Un nuovo Augustin
"AAAHHHHHH! Adelaide! Credo che stia per nascere!" sbotto mente sento un peso sempre più forte sul mio basso ventre.
" ... Vedo la testa. Jo sei stata velocissima! ... Forza una spinta ed è fuori!"
"Velocissima? No no! Jolandee è nata in meno della metà del tempo! Questa figlia AAAHHH accidenti, mi sta facendo vedere i sorci verdi!"
"Come fai ad essere sicura che è una figlia?" afferro la creatura mentre viene fuori. "Ecco da brava! Finalmente è nato!" l'osservo, lo tengo per i piedini a testa in giù mentre fa pipì. "E' un maschio!"
"Un maschio? Dici davvero?! Oh ... il mio terzo maschio! Un vero miracolo! Adesso siamo cinque a tre ... quasi quasi provo a farne altri due, per parigliare!"
UEEEEEE UEEEEEEE
Ascolto le parole di mia figlia e ribatto: "Jo ma sei davvero instancabile!" poi guardo il mio nipotino e dico: "Nanny presto dobbiamo avvolgerlo alla coperta!"
"Oh si, subito! Dallo a me Adelaide, così lo lavo e lo avvolgo in una bella copertina!"
Vedo Nanny battere le mani per la felicità. "Oh quanto è bello!"
Sono distesa sul letto, tiro su la testa e con tono perentorio dico: "Ehi voi! Voglio vedere mio figlio!"
"Joséphine ... hai già pensato al nome?" domando mentre porgo il piccolo, lavato e profumato.
"Uhm ... si! ... Lo chiamerò Reynier Augustin! ... Ih ih ih ... così farò contenti i due nonnini!"
"Mi sembra una soluzione equa ... anche se discuteranno perchè tutti e due vorrebbero avere il primo nome! Abbiamo visto ieri con François quante discussioni!"
"Appunto! Mio padre non avrà nulla da dire, visto che ha avuto la priorità sul piccolo François!"
"Già ... e poi hai già dedicato i tuoi due maschi alla famiglia di Charles ... è giusto che ora ci sia uno Jarjayes!"
"A proposito di Charles, dobbiamo avvisarlo che è diventato nuovamente padre!"
"Quindi adesso possiamo?" domando un poco titubante, anche con questa figlia bisogna andare con calma!
"Ma si, si, andate!"
Mi reco nella mia stanza per avere notizie di mia moglie Jo, mi accingo a bussare quando sento il pianto di un neonato. Ma chi sarà? A parte il piccolo di Oscar non ci sono neonati ed Oscar è in camera sua! ... Busso timidamente e con voce fioca domando: "Jo! ... Mia dolce Jo ... come stai?"
TOC TOC
"Ti prego aprimi, non avercela con me!"
Sento un leggero bussare seguito dalla voce un poco incerta di mio marito, il mio Charles, mentre sono comodamente sdraiata tra le coltri, lavata e cambiata.
"Oh ... vedete Madre? Lo abbiamo evocato! E sia, fatelo entrare, il mio Charles! Voglio godermi la sua punizione! Sono sei mesi che mi trascura!"
Sorrido, mia figlia è una donna impossibile. "Vado ad aprire!"
Continuo a bussare, davvero non capisco cosa sia questo pianto. Che Oscar, per riposare, abbia affidato François a mia moglie? Che strano.
TOC TOC TOC
All'ultimo colpo vedo la porta spalancarsi e vengo accolto dal sorriso di mia suocera. "Buongiorno Madame! Ma ... cosa sta succedendo?" Sento la voce un poco incerta di Charles, poi lo vedo allungare un poco il collo per sbirciare all'interno della stanza.
"Oh figliolo, congratulazione! Sei diventato padre di un bel maschietto!"
"Co ... Cosa? Io ... e ... padre?!" sussurro mezzo rintronato mentre sento le gambe cedermi.
Osservo mio genero, sbiancato in volto, sta iniziando a sudare e piano piano si accascia a terra.
"Adelaide! Vieni qui, presto!"
"Ha avuto un mancamento!" afferro la mia borsa e mi precipito. Corro verso Charles, prendo dalla borsa i sali e li metto sotto al suo naso, lo vedo arricciarlo un poco, poi apre gli occhi. "Charles ... su su ..." schiaffeggio un poco il marito di Joséphine. "Pover'uomo, deve essere stato un vero choc!"
"Zia ma quale choc?! Qui la scioccata sono io! ... Sono sei mesi che non batte un chiodo e per finire mi ritrovo dalla mattina alla sera, gravida e madre per l'ottava volta! ... Zia continuate a schiaffeggiarlo anzi ... Nanny, tiragli un secchio d'acqua gelata addosso, vedrai come si sveglia!"
"Joséphine ... lascialo stare in pace! Non vedi? Piano piano si sta riprendendo ... su su ... Charles ..."
"Ohi ohi ... è un incubo ... deve essere un incubo ... Adelaide ... dimmi la verità!"
"Marchese, tirateVi su ..."
"Si si ... ora mi tiro su ... ma ditemi che è tutto un incubo!"
Ascolto le parole di mio marito e, fuori di me, strepito: "Ma quale incubo?! Sei sordo? Ci senti? Sei padre di un terzo maschio! ... E non guardarmi come se scendessi dal cielo! Eh già, sono BEN sei mesi che non mi tocchi ma fino a tre mesi prima funzionavi eccome! ... Dannato Eunuco!"
"EHI! Eunuco proprio no! Guarda che io ho tutto!" Sbotto furioso, poi mi alzo, mi guardo attorno, "Dov'è mio figlio? Voglio vederlo, ora!"
"Lo sto allattando! ... Vuoi favorire?" Domando sarcastica.
Mi avvicino a mio figlio, lo osservo un poco. "Uhm ... sembra la versione in miniatura di tuo padre! Ma adesso ci vuole un nome! Vediamo ... Henri! Come il mio bisnonno!" decreto solenne. "Il nome del mio bisnonno sarà perfetto su di lui, il mio terzo maschio!"
"Non ti scomodare, ha già un nome. Ti presento Augustin Reynier de Liancort." guardo mio figlio. "Ti presento tuo padre, l'impotente!"
"Come sarebbe a dire Augustin Reynier! La scelta del nome spetta al padre! Non puoi decidere tutto tu! E poi io sono potente, potentissimo!"
Vedo mia figlia alterarsi sempre più, mi avvicino. "Jo ricordati che stai allattando, non arrabbiarti."
"Madre, mio figlio dovrà abituarsi a convivere con i Jarjayes quindi che si adatti! E in quanto a te Charles, hai già scelto i nomi dei nostri altri due figli maschi, adesso tocca a me. Riguardo alla tua potenza, beh ho dimenticato tutto!"
Nanny si fa il segno della croce e sussurra: "Di stende la Vostra mano, portate pace in questa stanza."
