La divisa del Generale
"Bene Armand, al nostro rientro a Parigi farò venire il notaio per sistemare la questione. Adesso però ho bisogno di un buon notaio del posto, puoi aiutarmi? C'è un'altra questione di famiglia che devo risolvere, prima di partire!"
"Si, certo Augustin! A Collegno abbiamo un notaio davvero eccellente! Ma dimmi fratello cos'altro vuoi fare?!"
"Vedi, in Francia ho ottenuto dai sovrani che Oscar sia il mio erede, seppure … ehm … donna. Vedi, io devo assicurarmi che anche queste terre restino alla nostra famiglia…..per cui ho pensato di adottare Andrè! Tanto ormai è lo sposo del mio erede! Non cambierà nulla, ma se i Duchi dovessero fare storie, io ho già risolto il problema! Semplice!"
Augustin mi guarda con un'aria davvero strana. La sua logica, impeccabile, a me pare follia!
"Ma ... Augustin .. tu davvero vuoi adottare André?! ... E' piuttosto insolito ..."
"Perché insolito? E' mio genero, è cresciuto in casa mia, con il mio erede, cosa ci vedi di male? E' il marito della mia figliola!"
Certe volte non riesco a capire mio fratello Armand, eppure è tutto così semplice! Adotto Andrè, così eredita le terre di Collegno. Ma cosa c'è mai di strano in tutto ciò?
"Si, si Augustin! Però, adottando André, Oscar diventerebbe sua sorella! Ma ti rendi conto che pasticcio!"
"Oh...ma quale pasticcio e pasticcio! Loro sono marito e moglie!"
"Si, però Augustin ... Oscar, André, cosa pensate in proposito?!"
"Armand, io trovo che quello del Generale sia un atto di stima nei miei confronti….per il resto….beh si, è un poco strano, ma Oscar è mia moglie, io la amo…"
Guardo Oscar, la mia dolcissima sposa! La accarezzo tutta con uno sguardo. Quanto è bella, seduta accanto a me, con l'aria un poco imbarazzata dalle mie parole. Certe affermazioni fatte in pubblico la imbarazzano ancora. Pazienza, io la amo e tanto basta!
"Zio Armand, all'inizio, prima che cominciasse tutta questa storia ... Cioè prima che decidessi di diventare la moglie di Andrè, pensavo a un eventuale matrimonio con lui, come ad una sorta di incesto. In seguito, mi sono resa conto di non amarlo come fratello, ma come uomo! ... Quindi per me, adottato o meno da mio padre, lui rimarrà sempre mio marito."
"Augustin, lo sai che stai combinando un grande pasticcio? Per la Chiesa, si tratterà comunque di una situazione anomala. Andrà in qualche modo gestita, io non voglio che i miei nipoti vivano nel peccato!"
Avrò anche rinunciato alla tonaca, ma certe abitudini, certe idee, fanno ormai parte di me.
"ARMAND ... Ti prego! Ma quale peccato! Ti risulta forse che André sia mio figlio! Su dai Armand, non dire stupidaggini che già ne sento abbastanza per tutto il giorno! E adesso vediamo di sbrigare il lato burocratico della questione!"
"Si, si….certo Augustin….certo, però io una dispensa papale la vorrei per i miei nipoti. Chissà se tra le mie conoscenze trovo qualcuno che possa aiutarmi...uhm….magari padre Marcellino, segretario di Sua Santità….sempre se non è troppo arrabbiato per la mia ultima missiva….."
"Quindi l'hai già inviata!"
"La missiva in cui ho reso la tonaca? Certo che si!"
"Uhmmm ... mi chiedo, cosa diranno alla Santa Sede! .. Rimarranno delusi! Ci pensi Armand, magari in questo momento decidono le tue sorti per proclamarti Papa. Sai che soddisfazione per la nostra famiglia?!"
"Augustin, l'attuale Pontefice gode di ottima salute! Per il momento non è previsto nessun conclave. Per cui rilassati…..e poi non mi avrebbero mai eletto papa….stai tranquillo!"
"Si, si ... Ma come si suol dire caro fratello: mai mettere freno alla divina provvidenza! Anche se tu, non ti sei esonerato, visto che hai pensato bene di riprodurti, pazienza!"
Alzo gli occhi al cielo, davvero Augustin è un uomo impossibile. Adesso avrebbe voluto un Papa in famiglia! La sua smania di grandezza è davvero illimitata! Vengo però distratto dai miei pensieri da un leggero tocco alla porta.
"E' permesso, signori?"
"Avanti, prego Michele ..."
Poso un vassoio sul tavolino, davanti a Madame, su cui è collocata una lettera sigillata, dico: "Perdonate il disturbo, è appena arrivata questa missiva per madame la comtesse….ehm..."
"Una missiva per me! Chissà chi la me la manda?"
