11. RIENTRO A CASA
Il mare si era quietato, si era calmato e la burrasca avvenuta qualche giorno in precedenza in cui i tre protagonisti furono coinvolti era solo ormai un ricordo. Dopo essersi riposati a sufficienza avevano finalmente ritrovato le forze e la determinazione per tornare verso casa, ma restava solamente da capire come. Avevano perduto i loro cellulari in mare per cui chiesero a Goku se potesse avvisare qualcuno a Tokyo con il suo telefono, ma il Sayan ebbe un'altra idea a riguardo:
- Secondo me dopo aver vissuto tutte queste "assurdità" non potete non concludere in bellezza provando l'ebbrezza di volare, vi piacerebbe?
- Volare? Non so, dopo quello che è successo in aereo non sono così elettrizzata all'idea. - rispose Haibara un po' dubbiosa.
- È un modo molto più sicuro dell'aereo. È una mia vecchia "amica" che vi darebbe tranquillamente un passaggio, anche se devo prima verificare che sia ancora disposta ad aiutarmi dal momento che è molto tempo che non ci vediamo. Sapete com'è..potrebbe anche essersi offesa. 😅
Tra le mille perplessità comparse sui volti dei tre superstiti ci fu la tartaruga che fece l'espressione di chi aveva inteso perfettamente ciò che Goku aveva in mente:
- Buona idea. Provaci Goku, tentare non nuoce.
- Ci avrei scommesso che tu avresti capito a cosa mi sto riferendo Muten. E va bene allora. Incrociamo le dita.
Il Sayan accumulò quindi una notevole aria nei polmoni, da far così presagire che avrebbe cacciato un urlo per chiamare qualcuno o qualcosa, vediamo un po':
- NUVOLA SPEEDYYYY!
Attese infine qualche minuto ma niente comparve all'orizzonte. Temeva che dopo tutto quel tempo in cui aveva imparato a volare, i rapporti con la nuvola non fossero più gli stessi di una volta e che ormai non fosse più disposta ad aiutarlo. Ritentò un altro paio di volte ma sempre senza successo e così decise di arrendersi tirando fuori dalla tasca il cellulare per chiamare qualcuno a Tokyo per farsi venire a prendere, quando fu in quel momento che tra i banchi di nubi bianche in cielo, ne scese una di colore giallo a gran velocità verso l'isola:
- Eccola! Ciao Nuvola Speedy! Che bello rivederti!
Ci si sarebbero aspettati dei volti come minimo sorpresi da parte dei tre superstiti, ma ultimamente ne avevano viste talmente tante che nemmeno una nuvola gialla che volava autonomamente li lasciò più di tanto stupiti. Conan si avvicinò dunque ad essa e iniziò a toccarla notando che aveva una consistenza solida, molto diversa da quelle delle normali nuvole:
- Mmh. Abbiamo un problema Goku. Su questa nuvola ci possiamo salire Haibara ed io tranquillamente, ma non penso che il Dottor Agasa ci possa stare date le sue dimensioni. 😑
- Quante volte le ho detto di seguire una dieta Dottor Agasa? - lo rimproverò la scienziata.
- Io ho provato a seguirla, ma è lei che non ha voluto seguire me, per cui ho reputato inutile continuare a dare peso ad una relazione dove non c'era complicità.