"Peggio per te se hai dimenticato! E il nome di mio figlio ... lo deciderò io! Non certo tu! Donna! Sgrunt!" sbotto sempre più scocciato.
"Niente affatto! IO l'ho aspettato, non tu!"
Percorro il corridoio, passo davanti alla porta di mia figlia Joséphine odo delle grida. "Ma cosa succede?! Che mia figlia si senta male?! Meglio che vada a vedere!" borbotto tra me e me, troppe urla in quella stanza.
TOC TOC
Aspetto che qualcuno mi dia il permesso di entrare ma nessuno mi risponde, continuano a discutere. Sento la voce di Charles. Bene, se nessuno mi apre, lo farò io! ... Entro. "Si può sapere cosa succede?! Perché queste grida?" Poi osservo mia figlia, ha tra le braccia un neonato. Domando a mia moglie: "Marguerite cosa significa?! Perché François è qui ..."
"Padre ma quale François?! Vi presento Augusti Reynier de Liancourt!"
"Liancourt? Come sarebbe a dire? CHARLES! Forse sei impazzito? Hai una amante?!" mi avvicino ed osservo il neonato. "No, questo non è François ... ma è di sicuro uno Jarjayes!"
"Avete notato anche Voi Padre?! E' identico alla nostra famiglia!" aggiungo sorridendo felice, mentre stringo il mio piccolo Augustin.
"Si, ma ... Figliola non ci hai mai detto nulla della tua gravidanza, perché l'hai tenuto nascosto?"
"In verità ... era ignota anche a me, Padre!"
"Vuoi dire che non sapevi?! Ma come?!" poi scruto mio genero. "Come puoi tu non sapere?"
"Ecco io ..."
"Padre, ma come poteva, visto che non funziona da BEN sei mesi!?"
"Ma questo neonato non è stato concepito da sei mesi! Ma da nove! E nove mesi fa costui era al tuo completo servizio! CHARLES!"
"Esatto suocero! Visto che Vostra figlia continua a denigrarmi, Vi faccio una confidenza anche se in realtà è risaputa a tutti, Joséphine mi ha sfinito fino all'esasperazione! Jo è identica a Vostro zio Claud ed io ho bisogno del mio anno sabbatico!" rispondo tutto fiero ed impettito.
"Anno sabbatico? Cioè ... altri sei mesi di astinenza per mia figlia? Dico ... ma sei forse impazzito? IO TI ORDINO DI RIMETTERTI A FUNZIONARE!" Sbotto furioso, io Joséphine non la sopporto più, quando è in astinenza è terribilmente pesante, ironica e rissosa!
"Beh io non ce la faccio e poi riguardo al nome del mio ultimo genito ..."
Il Generale ribatte: "Mai nome più adatto a uno Jarjayes!" guardo il piccolo. "Ehhh è identico alla famiglia."
"Ma spetta al padre la scelta del nome! Ed il padre sono io! E lui è un Liancourt!" poi mi volto verso Nanny ed aggiungo: "Nanny, manda a chiamare mia sorella, Jolandee!"
"Si, Marchese ... corro!" lascio velocemente la stanza.
Il Generale continua: "Anche se la scelta del nome spetta a te, in questo caso appoggerò Jo. Tu hai scelto già ben sette nomi, adesso tocca a tua moglie!"
"Sentito? Non mi risulta affatto ... in verità li ha scelto tutti Vostra figlia!"
"Beh e anche se fosse ormai ciò che è fatto, è fatto! E questa creatura avrà il nome che merita!" guardo il piccolo. "Benvenuto al mondo Augustin Reynier."
"E mentre che ci siete dategli anche il cognome! Voi Jarjayes siete impossibili! Prepotenti, irascibili, dittatoriali!" sbotto ormai scocciato, non intendo tollerare oltre queste influenze invadenti nella mia vita.
"COSA?!"
Vedo mio marito e Charles discutere animatamente, meglio che intervenga! ... Mi intrapongo tra loro e con le mani li separo. "Signori calmateVi! Questo evento deve unire la famiglia non dividerla!"
Adelaide borbotta: "In tutta la mia vita non ho mai assistito a nulla di simile! ... Ora basta! Rispettate il piccolo, lo state spaventando!"
"Uno Jarjayes non si spaventa per così poco! Ed ora scusatemi ... E TU Charles, vedi di venire con me, adesso!"
"Dove?" Rispondo seccato.
"Nella sala d'armi! Adesso! Muoviti!"
"Ne ... nella sala d'armi?! Ma perché?"
"Perchè lì nessuno verrà a disturbarci, MUOVITI!"
"Avete deciso di umiliarmi, vero?!"
"Voglio solo parlarti, muoviti!" rispondo deciso osservando mio genero dritto negli occhi.
"E va bene, andiamo!" mentre lasciamo la stanza, quasi mi scontro con mia sorella.
"Jolandee! Arrivi al momento giusto!"
"Cosa sta succedendo!?"
"Sei diventata zia ancora una volta! Ora vai, entra e dimmi se mio figlio mi assomiglia!"
"Vuoi dire che ... che ... ma ..."
"CHARLES! VUOI MUOVERTI?!" Urlo sempre più furioso, rivolto a mio genero Charles.
"Un momento Generale!" poi guardo mia sorella. "Mia moglie era incinta e nemmeno se ne è accorta. Abbiamo avuto un maschio e voglio che tu lo guardi con attenzione e dimmi se somiglia ai Liancourt."
"Si ... certo Charles! Vado subito! Ah ... congratulazioni fratello mio!" Poi spalanco la porta e corro nella stanza di mia cognata.
Vedo entrare mia cognata. "Jolandee vedi che sorpresa ho ricevuto?! Un figlio, l'ottavo!"
"Oh ... ma fammelo vedere!" corro verso mia cognata sollevando un poco le gonne. "Ma che meraviglia! Decisamente ha preso tutto dai Jarjayes ... e poco dai Liancourt. Dimmi, ha già un nome?!"
"Il suo nome è Augustin Reynier."
Sento la voce di Joséphine rispondermi decisa e allegra.
"Oh, come tuo padre e tuo nonno! Ma che meraviglia! Charles ha capito che è uno Jarjayes, quindi?"
"Chi?! Tuo fratello?! No, non l'ha capito ma io ho già deciso!"
"No, aspetta ... hai scelto tu il nome?! Davvero?! Ma che meraviglia!"
"Ma Charles non l'ha gradito."
"E pazienza! Mio fratello si acquieterà! E credo che tuo padre provvederà sul punto! Pensa che lo sta portando nella sala d'armi..."
"Magari lo farà rinsavire!"
"Esatto!" rispondo mentre osservo questa magnifica creatura. "Ah ... chissà quando potrò averne uno anche io!"
"Non appena ti deciderai di prendere marito."
