Note: per il ruolo di Arthur, per motivi di cui vi parlerò più avanti, ho sceltoHugh Laurie. Nella fanfiction originale avevo pubblicato tre parti in tre capitoli, qui metterò tutto insieme
10. Caro Diario
Sono tornato a casa. John non c'è. È al lavoro. Avrò tutto il tempo per leggere con calma il diario di mia madre.
Mi sento un po' in colpa a sbirciare così nel suo cuore. D'altro canto lei mi ha mentito spudoratamente. Chi è questo Arthur, poi? Avrà scritto anche di lui nel suo diario?
Mi distendo sul divano per stare più comodo. Bene: cominciamo.
24 giugno 1974
Caro diario,
oggi è stata proprio una brutta giornata. Sono uscita con Susanne, la mia migliore amica. Fin qui tutto bene, no? Si, se avessi un marito normale! Invece no! Siger è oltremodo geloso! Non ne posso più di tutto questo suo controllo!
Non posso neanche andare a fare una passeggiata con una donna e lui sospetta subito che lo tradisca. Cosa dovrei fare, secondo lui? Stare dietro a mio figlio tutto il giorno? Come farei, poi? Mycroft è già abbastanza indipendente, nonostante abbia già cinque anni. Non gli piace che stia tutto il giorno a controllarlo.
La signora Stevenson, la nostra domestica, mi ha assicurato che avrebbe badato lei a mio figlio, così ho accettato l'invito di Susanne. Abbiamo parlato molto. Sa che non sono del tutto felice con Siger in questo periodo e cerca di aiutarmi come può.
Domani sera ci sarà la sua festa di compleanno. Mi ha invitata già da qualche settimana e Siger lo sa. Lui non è invitato e nemmeno si sarebbe presentato, immagino. Siamo in periodo di esami e non vuole essere disturbato da cose simili. Mi ha chiesto se proprio devo andarci. Certo che ci andrò!
2 luglio 1974
Caro diario.
Sono state giornate piene ed intense queste!
Come sono contenta di esser andata al compleanno di Susanne! Quella diavoletta! Aveva organizzato tutto ben bene, lei! Eh già!
Devo dire che un po' mi sento in colpa. Appena un po', però! Già! Perché dovrei dare del bugiardo a Siger? Insomma, se lui è geloso ed è convinto che io lo tradisca, perché dovrei dargli torto? Ora si che può stare in ansia! Vuole essere geloso? Bene! Adesso ne avrà il motivo!
Sono ancora giovane perdio! Avrò pure un figlio piccolo, ma sono comunque una donna con le sue esigenze! E se Siger si ostina a chiudersi nella sua gelosia, senza darmi un pizzico di amore che se ne vada pure al diavolo!
Ho incontrato Arthur* per la prima volta proprio al compleanno di Susanne. Mi è piaciuto subito. Abbiamo parlato molto. Anche lui ha problemi con la moglie. Se non fosse per i due figli l'avrebbe lasciata già da tempo. Siamo nella stessa barca, insomma. Tutto è nato così, un po' di comprensione, esperienze simili … da cosa nasce cosa …
15 settembre 1974
Caro diario,
Non ho avuto proprio tempo per scriverti! Non pensavo che avere un amante portasse via tanto tempo e tante energie! La maggior parte delle quali, purtroppo, è sprecata nel nascondersi! Eh già! Con un marito come Siger non è proprio facile avere una vita amorosa clandestina!
Devo calcolare ogni suo spostamento. Conosco i suoi orari. Quando va e torna dal liceo dove insegna, quando ha le riunioni con i genitori, gli appuntamenti coni suoi colleghi. Ho tutto segnato in una piccola agenda.
Non posso neanche stare via più del necessario perché non posso lasciare Mycroft da solo tutto il giorno. Devo trovare mille scuse. Susanne mi aiuta molto in questo. Devo andare a fare la spesa. In realtà vado da Arthur e la mia amica nel frattempo fa la spesa per me. Cose così.
Molto spesso esco di notte. Allora devo somministrare a Siger una bella dose di sedativo per impedire che si svegli. Non che serva. Ha il sonno pesante, lui!
Insomma, questa vita clandestina mi eccita! Non pensavo che sarebbe stato così divertente! Mi sento un po' in colpa nei confronti di Mycroft, ma cerco di non farci caso.
28 ottobre 1974
Caro diario,
ormai riesco a scriverti solo una volta al mese! Le giornate con Arthur sono così belle e piene! Proprio così! Siger è partito per un corso di aggiornamento che durerà ben sei mesi! Sono libera! Finalmente! Non dovrò più stare sotto il suo disgustoso controllo!
