6. QUESTIONI DI TESTA, FACCENDE DI CUORE

Bulma era ancora nel letto ma venne prontamente svegliata da un botto proveniente dal retro della casa dove Goku si era costruito la sua palestra personale per potersi allenare:

- Di già? A quest'ora? Quanto potrà amare gli allenamenti solo lui lo sa!

La donna guardò poi l'orologio e notò che avrebbe dovuto fare in fretta a prepararsi perché oggi sarebbe stato il primo giorno di scuola del Sayan. Si recò quindi nella palestra dove Goku non accennava a risparmiarsi nemmeno un colpo, ma appena entrò per avvisarlo cadde al suolo priva di forze impossibilitata a rialzarsi:

- Giusto! Mi sono dimenticata della gravità 100! Gokuuu aiutamiii non riesco a muovermii! Spegni il meccanismo di gravità, ti supplico!

Il Sayan sentì la richiesta di aiuto della donna e si affrettò a spegnere l'interruttore senza farselo ripetere una seconda volta:

CLICK

- Ti ringrazio. Non riuscirò mai a capire come fai ad allenarti in queste condizioni disumane ma ti faccio tutti i miei più sinceri complimenti.

- Dici? A me invece sembrano fin troppo light questi allenamenti e infatti volevo appunto chiederti se potessi per piacere raddoppiare l'intensità della gravità. Sì, penso che a 200 andrebbe benissimo!

- Ora capisco come fai ad ingurgitare tutto quel cibo, col numero di calorie che brucerai sottoponendoti a certi esercizi...

Non appena Goku sentì la parolina magica "cibo", non esitò quindi a chiederle se fosse pronta la colazione:

- Sì ma fai in fretta: ci sono dieci panini col salmone, otto con tonno e pomodoro più cinque ciambelle ripiene. Spero che ti bastino.

- Bè dai, di certo non mi sazierò però sono sicuro che almeno per un'oretta mi risparmierò i brusii allo stomaco. Grazie mille Bulma.

- Bravo! Così mentre tu mangi io mi preparo per portarti a scuola.

Goku la guardò con un'espressione interrogativa e contrariata, mentre Bulma che era bravissima a cogliere il suo linguaggio del corpo, pensò subito di riportare il Sayan con i piedi per terra in tutti i sensi:

- Non se ne parla! Non andrai a scuola volando!

- Ma dai Bulma mi vergogno a farmi accompagnare, non mi farò vedere da nessuno te lo prometto.

- Sei un bambino Goku! I bambini non volano, benedetto il giorno in cui ti entrerà in quella zucca.

Il Sayan di solito era abituato a non arrendersi davanti a niente e a nessuno, ma con Bulma era diverso. Si lasciò per cui andare ad un sospiro di chi aveva palesemente appena scelto di alzare bandiera bianca:

- Uffa..e va bene ok, vado a fare colazione. A tra poco!

Si ingozzò a dovere per recuperare le energie, si fece una doccia veloce e poi, una volta pronti e sistemati, i due uscirono così di casa. Durante il tragitto la donna si fece seria e pensò bene di avvertire Goku di qualcosa che reputava fondamentale che lui sapesse:

- Oggi rivedrai gli altri bambini, sei contento?

- Sii, sono stati simpaticissimi. Anzi volevo ringraziarti per esserti ricordata di scambiarvi i numeri di telefono reciprocamente, in questo modo ho potuto iscrivermi nella loro stessa sezione. Non sprizzo gioia per andare a scuola ma almeno non sarò solo e l'esperienza sarà meno noiosa.

- Volevo solo dirti di stare attento al ragazzino con gli occhiali. Sono certa che sia il più sveglio del gruppo e di distacco anche.Ho la forte sensazione che stia facendo delle indagini sul tuo conto. Non so esattamente quali sospetti abbia e che cosa voglia scoprire su di te, però tieni gli occhi aperti con lui e stai molto attento a quello che dici. Ho come l'impressione che basterebbe una sola parola sbagliata per far sì che in qualche modo possa collegarti al Super Sayan.

