Sharon aveva fatto fatica a dormire.

Ad un certo punto della notte si era persino sdraiata sul divano del salotto fissando il soffitto.

Comunque riuscì ad avere un minimo di sonno molto agitato, quindi decise di svegliarsi definitivamente e, dopo essersi rinfrescata e cambiata, stette a lungo seduta sul letto a pensare.

Non si sentiva molto bene perchè la bocca continuava a farle male, ma soprattutto per Andy.

Immagini di loro che si baciavano e facevano l'amore sotto nelle docce della spa nell'albergo dove erano stati a Natale, le tornavano alla mente.

Entrò in cucina e vide i genitori che stavano bevendo il caffè.

"Buongiorno mamma, Papà" disse dando un bacio a entrambi.

"Buongiorno dormigliona. Come ti senti?" disse Nina.

"Non tanto bene, mi fa male la bocca"

"Mi dispiace piccola, ti preparo un del tè oppure vuoi un po' di gelato?"

"Gelato, grazie"

"Andy dorme ancora? Avete fatto le ore piccole è ieri sera eh!" disse maliziosamente Walter.

Nina sorrise a suo marito ma Sharon abbassò lo sguardo.

"Sharon che succede? Dov'è Andy?" chiese la madre vedendola andare alla finestra dando loro le spalle.

"Al lavoro" rispose senza voltarsi, con la voce che le tremava.

"Non dire bugie é stato sospeso come può essere al lavoro?!"

"Volete la verità? Abbiamo litigato e l'ho cacciato via"

"Cosa hai fatto?!"

"Perchè avete litigato?"

"Ho trovato un biglietto nella sua giacca ieri sera!

Era una lettera d'amore che ha scritto di sua mano a una certa Iris, con tutto quello prova per lei. Penso che ci sia andato a letto! Forse ora è da lei"

Nina e Walter si guardarono e poi scoppiarono a ridere.

"Andy mi tradisce con un' altra e voi ridete? Ah grazie.

È bello sapere che preferite LUI a vostra figlia"

I genitori smisero di ridere e Walter disse:

"Non sei seria vero? Andy esci dal tuo nascondiglio!"

"Papà non c'è, puoi rivoltare casa e non lo troveresti"

"Ti prego dimmi che stai scherzando?!"

"Ti sembra? Certo che no!"

"Bene Miss Polizia, non dovremmo avere delle prove a carico prima di accusare qualcuno?" chiese il padre arrabbiato.

"Scusa ma la lettera non è sufficiente?"

"Assolutamente no! Specie se il comportamento dell'accusato è sempre stato ineccepibile fino ad ora!"

"Chiunque può sbagliare! No volevo dire..." riprese Sharon vedendo lo sguardo che il padre le aveva lanciato, ma la madre la interruppe.

"Tesoro non c'è nessuna Iris. Andy ieri sera ha cenato con noi e dopo è andato a letto perchè gli faceva male il fianco"

"Si certo come no. Troppo sesso con la sua ragazza giovane, sexy e col fisico da urlo, ecco perché.."

"Basta! Posso vedere il biglietto per favore?" chiese Walter alzando il tono.

"Si certo ve lo vado ha prendere" quasi spaventata dal volume del padre.

Andò in camera, lo prese e lo portò hai genitori.

"Eccolo" disse porgendo il foglio bagnato di lacrime e accartocciato.

Nina e Walter lessero il messaggio e sorrisero.

"Non è divertente"

"No hai ragione! È una delle cose più romantiche che abbia mai letto"

"Oh davvero! Spiegami perchè?" chiese Sharon.

"Perchè Iris è ..."

Nina non potè finire la frase perchè venne interrotta dal campanello.

"Se è Andy io non ci sono"

"Sharon.."

"Che c'è? Non voglio parlare con lui"

La madre aprì e si sorprese nel trovarsi davanti un uomo alto, distinto e calvo.

"Salve posso aiutarla?"

"Salve signora, sono Will un amico di Sharon. Sono passato a trovarla"

C'era qualcosa in quell'uomo che non le piaceva (chiamatelo istinto materno ma non si fidava per niente) ma lo fece comunque entrare.

"Prego venga! Sharon c'è una visita per te"

"Te l'ho detto se è Andy non...Capo ma che ci fa qui?"

"Ciao! È la seconda volta che mi scambi con Flynn! C'è qualcosa che dovrei sapere? Devo essere geloso?" chiese sorridendo.

Walter lo squadrò dall'alto in basso con sdegno, proprio come alla moglie l'uomo che aveva davanti non gli piaceva nemmeno un po.

Vedendo che Sharon aveva sgranato gli occhi e non proferiva parola mentre il padre e la madre l'avrebbero buttato volentieri fuori a calci, Will continuò:

"Comunque..Sono venuto qui perchè devo parlarti.

In privato se possibile"

"Certo! Mamma, Papà vi dispiace! Dobbiamo parlare di lavoro"

"Si certo andiamo in camera, vieni Walter" disse prendendo la mano del marito e lasciandoli soli senza nemmeno presentarsi o salutarlo.