Possiamo vederci come e quando vogliamo! Molto spesso viene a dormire da me. La signora Stevenson sa tutto e approva, fortunatamente. È una donna dalle ampie vedute, per mia fortuna! Conosce la situazione tra me e Siger ed è più che contenta così. Le fa bene vedermi felice. Questo le basta. È un po' preoccupata per Mycroft, ma lui sembra non accorgersi di nulla. D'altra parte io e Arthur ci vediamo solo quando lui è a l'asilo, perciò … non lascio prove in giro. Non si sa mai.
4 novembre 1974
Parigi! Diario! Siamo a Parigi!
Siger è sempre via per il corso, Mycroft è a casa con la signora Stevenson e io mi godo un meritato weekend a Parigi! È stata un'idea di Arthur. Questo fine settimana sua moglie sarà impegnata con la fiera del paese e lui ha trovato la scusa di una conferenza di medici per organizzare questo viaggetto.
Sono così felice! Mi sembra di essere una scolaretta alla prima cotta!
Abbiamo visitato la città tenendoci sempre per mano. Ho fatto sfoggio della mia cultura e gli ho fatto da guida turistica per tutto il tempo. Lui rideva guardandomi e ascoltandomi! Quanto mi mancano questi momenti con Siger! Vorrei poterli avere con lui e non con un uomo sposato con due figli!
Per adesso dovrò accontentarmi. Riuscirò, un giorno, ad essere totalmente felice?
21 dicembre 1974
Siger tornerà a casa per le vacanze di Natale. Ciò significa che non potrò vedere Arthur per molto tempo, almeno fino a gennaio. Sono triste per questo. Anche Arthur, però, è cambiato. Ogni volta che facciamo l'amore non è più la stessa cosa. Dice che si sente in colpa. Per i suoi figli, forse? Per la moglie? Quando parla di lei diventa subito triste. Che si stiano riavvicinando?
25 dicembre 1974
Caro Diario, è Natale.
Allora perché sono così desolatamente triste? Devo recitare la parte della madre e moglie modello davanti ai genitori di Siger. Festeggiamo tutti insieme il Natale, che bello! Arthur lo starà passando con la sua famiglia. Mi aveva detto che mi avrebbe chiamata, almeno oggi. Guardo l'orologio. È mezzanotte e lui non si è fatto sentire. Aspetto che chiami domani.
Leggo l'ultima riga e mi rendo conto che il mi corpo si è irrigidito. Sono così teso che mi fanno male i muscoli. Così era vero! Mia madre tradiva veramente mio padre! E adesso quei due si sono incontrati di nuovo! Insomma! Mio padre è appena morto e lei …
No. Aspetta un attimo. Sicuramente si sono già visti prima di oggi. Da come parlavano la loro nuova relazione deve andare avanti almeno da qualche mese. Devo andare avanti a leggere. Sento che non è finita qui. Il telefono, però, mi distrae.
"Ciao, sono Lestrade. È come hai detto tu. Dopo un lungo interrogatorio abbiamo fatto parlare Brown. Il dottor Lightman è stato di grande aiuto. Alla fine ha confessato. È stato lui a dare appuntamento a tuo padre in quel capannone e poi ad ucciderlo. Tra l'altro era già da parecchio tempo che lo minacciava, per questo lui girava sempre armato. Il pugnale l'aveva con sé per autodifesa, non per uccidere. Mi dispiace"
"Grazie" è l'unica cosa che riesco a dire. Tutta la mia attenzione in questo momento è diretta verso il diario.
*Ho pensato molto al nome dell'amante di Violet. Alla fine ho scelto Arthur perché … Sir Arthur Conan Doyle!
7 gennaio 1975
Caro diario,
Sono state le settimane più difficili della mia vita. Arthur non si è fatto sentire e io non ho il suo numero perciò non posso contattarlo. Siger si è comportato più dolcemente con me in questo periodo. Che abbia intuito qualcosa? Avrà paura di perdermi davvero? Queste sue attenzioni inattese mi spaventano. Non mi sono gradite. D'altra parte neanche Arthur sta rispondendo alle mi aspettative. Doveva chiamarmi a Natale e non l'ha fatto. Perché? Si sarà riconciliato totalmente con sua moglie?
Sono un'egoista? Desidero che lui sia solo mio. Solo mio. No, vorrei un uomo, uno qualsiasi, che mi ami, che mi faccia sentire speciale!
25 gennaio 1975
Caro Diario.
