche giorno in precedenza contro quei malfattori.

- Come? Ah sì, scusami piccolo, è che per un attimo mi è sembrato di averti già conosciuto da qualche altra parte. Perdonami ma sarà la stanchezza, sto dormendo poco in questi ultimi giorni. Comunque permettimi di ringraziarti infinitamente per aver salvato Genta. Ti siamo tutti debitori.

- Si figuri, è stato sia un piacere che un dovere. La saluto adesso che il taxi ci sta aspettando. A presto. - così Goku si congedò assieme a Bulma, decidendo di tagliare corto onde evitare che il Dottor Agasa potesse in qualche modo collegarlo a Kakaroth. Arrivati a questo punto anche gli ultimi rimasti decisero di mettersi in moto. Montarono tutti quanti sul maggiolone ad eccezione di una persona che era rimasta fuori di proposito. Immagino che abbiate già capito di chi si sta parlando:

- Insomma Conan, che cosa stai aspettando? Forza sali su in macchina, manchi solo tu!

- Arrivo Ran, dammi un attimo, penso di aver perso la mia spilla dei Giovani Detective; vado a chiedere all'infermiera se per caso l'abbia trovata.

Fu così che rientrò nell'atrio dell'ospedale per poi rivolgersi al banco informazioni:

- Mi scusi, avrei bisogno che mi tolga una piccola curiosità per cortesia.

- Certamente. Dimmi pure piccolo.

- Ecco, mi potrebbe gentilmente dire a che ora è arrivato il mio amico con in groppa il bambino che era in fin di vita a causa dell'indigestione?

- Dunque, vediamo un po', lasciami controllare lo schedario..
Mentre l'infermiera era occupata dalla sua ricerca c'era qualcun'altro di impaziente che non vedeva l'ora di andarsene:

- Ma insomma quattr'occhi ti sbrighi? Non ne posso più di stare qui, che ti importa anche se hai perso la spilla? il Dottore te ne farà una nuova. Muoviti o ti lasciamo qui! - brontolò Kogoro dal finestrino. L'infermiera riuscì nel frattempo a scoprire l'orario in cui Goku era arrivato con Genta e decise così di comunicarlo a Conan, come da sua richiesta:

- Erano esattamente le 14.17!

- Grazie mille infermiera. È stata gentilissima. Arrivederci.

Fu così che Conan si diresse verso l'auto del Dottore dove tutti lo stavano aspettando e mentre si stava incamminando verso l'uscita non poté fare altro che riflettere su di un dettaglio che lo aveva appena lasciato esterrefatto:

"Sono certo di aver guardato l'orologio quando ho svoltato per la stradina dove ho perso di vista Goku e sono sicuro che erano le 14.15 esatte. Questo significa che in qualche assurdo modo è riuscito a metterci due soli minuti per raggiungere l'ospedale con un bambino tre volte più grosso di lui sulla groppa mentre noi ce ne abbiamo impiegati trenta in macchina. Ok che c'era traffico ma anche se le strade fossero state libere, in auto sarebbe stato impossibile metterci meno di dieci minuti dal luogo in cui l'ho perso di vista. Potrà essere veloce quanto gli pare, ma qui c'è qualcosa che continua a non tornarmi."