Dovevano passare una bella giornata.

L'avrebbero trascorsa a Yale insieme come famiglia, si sarebbero divisi per la cena, e poi sarebbero tornati a casa, insieme o separati era irrilevante.

Il sole splendeva, gli uccellini fischiavano, la temperatura era perfetta.

Eppure niente era andato come previsto.

Emily si era comportata in modo ineccepibile, come sempre, davanti ai suoi ex compagni e le loro mogli ma Richard sapeva che era arrabbiata con lui.

E lui si odiava per questo.

Si era aspettato di passare la serata a ridere, scherzando con gli amici del coro invece perdeva la maggior parte delle battute pensando e fissando sua moglie dall'altra parte del tavolo.

Era bellissima. Lo era sempre e quel giorno lo era particolarmente. Per non parlare del singolare fatto che era sempre più bella quando era arrabbiata. Era come se una luce la facesse risplendere da dentro.

Lei aveva fatto in modo di ignorarlo ma poteva sentire gli occhi di lui su di sé, mentre lo teneva sotto controllo dallo sguardo periferico.

Ringraziava che non fosse uno di quegli eventi dove si ballava.

Sarebbe sembrato strano non ballare con suo marito, oppure farlo in silenzio e sembrare una scopa, e di certo non volevano ballare con nessun altro.

Ad una certa ora, si accomiatarono.

Il tragitto in macchina fu in silenzio.

Appena varcata la soglia, Emily andò dritta al piano di sopra mentre il marito sospirando bevve un goccio nel suo studio.

Fissò il quadro di Rory che leggeva.

Prese nota mentale di spostarlo più vicino.

Forse sua figlia aveva ragione.

Forse doveva farsi da parte.

Ed ecco che c'era di nuovo quella parola, quel sentimento. Farsi da parte.

Era successo al lavoro, ed ora nuovamente nella vita di figlia e nipote.

L'unica che non voleva si facesse da parte era Emily.

Perfino quella mattina si erano divertiti tra le lenzuola, prima di vestirsi coordinati.

E poi che aveva fatto?

Aveva rimembrato le sue scappatelle e la sua ex fidanzata.

Che idiota era stato!

Sospirando afflitto, si diresse in camera.

L'acqua della doccia scorreva e lui iniziava a sentirsi scomodo, pensando alla moglie, che non lo aveva invitato.

Mise il pigiama e prese il cuscino. Stava per uscire quando lei sbucò dal bagno.

"Dove stai andando?"

"Credevo non mi parlassi più.."

"Beh ti ho fatto una domanda ora no?"

"Credevo non volessi avere a che fare con me, per oggi, e così..."

"E così per l'ennesima volta fai le cose a mia insaputa. Grazie Richard davvero lo apprezzo. Molto premuroso da parte tua" disse scuotendo la testa e sdraiandosi.

"Emily..."

"Cosa?"

"Mi dispiace"

"Per cosa esattamente? E non t'azzardare a dire PER TUTTO altrimenti sono io che ti mando nella stanza degli ospiti"

"Per questa giornata"

"Va avanti"

"Io... non avrei dovuto escogitare un piano per condurre Riry a Yale, lei stessa me lo ha detto.

Dovevo solo chiederglielo gentilmente. E di certo non dovevo tenerti segreta la cosa"

"Richard... tu capisci perché mi fa male?"

Silenzio.

La donna proseguì sedendosi sul letto.

"Ricordi quando io e Lorelai andammo alla spa e io ballai con un uomo?"

Richard annuì e strinse i pugni al ricordo di quel tipo che si strusciava contro sua moglie.

"Mi sono sentita male per te. Per me. Per noi.

Era una cosa successa sul momento e non premeditata, ma mi faceva male perché, pur essendo solo un ballo, era qualcosa che non condividevo con te. Avrei potuto non dirtela perché non era successo niente ma stavo male. Pensavo di averti tradito in qualche modo.

Vedi, non è lo stesso, ed è questo che mi fa male. Che non siamo alla pari.

Non hai la cortesia di ricambiarmi il favore.

So che mi ami ma se non mi informi delle tue intenzioni, se non mi dici le tue idee... io ... mi sento inutile"

"Oh Emily.. io non voglio farti sentire così... MAI!"

"Lo so, ma lo fai...e forse il fatto che non te ne rendi conto fa più male che se lo facessi volontariamente"

"Non so che dire...a parte..."

"Vorrei cambiassi Richard. È troppo comodo fare un danno e dire 'mi dispiace'.

È come con le cameriere. Bisogna stare più attenti e chiedere scusa se proprio un danno non si poteva evitare"

"Ti prometto che mi sforzerò"

"Non mi basta"

"Come?"

"Al Indipendence Inn hai detto lo stesso. Ed eccoci nuovamente qui"

"Aiutami... è l'unica cosa che ti chiedo"

"Lo farò. Perché ti amo"

"Anch'io ti amo Emily. Moltissimo"