Bulma decise così di entrare più nei dettagli e raccontò quindi a Goku di come Conan lo avesse inseguito alle sue spalle mentre era occupato a portare Genta in ospedale. Gli raccontò anche delle particolari e insistenti domande che porse alla donna durante il loro tragitto in taxi per raggiungere il medesimo luogo:

- Urcaaaaa, allora avevo ragione quando l'altro giorno dissi che sembrava che mi scrutasse! Non mi ero sbagliato. Pensi per caso che abbia cattive intenzioni nei miei riguardi?

- No io non credo che abbia malvagie intenzioni. Può essere che sia veramente un detective professionista come sostiene di essere e può darsi che abbia iniziato a farmi quelle domande per semplice deformazione professionale. Non ho la certezza di quello che stia cercando di scoprire ma l'unica cosa che mi può venire in mente è che abbia visto i notiziari e le pagine di giornale del misterioso bambino biondo che salva le persone dai delinquenti e che in qualche modo abbia iniziato a maturare il sospetto che tu possa c'entrare qualcosa. Per cui mi raccomando, occhi ben aperti con lui.

- Non preoccuparti Bulma, ora che mi hai spiegato come stanno le cose sarò pronto a comportarmi con lui allo stesso modo in cui si comporterebbe Tensing.

- E che c'entra Tensing adesso? Perché? Come si comporterebbe?

- Terrebbe sicuramente un terzo occhio aperto, ne sono certo!

Bulma si limitò a stendere un velo pietoso sulla battuta di Goku, però almeno a modo suo aveva capito il concetto ed era questo l'importante. Ecco quindi che passo dopo passo giunsero davanti a quella che sarebbe stata la nuova scuola del Sayan. Egli ebbe un attimo di esitazione; quel contesto non faceva decisamente per lui, così Bulma cercò di fargli vedere la situazione sotto un'altra prospettiva:

- Si percepisce chiaramente quanto tu ti senta a disagio. Ma non preoccuparti sono certa che ti ci abituerai, anzi, mettiamola così: pensa a come sarebbe stata contenta Chichi se voi due foste ancora insieme nel vederti in questo posto in mezzo allo studio e a così tanta cultura.

- Ah bè, penso che per lei sarebbe stato così surreale e inconcepibile che avrebbe iniziato a convincersi di soffrire di forti allucinazioni.

- Eccolo il mio mitico salvatoree! - Fu così che Genta si accorse della presenza di Goku e si fiondò dal Sayan per stritolarlo in un abbraccio che sembrava più simile all'attacco di un'anaconda. L'entusiasmo era alle stelle, i Detective Boys erano al settimo cielo per essere riusciti a far iscrivere Goku nella loro stessa classe. Persino il nostro investigatore con gli occhiali mostrò un discreto entusiasmo nel vederlo, certamente più contenuto rispetto a quello di Genta, ma comunque ugualmente palpabile. Infine apparve anche la scienziatina con cui Goku si lasciò andare ad un contatto visivo leggermente prolungato. Per evitare che la situazione diventasse imbarazzante, egli la salutò con il sorriso più sincero e spontaneo di questo mondo. Nemmeno una persona fredda come Haibara potè rimanere indifferente a quegl'occhi così infantili e allo stesso tempo così vissuti del Sayan, ma si sforzò ugualmente di rimanere composta rispondendogli:

- Ehi..allora ce l'hai fatta ad iscriverti qua da noi..che bello, mi fa molto piacere. Auguri per il tuo primo giorno Goku.

Diciamo che se dovessimo vederla come una proporzione matematica sarebbe decisamente questa:

Haibara : Emozioni = Goku : Scuola.

Per chi non si ricordasse le proporzioni, essa va letta in questo modo: "Haibara sta alle emozioni come Goku sta alla scuola";in sintesi due pesci fuor d'acqua nei loro rispettivi contesti. Non a caso infatti ella ebbe non poche difficoltà a mantenere il contatto visivo con il Sayan, tanto che fu costretta a piegare la testa leggermente di lato tenendo lo sguardo basso verso il suolo per la vergogna:

"Goku! Ricordati che non devi aver paura di niente! Non ne hai alcun motivo! Alle ragazzine un po' di timidezza piace ma poi devi buttarti! Sii un ometto!"