- Devo riconoscere Dottor Agasa che se arrampicarsi sugli specchi avesse la stessa importanza che ha l'arrampicarsi sulle montagne, a quest'ora Messner avrebbe sicuramente un più che degno rivale. - gli rispose Haibara a tono. Mosso dall'orgoglio, il Dottore disse ai ragazzi che stavano esagerando e così si tuffò sulla Nuvola Speedy per dimostrar loro che avrebbe potuto reggerlo tranquillamente, invano però, visto che la trapassò e tirò una culata per terra:
- Ahi ahi ahi ahi! Che antipatica questa nuvola! - esclamò il Dottore dolorante. Goku si offrì quindi disponibile a portare Agasa in volo sulle spalle, invitandolo così a salire sulla sua schiena. Il peso del Dottore riuscì però a far vacillare persino il guerriero più forte della galassia:
- Oh..mio..Dio..ma quanto pesa signore? È una domanda scortese da fare però mi tocca chiederglielo. Nemmeno con Yajirobei ho mai avuto tante difficoltà. - diceva Goku mentre saltellava per cercare di manentere l'equilibrio. Rendendosi infine conto che sarebbe stata un'operazione troppo faticosa, decise istintivamente di trasformarsi in Super Sayan, ma la forza della trasformazione fu talmente dirompente che spedì il Dottor Agasa in orbita, tipo il Team Rocket dei Pokémon quando scompare alla velocità della luce:
- AIUTOOOO! - urlava mentre volava sempre più in alto nel cielo e mentre il suo corpo si faceva sempre più piccolo alla vista dei ragazzini e della tartaruga. Volò talmente in alto che prima di poterlo vedere tornare verso terra trascorsero cinque minuti abbondanti:
- Ah bene, eccolo di ritorno. - disse Goku che si mise in posizione per poterlo prendere al volo. Alla vista della stazza del Dottor Agasa avvicinarsi sempre di più ad una tale velocità, persino il Super Sayan vacillò col timore di non riuscire a reggere l'impatto; per cui onde evitare problemi decise di passare alle maniere ancora più forti:
- E va bene! Devo ammettere che questo signore mi sta dando dei grattacapi che non pensavo avrei dovuto fronteggiare, ma per fortuna sono pronto ad ogni tipo di emergenza! - esclamò mettendosi in posizione da combattimento, leggermente piegato e coi pugni serrati. Strinse i denti e iniziò ad aumentare l'energia fino a che intorno al suo corpo iniziarono a comparire delle scariche elettriche di colore blu. Dopo aver notato gli sguardi interrogativi degli altri presenti, egli affermò fieramente:
- Preparatevi ad assistere ad un'altra formidabile trasformazione ragazzi! Sto per trascindere lo stadio del Super Sayan per andare così al secondo livello! - nel mentre che le scariche elettriche si facevano sempre piu presenti intorno al suo corpo:
- AAAAAAAAA! - espandendo l'aura vertiginosamente con i capelli che diventarono ancora più ritti sulla testa, con gli occhi che si fecero ancora più a mandorla e aggressivi e infine con il corpo che fu avvolto da un'aura gialla gigantesca cosparsa di fulmini blu. Conan, Haibara e persino la tartaruga vennero spinti via da quell'energia dirompente finendo dritti in mare, nel mentre che Goku rimosse l'aura prendendo al volo il Dottor Agasa prima che potesse schiantarsi al suolo:
- Mamma mia che spavento! Grazie Goku! Mi hai salvato.
- Eheh, si figuri. È stato nuovamente un piacere. ️😁✌️
Egli però a quanto pare si era dimenticato di essere trasformato al secondo livello del Super Sayan, tanto è vero che il Dottore venne elettrizzato dai fulmini blu che temporanemente comparivano lungo il suo corpo e fu così che svenne al suolo con le pupille che diventarono due girandole. Onde evitare ulteriori problemi, Goku decise di tornare al primo livello del Super Sayan, nel mentre che i suoi amici erano finalmente riusciti a riemergere dal mare radunandosi nuovamente intorno a lui. Prima di andarsene però, a Conan venne la brillante idea di chiedere alla tartaruga se avessero potuto usare la Kame House in situazioni di emergenza, dal momento che ormai la sua vita assieme a quelle del Dottore e di Haibara erano in pericolo, essendo che l'Organizzazione era a conoscenza del loro indirizzo avendo recapitato il falso invito per il viaggio in Australia. Muten non fu per niente contrariato da quella richiesta, al contrario ne fu entusiasta avendo intravisto la possibilità di avere un po' di compagnia. Fu così che il detective e la scienziata salirono sulla Nuvola Speedy con Goku che si caricò in spalla il Dottor Agasa, il quale non era ancora tra l'altro rinvenuto:
- Grazie ancora di tutto tartaruga! Ci vediamo presto.
