EPISODIO 3*8

Nonostante la cena del venerdì fosse rallentata dalla presenza di noci nell'insalata, Richard riuscì a passare del tempo in privato con Rory convincendola, come aveva sapientemente programmato nell'ultimo mese, ad accompagnarlo a Yale la settimana successiva.

Ovviamente la nipote non potè dire di no davanti a tanta organizzazione e al forte desiderio dell'uomo di farle vedere l'università dove era stato da giovane, aver incluso sua madre nel progetto era stata la ciliegina sulla torta.

La ragazza non perse tempo a dirlo alla madre che subito iniziò a fumare di rabbia, dicendo che volevano manipolarla per farle cambiare idea su Harvard. Era perfino scesa dalla macchina per tornare a casa dei suoi a dargliene quattro ma Rory la convinse a non farlo.

Inutile dire che la settimana passò velocemente e tanto Richard quanto Emily erano entusiasti di quella gita.

Avrebbero rivisto vecchi amici, che solitamente incontravano per caso all'annuale partita contro Harvard, e Richard avrebbe potuto raccontare la sua vita da matricola alla figlia e la nipote, con la moglie sempre rapita dalle sue storie.

Conoscendo la ragazza, una delle prime tappe fu la galleria d'arte.

Quando la commentarono, mentre passeggiavano, l'uomo disse:

"Yale ha una delle migliori collezioni di pittura inglese al mondo. Ho passato tanto tempo in quella galleria da giovane"

"Ne so qualcosa" disse Emily che non essendo andata in quell'università non aveva nulla da dire, ma odiava ogni qualvolta il marito rimembranza vecchie compagnie femminili.

"Che significa NE SO QUALCOSA?!" chiese Lorelai.

"Mi ricordo che la galleria era uno dei posti preferiti da tuo padre per far colpo sulle donne"

"COSA?!?" esclamarono Lorelai e Rory all'unisono.

"Emily..." disse Richard. Anche se non era imbarazzato non voleva che certe cose venissero fuori.

"Là mi hai portato al primo appuntamento" disse Emily (che all'epoca studiando storia pensava fosse una grande uscita ma quando seppe che ci portava tante ragazze, se non tutte le ragazze, ci era rimasta male a dir poco)

"Non è un bell'argomento" rispose lui, pentendosi di tutte le volte che era stato lì con qualcuna che non fosse Emily.

Non ci aveva più portato nessuna dopo di lei ovviamente, perché una volta conosciuta aveva capito che era la ragazza giusta per lui, ma a ripensarci era stato un gran farfallone. E pensare che aveva fatto tante storie a Rory su Dean...

"Era un maestro a OSSERVARE, PASSO INDIETRO, SMORFIA, SOSPIRO"

Dopo aver illustrato a cosa si riferiva, aggiunse, nonostante lui dicesse che non era vero:

"E poi parlava dei quadri che aveva visto a Parigi e dei colori di Tiziano e alla fine della giornata pensavi che fosse l'uomo più brillante del mondo"

"Non devi raccontare certe cose penseranno che sono un Don Giovanni"

"Beh lo eri"

"Ma io ero soltanto un giovanotto scapolo che voleva fare esperienza di vita, che male c'è" disse in falsetto.

La donna lanciò un'occhiata significativa a figlia e nipote, prese il marito sottobraccio e continuarono la passeggiata.

Per entrambi l'umore si stava raffreddando. Emily ricordava ancora come una ferita aperta quando aveva scoperto di essere una delle tante che lui aveva portato alla galleria d'arte. All'epoca c'era rimasta davvero molto male pensando che lui la trattasse come una ragazza comune quando lei in realtà si stava già innamorando di lui, una sorta di Aaore a prima vista si può dire.

I sentimenti di lui non erano inferiori infatti si rese conto che l'ultima frase che aveva detto si poteva considerare una grandissima boiata così per cercare di alleggerire degli animi e pensare invece a qualcosa di più bello, facendo in modo che anche Emily potesse sentirsi davvero partecipe di quella gita, decise di dire:

"Emily cara neppure tu eri unacerbiatta innocente sperduta nel bosco"

"Come prego?"

"Dovete sapere che ero coinvolto in una relazione molto seria quando tua madre decise che doveva avermi"

"Ah io avrei deciso... Questa mi mancava"

"Lynnie Lott"

"Quella scimmietta"

"Lei era la mia fidanzata"

"Ma fammi il piacere"

"Le avevo dato la mia spilla, l'avevo presentata ai miei"

"E con ciò?"

"La data era fissata, gli inviti spediti"

"Non era per te.. quella aveva bisogno di un sostegno anche per attraversare la strada... Richard Gilmore stai dando alle ragazze a un'impressione sbagliata"

"Sì quale impressione nonna?" chiese la nipote, rapita dal racconto.

Lorelai, che sfotteva, rispose:

"Che tu eri la ruba mariti dell'alta società"

"Non le ho rubato tuo padre ho solo dato a lui la possibilità di scegliere"

"Quando ti presentasti a quel ballo studentesco con quel vestito blu non ebbi altra scelta"