Il lavoro mi tiene sempre più impegnata. Ora sto allestendo una mostra e non ho più tempo neanche per Arthur. Non che lui ne abbia per me! Certo! Sono due mesi che non si fa sentire!
27 gennaio 1975
Caro Diario,
ieri c'è stata l'inaugurazione della mostra. Stranamente è venuto anche Siger. Stranamente c'era anche Arthur! Che tortura per me! Sono settimane che non lo vedo e ho dovuto recitare la parte della brava mogliettina con Siger che ha fatto altrettanto per dare ai più la parvenza di una famiglia felice. Mycroft ha apprezzato la mostra. Gli piacciono i colori. Vedere mio figlio sorridere è l'unica cosa che mi dà soddisfazione adesso, veramente!
2 febbraio 1975
Caro diario, finalmente!
Siger è tornato al suo corso e starà via almeno fino ad aprile! Arthur è tornato da me. Dopo avermi rivista alla mostra deve aver sentito che prova qualcosa ma sento che è combattuto.
Abbiamo ripreso a fare l'amore ma non è più come prima. Sento una forte malinconia, quando mi tocca. Abbiamo vissuto insieme momenti bellissimi ma è come se qualcosa tra di noi si stia sfilacciando. O forse non c'è mai stato nulla? Forse mi sono immaginata tutto? Forse avevamo solo bisogno di reciproco sostegno. Siamo stati entrambi egoisti. Ci siamo usati a vicenda. Solo che ora lui apparentemente non ha più bisogno di me.
14 febbraio 1975
San Valentino! La festa di ogni cretino!
Certo, non so trovare definizione migliore! Arthur, chiaramente, lo passerà con sua moglie. I figli saranno affidati alla nonna e i due piccioncini voleranno a Parigi. Parigi! Il luogo che ci ha visti felici solo qualche mese fa!
E io? Siger mi aveva assicurato che sarebbe tornato a casa ma un impegno imprevisto lo ha costretto a rimanere lì. Mi ha detto che avremo molto altri San Valentino da festeggiare insieme. Certo, avrei preferito che avesse rinunciato all'impegno (neanche tanto importante, poi) per venire da me, ma il modo tenero in cui me l'ha detto mi ha addolcito. Mi ama ancora?
28 febbraio 1975
Non so più cosa pensare. Siger si comporta da marito modello, nonostante sia lontano. Non mi asfissia più con le sue chiamate e i rimproveri. Che abbia anche lui l'amante? No, poco probabile.
Arthur? C'è e non c'è. Continuiamo a fare l'amore ma penso che lui lo faccia più per pietà verso di me che per altro. Non so se è tormentato dai sensi di colpa verso la moglie o semplicemente hanno fatto pace. Sta di fatto che ci vediamo sempre di meno e la cosa non mi piace.
Cioè, mi fa piacere che lui riallacci i contatti con la moglie, ma mi turba pensare che sarò di nuovo sola. A dir la verità Siger è così dolce in questo periodo. L'altro giorno mi ha telefonato solo per dirmi che mi ama.
Non so come sarà il futuro. Spero in bene. Per me, per Siger e per Mycroft.
26 marzo 1975
Caro diario.
Non ho avuto molto tempo per scrivere, ultimamente. Tra le mostre che devo organizzare, i quadri da finire, le sculture da vendere … non ne ho avuto proprio la possibilità! Inoltre c'è un nuovo problema che rischia seriamente di annuvolare il mio futuro che sembrava così limpido.
Già! Sembrava limpido! Arthur, come al solito, è sempre più distaccato. Siger, invece, sembra amarmi ogni giorno di più. Dice che conta i giorni. Tra due settimane tornerà a casa e mi ha detto che dopo questo corso gli aumenteranno lo stipendio, così potremo andare a fare un viaggio tutti insieme! Sembrava così felice al telefono!
Invece io sono tormentata. Sono incinta! Di chi, mi pare scontato. Non vedo Siger da gennaio e non facciamo l'amore da almeno cinque mesi. Io, però, sono incinta solo di due settimane. Il figlio che sto aspettando è di Arthur. C'è poco da fare. Come potrò dirglielo? Ma, dovrò dirglielo? Sarà utile? Potrei ingannare Siger sulla data del concepimento, mettermi d'accordo con la ginecologa per far sembrare che mio figlio nasca con due settimane di anticipo! Si, si può fare. Arthur non dovrà sapere nulla di tutto ciò. Se si sta riconciliando con sua moglie non voglio portare nuovo scompiglio alla sua famiglia … e nemmeno alla mia! Un figlio non potrà che portare nuovo amore, ne sono sicura.