Iniziarono così a riecheggiargli nella testa le parole che Bulma gli disse qualche giorno in precedenza; decise per cui di farsi coraggio e approfittandosi del fatto che Haibara era rimasta con lo sguardo abbassato in visibile imbarazzo, le si avvicinò poggiandole le mani sulle spalline lasciate scoperte dalla canottiera che aveva indosso:

- Ci tengo a dirti che se ci dovesse mai essere qualcuno a darti fastidio, di venire subito da me. Voglio che tu sappia che sei fuori da ogni tipo di pericolo.

Bulma che si era appena incamminata per andarsene, riuscì ugualmente a notare quel dolce siparietto e assicurandosi che fosse soltanto Goku a poterla scorgere, gli fece un super pollicione e un occhiolino che tradotti significavano :

"Bravissimo campione! Sono fiera di te! Così si fa!"

Per Haibara invece tutto ciò era decisamente troppo complesso da gestire. Quell'apertura così diretta da parte del Sayan e quel contatto fisico che mai era stata abituata a ricevere, la mandarono completamente in confusione. La sua testa stava come cercando di elaborare una specie di equazione matematica che potesse magicamente darle come soluzione una formula per riuscire a tenere a bada le proprie emozioni, ma in determinate faccende come in quelle di cuore tutto funziona esattamente alla rovescia: più ci si sforza a razionalizzare certe sensazioni e più il livello di confusione aumenta. Infatti il suo cervello finì per andare completamente in TILT e la sua faccia divenne così tanto rossa che se Conan non avesse assistito in prima persona a quella scena, avrebbe probabilmente per deformazione professionale sospettato che potesse trattarsi di sangue:

- Scusami, devo andare al bagno, è urgente. - disse la scienziata congedandosi dall'imbarazzo per non essere riuscita a gestire la situazione. Continuava a mantenere la testa bassa dalla vergogna anche mentre correva verso la toilette della scuola. Goku non seppe esattamente come interpretare questa sua reazione, così ci pensò Ayumi a venirgli incontro per tranquillizzarlo:

- Le è piaciuto, eccome se le è piaciuto. Fidati di me che ho imparato a conoscerla. Sei veramente grande Goku! Non l'ho mai vista così tanto impacciata prima d'ora. È sempre stata una bambina molto, anche troppo riservata e penso che le farà bene conoscere e maturare anche questo lato della sua personalità. I miei complimenti, è stata proprio un'ottima mossa!

- Eheh, già. Ayumi ha ragione. Bravo! Mi sa che allora qualche super potere ce l'hai veramente. - ed eccolo qui! Puntualissimo il nostro Conan con un'uscita volutamente provocatoria e a trabocchetto, il quale a quanto pare si era seriamente ostinato ad indagare a fondo sul Sayan. Goku, dopo aver rammentato ciò che Bulma gli disse in mattinata, rispose anch'esso con un sorrisetto malizioso, scegliendo così di stare al gioco:

- E pensa che questo potrebbe ancora non essere nulla.

Fu allora che la campanella si mise a suonare per ricordare agli alunni che il momento di chiacchiera era terminato e che era appena giunta l'ora di dirigersi verso le loro rispettive aule. Erano tutti quanti uniti come una vera squadra ad eccezione di Haibara che non era ancora ricomparsa. Fu così che Conan decise di andare a cercarla al bagno:

- Aiii!

Nessuna risposta:

- Aii sei qui? -ritentò riuscendo finalmente ad udire una voce flebile rispondergli da uno dei bagni dentro al quale Haibara si era chiusa a chiave:

- Non preoccuparti Conan va tutto bene, adesso mi passa.