Presero così il volo per ritornare verso casa. Poter volare non era per Goku assolutamente una novità, il discorso invece era diverso per Conan ed Haibara che ancora non riuscivano a capacitarsi del fatto che una nuvola li stesse trasportando in cielo. La scienziata ebbe un momento di riflessione in cui disse che se fosse stato per lei avrebbe passato il resto della sua esistenza sopra la Nuvola Speedy, perché stava associando la possibilità di volare così distante dalla terraferma ad un senso di libertà e tranquillità che stava ricercando da troppo tempo ormai. Conan la rassicurò dicendole che quella che avrebbero affrontato da quel momento in poi sarebbe stata l'ultima battaglia contro l'Organizzazione e che sarebbero potuti così tornare alle loro vite. Le sue straordinarie capacità deduttive unite alla presenza di Goku avevano risvegliato nel detective un fortissimo ottimismo verso il futuro, ormai deciso a mettere un punto fisso su questa storia. Pensò quindi che una buona mossa da mettere in atto una volta giunti a casa fosse quella di annunciarsi alla TV nazionale mostrandosi in vita, in modo tale da stanare l'Organizzazione e farsi venire a cercare da loro di proposito. Aveva per cui appena deciso di smettere di aspettarli e di prendere lui stesso l'iniziativa. Non sarebbe stato difficile andare in televisione dal momento che loro erano i soli superstiti dell'attentato all'aereo e che quindi la nazione sarebbe stata tutto orecchi ad ascoltare la vicenda dalle uniche persone che avrebbero potuto raccontare lo svolgersi degli avvenimenti.
Dopo circa un'oretta di volo Goku controllò il GPS sul telefono e capì che erano finalmente arrivati a sorvolare il Giappone e che quindi l'atterraggio sarebbe stata una questione di pochi minuti. Decise dunque di perdere quota cercando una radura su cui atterrare e dove nessuno potesse accorgersi del loro arrivo. Detto fatto: atterrarono ai sobborghi di Tokyo presso un boschetto dove intorno a loro c'erano soltanto alberi. Avrebbero dovuto camminare giusto qualche manciata di minuti e poi sarebbero arrivati a casa sua e di Bulma, la quale si trovava attualmente al suo interno in compagnia del detective Kogoro e di sua figlia Ran che erano passati a farle un saluto. Goku preferì lasciare i suoi amici all'ingresso di casa mentre lui scelse di passare dal retro di essa, più precisamente dalla finestra di camera sua per non farsi vedere vestito col kimono da combattimento:
- Ormai non ci sono più notizie riguardanti l'aereo. Ho paura che possa essere accaduto il peggio. - disse Ran visibilmente provata.
- Di che peggio stai parlando Ran? - la sorprese Conan varcando in quel momento la porta di casa, mostrandosi vivo e vegeto assieme a tutti gli altri.
Bulma, Ran e Kogoro pensarono inizialmente di avere le allucinazioni davanti alla vista dei due "bambini" e del Dottor Agasa che era finalmente rinvenuto:
- Ragazzi..siete vivi allora? - disse Ran con le lacrime agli occhi correndo verso di loro. Bulma esultò a sua volta con un Evviva! e persino il vecchio Kogoro non riuscì a trattenersi:
- Quattr'occhi! Che bello rivederti sano e salvo! Devo ammettere che un po' mi sei mancato! Pensa che mi hanno convocato per risolvere due casi e non ho imbroccato nemmeno una deduzione! Ma grazie a Dio il mio portafortuna è appena tornato a casa e ora tutto sarà come prima! 😎
- Wow ragazzi che bello rivedervi! Avevo ormai perso le speranze! - recitò Goku comparendo da camera sua dopo essersi cambiato i vestiti. I superstiti raccontarono ai presenti una storia falsa, dicendo che dopo essersi tuffati in mare ebbero la fortuna di venir aiutati da un peschereccio che li condusse sulla terraferma e che da lì organizzarono il viaggio per il loro rientro. Decisero di omettere la verità per non correre il rischio di venire rinchiusi in un manicomio:
- Vecchio Kogoro, se sei così felice di rivedermi fammi un piacere allora: accompagnaci alla sede della TV nazionale. Abbiamo intenzione di dare un messaggio al Giappone raccontando gli avvenimenti dell'attentato, in quanto siamo purtroppo gli unici superstiti di quel dannato volo. - disse Conan. Kogoro pensò che fosse un'ottima idea, non se lo fece ripetere due volte e mise subito in moto la macchina. Aspettò che i tre superstiti ci montassero sopra finché non notò anche Goku a bordo, per cui dubbioso domandò:
- Mmh? E lui che cosa c'entra? Non era mica sull'aereo!
