13. ADDIO GENTA
Mentre i tre stalloni si stavano quindi dando ad un po' di meritata e pazza gioia, da un'altra parte della città l'atmosfera era diversa e decisamente più seria e cupa. Pinga era appena giunto al quartier generale dell'Organizzazione dove altri membri insieme al Capo lo stavano attendendo per visionare le foto da lui scattate. I suoi occhiali vennero così collegati al computer tramite un cavo usb cosicché tutti i presenti potessero osservare le immagini a modo:
- Un bambino? Mi stai dicendo che ti sei fatto mettere fuori gioco da un bambino? - escalmò un uomo con una benda all'occhio.
- Mi creda Rum, quel bambino ha dei poteri a dir poco immensi, tanto che non sono ancora stato in grado di darmi una spiegazione logica per ciò che ho appena visto e vissuto.
Essendo a conoscenza delle strabilianti doti di lotta di Pinga, il Capo decise così di appoggiare quest'ultimo domandandosi anch'esso come potesse essere possibile che un umano potesse avere dei poteri così sovrannaturali:
- Mi perdoni se mi intrometto ma io posso darvi la risposta che state cercando. - comparve così un signore decisamente anziano dai capelli e baffi lunghi e bianchi, convinto di essere a conoscenza di ciò che si nascondeva dietro all'incredibile forza del bambino delle immagini:
- E questo signore chi sarebbe? Non l'ho mai visto prima d'ora. - domandò Pinga rivolgendosi umilmente al Capo, il quale rispose:
- Lascia che ti presenti l'ultimo membro arrivato nell'Organizzazione. Lui è uno scienziato a dir poco abilissimo, uno dei migliori se non il migliore in circolazione. Dopo la perdita di Sherry, all'Organizzazione serviva un nuovo scienziato degno di questo nome che ne raccogliesse il testimone. Per cui ho pensato che fosse lui la persona più adatta a ricoprire il ruolo. Ci illumini allora Dottor Gelo, che cosa sa dirci di questo bambino?
- Il suo nome è Goku e lui non è un terrestre qualunque, bensì appartiene alla razza dei guerrieri Sayan, cioè i più forti combattenti dell'intera galassia. Ho avuto modo di scontrarmi contro di lui diverse volte in passato e vorrò essere schietto: allo stato attuale delle cose non abbiamo alcuna possibilità di spuntarla contro di lui. Andare allo scontro contro Goku significherebbe sconfitta certa. Infatti è a dir poco un miracolo che tu sia ancora in vita e che possa averlo raccontato. - rivolgendosi chiaramente a Pinga. Dentro la stanza erano presenti quasi tutti i membri dell'Organizzazione: c'erano Il Capo, il suo braccio destro Rum, Gin, Vodka, Vermouth, Chianti e Korn. Tutti quanti loro non avevano mai sentito parlare dei Sayan prima d'ora, per cui la presenza del Dottor Gelo riuscì a rivelarsi estremamente fondamentale per ottenere le informazioni che stavano ricercando:
- Tsk! E che ci vorrà mai? Basterà colpirlo di sorpresa mentre è distratto. Se lei mi dà il consenso Capo, io andrei ad appostarmi sul tetto di un palazzo nei pressi del luogo in cui questo tizio abita, in modo tale da poterlo cecchinare a sangue freddo. - esordì Chianti con grande fiducia nei suoi mezzi.
- Mi dispiace deluderla signorina Chianti ma con tutte le probabilità il suo colpo farebbe a malapena il solletico a Goku. Non è con questo tipo di attacchi che possiamo sbarazzarci di lui. - rispose lo scienziato riportandola coi piedi sulla terra.
- Allora ci dica dunque come possiamo togliere di mezzo questo Sayan, siamo tutt'orecchi Dottor Gelo! -domandò il Capo.
- L'unico modo è che mi diate tempo e piena libertà nel laboratorio così da iniziare a lavorare al protocollo per la creazione di un cyborg perfetto. Una volta aggiunti tutti i dati di mia conoscenza riguardanti Goku, avrò però bisogno che uno di voi decida di sacrificare la propria umanità per divenire l'androide più potente mai esistito nella storia della galassia. Soltanto così potremo liberarci di lui.