"Fosse per me e Robert ... ma quel cerbero di tuo padre non vuole ancora vederci sposati! E cerca in tutti i modi di non farci ... non farci ... beh, hai capito, vero?"
"Ahhh mio padre! Retto, corretto, integerrimo! ... Mio padre la sa lunga, comunque gli parlerò!"
"Grazie Joséphine! Posso contare sul tuo aiuto per accelerare queste nozze?"
"Contaci! ... Anzi mi è venuta un'idea! ... Se vorrà che il mio ultimo nato porti il suo nome, dovrà preparare in fretta il tuo matrimonio! ... Vedrai, per una questione di orgoglio cederà ah ah ah ..."
"Uhm ... è probabile ... ma lui ormai sa che TU hai scelto il nome ... come pensi di farlo cadere nel ricatto?"
"Mio figlio non è stato ancora battezzato quindi è in tempo per chiamarsi con un altro modo."
"Ma tu sei una Jarjayes ... hai una sola parola ... e lui, il cerbero intendo, lo sa!"
"Beh per qualche minuto non sarò una Jarjayes e non sarò di parola."
"Credo che sarà molto divertente!" sorrido felice, ho una alleata ... vedo il matrimonio avvicinarsi!
Trascino mio genero Charles nella sala d'armi del castello, certo che è un modo ben strano di festeggiare questi giorni. Entro deciso, afferro una spada da allenamento e la lancio a Charles. "Muoviti, genero inetto!"
"Perché volete che mi batta!? Forse volete guadagnarVi il nome che Jo vuole dare al bambino?"
"Oh no! Voglio solo sgranchirmi un poco ed insegnarti a vivere! Quel bambino sarà uno Jarjayes! E questo è quanto!"
"Un Liancourt!"
Udiamo delle voci provenire dalla sala d'armi, io e mio fratello Antony ci scambiamo uno sguardo. "Sembra la voce di nostro padre ..."
"E del nonno!"
"Che ci fanno nella sala d'armi?"
"Uhm ... secondo me nulla di buono. Meglio andare a vedere!"
Sento dei passi provenire dal corridoio, poi due volti familiari si affacciano alla porta. "Antony, George! Bene bene ... potete assistere alle sventure di Vostro padre! Accomodatevi pure, magari, preso dalla vergogna, tirerà fuori quel poco di soldato che c'è in lui!"
"Vergogna!?"
"Possiamo sapere cosa sta succedendo?"
"Ah già, voi due ancora non sapete: avete un fratello! Augustin Reynier! Ed è uno Jarjayes! Tutto uguale a me!" aggiungo sorridendo felice.
"E invece è un Liancourt e sarò io a scegliere il nome! Da che mondo tale compito spetta all'uomo!"
"Uomo? Allora dimostrami che sei un uomo! Solleva quella spada e mettiti in guardia!"
All'unisono: "COSA!?"
"Quale fratello?! Ma di chi state parlando?"
"Chi sarebbe Augustin Reynier?"
"E' il nome dell'ultimo prodotto delle notti lussuriose dei vostri genitori! Ovviamente è avvenuto prima che vostro padre si mettesse a riposo ... uhm .. forse è ormai troppo vecchio per funzionare ancora ..." mi gratto un poco il mento ed aggiungo: "Deve essere così. Augustin è stato il suo canto del cigno! Ih ih ih"
Osservo il nonno, ha un sorriso sarcastico sul volto, veramente tremendo. Poveretto mio padre, il nonno lo farà a pezzetti piccolissimi.
George ribatte: "E' uno scherzo?! Mio figlio di tre anni avrebbe un nuovo zio?! No, non può essere!"
Antony da una pacca sulla spalla del fratello. "Forse non conosci i nostri vecchi?! Beh con loro tutto è possibile!" sorrido e con tono divertito continuo: "Congratulazione padre!"
"Eh, si. Grazie mille, figlioli. Il problema però è che il nome lo scelgo io! Non Jo o ..." indico mio suocero con un dito tremante e la voce incerta "O ... lui!"
"Ma padre siete all'ottavo nato, lasciate per l'ultima vola, spero, che sia nostra madre a decidere!"
"Non ci penso proprio! Sgrunt!"
"Charles ... segui i buoni consigli dei tuoi figli ... loro hanno sangue Jarjayes!"
"Ne va del mio onore!"
"Come vuoi!" Dico mentre tiro fuori la spada dal fodero.
George conclude: "Bene, se è questo che volete, Padre, non mi resta che chiamare Lassonne per medicarVi."
"George ... sono spade da allenamento ... non farò troppo male a tuo padre ... ovviamente il suo orgoglio sarà distrutto ... ma pazienza! Ah ah ah ah! Forza Charles! In guardia!"
Antony sussurra: "George ma da quando in qua nostro padre è diventato così permaloso?"
"Credo da quando si è votato alla castità! Io l'ho sempre sostenuto che non fa bene ... una sana vita di coppia è fondamentale per la salute fisica e mentale!"
"Secondo me, ha qualcosa che non va ..."
"Vuoi dire che ... è malato? Che il nonno abbia ragione? Non ... non funziona più?!" sussurro le ultima parole un poco spaventato, nostro padre ha poco più di quarant'anni ... io ne ho ventitre ... se gli assomiglio ... mi restano pochi anni per ... per ...
"Quindi anch'io dovrei essere preoccupato!?"
"Eh si ... alla fine siamo dei Liancourt ... o sbaglio?"
Il Generale ribatte fiero: "Porterete anche il cognome di Vostro padre ma nelle vostre vene scorre il sangue dei Jarjayes, quindi state tranquilli funzionerete finché avrete vita. Per rassicurarVi io funziono ancora e ... tanto."
"NONNO! Ah ah ah ah ah! Siete davvero incorreggibile! Ma diteci ... anche il bisnonno funziona ancora?!" domando con tono insolente.
"Esatto! Quindi state tranquilli."
"Però!" rispondiamo in coro mentre vediamo nostro padre impugnare la spada con mano tremante.
"Non divagate, Signore! Per dare il nome a mio figlio accetto la Vostra sfida!"
"Perfetto! ... In guardia!"
Alzo la spada e mi preparo ad affrontare il mio peggiore incubo, il mio augusto suocero. Sento la sua lama saggiare la mia, sembra il solito felino pronto a colpire ma questa volta sarà diverso. Io resisterò! Arretro un poco, spinto dall'incedere sovrastante di mio suocero, il suo sguardo quasi mi paralizza, il suo sorriso sembra un ghigno.
"Antony, nostro padre non ha alcuna chance ..."
"Ovvio ... contro il nonno solo Oscar ha la meglio!"
Ho di fronte mio suocero, solo a guardarlo mi sento una nullità ma non posso e non devo indietreggiare. Impugno con decisione la spada, deglutisco e con finta calma dico: "Sono pronto, Signore."