Allora perché continuo a sentirmi un nodo in gola? Spero che passi.
29 giugno 1975
Caro Diario.
Ieri è venuto a trovarmi Arthur. Gli ho detto che non potremo vederci più perché sono incinta. Anche lui, a dir la verità, voleva dirmi la stessa cosa. Mi ha confessato che ultimamente era un po' più distaccato perché si stava riconciliando con la moglie e adesso vuole tornare definitivamente con lei. Se non glielo avessi chiesto io non avrebbe trovato il coraggio di lasciarmi. Per pietà? Per quanto tempo sarebbe andato avanti così? Mi ha chiesto se il figlio che aspetto è di mio marito. Io gli ho detto di si ma non sono sicura che mi abbia creduto.
7 giugno 1975
Caro Diario.
Finalmente trovo un po' di tempo per scriverti. Ho riletto tutto quello che ho scritto in quest'ultimo anno e mi sembra così distante!
Ieri ho fatto la prima ecografia! Ero così emozionata! Anche Siger è venuto con me. È stato dolcissimo! Purtroppo non posso scrivere molto perché l'esserino che ho in grembo richiama tutta la mia attenzione. I due uomini di casa sono diventati estremamente premurosi nei miei confronti. Siger era felicissimo quando gli ho detto di essere incinta e anche Mycroft sembra aver accettato la responsabilità di essere il fratello maggiore! Già. Avranno sette anni di differenza! 'Lo proteggerò io, mamma' mi ha detto l'altro giorno. Gli ho chiesto da chi o da cosa volesse proteggerlo. 'Da tutti quelli che vorranno fargli male. Sono suo fratello maggiore, ne sono responsabile'. Che ometto il mio Mycroft! È così tenero! Non so ancora se è un maschio o una femmina, dovrò aspettare altri due mesi per saperlo.
Piccola nota in cui spiego perché ho scelto Hugh Laurie per interpretare Arthur. Nel 2003 è stato prodotto dalla BBC un telefilm (purtroppo mai trasmesso in italia!) intitolato "Fortysomething", in cui Hugh e Benedict recitano insieme e sono rispettivamente padre e figlio.
15 giugno 1975
Caro Diario,
finalmente le nausee mattutine cominciano a darmi un po' di tregua. Susanne viene a trovarmi tutti i giorni. Dice che mi vede bene, più serena, più tranquilla. È vero, in effetti. Non posso negarlo. Siger è completamente trasformato. Sembra un altro. La prospettiva di diventare padre per la seconda volta lo eccita tantissimo. Mi sta sempre vicino.
L'unica cosa che rimpiango è il non poter più dipingere o scolpire. Le sostanze chimiche dei colori e la polvere di marmo sono dannosi per il mio bimbo e non voglio fargli del male. Non so ancora il sesso, ma sono quasi certa che sia un maschio. Non so perché ma me lo sento.
Ogni sera con Siger pensiamo ai vari nomi. Se fosse una femmina? Sophie. Anne. Carol.
Se fosse un maschio? William. Sherrinford (che nome assurdo! È venuto in mente a Siger!).
22 agosto 1975
Caro Diario!
È un maschio! Lo sapevo! Ieri siamo andati a fare l'ecografia ed è venuto fuori che il secondogenito di Siger e Violet Holmes sarà un bel maschietto!
Così abbiamo deciso di chiamarlo Sherlock. L'ho scelto io. Siger non potrà mai saperlo, ma 'sherlock' è il nome del tabacco preferito di Arthur, quello che fumava quando eravamo insieme. Ormai non ci vediamo da tanto, troppo tempo. Un po' mi manca ma non cambierei la situazione attuale per niente al mondo!
Siger è sempre così dolce, con me!
2 luglio 1975
Caro Diario.
È passato un anno da quando ho conosciuto Arthur. Mai avrei pensato che le cose tra di noi si sarebbero evolute così tanto. Non lo vedo da quel giorno. Da quando gli ho detto di essere incinta. Mi manca. Non riesco a non pensare che, in fondo, è lui il padre di mio figlio.
27 agosto 1975
Sherlock è sempre più irrequieto. Si muove dentro la mia pancia continuamente. Sembra non dormire mai! Appena comincio a parlargli, però, si ferma. È esigente di attenzioni. Ecco! Un altro calcio! Non posso scrivere. Vado a fare una passeggiata.
14 settembre 1975
La pancia è sempre più evidente. Sherlock cresce forte e sano e io non potrei essere più felice. La sera mi siedo sul divano, Mycroft mi raggiunge e comincia ad accarezzarmi il ventre. Sono così felice che ami suo fratello ancora prima che sia nato!