Il Capo ci rifletté per qualche istante per poi rivolgersi ai presenti domandando apertamente se ci fosse un volontario deciso a diventare un cyborg e a sacrificare la propria umanità per il compimento della missione. Contro ogni tipo di pronostico non fu per nulla difficile trovarlo, Pinga infatti alzò la mano così tanto velocemente che sembrava che fosse addirittura spaventato dall'idea che qualcun'altro lo potesse anticipare. La sua sete di vendetta nei confronti di Goku per lo smacco subíto al suo orgoglio gli diede la determinazione necessaria per offrirsi come volontario:
- Sarà un enorme piacere poter eliminare quel marmocchio! La mia vendetta sarà crudele! Contate pure su di me! Sta per nascere l'indistruttibile Cyborg Pinga!
L'Organizzazione non poteva però permettersi di rimanere semplicemente in attesa che il Dottor Gelo terminasse il cyborg, poiché ritenevano che fosse fondamentale continuare a tenere tutti quanti e tre sotto pressione: sia Sherry sia Kudo sia Goku, così da indurli a commettere qualche errore. Al Capo venne quindi in mente un'idea che immediatamente espose ai suo fidi seguaci. Gin in particolare fu estremamente entusiasta del piano appena elaborato da Karasuma, mostrando così la sua totale approvazione:
- Buona idea Capo. Anche io penso che sia Kir la persona più adatta per questo tipo di incarico. Non si scomodi la prego, ci penso io a convocarla.
Venne infine mattina e a quanto pare Shinichi, che aveva già riacquisito le sembianze di Conan, preso dalla nottata di passione si dimenticò di questo piiiccolissimo dettaglio e si svegliò così al fianco della sua Ran, ancora entrambi nudi:
"Cavolo! Questa non ci voleva! Mi sono dimenticato di tagliare la corda stanotte! Se adesso Ran si sveglia e mi trova nel letto nudo assieme a lei non immagino neanche quello che potrebbe arrivare a pensare! Per fortuna dorme ancora! Devo sbrigarmi!" - questo fu il primo pensiero della giornata del nostro piccolo ma grande detective. Scese per cui dal letto iniziando ad incamminarsi in punta dei piedi verso l'uscita della camera. Sfortuna volle che in quel preciso istante il suo telefono iniziò a squillare per via di una chiamata in arrivo. Riuscì a capire chi gli stava telefonando avendo riconosciuto la suoneria personalizzata che aveva associato al numero in questione:
DRIIN DRIIN 📱
"Maledizione Haibara! I miei complimenti per il tempismo!"
Il cellulare tra l'altro gli era rimasto incastrato nella tasca dei pantaloni da adulto che aveva indossato la sera precedente presentandosi come Shinichi. Dopo qualche tentativo andato a vuoto riuscì finalmente a fermare la suoneria, ma a quanto pare era già troppo tardi considerato che Ran aveva iniziato a stirarsi nel letto ormai quasi totalmente sveglia:
- Yawwn! Che splendida nottata! Tu non trovi Shinichi? - disse mentre ancora con gli occhi chiusi allungava la mano verso l'altra estremità del letto in cerca del suo uomo, trovando però al suo posto il materasso vuoto. Fu proprio in quel momento che Conan decise di imboscarsi dentro al bagno e di aprire l'acqua della doccia:
TOC TOC
- Ehi Shinichi! Sei in bagno?
- Ehii buongiorno Ran! Hai dormito bene? No sono Conan! Sono venuto qui a farmi la doccia perché giù non arrivava l'acqua calda. - inventandosi la prima bufala che gli passò per la mente: - ma come mai stai cercando Shinichi? È per caso qui?
- Come? Significa che è scappato un'altra volta quel detective da strapazzo! Ma tu poi non eri mica dal Dottor Agasa? Non ci sto capendo più nulla!
- Ah sì! Solo che sono rientrato sul tardi perché alla fine non ho più voluto restare là a dormire. Per quanto riguarda Shinichi io non lo so Ran, mi dispiace. So solo che qua ci sono i suoi vestiti ma probabilmente se ne sarà già andato via! Avrà avuto...
-..Il solito cavolo di caso per il quale fugge sempre via. Lo so lo so! Mannaggia a lui! - concluse Ran interrompendo Conan. Fece poi mente locale sulla situazione e disse:
- Ma quindi se i vestiti di Shinichi sono in bagno significa che se n'è andato via nudo!