"Ih ih ... lo vedi Charles ... lo vedo ..." inizio a stuzzicare un poco mio genero, avanzo. Ad ogni mio passo lui arretra. Muovo appena la punta della spada, tocco la sua, poi d'improvviso decido di rendere il gioco un poco più divertente. "Bene Charles ... a noi due!" veloce come un felino sposto la spada e taglio la manica destra della sua camicia. Un taglio netto, senza neppure sfiorare la pelle del bicipite. Sono un soldato, io.
Antony, mi dispiace per nostro padre. Guarda com'è impacciato!"
"Già se resiste ancora e perché il nonno lo permette."
"Ih ih ... Charles ... su ragazzo ... muoviti!" incito mio genero, lo canzono un poco. Sembra quasi tremante davanti a me. Lo vedo voltarsi appena, ne approfitto rapido e con un colpo deciso afferro il mio trofeo, il suo codino castano, tutto quello che resta della sua capigliatura!
Mi porto d'istinto la mano dietro la nuca quasi ad accertarmi che il mio povero codino non c'è più. Povero me! "Signore avete vinto, tanto si sapeva sin dall'inizio. Il nome del mio ultimogenito è Vostro!"
"Bene ragazzo. Apprezzo la tua onestà nell'ammettere i tuoi limiti. Sarà quindi Augustin Reynier de Liancourt ... ovviamente avrà il tuo cognome, non intendo di certo privare un uomo del suo nome! Ora muoviti, corri da tua moglie e dille che avrà il nome da lei deciso." Vedo mio genero rimanere un attimo fermo, immobile, davanti a me "ORA!" urlo deciso. Lo vedo sussultare appena e poi girarsi ed uscire a passo lento, passando accanto ai suoi figli. "Figli miei, io NON sarò mai un suocero come lui, ve lo giuro sul mio onore!"
"Lo sappiamo, Padre. Adesso andiamo da mia madre, voglio conoscere mio fratello!"
"Si ... andiamo figlioli miei cari. Almeno con voi è tutto più semplice ... sigh .." sento quasi le lacrime scendere dai miei occhi, mio suocero è un uomo impossibile. "In certi momenti mi chiedo come faccia Andrè ..."
"Come faccia lo zio?! Dice sempre Sissignore! Ih ih ih ..."
"Quindi secondo voi due bisogna sempre e solo cedere davanti a vostro nonno? Un uomo ha la sua dignità! Ricordatelo!"
"Suvvia Padre, vogliamo solo stemperare la situazione!"
"Beh ... non lo state facendo, affatto!" rispondo piccato.
"NIPOTI! NON SEGUITE L'ESEMPIO DI VOSTRO PADRE!"
"Nonno ... con tutto il rispetto ma ... non credete di esagerare?!"
"Può darsi ... ma sono il nonno! Ih ih ih ... foza, forza, andate a conoscere il nuovo arrivato. Io vi raggiungerò non appena avrò riposto le spade ih ih ih ... Si, si, è nato un altro Augustin! ... Che bello! Il mio nome emerge, prolifera e poi la mia bellezza! Augustin è tale e quale a me! Ah ah ah ah ..."
"NONNO! Anche io e mio fratello, modestamente, siamo considerati alquanto belli!" rispondo mentre mio fratello Antony mi osserva e scoppia a ridere.
"Ah ah ah ... ovviamente ... si, siete bellocci anche se non portate il mio cognome ih ih ih ... belli, belli, fate parte di una famiglia di bella gente ah ah ah ..."
Ci allontaniamo seguiti dalle risate del nonno, non c'è niente da fare, l'ultima parola è sempre e solo sua. Chissà se anche la zia Oscar è così! Alla fine il prossimo capofamiglia sarà lei, mica lo zio Andrè!
Osservo i miei nipoti e i mio genero mentre lasciano la sala d'armi, che buffi che sono! Bah ... meglio riporre le armi. Canticchio per la gioia: "La la la ... evviva la vita ... evviva l'amurrrrr ehhhh l'amurrr fa nascere tanti Augustinnnnnnnn ..." Interrompo la canzone, spalanco gli occhi e dico: "Oddio! Ho detto, Augustinnnnnn ... no, no, non voglio imitare quella pazza scombussolata di Madame pom pom. Assatanata di carne qual è, chissà come avrà ridotto quel poveraccio del mio amico?! ... Uhm ... affar suo!" continuo a canticchiare a squarcia gola." LA VITA E' MERAVIGLIOSAAAAAA ... BENVENUTI A TUTTI GLI AUGUSTINNNNN ..." sento una voce fare irruzione. E' il Re.
"Uè Agostino, come mai site accussi felice!"
"Ohhhh maestà, siete Voi! ... Dobbiamo brindare al mio nuovo nipote!"
"A Francesco? Ma se la servitù sta ancora pulendo il giardino a causa dei fuochi d'artificio!"
"No, no, Maestà! Mi riferisco al nuovo nato che ha dato alla luce mia figlia Joséphine."
"Giuseppina?! Giuseppina era gravida? Ma come?"
"Come ... Maestà ... io credo che Voi sappiate bene come accadono certe cose ... Vostra moglie è nuovamente gravida! Se posso permettermi ... sarà un Augustin!"
"Cosa? Ah ah ah ... Agostino site simpatico assaje ah ah ah ..."
"Grazie Maestà! Ed ora perdonatemi, sono curioso di sapere se mia figlia apprezzerà la nuova acconciatura del marito! Ih ih ih!"
"Ah si, ho intravisto il marchese rasato ... forse l'avite (l'avete) tagliato Vuje il codino?"
"La mia spada, ovviamente! Era tempo di ricordare al marchese chi è che comanda in questa casa!"
"Agostino siete n'ommo (un uomo) di tutto rispetto!"
"Grazie Maestà! Ora perdonatemi ma ho proprio voglia di farmi ancora qualche risata! Ah ah ah ah!"
"Andate! Andate! Ih ih ... Generà!"
"Si?!"
"So cuntento ca avite (contento che avete) imparato la mia lingua!"
"Grazie Maestà! Noi Jarjayes apprendiamo in fretta" Rispondo, faccio un inchino e mi allontano felice. "Ben tre nipotini con il mio nome ... che Natale magnifico! Ih ih ih!"
"Generà avite tre nipoti con il Vostro nome!"
"Certo ... ma due nell'arco di poco più di ventiquattro ore ... è un evento!"
"Ah ah ah ... currite (correte) da donna Giuseppina! In serata andrò a porgere i miei omaggi!"
Percorriamo il corridoio fianco a fianco con nostro padre, vorremmo essere seri ma io e George ci tratteniamo a stento dal ridere. Nostro padre è esageratamente serio, quasi arrabbiato e non ci permettiamo di scherzare sopra su ciò che è successo: dal taglio del codino ad aver scoperto che abbiamo un nuovo fratello.
"Padre ... possiamo conoscere il nuovo arrivato?"
