Aveva fatto tutto con calma ma un pensiero la tormentava: non lo aveva baciato.

Lo aveva spinto fuori di casa e non lo aveva nemmeno baciato. Non un bacio a stampo non una beccatina sulla guancia, niente.

Si sentiva in colpa.

E si sentì così fino alla cena.

Poi i sentimenti cambiarono.

Lui iniziò a scodellare parole su parole di quello che accadeva al club, chi aveva vinto i vari tornei e di cosa parlavano a pranzo e in sauna.

Emily aveva mal di testa. La riunione del DAR non era andata bene e il parrucchiere era malato e si era dovuta accontentare della sostituita.

Voleva solo dormire.

Quando lui la seguì a ruota in camera, senza comunque il desiderio di far qualcosa di speciale, si sentì ribollire.

Aveva bisogno di qualche minuto da sola e lui di solito andava nello studio.

Quando lo vide uscire con indossò un costume da bagno nuovo di zecca le venne un colpo.

"Cos'è?"

"Un costume"

"Si ma perché?"

"Oh... per la piscina"

"Io vado in piscina"

"Verrò con te, voglio partecipare"

Non le disse che, nel suo subconscio, non vedeva l'ora di vederla in costume, provare a fare l'amore con lei in palestra e che era geloso di qualunque uomo l'avrebbe vista con le gambe al vento.

Emily iniziò a tossire nervosamente e con la scusa di un bicchiere d'acqua, scese di sotto, sedette sul divanetto e compose il numero di Lorelai.

"Ciao mamma. Ora ti sento"

"Devi portar via tuo padre!"

"Cosa?"

"Domani. Per tutto il giorno. Portalo via"

"E dove ?"

"Non importa.. allo zoo, in centro. Basta che lui esca dalla mia casa"

"Che è successo?"

"DICE CHE VUOLE PARTECIPARE ALLE MIE LEZIONI DI ACQUAGYM" la sua voce era in crescendo adesso.

"Cosa?"

"SI È GIÀ COMPRATO IL COSTUME NUOVO ...HA PERSO IL CONTROLLO"

"Va bene mamma.. Calmati "

"IO NON RIESCO A CALMARMI, NON POSSO MUOVERMI SENZA CHE LUI MI STIA AD OSSERVARE O CHE DECIDA DI SEGUIRMI"

"Vuol dire che gli piaci"

"SMETTILA! QUELL'UOMO MI STA FACENDO IMPAZZIRE ACCADRÀ MOLTO PRESTO È SE NON VI AIUTERAI TI TRASCINERÀ CON ME "

"Va bene Mamma sarò felice di aiutarti"

"QUESTO ME LO DEVI. HO PAGATO LA SCUOLA A RORY"

"Dici sul serio?!"

"HO GARANTITO IN BANCA! HAI ANCORA UNA CASA GRAZIE A ME!"

"Ma che cosa stai dicendo?!"

"Mi dispiace ma sono disperata... ho solo bisogno di un giorno di pace e farò qualunque cosa per ottenerlo"

"D'accordo lo porterò via"

"Non so dirti quanto te ne sia grata..." sospirò sollevata, ma si girò di scatto quando sentì la voce di Richard:

"Emily dove sei?"

"Devo andare, a domattina" disse bisbigliando prima di riattaccare.

"Eccomi"

"Mi daresti una mano?"

"Certo caro"

In altri momenti avrebbe cominciato qualcosa con lui, una sessione di coccole o altro ma adesso era troppo isterica. Lui comunque sembrava non essere interessato.

Così lo aiutò sul serio e poi andarono a dormire.

Niente dormire abbracciati o baci della buonanotte quella sera.