Conan si colorì a quel punto di un rosso a dir poco imbarazzante nell'immaginarsi la scena di lui che se ne va in giro senza vestiti per la città:
- Ma no figurati! Vedrai che avrà trovato di certo la maniera per cambiarsi in qualche modo, ahah.
Il piccolo detective esortò quindi Ran ad andare giù da basso a fare colazione, assicurandola che l'avrebbe raggiunta a breve in modo tale da non farle scoprire che anche lui era in realtà nudo e senza vestiti della sua taglia. Si era effettivamente cacciato in uno scenario tanto scomodo quanto imbarazzante. Fortuna sua volle che la ragazza gli diede ascolto, rammentandogli:
- Va bene, però fai in fretta che tra poco devi uscire per andare a scuola.
Egli aspettò quindi che Ran lasciasse la stanza con la porta che si chiudesse e, una volta appurato che se ne fosse effettivamente andata via, uscì fuori dal bagno con indosso un accappatoio di almeno cinque taglie superiori alla propria, allontanandosi quindi anch'esso verso la propria camera. Ci mancò davvero poco ma il pericolo di essere scoperto venne così scampato.
A casa del Dottore
- Eccovi ben svegliati! Ho preparato la colazione per tutti! Coraggio venite a mangiare così avrete la giusta energia per iniziare al meglio la giornata! - esclamò Agasa nelle vesti da chef non appena vide Haibara e Goku comparire in cucina. Il Sayan ancora visibilmente nel mondo dei sogni aprì il frigorifero con l'intento di prendere del succo di frutta, finché alle sue spalle spuntarono un paio di mani da bambina che si strinsero forte ai suoi pettorali nel mentre che una piccola testolina si poggiò delicatamente sulla schiena di lui. Il Dottore ne rimase totalmente spiazzato non avendo mai lontanamente visto prima d'ora dei gesti di affetto così intensi e marcati insieme a tutto quel contatto fisico voluto e ricercato da parte di Haibara. Venne preso così tanto alla sprovvista che non seppe più esattamente come comportarsi. Goku si voltò quindi in direzione della scienziata appoggiandole le mani lungo il fondoschiena:
- Ma quanto potrai essere gnagna.
- E tu quanto potrai mai essere bravo e dotato! - riferendosi ovviamente alla nottata appena trascorsa insieme. Si lasciarono infine andare ad un dolcissimo bacio che venne però interrotto dal tipico suono d'allarme che emette il frigorifero quando viene lasciato aperto per troppo a lungo. Fu esattamente in quel momento che il Dottor Agasa decise di cogliere l'attimo dicendo loro:
- Siete davvero molto belli insieme! Coraggio, venite a mangiare adesso. Il succo l'ho già preso io Goku. Lo trovi in tavola.
Il Sayan si limitó a rispondergli con un sorriso e alzando il pollice. 😁👍 Fecero colazione in assoluto silenzio; i due "bambini" erano rimasti ancora nel mondo dei sogni mentre il Dottor Agasa avrebbe avuto bisogno di un po' di tempo per potersi abituare a ciò a cui aveva appena assistito. Osservandoli attentamente notò come Haibara a tratti poggiava dolcemente la sua testolina sulla spalla di Goku, con egli che le ricambiava l'affetto facendole dei teneri grattini sulla testa. Al Dottore comparve così un sorrisone spontaneo in volto, contentissimo per entrambi, ma in particolar modo per Haibara che aveva imparato a conoscere anche nei suoi lati più oscuri, come la sua chiusura ermetica verso le persone e verso i propri sentimenti; per cui vederla comportarsi in quel modo non gli portò altro che un grande senso di felicità, comprendendo che ella stava finalmente iniziando a crescere e a maturare certi tratti della sua persona che aveva timore avrebbe tenuto soffocati per l'eternità. Una volta poi terminato di fare colazione, il Dottore esortò entrambi ad affrettarsi perché sarebbero dovuti uscire per non fare tardi a scuola.
All'agenzia Mouri
- Conan sei sicuro di voler andare a scuola da solo? - gli domandò Ran in leggera apprensione.