"Ehm ... cosa hai detto? Scusami, ero distratto."
"Lo abbiamo notato, Padre!"
"Dunque Padre, possiamo andare a conoscere il nuovo arrivato?"
"Forse non ci stiamo andando?! George ma cosa ti prende? E poi il distratto sarei io!?"
"Eh ... no no ... perdonatemi, Padre. Dunque questo fratello sarà uguale al nonno?"
"Ecco ... mi secca ammetterlo ma è così! L'ho guardato e mi sembrava di vedere il Generale!"
"Ah ah ah ... ma cosa dite?! Dunque ho un fratello più vecchio di me!? Ah ah ah ..."
"Non intendevo di certo questo! Ma davvero ... ha lo stesso piglio di vostro nonno! E come urla! Sembra che stia già dando ordini a tutti! Vedrete!"
"Ah ah ah ... Padre forse gli altri sette compresi io e George non abbiamo mai urlato?"
"Non in quel modo, credetemi figlioli! Solo lui ha quel piglio, quello strillo deciso, quasi inquietante!"
"Padre sembrate terrorizzato dal nonno o sbaglio?"
"Certo che lo sono!" Poi mi fermo, mi volto ed osservo i miei figli. "E dovreste esserlo anche voi due! Vostro nonno è il terrore di ogni uomo, giovane o vecchio che sia, celibe o sposato. Voi ... voi due non potete neppure immaginare cosa è stato il corteggiamento per noi poveri generi ... il terrore!"
"Oh beh ... posso solo immaginare ma se io sono nato in largo anticipo significa che tanto rigido non è stato."
Mi tocco appena la punta dei miei poveri capelli, sospiro, mi perdo un attimo nei ricordi. "Quel ... quel ... fatto, voi due non potete neppure immaginare quanto mi costò! L'umiliazione di oggi è nulla, in confronto"
Rallentiamo il passo e domandiamo all'unisono: "Raccontate!"
"Non vorrete aggiungere anche questa umiliazione, spero?! Non credete che per oggi io abbia subito già abbastanza?!"
"Effettivamente ... andiamo a conoscere Augustin!"
A passo deciso raggiungiamo la stanza di nostra madre, osservo mio padre bussare ed attendere risposta.
TOC TOC TOC
"Joséphine ... possiamo entrare?"
Sento la voce di mio marito giungere da dietro la porta e dico: "Madre, per oggi non desidero ascoltare altre stupidaggini! AssicurateVi che mio marito tenga chiusa la bocca altrimenti cacciatelo!"
"Joséphine ... adesso stai esagerando!" poi mi allontano e vado ad aprire. "Antony, George! Entrate veloci! Dovete assolutamente conoscere il piccolo Augustin! Ed anche tu, Charles ... ma ..." osservo un poco mio genero, "Ma, cosa ti è accaduto? I tuoi capelli ..."
"Ah ... si ... il mio codino per il nome di mio figlio. E' stato Vostro marito a tranciare il mio povero codino!"
"COSA HA FATTO QUESTA VOLTA AUGUSTIN?!" Sbotto un poco furiosa, non può davvero avere fatto una cosa del genere!
George risponde: "Il nonnetto ha sfidato a duello mio padre. Il nonnetto si è giocato ad armi impari il nome di mio fratello. A proposito dov'è? Voglio conoscerlo."
Vedo la nonna uscire veloce dalla stanza, in un fruscio di sete e pizzi, mentre solleva le gonne per non inciampare, con piglio deciso e alquanto furiosa.
"Antony, alla sua età la nonna non dovrebbe arrabbiarsi in questo modo ..."
"Alla sua età ... hai visto come corre?! Ha persino alzato le gonne ... e devo dire che ha delle caviglie ancora magnifiche! Ah ah ah ah!"
"Dov'è il piccolo Augustin?" Domando guardando nella culla.
"OH miei cari figli ... venite qui da me! Vostro fratello sta letteralmente svuotando il mio petto! Voi due non eravate di certo così famelici!"
"Dite davvero?!" Ci avviciniamo a nostra madre, osserviamo il nuovo arrivato. Succhia il latte dal suo petto con una voracità incredibile. "Però ... è davvero affamato Madre! E poi ... guardate i capelli! E il taglio degli occhi ... decisamente è uguale al nonno ..."
"Oh si, fratellino caro, abbiamo appena visto uno Jarjayes ... Ih ih ih!"
"Eh si..." osservo con sfida mio marito. "Ho generato un vero Jarjayes!"
"Sgrunt! Ed hai anche scelto il suo nome! TU! Sgrunt!"
Antony ribatte: "Ciò che ci ha sorpreso non è il nome ma aver tenuto nascosto la Vostra gravidanza!"
"Oh beh ... in verità ... era nascosta anche a me!" aggiungo sorridendo.
"Voi non lo sapevate!? Ma com'è possibile?"
"Possibilissimo! Alla mia età ... giovane età ... ehm ... quasi giovane ... insomma, credevo di avere raggiunto la menopausa!"
Guardo mio marito e con tono acido e sprezzante continuo: "E funziono ancora benissimo. IO!"
"Si certo ... a produrre Jarjayes funzioni davvero bene! Sei prepotente e testarda! MA QUI IL MARITO SONO IO!" sbotto irritato ed offeso.
"ED IO SONO LA MOGLIE, TUA MOGLIE NON LA TUA CONCUBINA!"
Il piccolo lascia il capezzolo e strilla. "UAEEEEEEE UEEEEEE"
"MOGLIE! Vedi almeno di sfamare MIO figlio! Donne ... siete un supplizio!"
Poso il piccolo sul letto, poi con la sguardo cerco le ciabatte. Eccole sono là accanto al letto! ... Senza alzarmi, allungo la mano, afferro la prima e gliela tiro addosso infine lancio la seconda. "Visto che hai voglia di offendermi, fuori di qui!"
Charles schiva la prima ma la seconda la colpisce sul fianco. "AHIIII Che male!"
Antony e George intervengono. "Madre cosa fate?!"
"Cosa faccio?! Ma l'avete sentito vostro padre?! Ehi voi due, figli maschi, difendetemi!"
"Madre ... non dovreste agitarvi così! Non Vi fa affatto bene. Dopo un parto dovreste riposare, tranquilla!"
"Certo Madre, mettetevi comoda e cercate di riposare!"
"UEEEEEEE UEEEEEEE"
"Riposare con vostro padre dopo avermi offesa?! Anzi sono ben sei mesi che mi offende!"
"Semmai è vostra madre ad avere offeso me! Per lei io sono solo il suo giocattolo del sesso! Ma dopo venticinque anni di sottomissione ... ha ragione mio suocero! Qui l'uomo sono io! Comando io! Decido io quando, come e persino dove!" sbotto ormai furioso, al limite della decenza, incurante di avere davanti a me anche i miei figli.
