Il giorno dopo lo avevano passato pigramente a fare l'amore.

Avevano riso e parlato, senza però toccare l'argomento Lorelai.

Si erano alzati a mezzogiorno ed erano andati in città a mangiare, in un ristorantino appartato che amavano entrambi.

Andarono a passeggiare all'Elizabeth Park Rose Garden e poi decisero di optare per la cena dal ristorante italiano.

Mentre erano lì, sarà stata l'atmosfera saranno stati i profumi, decisero di farselo portare a casa nel giro di un'ora.

"Mi faccio una doccia e mi metto un po più comoda"

"Verrei con te ma controllo un attimo se c'erano chiamate dall'ufficio"

"Non metterci troppo"

Quando furono pronti e in abiti più casual, cenarono nel portico e si godettero la reciproca compagnia.

"Hai freddo?" chiese Richard.

"Un pochino"

"Andiamo dentro"

"Ma è una serata così bella"

"Non sarà così che la ricorderai se ti ammali"

"Hai ragione"

"Che ne dici se leggiamo?"

"Cosa proponi?"

"Alice nel paese delle meraviglie?" chiese sapendo che era il suo libro preferito.

"D'accordo. Grazie" sorrise, con gli occhi luminosi.

Mentre salivano mano nella mano, suonò il campanello.

"Chi può essere?"

"Aspettavi qualcuno?"

"No... andrò a vedere"

"No vai di sopra e prepara il libro. Ci penso io"

"D'accordo, ma sbrigati"

Si diedero un rapido bacio sulle labbra e mentre lui saliva in camera, lei scendeva ad aprire la porta.

Rimase a dir poco scioccata quando vide sua figlia sulla porta con uomo.

"Lorelai che c'è?" chiese mentre la ragazza entrava come una furia.

"Volevo sapere come stai. Come stai?"

"Io bene"

"Davvero?! Oh bene bene mi fa piacere io invece mamma non sto bene"

"Tuo padre ed io stavamo andando a letto, non possiamo rimandare a domani questa conversazione?" chiese guardando tra Lorelai e l'uomo con lei, non voleva fare un scenata.

"Non possiamo no perché io ho bisogno di parlare con te e lo farò adesso!"

"Hai bevuto?"

"Non ho bevuto ma sono confusa"

"Da cosa?"

"Da TE!"

"Puoi spiegarmi un po meglio Lorelai..."

"Ci sono cose che non ho mai capito..."

E da lì fece una lunga dissertazione sulle cameriere passate in quella casa ma alla fine, quando sua madre le girò le spalle dicendo "Io vado a dormire!" riuscì a dire cosa davvero le dava fastidio.

"E voglio anche capire perché quando la tua unica figlia ti dice che si sposerà tu non riesci a mostrare il benché minimo entusiasmo. Neanche una briciola di entusiasmo!

Perché fingi in questa maniera? È l'avvenimento più importante che mi capiterà da qui alla fine dei miei giorni, ed è come se ti avessi detto 'EHI LO SAI CHE MI COMPRO UN FRULLATORE NUOVO? TU CHE NE PENSI?'"

Emily l'aveva fissata con sdegno per tutto il tempo, divisa tra lo sperare che Richard non sentisse oppure che intervenisse.

"Ovviamente sei isterica"

Lorelai era sul punto di piangere.

"Non te ne importa. Ma perché non te ne importa un accidente?! Non è possibile che tu sia tanto indifferente nei miei confronti, è una cosa che mi fa male, che mi ha sempre fatto male mamma, non capisco"

Che fosse per orgoglio ferito (visto che entrambi i genitori erano fieri per la posizione di Rory a scuola) o per altro non si capiva. Infondo non diceva mai niente a sua madre, quella famosa sera non voleva nemmeno dirglielo e quasi litigava con la figlia, e di certo non aveva mai chiesto il punto di vista o cercato l'approvazione dei genitori.

"Non ti voglio ascoltare" disse Emily allontanandosi.

Sua figlia cercava di farle fare la parte della strega cattiva davanti al fidanzato, accusandola di essere insensibile e di non amarla. Che faccia tosta! No, non glielo avrebbe permesso.

"Sai cosa ho provato qui quando ti ho comunicato che mi sposavo?! E tu come reazione ti sei alzata per girare l'arrosto?!" disse indicandosi il petto.

A quel punto la madre non ce la fece più, si voltò e disse il suo punto a voce alta ma cercando di trattenersi.

"NO IO NON LO SO, NON LO SO! FORSE SOMIGLIAVA A CIÒ CHE HO PROVATO QUANDO HO SCOPERTO CHE MIA FIGLIA SI SPOSAVA CON UN PERFETTO ESTRANEO.

E CHE TUTTO IL MONDO ERA A CONOSCENZA DELLA NOTIZIA TRANNE QUELLA SCEMA DI TUA MADRE!

MAGARI HAI PROVATO QUALCOSA DI SIMILE..."

Al che Lorelai fece quello che le riusciva meglio: rimase zitta con uno sguardo da cucciolo.

"E ora scusami, è tardi e voglio andare a dormire!" detto questo andò alla porta e la aprì facendo segno di uscire.