- Sì non c'è problema, ma anche se non volessi non avrei comunque altra scelta dato che non riesco proprio a capire che fine possa aver fatto tuo padre.
-Hai ragione, me lo sto chiedendo pure io. È da circa mezz'ora che provo a chiamarlo ma non ho ancora ricevuto alcuna risposta. Che sia stato convocato anche lui assieme a Shinichi per quel caso così misterioso?
- Non saprei Ran, ma se così fosse avrebbe potuto anche rimanersene a casa. Non so quanto effettivamente possa essere di aiuto per uno come Shinichi eheh. 😅
Stavano così chiacchierando davanti all'ingresso dell'agenzia investigativa, quando entrambi vennero distratti dal rombo di una macchina che stava sfrecciando a grandissima velocità sul viale cui la loro abitazione affacciava. Sembrava di essere all'autodromo e non a caso Ran si domandò:
- Ma chi è questo tamarro?
Fu così che la macchina inchiodò esattamente davanti alla ragazza e al "bambino", i finestrini di essa si abbassarono fino a che si poté iniziare a scorgere dal lato guida un uomo con gli occhiali da sole mentre fumava soddisfatto una sigaretta e dal lato passeggero una bellissima donna dai capelli verde acqua che aveva un'espressione completamente rilassata, quasi afrodisiaca:
- Ehilà voi due! Cosa sono quei musi lunghi? Su col morale perché la vita è bella, è una sola e va vissuta al massimo! 😎🚬 - disse il conducente mentre espirava del fumo di sigaretta.
- Il tamarro è tuo padre. 😅 - rispose Conan rivolgendosi a Ran. Bulma si affacciò a quel punto dal finestrino invitando Conan a salire così da dargli un passaggio a scuola. A quanto pare la nottata era andata alla grande anche per quei due, visto che sembravano decisamente rinati e che sprigionavano vitalità da tutti i pori. Il detective con gli occhiali salutò quindi Ran augurandole una buona giornata per poi così salire in auto:
- Quattr'occhi oggi dopo scuola ti farò avere il cellulare che ti ho promesso, sei contento? - parlò Kogoro dopo aver ripreso a guidare.
- No, ti ringrazio vecchio mio ma non serve. Ne ho già preso uno in prestito dal Dottor Agasa e questa mattina ho avuto modo di testarlo. Funziona bene, direi anche fin troppo.. - pensando a come venne quasi tradito dalla chiamata che ricevette da Haibara. Conan si accorse che il vecchio Kogoro non era il solo ad essere su di giri, ma con lui lo era letteralmente anche la sua auto, considerato che sbirciando in direzione del cruscotto notò la lancetta che toccava i 5000: essa poggiava interamente sulla parte rossa del cruscotto. Il vecchio Mouri non era però il solo ad essere eccessivamente adrenalinico, persino Bulma era decisamente coinvolta dalla guida spericolata del detective, tanto che "per sbaglio" in un momento di massima eccitazione, allungò la mano sulle gambe di Kogoro in cerca di qualcosa di specifico:
- Oh mamma mia! Scusi detective, pensavo fosse il freno a mano ihih.
- Questo è proprio quel caso in cui si potrebbe dire che l'apparenza inganna. Possono tranquillamente essere confusi l'un l'altro ma se azioni quello che hai appena toccato dolcezza l'auto non si fermerà, anzi l'effetto che scaturirà sarà totalmente contrario! - VRUUUM dando così ulteriore gas. Conan stava quasi iniziando a pentirsi di essere salito in macchina con Kogoro in quelle condizioni, ma non aveva nemmeno le forze di lamentarsi perché si stava preoccupando di non vomitare, dal momento che il conducente stava confondendo le strade di Tokyo con una pista da Rally. La sua folle corsa non si fermò nemmeno davanti ad un incrocio nel mentre che due bambini erano impegnati ad attraversare la strada:
- Rallenta zuccone! Oppure li investi scemo! - urlò Conan. Era ormai però troppo tardi perché l'auto aveva accumulato troppa velocità e non sarebbe mai riuscita a fermarsi per tempo. Fortuna volle che tra questi due bambini uno fosse Goku al quale, vedendosi arrivare contro l'auto ad alta velocità, bastò semplicemente allungare la mano a palmo aperto per frenarne la corsa, facendola sobbalzare con gli airbag che esplosero dal primo all'ultimo:
- Io per oggi con te vecchio mio non voglio avere più nulla a che fare. Grazie del passaggio ma proseguo volentieri a piedi. - disse Conan mentre scendeva dalla macchina sentendosi finalmente fuori pericolo di vita. Tirò infine un sospiro di sollievo per poi rivolgersi a Goku e ad Haibara:
- Meno male che siete voi due. Proseguiamo insieme, vi va? Io in auto con quel pazzo alla guida oggi non ci salgo più, questo è poco ma sicuro. - indicando Kogoro che era svenuto per l'impatto con l'airbag.
