In quel momento le venne in mente la telefonata che Andy aveva fatto mentre era in ospedale, quando lo aveva sentito pronunciare quel nome e si era ingelosita pensando poi di averlo solo sognato.
Fissò fuori dalla finestra cercando di calmarsi e di capire ma alla fine, sconcertata, gli scrisse:
'Dobbiamo parlare'
Quando gli arrivò il messaggio, lui e i genitori avevano appena finito di mangiare e stavano sistemando la cucina.
Prese il telefono dalla tasca e lesse il testo, capì subito che qualcosa non andava.
"Scusatemi ma Sharon ha bisogno di me"
"Certo vai pure. Noi fra poco andiamo a fare un giro in spiaggia, così potete stare da soli" disse Nina.
Entrato nella stanza la vide seduta sul letto che gli dava le spalle. Si avvicinò a lei, le mise la mano sulla schiena ma lei si scansò e lui poté vedere ciò che aveva in mano.
"Cos'è questo?" gli chiese senza guardarlo ma sollevando il foglio.
"Hai sbirciato nella mia tasca?!"
"Scherzi vero? È caduto quando l'ho spostata dal letto all'armadio" ringhiò voltandosi.
"L'hai letta?"
"Vedi tu!"
"Non avresti dovuto trovarla..." rispose impacciato.
"Chi è questa Iris?!" chiese Sharon alzando la voce quanto meglio poteva.
"Scusami?"
"Oh andiamo non prendermi per scema!"
"Sharon non è come pensi!"
"Cosa dovrei pensare? Che quando sei andato via dall'ospedale ieri sera, ti sei visto con una donna e le hai scritto che la ami?!"
"Cosa? No!" "E allora?!"
"Oh dio stiamo avendo davvero questa conversazione?"
"Sì e non divagare"
"Tesoro quando mi hai chiesto che cosa avevo fatto ieri sera, ti ho risposto che ero con una donna ma stavo scherzando. Non ci avrai mica creduto?"
"Non so a cosa credere. E non chiamarmi tesoro.
Andy ho sentito la chiamata che hai fatto l'altro giorno, e hai menzionato questa Iris" nel mentre si alzò e andò in cucina per bere un bicchiere d'acqua.
Andy la seguì allibito:
"Sharon ho chiamato Vince per chiedergli di comporre la musica per questa canzone che ti ho dedicato! Iris è il titolo!"
"Mi dispiace ma non ti credo"
"Ma perche dovrei mentirti?!"
"Non lo so, sono stanca! Di tutto, e ora per favore esci da casa mia" così dicendo glieli aprì la porta.
"Sharon.." disse mettendole la mano sul viso ma lei si scansò.
"Va via"
"Perchè non vuoi credermi?"
"Tutto quello che mi hai detto, che mi ami da anni, che avevi paura di esprimere i tuoi sentimenti verso di me, erano tutte bugie vero!?
Perché vedo che con lei non hai avuto paura, lo hai scritto nero su bianco"
"No Sharon tutto quello che ti ho detto non erano bugie, era la verità"
"Da quanto vi vedete? Dimmi la verità, ci sei andato a letto?"
"Sharon, Iris non esiste..."
"Smettila di mentirmi dannazione!"
"E va bene! Vuoi la verità? Sì, ci sono andato a letto!"
"Lo sapevo! Credevo fossi diverso da Jack ma a quanto pare sei uguale a lui! Ecco dov'eri l'altro ieri sera quando sei uscito dall'ospedale"
"Solo in una cosa siamo uguali e cioè che resterò sempre un alcolizzato, ma per la cronologia ti sbagli! Quella sera non ero con lei perché era appena stata operata alle tonsille!
Sono stato a letto con lei la sera prima di quella, abbiamo fatto l'amore ed è stato fantastico! Anche la mattina dell'operazione lo abbiamo fatto!
Sharon la donna con cui sono stato a letto sei tu e quella è una canzone che parla della nostra storia. L'ho finita mentre ti operavano anche se è da un po che ci lavoro"
"Non ti credo mi hai raccontato troppe bugie"
"Tesoro non sono uguale a Jack, non vado con altre donne.
Ti prego credimi se ti dico che sei l'unica che amo e che voglio!
Se non vuoi credere a me, chiedi a Vince"
"Io non chiedo a nessuno. Vattene"
"Ok me ne vado se serve a calmarti ma Sharon stai sbagliando"
"Sì, ho sbagliato a mettermi con te! E ora fuori" disse spingendolo nel ballatoio.
A quelle parole Andy si sentì come pugnalato al cuore. Dio solo sa come non gli venne un infarto.
Sharon gli sbatté la porta in faccia e corse a buttarsi nel letto piangendo, finché non si addormentò esausta.
Quando i genitori rientrarono non si sorpresero al vedere la porta della camera di Rusty chiusa. Sorrisero pensando che lei e Andy stessero facendosi le coccole, ma purtroppo questa volta non era così.
