Craig aveva cercato di mantenere la calma. Davvero, lo aveva fatto. Ma poi, lo vide. Di nuovo. Harry. In piedi troppo vicino a Vik, che parlava, sorrideva, come se non avesse limiti. Craig bruciava di gelosia. La sua mascella si serrò, i suoi pugni si serrarono. E prima ancora di pensarci. Si stava già muovendo.

Senza esitazione, Craig avvolse le braccia attorno a Vik da dietro, tirandolo contro il suo petto. Vik si irrigidì leggermente, sorpreso.

Harry sollevò solo un sopracciglio, divertito. Craig appoggiò il mento sulla spalla di Vik, la sua presa ferma, protettiva, possessiva. I suoi occhi castani si fissarono su Harry, taglienti e inflessibili. Sfidandolo. Le labbra di Harry si curvarono in un sorrisetto.

"Beh, non è adorabile?" meditò, incrociando le braccia.

Craig non batté ciglio.

"Non adorabile", disse piatto. "Territoriale".

Vik sospirò. "Craig..."

Craig lo ignorò, i suoi occhi ancora fissi su quelli di Harry.

Harry ridacchiò. "Rilassati, amante. Non avevo intenzione di rubarlo."

Craig socchiuse gli occhi.

"Sì? Bene. Perché falliresti."

Harry sorrise, scuotendo la testa. "Sei divertente quando sei geloso."

Craig strinse i denti. "Non sono geloso."

Vik sbuffò. "Ti sei letteralmente avvolto intorno a me come uno scudo umano."

Craig sbuffò.

Harry sorrise e alzò le mani in segno di resa. "Va bene, va bene. Vi lascio soli, piccioncini."

Si voltò verso Vik, sfoggiando il suo solito sorriso compiaciuto.

"Ci vediamo in giro, Vik."

Craig ringhiò sottovoce. Harry ammiccò. E poi se ne andò. Craig rimase avvolto intorno a Vik, continuando a fissare la figura di Harry che si allontanava. Vik inclinò leggermente la testa.

"... Ora ti lasci andare?"

Craig strinse le braccia invece.

"No."

Vik roteò gli occhi ma sorrise.

"... Molto possessivo?"

Craig si sporse, le sue labbra sfiorarono l'orecchio di Vik.

"Sei mio."

Vik sentì un brivido corrergli lungo la schiena. Sì. Non si stava lamentando.