Ogni sera lo porto a dormire e gli racconto una fiaba. Lui chiude gli occhi e mi ascolta. Ho la netta sensazione che anche Sherlock mi stia a sentire perché quando parlo lui si ferma e mi lascia riposare.
Ho iniziato il corredo per il mio bimbo. Tutto fatto a mano. Da quando sono incinta ho dovuto lasciare il lavoro, così ho molto tempo libero. Se fino a qualche settimana fa riuscivo comunque ad allestire qualche retrospettiva o ad aiutare qualche mia amica con le sue mostre, ora devo stare in assoluto riposo. Tra ricami e uncinetto le giornate passano presto. Devo cantare continuamente perché così Sherlock se ne sta tranquillo ed evita di tirarmi calci.
16 gennaio 1976
È nato! Finalmente Sherlock è nato! Il 6 gennaio, dopo un travaglio neanche tanto lungo me lo sono ritrovato tra le braccia. Ha gli occhi di un colore indefinibile, come tutti i neonati. La pelle è bianchissima e contrasta piacevolmente con i pochi capelli neri che ha già.
24 marzo 1976
Caro Diario.
Sono passati tanti anni da quando ho fatto la mamma l'ultima volta. Non ricordavo che fosse così impegnativo! Sherlock è un bambino veramente esigente. Non vuole stare mai solo. Piange di continuo se rimane solo troppo tempo nella sua culla. Allora devo andare da lui. Non serve che lo prenda in braccio. Sapere che sono nella stanza e sentire la mia voce lo rassicura, così smette di piangere.
6 gennaio 1977
Sherlock ha compiuto il suo primo anno! Grande festa in casa Holmes! Ha ereditato i miei occhi, azzurri tendenti al verde. Sono bellissimi. I capelli sono neri, foltissimi e piacevolmente ricci. Ride quando lo carezzo. È così tenero. Non posso scrivere a lungo, non ce la faccio a stare lontana da lui.
2 agosto 1977
Sta andando tutto a rotoli! Siger ha scoperto la verità! Ha fatto di nascosto un test di paternità (chissà perché, poi?) e ha scoperto che Sherlock non è suo figlio! Come andrà finire? Era furioso!
27 agosto 1977
Mi sembra di aver affrontato una tempesta in mare aperto. Sono andata allo studio di Arthur ieri pomeriggio e gli ho raccontato tutto. Non sembrava tanto sorpreso, a dir la verità. Mi sa che l'aveva capito. Domani pomeriggio verrà a trovarmi. Siger è partito per il week end con la scusa di un breve corso di aggiornamento. Meglio. Io e Arthur avremo tutto il tempo per parlare.
29 agosto 1977
Disastro! Disastro! Siger non è più partito e ha scoperto me e Arthur insieme. Lo ha fulminato con lo sguardo e gli ha detto di non farsi più vedere, di stare lontano dalla sua famiglia. Mi chiedo come andrà a finire. La cosa che mi dispiace di più è che è stato coinvolto anche il figlio di Arthur che ha solo tre anni. Lui lo aveva portato per fargli conoscere il fratellino. Chissà cosa gli resterà impresso di questo giorno?
18 settembre 1977
Sembra che tutto sia tornato tranquillo. Arthur non si è più fatto sentire e non mi aspetto che lo faccia. Né andrò io da lui. L'ho promesso a Siger. Lui mi ha perdonata, sembra. Spero che sia vero! Lo spero non tanto per me ma per Sherlock! Spero che Siger possa imparare ad accettarlo! Ti prego, mio Dio! Fa in modo che la mia possa essere una famiglia felice! Mi pento dei miei errori! Non avrei dovuto tradire così mio marito eppure non riesco a non essere felice di poter stringere tra le braccia questo bimbo innocente! Fallo per lui! Lui merita di essere felice!
Ho letto il diario di mia madre tutto d'un fiato. Le note successive parlano della mia infanzia, di come mio padre abbia cominciato ad essere incostante nei suoi confronti e, successivamente, nei miei.
Stranamente non riesco ad essere in collera con mia madre. Ha solo cercato di essere felice. La colpa di chi è? Non riesco a trovare il colpevole, in questa storia. Non c'è. Anche mio padre è stato solo una vittima delle sue emozioni più meschine. Della gelosia in primis. Della rabbia poi.
Sento le guance bagnate dalle ennesime lacrime. Mi lascio andare. Sono disteso sul divano. Abbandono la testa sul cuscino e mi consegno ad un sonno profondo e, spero, senza sogni.