- Guarda che non è successo niente..- comunicavano attraverso la porta. -..non devi sentirti in imbarazzo Ai. Noi siamo tuoi amici e ti conosciamo, io soprattutto modestia a parte. Può essere che tu gli piaccia ma è una cosa normalissima; sei una bella bambina, con sì ok il tuo caratterino particolare ma forse è proprio questo tuo carattere che tu fai fatica intimamente ad accettare che per qualcun'altro può invece risultare attraente. Ci hai mai pensato?

...

...

- Ai ci sei ancora? Mi stai ascoltando?

- Sì Conan, ho semplicemente i miei tempi, comunque apprezzo che sia venuto a cercarmi e a sincerarti delle mie condizioni.. - ancora con voce flebile.

- Può anche darsi che pure a te lui piaccia.. - continuò il mini Shinichi andandoci però sempre più cauto, considerato che stava entrando in un argomento molto delicato con una persona fatta di cristallo. - ..solo che piano piano a prescindere dalle emozioni che tu possa provare o meno per lui, dovresti cercare di maturare questo tuo lato e dovresti farlo per te stessa. Non ti fa bene bloccarti davanti a ciò che di più bello c'è a questo mondo, a ciò di cui io credo tu abbia un forte bisogno e cioè quello di poter essere interessante agli occhi di qualcun'altro. La vita non è fatta di sole formule scientifiche e di raziocinio, ci sono altre cose molto importanti che se sepolte per troppo tempo potrebbero anche rischiare di farci implodere. Ora ti chiedo, ma non mi aspetto una risposta, se secondo te ne vale davvero la pena rinnegarle a priori. Vorrei solo che ci riflettessi, tutto qua.

Avendo ricevuto un ennesimo silenzio come risposta, il detective pensò quindi di aver esagerato:

- Ok, adesso me ne vado, prenditi pure i tuoi tempi, ci penso io a parlare con la maestra.

Ma fu esattamente in quel preciso istante che la porta del bagno si spalancò con la scienziata che decise finalmente di mostrarsi:

- Shinichi...

- Si?

Con un gesto istintivo Haibara gli portò le braccia intorno al collo e gli stampò un dolcissimo bacio sulle labbra:

- Grazie Shinichi..

- Bè, se questo ti ha aiutata a lasciarti un pochino andare e a sbloccarti, allora ben venga.

- Ora andiamo in classe però. - concluse freddamente la scienziata. Il detective annuì in segno di approvazione ed insieme lasciarono il bagno per dirigersi in aula. Tutti gli altri bambini e la maestra erano già seduti composti che non aspettavano altro che loro due per poter iniziare la lezione. In quanto a Goku, egli aveva deciso di mettersi a sedere vicino a Genta, o per meglio dire era Genta che volle a tutti i costi essere il compagno di banco di Goku. Con ogni probabilità dopo essere stato salvato dal suo nuovo amico, il grosso e sì anche grasso giovane detective gli sarà riconoscente per l'eternità. Sicuramente Goku si era ben inserito nel suo nuovo gruppetto di amici ma è soprattutto con Genta che era nato un feeling decisamente particolare. Dopo che la maestra venne rassicurata da Haibara stessa di sentirsi meglio, con Conan che confermò a sua volta, ella si alzò in piedi e iniziò a rivolgersi alla classe:

- Benvenuti al nuovo anno scolastico bambini. Sono felicissima di rivedervi tutti quanti e dò un caloroso benvenuto anche al nuovo arrivato Goku. - poi proseguì. - Dal momento che oggi è il primo giorno voglio essere buona e fare una lezione su di un argomento leggero e per nulla impegnativo. Pigliatela come se fosse una specie di favola: oggi parleremo di un mito, più precisamente di una popolazione aliena che la leggenda sostiene essere stata la più forte stirpe di sempre tra i combattenti di tutta la galassia. Mettetevi comodi perché oggi vi parlerò dei Sayan.

Goku che era occupato ad intestare il quaderno col proprio nome e cognome, all'udire di quelle parole alzò gli occhi fissando un punto vuoto, non potendo pensare ad altro se non a:

"Cos'è uno scherzo?"