"Cosa avrei fatto io?! Ma ... ma ... Charles ti rendi conto di cosa dici?!" Domando sempre più furiosa. "Però ti piaceva quando ti assaltavo e quando ho sottratto dall'armadio la divisa di mio padre per compiacerti?! SU AVANTI, RISPONDI!"
"UEEEEEEE"
Antony ribatte: "Cosa avete fatto?! Ah però che idea pazzesca!"
"E il nonno? Ditemi ... non se ne è accorto, spero ..."
George prende in braccio il piccolo, lo culla e con tono soave sussurra: "Non spaventarti fratellino, è tutto nella norma, vedrai non ti annoierai con noi. A proposito ... benvenuto in famiglia piccolo Liancourt o Jarjayes ..."lo guardo rapito. "Santo cielo! Fratellino hai lo stesso sguardo di nonno Augustin!"
"Davvero ... sembra il nonno in miniatura! Se poi crescendo ne prenderà anche le espressioni e le movenze! Sarà davvero identico! Certo ... questo significa che sarà anche uguale alla zia Oscar ..."
"Con tutto il rispetto per la zia Oscar ... ma spero che il nostro Augustin sia più un Liancourt e meno uno Jarjayes! E se proprio deve essere Jarjayes che sia almeno come nostra madre!"
"UEEEEEEEE"
Mentre continuo a percorre il corridoio per raggiungere la stanza di mia figlia Joséphine vedo mia moglie venirmi incontro. "Marguerite tutto bene? Come sta il piccolo Augustin?"
"Oh, il piccolo Augustin sta bene ... è quello anziano che non sta affatto bene! Questo è certo!" sbotto furiosa. "Tagliare il codino di Charles ... come hai osato!"
Rispondo allegro e soddisfatto: "Colpa sua, non si vuole arrendere al fatto di aver generato uno Jarjayes dalla testa ai piedi ih ih ih ..."
"E ti sembra un buon motivo per ... mutilare il povero Charles? Se vuoi sfogarti con la spada perché non ti batti con Andrè? Sono certa che troverai in lui un avversario molto valido, non come il povero Charles, con cui hai gioco facile!"
"Ehhhh ma cosa dici?! Io non ho mutilato nessuno! Non è colpa mia se sono sei mesi che non funziona! Ih ih ...Riguardo al mio figlioccio Andrè, non vedo il motivo di sfidarlo a duello, mi ha perfino dato l'erede! Ih ih ... Certo se avesse generato un'altra femmina ... in quel caso non solo l'avrei sfidato ma gli avrei ordinato a rimettersi al lavoro!" Sento la voce di mio padre alle spalle.
"Si può sapere cosa sta succedendo?! Tutti urlano e poi ho l'impressione che in questo palazzo ci sia più di un neonato!"
"Oh già, mio caro suocero. Voi non sapete ancora ... siete nuovamente bisnonno! E di un maschio, per giunta! Un altro Augustin ... Reynier Augustin de Liancourt ... anche se pare che sia identico al nonno Augustin!"
"Come?! Chi sarebbe?"
"E' il figlio di Joséphine e Charles, l'ottavo figlio, terzo maschio. Un vero miracolo direi!"
"Come sarebbe?! Ma Joséphine non era incinta!"
"Beh ... considerato che ha partorito ... lo era eccome! Su, mio caro suocero ... dovreste essere felice! Due nipotini non sono poca cosa in così poco tempo!"
"In effetti! Anche se sarà un Liancourt, mi compiaccio! Bene, andiamo a vedere il nuovo nato!"
"Andate pure, io vorrei dare la lieta novella a Oscar, sarà senza dubbio felice anche lei!"
"Va bene, ti aspetterò da tua figlia!"
"A dopo, mio caro suocero!" rispondo allegra mentre attraverso il corridoio per raggiungere l'appartamento di Oscar.
"Augustin, vieni con me?"
"Si, Padre, voglio rivedere il nuovo Augustin!" Rispondo fiero.
"Bene, allora andiamo! Certo, se lo avesse chiamato Reynier ... sarebbe stato molto meglio!"
"AccontentateVi! E poi la nostra Anna è nuovamente incinta, sono sicuro che sarà un altro maschio. Armand non sa produrre altro!"
"Sgrunt ... non farmici pensare ... lui solo maschi, e tu solo femmine! Forse avrei dovuto destinare te alla Chiesa e lui all'esercito."
"ME?! No, no, sarei stato il disonore della famiglia. Anch'io come Armand avrei saltato da un letto all'altro. E' la caratteristica dei Jarjayes ah ah ah ..."
"Ah ... quindi sei più simile a me di quanto vuoi farci credere! Se non ti fossi sposato ti saresti divertito parecchio, proprio come ho fatto io!"
"Ah ah ah ... Padre, la nostra è una famiglia di spergiuri lussuriosi ah ah ah .."
"Già ... lussuriosi fedeli però. O forse TU hai tradito quella santa donna che è mia nuora?" domando osservando per bene mio figlio, guai a lui se ha osato infangare le sacre promesse matrimoniali!
"Ma no, no, no! Ma cosa dite?!"
"Hai parlato tu di disonore ... non certo io! Ed ora muoviti, figlio lussurioso, accompagnami a conoscere questo nuovo nato!"
"Meglio!"
A passo lento raggiungiamo la stanza di Joséphine, busso ed apro senza attendere oltre.
TOC TOC TOC
Apro la porta ed entro, accompagnato da mio figlio.
Vedo entrare nella stanza mio suocero e suo padre, non desidero rimanere nella stessa stanza, sono troppo arrabbiato per aver perso il mio codino. Faccio un piccolo inchino e sussurro: "Con permesso." Lascio la stanza in tutta fretta.
Reynier borbotta: "Ma cosa gli è preso!? Nemmeno se avesse visto il suo peggior nemico! ... E' praticamente scappato!"
"Eh ... Padre ... non avete notato la sua nuova acconciatura? Ih ih ..." sorrido al pensiero della lezione che ho dato a mio genero.
"No. E' praticamente fuggito e non ci ho fatto caso. Ma perché gli hai tagliato il codino?"
"Per una questione di nome ... sapete ... non ha gradito la scelta effettuata da mia figlia! Ih ih"
"Voglio sperare che Jo si sia fatta rispettare!?"
"Certo! E' una Jarjayes, non può essere diversamente!"
Decido di interrompere la conversazione tra mio padre e mio nonno. "Invece di pensare al codino di mio marito perché non venite a conoscere il mio neonato?"
"Subito cara! Ogni maschio è comunque una benedizione per me, dopo ben sei nipoti, tutte femmine, nate dal MIO erede!"
Sorrido e con tono canzonatorio ribatto: "Nonno, ci ho pensato io ha generare ben tre maschi! ... Comunque caro padre, adesso che siamo soli, nonno a parte, dobbiamo parlare di una questione piuttosto seria."
