Finalmente era arrivato il grande giorno: Sharon sarebbe uscita dall'ospedale!
Tanto lei quanto Andy non stavano più nella pelle a quella notizia.
Flynn aveva passato il giorno prima a sistemare l'appartamento insieme ai figli, di modo che fosse immacolato per il ritorno della padrona di casa.
Era così felice che, non appena appesero la giacca, le disse:
"È bello riaverti a casa finalmente"
"Oh mamma mia non so di cosa ne faremo di tutti questi fiori" disse lei guardando come l'appartamento si era trasformato in un giardino botanico.
Nel mentre Rusty entrò con un altro mazzo, questa volta di rose rosse.
Questi però erano per il ragazzo, da parte di Gus.
L'idillio non poteva durare, infatti quasi avesse il radar, Provenza chiamò per aggiornare il Comandante, oltre a sapere il suo stato di salute.
La cosa peggiore fu che Sharon chiese, di nuovo, a Andy di andare in ufficio.
Gli faceva male il cuore ma obbedì, felice che almeno il figlio le avrebbe fatto compagnia.
Mentre sentiva l'interrogatorio, Flynn si fece ancor più triste.
Il figlio della vittima era arrabbiato, arrabbiato con la madre.
Le parole erano dure, grondante di disperazione per l'accaduto.
"Era riservata sapeva cose che non aveva mai condiviso con nessun altro... qualunque cosa senza però valutare cosa sarebbe successo se lei non ci fosse più stata! Perciò adesso ditemi, sinceramente, che cosa importa quanto lei fosse esperta di diritto e non ha trovato il tempo di condividere quella sua conoscenza con me? E ora mi trovo di fronte alla più grande prova della mia vita e lei non può aiutarmi... avrebbe dovuto prevederlo! Avrebbe dovuto dare disposizioni.
Avrebbe dovuto fare qualcosa!"
Flynn giocava con la sua vera fissandola.
Quella donna era come Sharon, si sentiva superiore alla morte, indistruttibile, paragonabile a Dio e anche ora che aveva seri problemi si buttava a capofitto nel lavoro, senza pensare a nessuno.
Fu quasi rinfrancato quando portò la registrazione a casa.
Voleva essere aggiornata, chissà se quelle parole l'avrebbero toccata.
Certo non era il massimo che fosse un caso a scrollarla invece dei suoi figli o suo marito ma, purché si desse una ridimensionata, tutto andava bene.
Cercò di mascherare i suoi sentimenti mentre guardavano il video, stando dietro di lei di modo che non lo vedesse.
"Sai quasi mi dispiace per mini Pearl"
"Perché ha ragione. La madre avrebbe dovuto prepararlo al caso più importante della sua vita"
Non era andata come sperava Andy e glielo si leggeva in faccia.
Sharon aveva capito solo MADRE e LAVORO.
Non contemplava ci fosse anche lui, ma forse era dovuto al fatto che da sempre era stata sposata con un uomo totalmente assente e inutile.
Lei chiuse il PC e disse:
"Andy mi dispiace di... di farti passare tutto questo"
Incredulo fece il giro per sedere accanto a lei e allora la diga si ruppe.
Cercò di essere neutro mentre lei piangendo gli si poggiava addosso e lui l'abbracciava dicendo :
"Farmi passare cosa? Ehi non stiamo passando nulla..." disse un sacco di fesserie preso dal momento ma perché fondamentalmente non voleva che lei piangesse.
Voleva che agisse quello si, ma non che patisse.
"Ma nel frattempo tutti siete in costante ansia per come andrà a finire.. e poi i miei figli che devono lasciare tutto, interrompere le loro vite per occuparsi della mia... onestamente Andy a volte io credo che sarebbe stato meglio, più facile, per te anche per i ragazzi se io fossi morta in quella ambulanza" disse singhiozzando.
Non le urlò come avrebbe voluto. Non la scrollò.
Si limitò a dirle mogio:
"No ti stai sbagliando. Ok senti ..Ci sono stati momenti in cui magari sarebbe stato più facile per te, molto meno doloroso senza tutte queste sofferenze.. ma non lo sarebbe stato per me ok? Io affronterei ogni cosa dovessimo mai affrontare e poi l'affronterei ancora e ancora solo per... tenere un momento in più la tua mano nella mia, per averti vicino a me"
Lo guardò adorante e alla fine lo abbracciò. Ringraziò Dio di averlo nella sua vita.
Andy si crogiolava nella abbracciò nonostante la tristezza che provava.
'Ti prego, non portarmela via... prendi me...'
"Ti amo Andy"
Lui non rispose.
Si allontanò per guardarlo negli occhi e lo ripeté, tenendo le braccia dietro la sua nuca.
"Ti amo Andy"
Lui le sorrise con le lacrime agli occhi e le accarezzò il volto.
"Anch'io ti amo Sharon"
Poi, come al rallentatore, si baciarono. Sembrava la loro prima volta, senza fretta, assaporandosi, non volendo che finisse.
Era più di una pomiciata sul divano, era un'espressione di amore puro.
