"Richard!?" esclamò, sorpresa che le aprisse la porta.

"Emily... credevo stessi via per il weekend"

"Dovevo... ma ... dove stai andando?"

Accanto a sé l'uomo aveva delle valigie che NON erano quelle con cui era stato via, quindi non era appena arrivato.

"Ecco...io... volevo farti una sorpresa"

"Cosa?"

"Avevo chiamato Lorelai per sapere dove era la spa. Volevo raggiungerti" disse timidamente, pensando a quanto doveva sembrare sciocco.

La donna iniziò a piangere.

"Oh Emily, mi dispiace. È stata un'idea sciocca, ma mi mancavi. Ho detto a mia madre che avevo delle faccende da sbrigare ma in realtà volevo solo stare con te. Sono tornato questo pomeriggio. So che mi ero dimostrato troppo appiccicoso ma... cara smetti di piangere"

"Oh Richard sono così felice del tuo pensiero dolce" disse buttandosi tra le sue braccia.

"Non si direbbe" disse abbracciandola e baciandole la testa.

"Ti amo...oh Richard ti amo così tanto e... mi... mi dispiace..."

"Emily.. che succede? Non sei sconvolta perché volevo raggiungerti"

Lei scosse la testa in silenzio.

"C'è dell'altro?"

Annuì in silenzio.

"Tesoro mi spaventi. Che succede?"

"Eravamo alla spa... abbiamo visto il menù e abbiamo deciso di andare a mangiare fuori.

La bistecca era squisita. E il condimento piccante mi ha ricordato il viaggio in Thailandia"

Lui sorrise al ricordo del viaggio e dei loro bagni nudi, purtroppo venne riportato brutalmente sulla terra alle prossime parole della moglie:

"E poi... è arrivato quest'uomo.

Ha iniziato...a flirtare con me... io non me ne ero nemmeno accorta, devi credermi Richard.

Non l'ho incoraggiato, te lo giuro.

E non volevo ballare con lui... ma Lorelai mi ha praticamente spinto tra le sue braccia, dicendo che sarebbe stato divertente.

Avrei dovuto dirgli che non volevo. Che sono sposata, FELICEMENTE sposata e che amo terribilmente mio marito, il ché la verità, e invece...

Gli ho detto che non potevo. Che non ballo.

Che non potevo lasciare Lorelai e anche di invitare qualcun'altra. Alla fine... sono ... andata con lui. Mi sono anche divertita perché era la mia canzone preferita.

E poi... quando ... è iniziato il lento.

Ho fatto per andarmene e lui... mi ha attratto a sé... era così vicino...e io... non potevo ... non potevo sopportarlo.

Sono andata via. Mi sono arrabbiata con Lorelai, abbiamo rubato un accappatoio e tutto quello che volevo era parlartene. Oh Richard mi dispiace. Mi dispiace. Mi dispiace"

Si era irrigidito nel mentre che la storia andava avanti.

Era grato che Emily non potesse vederlo perché era geloso, terribilmente.

Ovviamente si fidava di sua moglie e il modo in cui gli stava raccontando ciò che era accaduto faceva capire quanto fosse scossa e non avesse voluto trovarsi in quella posizione.

"Dì qualcosa?"

"Cosa vuoi che dica?" chiese un po troppo acidamente, ma non aveva saliva tanto era arrabbiato.

"Qualunque cosa. Dimmi che mi credi. Che te ne importa. Che non sei irrimediabilmente furioso con me. Che mi perdoni" disse allontanandosi per guardarlo.

Era disperata, non voleva staccarsi dalle sue braccia, ma non capiva se tutto fosse finito o se non gliene importasse.

"Con quell'uomo... vi siete... ti ha toccato in modo improprio?"

"Mi teneva stretta, molto stretta. Era poco più alto di me e il suo naso era praticamente nel mio orecchio"

"Hai.. desiderato.. di più?"

"Come?"

"Il suo... respiro... su di te...ti eccitava? Volevi... che lui...ti baciasse? Che... facesse..."

"NO, DIO RICHARD NO!

L'UNICO CHE DESIDERO, VOGLIO E BRAMO IN QUEL MODO... SEI TU"

All'inizio aveva urlato poi aveva ridimensionato i toni.

"Allora non c'è niente da dire" disse andando verso le scale.

"Che vuoi ..." stava per svenire. Sarebbe finita cosí?

Gli aveva appena detto che voleva solo lui ed ora la abbandonava?

Accese lo stereo e le note lente riempirono la stanza.

"Richard..."

La prese tra le braccia e le cantò all'orecchio dolcemente.

Era nello stesso modo in cui aveva ballato con quel gigolò da strapazzo, ma era molto meglio.

Era tesa all'inizio poi si rilassò, ringraziando per la sua fortuna.

Il profumo di Richard era un calmante naturale mentre gli annusava la camicia, chiudendo gli occhi e godendo le sensazioni.

Nelle parti di sola musica il marito le disse:

"Non ti arrovellare il cervello. Volevi passare una serata con Lorelai e un uomo è rimasto estasiato da te. È normale. Quante volte al club ho sentito gente fare appezzamenti sul tuo corpo.

Mi piace che lo facciano o che quell'uomo ti abbia toccato? ASSOLUTAMENTE NO.

Vorrei ucciderli? ASSOLUTAMENTE SÌ.

Me ne importa ma non ammalarti per questo.

Non volevi le sue attenzioni e questo mi basta. Mi ami. E per Dio ti amo.

Sei meravigliosa e sexy e gli altri possono solo guardarti, forse ballare con te ma sei mia. Vero?" chiese fissandola.

"Sempre e per sempre"

"Bene" abbassò la testa e avvolse il labbro inferiore di lei con la sua bocca.

Il gemito che le sfuggì fu sufficiente a far sì che lui le accarezzasse il sedere.

Indietreggiarono alla porta d'ingresso e la premette contro.

"Richard..."

Le stava baciando il collo avidamente, le mani le sollevavano la gonna mentre lei gli aprì la cintura.

"Dio Emily ti voglio così tanto" ringhiò contro il suo seno.

"Anch'io Richard...ti amo"

"Sei bellissima" disse iniziando a fare l'amore con lei contro la porta, lentamente.

"Ri...Richard...oh...oh..si...si..."

"Ti amo..sei bellissima...e sei mia"

"Solo tua... ah... ancora... si...si..."

La differenza d'altezza gli avrebbe portato mal di schiena ma non gliene importava nulla, in quel momento compiacere sua moglie e averla all'entrata era tutto quello che interessava a Richard.

Emily era spettinata, arrossata e continuava a gemere. Vennero insieme e non vedeva l'ora di ricambiare l'ardore di suo marito.