Mi avvicino a mia figlia, la osservo, è stranamente decisa. "Dimmi Joséphine"
"Jolandee e Robert devono sposarsi!"
"Uhm ... da quanti mesi vivono in astinenza?"
"Uno, tre, dieci, un anno!? ... Quanto tempo sia passato, mia cognata deve sposarsi!"
"Di sicuro sono in astinenza da quando abbiamo lasciato Parigi ... sei mesi? Uhm ... in effetti potrebbe essere un tempo sufficiente. E sia, daremo l'annuncio delle loro nozze, organizzeremo una bella feste e coglieremo l'occasione per vagliare i giovani nobili sudditi dei Savoia! Non dimentico certo che ho diverse nipotine in età da marito ormai!"
"Uhm ... si, purché il tutto venga organizzato in poco tempo. Dieci giorni saranno sufficienti."
"Se riesci a convincere tua madre a organizzare tutto in così poco tempo ... io non avrò nulla da obbiettare! Anche se mi pare difficile ... ci vorrebbe prima una bella festa di fidanzamento e poi un matrimonio." poi penso un attimo ed aggiungo: "E tuo marito cosa dice? Alla fine stiamo parlando di sua sorella! Oltre al codino non voglio di certo togliergli anche l'onore!"
"Mio marito già da tempo desiderava che sua sorella si sposasse invece Voi l'avete ostacolata in tutti i modi!" mi sistemo il colletto delle camicia. "Salteremo tutti i convenevoli, mia cognata si sposerà tra dieci giorni!"
"Allora non ti resta che parlare con tua madre! Perché IO esigo una bella festa di nozze, che ti sia ben chiaro!"
Incrocio le braccia e domando sarcastica: "Uhm ... secondo le Vostre previsioni quanto tempo occorrerebbe?"
"Almeno tre settimane! Ma ripeto, dovresti parlare con tua madre, la gestione della casa è affidata a voi donne!"
"Sarò chiara e concisa: se volete che mio figlio venga chiamato Augustin Reynier, tra dieci anzi cinque giorni dovranno celebrarsi le nozze di Jolande!"
"Augustin Reynier è un magnifico nome ... e immagino che il battesimo avverrà in giornata!?"
"Forse non mi sono spiegata!? Mio figlio avrà il Vostro nome solo se permetterete a Jolande di sposarsi tra cinque giorni. Prende o lasciare altrimenti ..." guardo il piccolo. "Il mio bambino lo chiamerò Reynier Charles!"
"Avrai il tuo matrimonio oggi stesso, figliola. Vado a prendere Padre Giacinto e lo obbligherò a celebrare le nozze!" rispondo rapido. "Vorrà dire che organizzerò una festa per conoscere tutti i giovani scapoli della regione."
Reynier ribatte allegro: "Augustin, credevo che fossi un uomo di parola! Non hai appena detto che devono sposarsi tra tre settimane? ... E poi Reynier Charles mi piace di più!"
"Augustin Reynier andrà molto meglio. E se mia figlia vuole farmi risparmiare rinunciando ad una sontuosa festa ... perché mai dovrei impedirlo?"
"Confessa Augustin, pur di non rimetterci la faccia davanti a tuo genero, ti lasci ricattare da tua figlia! Ih ih ih ..."
"Padre, mi limito ad unire l'utile ... al dilettevole! E comunque a breve inizieranno balli e feste, avrò occasione di valutare gli stalloni che produce questa terra!" rispondo tutto fiero. "Joséphine, sbaglio o hai una figlia in età da marito?"
"Esatto!"
"Bene, esaminerò per tuo conto cosa offre il mercato matrimoniale del luogo ... per tua figlia ma anche per le altre nipoti! Uhm ... quante ne ho da accasare? Ormai ho perso il conto!"
"Ma che sia ben chiaro: l'ultima parola spetta a mia figlia! ... Voi limitateVi di invitare i giovanotti al resto ci penserà Geneviève"
Siparietto
Generale:"Argh … Argh …"
Terry:"Cosa state combinando?!"
Generale:"Io?! Sono incastrato dai fili e sommerso dalle stoffe! …"
Terry:"Ah si … mi ero ripromessa di non lasciarmi coinvolgermi più con il carnevale invece eccomi qui, dopo cinque anni … credo che siano cinque, insomma sono alle prese con la sartoria!"
Generale:"Lo vedo! Ditemi, quanti abiti dovrete confezionare?"
Terry:"Sei …"
Generale:"Pochini …"
Terry:"Pochini?! Ahhh si, certo solo sei abiti in sei giorni."
Generale:"Caspita! Non pensavo che foste così veloce nella vostra arte!"
Terry:"Ma quale veloce, mi sto ammazzando di lavoro!"
Generale:"Beh almeno Vi distraete dall'organizzare altri tiri mancini con l'altra qui presente Arpia!"
Terry:"Ah ma sentilo!" afferro dei teli di stoffe e li lancio addosso al generale! "Ecco così imparate!"
Generale:Mi libero dalle stoffe, le getto a terra. "Madame siete dispettosa e indisciplinata!"
Terry:"Siete un vecchio privo di tatto e poi avete gettato a terra i tessuti che dovranno indossare i ragazzi!"
Generale:"Ma Voi prima li avete lanciati addosso a me!" mi guardo intorno." Effettivamente in questa sala c'è il caos totale: fili, aghi, spilli, macchina da cucire, forbici e tanti ritagli di stoffe! Chiamate la Vostra cameriera e fate mettere un poco d'ordine!"
Terry:"Cameriera? Credete di essere al Vostro palazzo? Io non ho mai avuto la donna delle pulizie, non sono ricca come Voi!"
Generale:"Ehhhh ecco, come siete veniale! E poi … " osservo i costumi. " Ah ah ah ah …"
Terry:"Cosa avete da ridere?"
Generale:"Vedo due costumi che si adattano a Voi due!"
Aizram:"Vi riferite ai costumi delle Streghe?"
Generale:"Esattamente! Sono Vostri? " Sarete bellissime! Ih ih ih …"
Aizarm ed io ci lanciamo un'occhiata feroce, poi vedo la mia amica fare lo sgambetto al Generale, che cade e finisce sul punta spilli.
Generale:"AHHHHH DANNATE STREGHE!"
Aizram:"Ops … sono desolata!"
Generale:"Voi due Vi siete messe d'accordo!" protesto mentre mi libero degli spilli ad uno ad uno.
Terry:"Vi siete fatto male?"
Aizram:"Quanto mi dispiace ih ih ih …"
Generale:"Arpie! Streghe!"
Aizram:"Vecchio pazzo scimunito!"
Din Don …
Aizram:"Sono arrivate le nostre carissime lettrici. Vado ad aprire!"
Lupen:"Possiamo entrare? Con noi ci sono diversi personaggi di "Avventura""
Aizram:"Benvenuti! Prego!"