- Andate pure ragazzi, ci penso io qua. Buona giornata. 😘 - li rassicurò Bulma che a differenza del guidatore non aveva perso i sensi.
Dopo che i tre amici riuscirono così a riunirsi e dopo aver iniziato a percorrere insieme l'ultimo pezzo della strada che li avrebbe condotti a scuola, Conan domandò ad Haibara come mai lo avesse cercato al telefono in mattinata e lei gli rispose che ci teneva semplicemente a sapere come fosse andata l'esperienza con l'antidoto temporaneo. Le raccontò quindi della bellissima nottata passata con Ran e anche di quanto quella chiamata fosse stata rischiosa, quasi fatale per far cadere tutta la copertura.
Per quel che riguarda invece Goku e la "bambina", essi non stavano comunque mostrando la stessa complicità fisica che avevano quando erano in casa del Dottore, quasi come se volessero tenere quei momenti di intimità protetti dalle mura amiche, ma nonostante ciò Conan riuscì a cogliere della nuova linfa vitale nella sua amica e si congratulò sia con lei che con Goku dicendo che li vedeva proprio bene insieme. Giunsero finalmente davanti a scuola e trovarono Ayumi e Mitsuhiko che alla richiesta del Sayan su dove si trovasse invece Genta, indicarono quindi un chioschetto dei gelati dall'altro lato della strada dove il giovane detective era intento a comprare un cono:
- Per Genta non esiste un orario o una stagione specifica per i gelati. Se fosse per lui se li mangerebbe anche di inverno nel sonno. - disse Mitsuhiko divertito.
- Sono 350 yen, piccolo. 😊 - si rivolse la gelataia al giovane detective mentre gli porgeva il cono. Ella era una giovane donna, mora, con gli occhi azzurri e coi capelli raccolti in una coda di cavallo:
- La ringrazio molto signorina..- guardando la targhetta del nome pinzata sulla divisa. -..signorina Hidemi! 😁 - rispose Genta mentre allungava la mano per prendere il cono. Proprio in quell'esatto istante però, ad Haibara venne uno dei suoi tipici attacchi di panico che puntualmente non venne ignorato da Conan:
- Ehi Ai! Che cosa succede? Non mi dirai che sono venuti persino a scuola!
Haibara non si curó della richiesta del suo amico ma si limitò ad urlare:
- Scappa Gentaaaaaa!
In quel momento la gelataia, udendo il grido di Haibara, si voltò nella sua direzione e si lasciò andare ad un sorrisetto traducibile facilmente in un qualcosa di simile a:
"È inutile che urli. È troppo tardi ormai."
Con la mano destra estrasse quindi dalla tasca una pistola con silenziatore e puntandola verso Genta si limitò a dirgli:
- Sei un bravo bambino, ma ti sei scelto gli amici sbagliati. Spero che ti sarà da lezione per la prossima vita. - BANG!
Un proiettile venne così sparato in fronte al piccolo giovane detective che si accasciò a terra senza vita.
- NOOOOOOOO! - urlarono tutti gli altri Detective Boys in coro. Corsero quindi in direzione del chiosco sia per soccorrere il loro ormai spacciato amico, sia per acciuffare Kir nelle vesti da gelataia. Fu proprio in quel momento che però il chioschetto iniziò inaspettatamente a prendere fuoco, fino a che dopo qualche misero secondo:
BOOM!
Saltò in aria e con esso espolse anche il corpo dell'ormai ex membro dell'Organizzazione, incominciando a cremarsi in mezzo alle fiamme che iniziavano a divampare sempre più.
