Il matrimonio era stato bello, proprio come lo avevano immaginato.
Grazie a Gavin, potevano godere di diversi scatti rubati e in anteprima senza aspettare il fotografo.
Il periodo di luna di miele lo avevano passato, invece che in Irlanda come previsto, alla casa al lago di Nina e Walter per una settimana e per la seconda al Grand Hotel.
Si erano divertiti molto.
L'aspetto fisico, contrariamente a come sarebbe dovuto essere, non fu la parte principale del loro tempo insieme, anche se ne fece parte.
Sorrisero quando nella loro stanza d'albergo trovarono una gigantografia Mr Mrs Flynn, e sui cuscini il loro stesso invito di nozze. Avevano proprio amici e parenti simpatici e premurosi.
Ovviamente l'atmosfera tra i due luoghi fu molto diversa.
Dove potevano essere lontano da tutti, in piena natura e privacy con visuali mozzafiato, dall'altra erano serviti e riveriti di tutto punto ma in mezzo a molta gente.
Andy era rimasto scioccato quando la vide.
Voleva prenderla in giro presentandosi con uno stuzzicadenti in bocca, aveva il suo solito ma lei lo prese in contropiede presentarsi con il famoso vestito.
"Salve signor Flynn..."
"Sharon..."
"Si?" disse spostandosi una ciocca di capelli e presentandosi vestita esattamente come quando avevano lavorato sottocopertura, scarpe e giacca compresi.
"Sei..."
"Quando ho saputo che venivamo qui ho pensato PERCHÉ NO?"
"Sei bellissima"
"Davvero?"
"Devi chiedere?"
"È passato molto tempo, mi stupisce che mi stia ancora"
"A me no" disse continuando a fissarla.
"Dobbiamo andare la cena è prenotata"
"E tu vuoi che scenda quando tu sei così...così..."
"Così?"
"Non so che dire"
Rise di lui e gli lisciò la cravatta.
"L'avevo capito... andiamo o faremo tardi"
"No... ho aspettato anni per questo" disse attaccandola spalle alla porta e baciandola.
Lei era più che felice di seguire le sue mosse.
La lasciò spettinata, labbra gonfie e scaramigliata. Dalla foga le si era rotto un tacco.
"Hai visto? Meglio aver fatto tardi..."
"Sei impossibile" disse pettinandosi e cambiando scarpe.
"Non uscirai mica così?" chiese vedendo il reggiseno spuntare.
Stava lottando con la collana che si era impigliata alla giacca.
"Colpa tua"
"Servizio in camera, siamo la stanza 713... si porti qui la nostra ordinazione grazie" aveva detto lui al telefono.
"Andy,..." fu interrotta da lui che la gettava sul letto e aveva i suoi modi con lei, proprio come avrebbe voluto fare tempo addietro, quando la vide con quell'abito la prima volta.
Furono così impegnati che Sharon non vide la chiamata di Andrea e il suo messaggio, una foto dei nonni di Andy al mare.
A miglia di distanza Emily ebbe un incubo, un incubo che vedeva sua madre in stadio di malattia avanzata, lei, Nicole e Rusty.