Terry:"Accomodatevi e scusate il disordine. Aizram gentilmente si è offerta di darmi una mano con il cucito."
ValeAlcazar:"Non preoccupateVi, il carnevale è alle porte! … Terry sei fortunata ad avere un'amica come Aizram!"
Terry:"Si, sono molto fortunata! E' una persona generosa e sempre disponibile …"
Generale:"Siiiii come no!?" Ribatto mentre sfilo dal braccio l'ultimo ago.
Elektra: ""Generale, tutto bene?"
Generale:"Grunt … poteva andare peggio!"
Ferdinando:"Uè Generà, Vi siete punto?"
Generale:"Maestà meno sarcasmo per favore!"
Oscar:"Padre, sicuramente avete provocato le Autrici!"
Generale:"Chi?! Io? NOOOO …"
Oscar:"Si, certo!"
AlexandarAna:" "Generale, veniamo a noi!"
Generale:"Dite!"
AlexandarAna:"Non sono d'accordo!"
Joséphine:"Madame siete un tantino agitata, cosa Vi succede?"
AlexandarAna:"Jo? Pensa a tuo marito, quando saprà che gli hai negato la gioia di starti accanto mentre eri in dolce attesa. Forse ti perdonerà perché lo hai reso padre per l' ottava volta, ma non ti perdonerà perché glielo hai tenuto nascosto."
Joséphine:"A quanto pare c'è un malinteso. Come potevo nascondere una gravidanza se io stessa non lo sapevo? E' stata una sorpresa anche per me! Credevo che fossero stati i rutti e le puzzette del Re a farmi sentire male e invece ho scoperto di essere incinta e di conseguenza ho voluto fare una sorpresa a tutti soprattutto a Charles. Tutto qui!"
AlexandarAna:"Uhm .,.. Ferdinando?"
Ferdinando:"Signurì dite pure!"
AlexandarAna:"Maestà, avete ragione, nessuna città può eguagliare la nostra bella Napoli "
Ferdinando:"Avite ragione! Vedi Napoli e poi muori! Ahhhh quanto mi manca ma le Arpie e soprattutto Vuje lettrici non siete molto d'accordo, mi vulite ancora acca! … Prima o poi dovrò andare via magari lu Generale verrà con me!"
Aizram:"Vedremo cosa decideremo."
AlexandarAna:"Oscar? guarda che tuo nonno e tuo padre stanno facendo i conti, vogliono per lo meno altri sei nipoti "
Oscar:"CHE? COSA? Niente affatto! La mia vita riguarda solo me e nessun altro!"
André:"Nemmeno io?"
Oscar:"Bada Andrè!"
André:"Mi arrendo! Sta calma ah ah ah .."
AlexandarAna:"Ah un'altra cosa ,i capostipiti della famiglia hanno fatto il terzo grado ad André!
Ma tra gli invitati al battesimo, non ho visto Madame Giovanna Battista, né Monique,Yolande,Maribeau, Claude,padre Romano, che fine hannofattotutti?"
Oscar:"Erano decisamente di troppo. Concordo con le Arpie che li hanno lasciati dov'erano!"
Mazia:"Leggo tutti i vostri capitoli e li trovi bellissimi ,divertenti, emozionanti !
Grazie di tutto cuore Terry eAizram"
Aizram:"Uaoooo grazie!"
Terry:"Sei sempre tanto gentile!"
Generale:"Madame, Voi vi divertite ma io no."
Aizram:"Generale ma tacete che noi ci divertiamo da impazzire."
Generale:"GRUNT …."
Veica:"Maestà scusatemi ma vorrei scambiare qualche parola con Voi!"
Ferdinando:"Prego mia bella Signora!"
Veica:"Mi dispiace sapere che presto tornerete a Napoli, ma le questioni di stato sono importanti, e prima che quei 4 scurnacchiati combinano guai meglio rientrare, cmq potreste sempre far passare qualche gg. di vacanza lì da voi al vostro amico Agostino e famiglia, sole, mare, babba' pastiera, pizza e ogni altro ben di dio! La vostra cucina napoletana a sti' francesi li "beve" di traverso, e poi le figlie di Agostino dopo aver dato alla luce le creature, hanno bisogno di tranquillità e cibo sano e succulento...cmq mi faccio piccola piccola m' infilo in una valigiaevengopureio.
Ferdinando:"Grazie signurì! Per è un onore... Peccato che quelle 2 streghe di Arpie prima o poi mi cacceranno da lu palazzo di Agostino. Pregate a San Gennaro affinché io rimanga ancora anche se ... è da tanto che manco dalla mia bella Napoli, temo che quei quattro scurnacchiati di ministri che mi ritrovo possano fare uncolpodstato. Comunque riguardo ad Agostino, ribadisco, sarà mio ospite!"
Vielca:"Re Ferdinando vi adoro, meglio che la vostra dolce metà non venga a sapere della simpatia che provo nei vostri confronti...non vorrei finire male!"
Ferdinando:"Site simpatica assaje! Ma … sccc. Non facciamoci sentire da Carulina, chillà è malpensante e pure maligna!"
Carolina:"FERDINANDO!"
Elektra:"Dopo il piccolo François, ora sta per nascere l'ottavo figlio di Josephine. Anna, Carolina, Sabrina anche loro incinte. Palazzo Jarjayes sta diventando una meganursery"
Ferdinando:"Tigre avite ragione, accà nu si capisce niente! Lu Generale sta ascendo (diventando) pazzo e lo comprendo!"
Generale:"Maestà, sono tanto stanco, le Arpie mi rendono la vita impossibile!"
Arpie:"Ih ih … Ah ah ah …»
Generale:«Ahhhhh che brutta risata!»
Lupen: «Carissimo Charles ti voglio avvisare che avrai una bella sorpresa da Josephine, un bellissimo regalo di Natale, aspetta e vedrai!"
Charles:"Madame, mia moglie è … un'Arpia come le Arpie! Ha perfino deciso il nome al bambino!"
Lupen:"Su su intanto voglio dire al nostro Generalone di preparare una nuova festa di Battesimo"
Generale:"Con molto piacere! E' nato un altro Augustin evviva!"
ValeAlcazar:"Ciao ragazze. Che bel capitolo, divertentissima la parte dei trascorsi amorosi di Andre', i due generali fanno a gara a chi e più curioso...e Jo che si ostina a voler partorire senza dire nulla a Charles.. Bravissime!"
Aizram:"Sei sempre tanto gentile. Grazie!"
Elektra: Oscar, sei si prepotente, cocciuta e testarda. Lo sei sempre stata anche con André. E per starti accanto è diventato più testardo di te, e questo ti ha fatta innamorare di lui, oltre che bravo, buonoebellissimo.
Elektra: povero André, Sophie è gelosa e non vuole che ti avviciniaOscar