I due innamorati over 50 non sapevano più come fare.

I pasti non erano lunghi abbastanza ed erano troppo affollati per delle chiacchiere sentite e personali.

Il lavoro era molto e non c'era più tempo libero a sufficienza per the e bicchierino della staffa.

Dovevano sistemare le cose ma non sapevano più da dove cominciare. Era passato troppo tempo.

Si ritrovarono in cucina, ai lati opposti del tavolo, mentre la signora Patmore chiedeva:

"Ma dove mangeranno?"

"Ho sentito Lady Crawley dire che condivideranno la sala da pranzo con gli ufficiali in via di guarigione" disse pomposo il signor Carson.

"E così mando avanti una mensa adesso" replicò sarcasticamente la cuoca.

La signora Hughes si voltò verso Daisy, felice per il ritorno di William.

Quando la ragazza disse che il giovane avrebbe voluto passare l'ultima sera a Downton, la governante ringraziò il ragazzo perché le dava modo di rompere il ghiaccio col maggiordomo.

Fece il giro e avvicinandosi chiese:

"Non vi dispiace, vero signor Carson?"

Purtroppo non ebbe l'effetto sperato. Piú lei si avvicinava più lui indietreggiava.

Si accorse che la voce le uscì più acida del solito (anche se solo lei se ne rese conto) e il signor Carson, non più abituato ad aver a che fare con lei, rispose frettolosamente prima di andarsene:

"No, anzi, sarò lieto di augurargli buona fortuna"

Col capo chino, la donna si diresse nel suo salotto, mentre l'uomo salì nuovamente al piano di sopra.

La giornata si avolse in questo modo:

Anna pensò di aver visto Bates al villaggio.

Lady Sybil, dopo aver rincuorato Lady Edith, parlò con Branson preoccupata perché il giovane era stato chiamato alle armi ma voleva essere obiettore di coscienza.

Il signor Lang tirò fuori, quasi arrabbiato e schifato, ciò che aveva dentro con la signora Patmore e lei si sentì libera di raccontargli di suo nipote. Si sentirono entrambi meglio alla fine.

Lady Violet era dalla figlia insieme alla signorina Swire per 'conoscerla meglio'.

O'Brian diede mano forte a Lady Cora nella problematica del convalescenziario, incitandola ad assumere Barrow come responsabile.

Quando lo informò, per convincerlo gli disse:

"Non vuoi comandare? Non vuoi dire al signor Carson che cosa deve fare?"

"Voi che cosa ci guadagnate?"

"Voglio semplicemente che la signora Crawley smetta di dare ordini a Sua Signoria. Si comporta come se fosse la padrona"

Al ragazzo la cameriera non sembrava sincera, ma alla fine la donna disse:

"Non le farò del male e non permetterò a nessuno di fargliene!"

Si sentiva ancora terribilmente in colpa per l'incidente del sapone. Una cosa era far licenziare il signor Bates o prendere in giro Ethel, un'altra era uccidere una donna buona e il suo bimbo.

Alla notizia, a casa gli umori erano diversi.

Robert era arrabbiato per il continuo intromettersi di Isobel ma ancor di più nel sapere che Thomas coi suoi precedenti (di cui solo lui era a conoscenza in famiglia) avrebbe diretto Downton.

Isobel era visibilmente contrariata dal non essere stata scelta.

Lady Violet non aveva parole ma era felice che non fosse la cugina a comandare.

Cora era l'americana cuore nelle rose di sempre.

"Carson posso parlarti?" disse Lord Grantham uscendo dalla biblioteca.

"Suono il gong e sono da voi mylord"

Salirono insieme le scale e lì il padrone di casa informò il maggiordomo della decisione presa.

Furono interrotti dall'arrivo di Lang e, mentre si cambiava, Carson lo ragguagliò su William.

Poi non appena furono soli, ripresero il discorso Barrow.

Quella testa vuota di Robert ne sparò una delle sue quando disse:

"Sua signoria ha deciso tutto con il dottor Clarkson ed era così felice che non sapevo cosa dirle"

Al ché il maggiordomo non si contenne più, dicendo sarcasticamente:

"Qualcosa tipo IO NON SONO POSSO PERMETTERE CHE LAVORI QUI PERCHÉ È UN LADRO?!"

La conversazione andò di male in peggio, perché Lord Grantham non prendeva sul serio le cose, chiese se era giusto rinfacciargli i furti visto che era anche stato ferito in guerra e ancora non si sapeva da chi avrebbe preso ordini Thomas.

E pensare che un giorno li aveva definit L'UNICA SUA FAMIGLIA...

Cosa darebbe per tornare indietro, al Garden Party o anche prima, a quando vide Elsie per la prima volta...

Le mancava come l'aria e si sentì uno sciocco per come si era comportato in cucina.

Doveva rimediare!

A cena Branson, invitato a rimanere dal maggiordomo, intrattenne tutti con le notizie dalla Russia.

Il signor Carson fece i piatti, partendo come sempre dalla signora Hughes, che era rimasta nel suo salotto tutto il giorno, tranne quando era salita a cambiarsi.

Mentre parlavano il signor Lang si lasciò sfuggire la notizia del nipote della signora Patmore.

Il signor Carson rimase sconvolto.

La signorina O'Brian si voltò verso la cuoca, che se avesse potuto sotterrarsi o sotterrare il valletto, lo avrebbe fatto.

La povera donna scoppiò in lacrime e scappò dalla sala da pranzo.

Certo era suo nipote, e non lo vedeva da molto. Concentrarsi sul suo lavoro la aiutava a superare il dolore, ma la notte piangeva sempre per il suo Archie.

Aveva fatto una confidenza ed ora tutti sapevano, ed essere fucilati per codardia in guerra non era bello.

"Mi dispiace non pensavo di..." disse avvilito il signor Lang.

La signorina O'Brian era l'unica che sapeva la verità, e si sentiva male per lui e per la cuoca.

Per i servi a tavola sembrò di rivivere la cena dirottata da Daisy, quando la governante arrabbiata ma cercando di contenersi, s'alzò e disse prima di raggiungere l'amica:

"Dovreste riflettere prima di parlare, non siete l'unico ad essere stato ferito in questa casa"