Quello che accadde dopo fu confuso.

Sharon aveva finito di fare quello che doveva nel suo ufficio quando Rusty si presentò.

Furono dette molte cose.

"Ho passato i migliori anni della mia vita in questo ufficio, quelle persone lì fuori sono la mia famiglia e non sono ancora pronta a lasciarle"

"Non essere triste perché devi salutarli. Tornerai appena starai meglio"

Parlarono del loro primo incontro.

Poi il ragazzo aggiunse:

"Sono entrato in questo ufficio cercando mia madre...e l'ho trovata!"

Sharon sentì un brivido a quelle parole. Come se le sentisse per la prima volta.

D'un tratto i suoi sensi si acutizzarono e indietreggiò come spaventata quando la moglie della vittima entrò come una furia.

Buzz chiese gentilmente se la donna potesse restare con lei, visto che avevano appena arrestato il figlio, e Sharon approfittò per dargli una busta e restituire la videocamera.

Lo guardava intensamente come se il ragazzo dovesse leggere tra le righe.

"Non vada via senza salutare..." disse prima di lasciarla.

Provenza uscì dalla sala interrogatori e non gli piacque vedere Sharon lavorare, così con una scusa entrò nell'ufficio.

Cercò di alleggerire la moglie del suo amico tentando di far uscire la donna con la scusa che il figlio aveva confessato ma le cose presero una brutta piega.

"Lei è in aspettativa" le disse quando scoprì di essere stato beccato.

"Che inizia domani" fu la risposta.

"Non lo dovrebbe fare! Andiamo proposta quella Vicky fuori di lì" disse Andy dalla sala monitor mentre tutti guardavano ciò che accadeva.

Con i loro giochetti riuscirono a farsi dire la verità e Andy era arrabbiato perché Andrea sembrava non rendersi conto della situazione mentre diceva:

"Soddisfatta?! Possiamo smettere?!"

"Aspetti"

La donna scattò quando Sharon iniziò a insinuare che lei nonera solo l'assassina di suo marito ma di tutte le vittime, ma il Comandante era una furia implacabile.

Ha iniziato ad inveire contro la colpevole e, ad un tratto, il cellulare cominciò a squillarle.

Si era toccata il petto poco prima ma nessuno se ne era accorto.

Provenza era spaventato specie quando la vide prendere il telefono, guardarlo e staccare la telefonata.

Le parole di Sharon erano a doppio senso a pensarci:

"HA PROVATO IN TUTTI I MODI A TENERSI STRETTA LA VITA CHE HA VISSUTO, TANTO DA FAR MORIRE ALTRE PERSONE PUR DI TENERSELA, TANTO DA SACRIFICARE UNA GIOVANE DONNA SOLO PER TENERSI IL SUO STILE DI VITA"

Se padre Stan ci fosse stato avrebbe capito che Sharon stava inveendo contro sé stessa, perché all'ultimo aveva deciso egoisticamente di fare il trapianto.

Ma poteva lei, un poliziotto che aveva il dovere di proteggere il paese, togliere l'opportunità ad una giovane madre di vedere crescere i suoi figli?

Edopo un minuto di insulti, tutto era finito.

Era come se il Signore si fosse arrabbiato con lei per la sua presunzione e le avesse letteralmente strappato l'anima dal corpo mentre si accasciava inerte sulla scrivania.

In sala monitor c'era il gelo più totale.

Tutti corsero ma Rusty rimase impietrito per un po.

La donna continuava a urlare e Nolan dovette allontanarla di peso.

Julio prese Sharon in braccio e la sdraiò a terra, iniziando a farle il massaggio cardiaco mentre il cellulare riprendeva a suonare.

Andy non faceva che chiamarla mentre il figlio rispose al dottore, ma ad un certo punto diede di matto e Provenza lo affidò a Buzz.

Andrea era fuori che guardava la scena dalle veneziane, convinta che fosse colpa sua.

Se non avesse aspettato, se si fosse accontentata delle parole di quella donna Sharon sarebbe nel parcheggio con Andy adesso.

Sentire e vedere la disperazione del cugino la uccideva.

Fu portata in ospedale e perfino Gus, che fino a quel momento stava aprendosi un po troppo con un cliente, andò al pronto soccorso.

Amy lo aggiornò sulla situazione senza sapere che in realtà non aveva alcun diritto lei di farlo né lui di saperlo.

Erano tutti in attesa.