- Diciamo che lui è per me una specie di portafortuna come lo sono io per te, caro Kogoro. Ci tengo che sia presente e, anche se non verrà inquadrato dalle telecamere, vorrei semplicemente che ci possa stare vicino, tutto qua.
Si fiondarono quindi alla sede centrale dell'emittente televisiva spiegando le loro richieste in direzione. Il direttore della TV fu entusiasta dell'idea di Conan e senza pensarci troppo organizzò un programma in edizione straordinaria, da trasmettere in diretta su tutti i canali in modo tale che nessuno potesse perdersi la trasmissione.
Nel frattempo nei pressi di un'altra zona della città, sedevano in un pub due uomini vestiti di nero intenti a bersi un drink: uno ordinò un Gin e l'altro una Vodka ("che fantasia" penserete voi 😂). Ci tenevano a brindare alla buona riuscita del piano ma fu proprio in quel momento che alla TV iniziò il programma dedicato ai tre superstiti dell'attentato:
- Siamo felici che qualcuno possa raccontare ciò che è successo su quel volo. Come ci si sente ad essere gli unici sopravvisuti a quello schianto? - iniziò l'intervistatore.
- Siamo stati molto fortunati a sopravvivere a questo subdolo attentato.
- Quindi sostenete che non si è trattato di un incidente?
- Assolutamente no. Ci sono state troppe coincidenze strane per far sì che si trattasse di un incidente. È stato al contrario tutto premeditato da una mente diabolica e senza scrupoli. Ci teniamo a dire la verità in modo tale che la polizia sappia degli avvenimenti e che inizi ad indagare sul colpevole.
I due uomini in nero che stavano ascoltando le parole del piccolo detective, inquadrato assieme ad Haibara e ad Agasa, rimasero all'apparenza impassibili, fino a che quello coi capelli lunghi e argentati senza occhiali da sole in viso, prese in mano il telefono e compose un numero:
Tuuuu...Tuuuuuu...Tuuuuu
- Salve Gin, dimmi tutto.
- Pinga, ho bisogno che tu vada subito a questo indirizzo..- gli diede i dati di casa del Dottor Agasa- ..e che ti sbarazzi il prima possibile di quei tre che vedi inquadrati al notiziario.
- Sto vedendo..non mi dirai che sono i tre che avresti dovuto uccidere in quell'aereo? Ahahah cos'è successo Gin? Hai per caso fallito? - gli chiese sarcasticamente senza celare l'antipatia che provava nei confronti del suo collega. - Quindi si potrebbe dire che l'aeroplano non è stato il solo a fare un buco nell'acqua ahahahah.
- Tsk..ho fallito di proposito solo per ricordarmi di essere umano anche io. Ti consiglio di non fare troppo lo spiritoso Pinga perché questa non è una faccenda che riguarda me e te, ma è estesa all'Organizzazione intera. Non vorrai mica che Sherry riveli informazioni importanti, perché se così fosse saresti anche tu stesso in un bel guaio. In più sei in debito con l'Organizzazione per aver fallito la missione del Sottomarino Iron. Evita di farmi chiamare il Capo dicendogli che ti sei sottratto ad un ordine importante, dai.
- E va bene. Porterò a termine la missione che tu hai fallito, così potrò guadagnarmi la stima del Capo. Tutto sommato è meglio così. Grazie Gin per non aver compiuto la missione. Ti devo quasi un favore. - e riagganciò.
Vodka chiese dunque al suo collega come mai avesse scelto proprio Pinga per questa missione. Lui gli rispose che era troppo rischioso per loro due presentarsi nel luogo dove i tre superstiti abitavano e che sarebbe stato meglio "sacrificare" una pedina meno importante dell'Organizzazione ma allo stesso tempo valida visto che aveva una gran conoscenza delle arti marziali. Inoltre, data la brama di Pinga nel voler salire a tutti i costi le gerarchie dell'Organizzazione, sarebbe stato uno dei membri più motivati a portare a termine un compito così importante. Stava praticamente giocando con il suo ego smisurato.
