EPISODIO 2* 6

Adesso erano gli inizi di ottobre.

Rory aveva incontrato Jess, il nipote di Luke, e i suoi rapporti col professor Medina si erano stabilizzati dopo l'intervista per il giornale.

Aria di bufera comunque si avvicinava velocemente in casa Gilmore.

Richard era stato parecchio impegnato e sempre più distaccato nei confronti di Emily.

La donna non ne poteva più, non si sentiva più una moglie ma solo una qualche sottospecie di coinquilino.

Gli faceva trovare la cena pronta, i vestiti lavati e stirati ma per il resto niente di più sembrava interessare suo marito.

Un venerdì sera le cose andarono in rotta di collisione.

"Devo ritirare il tuo smoking" disse allacciando la solita collana, quella che le aveva regalato per il loro primo anniversario di matrimonio.

"Per cosa?" chiese sbuffando.

"Per il ballo di lunedì"

"Puoi evitare, tanto non ci andiamo"

"Cosa?!"

"Non te lo avevo detto?" chiese distrattamente cercando di allacciare il papillon.

"No!"

"Ora lo sai"

"...come puoi dire una cosa del genere?!" disse uscendo dalla stanza e dirigendosi indigniata al piano di sotto.

"È solo un ricevimento. Ce ne saranno altri. Ho deciso la questione è chiusa"

"Non parlarmi in questo modo Richard"

"Io parlo come mi pare e piace"

"Bene"

"Ma vuoi calmarti Emily... Non sapevo che ogni mia conversazione dovesse esserti riferita ma ora lo so"

"Sono la vicepresidente dell'associazione Starlight Foundation da otto anni"

"Questo lo so Emily"

"E il ballo in bianco e nero è il principale evento della stagione"

"E allora?"

"Il vicepresidente non può mancare all'evento di beneficenza!"

"Perché il presidente non viene?"

"È uno scherzo per te?!"

"Emily ho troppe cose di cui occuparmi in ufficio non ho tempo per frivoli ricevimenti"

"FRIVOLI RICEVIMENTI?! FRIV..." lo lasciò sulle scale e tornò al piano di sopra.

"Ma dove vai...Emily cara torna qui" disse seguendola.

La donna scese con delle buste ed iniziò ad elencare impegni mondani.

"Questo è il quarto evento al quale hai deciso di rinunciare per conto di entrambi e io sono nel comitato di tutte queste fondazioni che figura credi che ci faccia?"

"Quella della moglie di un marito che ha da fare e che ha molte responsabilità"

"Ho delle responsabilità anch'io"

"Capisco che i tuoi impegni mondani siano importanti..."

"Non sono soltanto impegni mondani"

"Un ricevimento in cui si serve il tè è un impegno mondano"

"Ora basta! Vado a prendere un registratore così potrai sentire quanto sei pomposo e antipatico"

Ritornò di sopra e lui la seguì.

Era arrabbiata e lui era stanco ma la trovava terribilmente attraente e non riusciva proprio a starle lontano.

Non voleva offenderla, voleva che capisse ma non si sentiva a suo agio nel rivelare che aveva problemi in ufficio.

Quando la vide realmente armata di registratore, si voltò e tornò di sotto, con lei alle calcagna.

"Toglimi quell'affare dalla faccia!"

"Ripeti quella cosa del te"

"Ti comporti come una bambina"

"Voltati quando parli non so se il microfono funziona così"

Solo allora si resero conto che le ragazze avevano assistito alla scena.

Emily si sentì amareggiata e imbarazzata così, dopo l'insalata si scusò dicendo di avere mal di testa.

Non riusciva proprio a fingere. Altre volte lo aveva fatto ma sapere che suo marito trovava i suoi impegni frivoli, quando lei lo faceva solo perché sapeva quanto erano importanti per mantenere buoni contatti con potenziali clienti e vecchi amici, le faceva male.

Salì in camera e si spogliò velocemente infilandosi nel letto.

Pianse e si addormentò presto quella sera e quando si svegliò Richard era già andato al lavoro.