All'uscita dell'emittente televisiva i superstiti vennero circondati da una folla impazzita che li acclamava per essere gli unici sopravvisuti e per le novità che avevano appena fornito sull'aereo precipitato in mare. Essi però non avevano molto piacere ad essere inquadrati da tutta quella banda di mass media. Chi scelse invece di non perdere l'occasione per mettersi in mostra fu il vecchio Kogoro che afferrando il megafono di uno dei giornalisti disse:
- È stata un'esperienza incredibilmente intensa. I tre superstiti hanno avuto un'ottima idea a rivelare i dettagli di quel volo alla nazione intera, ma sarebbe un errore enorme dimenticarsi del qui presente e sottoscritto detective Kogoro Mouri che li ha accompagnati qua in auto per far sì che potessero trasmettere in tempo il loro messaggio! 📢📣😎
I giornalisti non prestarono però troppe attenzioni alle parole di Kogoro e tornarono a dedicarsi ai tre superstiti mentre essi cercavano di allontanarsi per raggiungere l'automobile. Conan fece dunque cenno a Kogoro di sbrigarsi a salire e di mettersi al più presto alla guida. Il vecchio detective si rassegnò così al fatto che non era quello il giorno per la sua gloria mediatica e dopo essersi fatto strada tra la folla riuscì ad entrare in auto e a scomparire da tutti quei giornalisti:
- Quattr'occhi sei sicuro di non voler tornare a casa?
- Sicurissimo Kogoro. Vorrei restare con Haibara e il Dottor Agasa almeno per questa notte. Abbiamo bisogno di stare insieme per elaborare tutto quello che ci è accaduto. Anche Goku viene con noi. Lasciaci tutti a casa del Dottore per piacere.
Kogoro guidò quindi fino a destinazione, lasciò scendere i passeggeri e prima di andarsene disse a Conan che gli avrebbe comprato un cellulare al più presto in modo da poterlo contattare se avesse ricevuto dei casi importanti a cui indagare. A quanto pare aveva iniziato finalmente a realizzare quanto la presenza del piccolo detective fosse indispensabile per risolvere i misteri. Li salutò lasciandoli per cui davanti al cancello dell'abitazione del Dottore:
- Da questo momento in poi ragazzi non siamo più al sicuro. È ora di tenersi pronti per contrattaccare. - disse Conan autorevolmente. Successivamente la sua attenzione cadde verso Haibara che si era visibilmente stranita:
- Conosco quella faccia Haibara. L'ultima volta che l'ho vista ci stavamo imbarcando su quell'aereo. Cos'hai percepito? Qualcuno di loro è per caso già arrivato?
Prima che la scienziata potesse rispondere ci fu Goku ad accorgersi di un'aura malvagia che si stava muovendo nell'ombra, percependone anche i movimenti grazie alle sue super doti:
- State giù ragazzi! - lanciandosi repentinamente contro al Dottore e ai suoi due amici per evitare un colpo di pistola appena esploso e che per loro fortuna si trafisse contro la colonna del cancello. Goku fu il solo ad alzarsi dopo essersi raccomandato con gli altri tre di rimanere a terra. Il Sayan si voltò così in direzione dello sparo:
- Coraggio fatti vedere. Sono io il tuo avversario, chiunque tu sia.
Sorpreso dal coraggio del Sayan, Pinga uscì quindi allo scoperto da dietro una siepe tenendo la pistola puntata:
- Ammiro il tuo coraggio ragazzino ma evita di cacciarti in guai che non ti riguardano. A me interessano solamente quei tre che stai proteggendo.
- Se li sto proteggendo un motivo ci sarà, che ne dici sveglione? - provocandolo così il Sayan.
- Ahah e va bene. Io ti ho avvisato. A me non cambia nulla farne fuori quattro al posto di tre. Preparti allora perché tu sarai il primo! - mantenendo la mira in direzione di Goku, finché gli disse: - Buon viaggio. 😉
BANG!