Mio padre incalza: "Su avanti Oscar, leggi!
"Si, certo ... vediamo cosa c'è scritto .. dunque ... E' della contessa Costiglione, che strano ... Padre annunciano una nuova visita qui al castello ..."
"Bene! Benissimo direi! … Marchesa, vedete che l'altra sera abbiamo visto giusto! Quella ragazza si è invaghita di Victor! Perfetto! Oscar, rispondile subito ! Dille che è la benvenuta e di portare con se la figlia! Ih ih….se tutto va come immagino…..avremo un depresso in meno con noi! Ih ih ih"
Sono davvero felice! Adesso sistemo anche Victor, così la smette di fare gli occhi dolci alla mia piccola Oscar!
"Ma Augustin! davvero vuoi favorire le stravaganze di una ragazzina? E poi, prima di esultare in questo modo, sai Victor cosa ne pensa? Anche lui è attratto da quella ragazza?"
"Certo che sarà attratto da quella ragazzina, come la chiami tu! Vedrai! Io sono bravissimo a combinare matrimoni! E la contessina Elena è perfetta per Victor! Allegra, vivace, espansiva! Vedrai Armand! In fondo, i matrimoni delle mie sei figlie sono tutti perfetti! Ih ih ih"
"Augustin, dimmi, non avrai in mente di portarla con noi?"
"Certo che si! Non posso di certo lasciare qui Victor! Ti pare?! Come possiamo partire con un soldato in meno! Si sposano e partiamo...oppure si fidanzano, e poi si sposeranno a Parigi….uhm...questi sono piccoli dettagli che vedremo in seguito!"
"Dettagli! Tu li chiami dettagli! Augustin, come fai a essere tanto sicuro che Victor si voglia sposare? Ma ti rendi conto di cosa dici?!"
"Certo che si! Stai tranquillo Armand! L'altra sera mi è parso ben disposto nei confronti della contessina! Su su...e poi….io ordino e lui ubbidisce, come tutti! Vedrete, ne sarà compiaciuto, non avrà nulla da ridire! E suo padre, mio buon amico, mi sarà grato delle attenzioni che riservo a suo figlio!"
"Andrè, ma nei fumenti di mio padre per caso il dottore Pautasso ci ha messo qualche erba strana?"
"Oscar è risaputo che alcuni monaci della zona facciano uso di erbe particolari, molto probabilmente le avranno mescolate a quelle del Generale, non si spiega in maniera diversa."
"Già...di tutte le follie di mio padre, questa è una delle più assurde…...obbligare Victor a sposarsi…"
"Figlia mia, non vedo cosa ci trovi di tanto assurdo! Infondo non ho scelto bene per te? Su, avanti, parla!"
"Ma cosa c'entra questo Padre? Io e Andrè ci conosciamo da quasi trent'anni! Siamo cresciuti assieme e...ci amiamo…...ecco! Ma della contessina e del Maggiore non sapete nulla!"
"So, quanto basta. E' inutile dilungarsi, rispondi alla Contessa che siamo ben lieti di riceverli! … Magari porterà l'anello del fidanzamento! Ih ih .. quanto temo recuperato che sarebbe!"
"Oh...Padre, siete impossibile! Comunque risponderò che saranno i benvenuti, state tranquillo! Ricordo perfettamente le buone maniere! Ed ora, se non vi dispiace, vado a riposare un poco…...Andrè, mi accompagneresti in camera nostra?"
"André hai sentito mia figlia?! Su coraggio figliolo, sbrigati non farla aspettare e soprattutto lasciala riposare, intesi André?"
"Sissignore!"
Mia nipote e suo marito lasciano lo studio, guardo mio fratello e ribatto immediatamente: "Augustin, ti rendi conto che pretendi che tutti ti obbediscano!"
"Armand, non vedo cosa ci sia tanto di strano! La mia famiglia non è felice?!"
"Oh Augustin, sei davvero impossibile!"
"Impossibile o no, tutto va per il verso giusto. A proposito, sappiate che ho scritto a Marguerite, penso che sarà già a conoscenza di ogni cosa …"
"Si può sapere di grazia cosa le hai scritto?"
"Certamente mio amato fratello! L'ho messa a conoscenza di te e della Marchesa qui presente!"
"Dici davvero Augustin!"
"Certo! Le ho detto che deve preparare le vostre nozze, così al nostro rientro non perderemo altro tempo! Voglio che non viviate più nel peccato ma che la vostra unione venga vissuta alla luce del sole! …. Scusate la franchezza Marchesa!"
"Vi ringrazio ancora Signor Generale, siete un uomo molto generoso!"
"Non dovete ringraziarmi Marchesa, è giusto che mio nipote abbia il cognome che gli spetta, peccato che non posso dire altrettanto del tuo primogenito Armand! Ed è tutto per colpa tua!"
"Ma Augustin …"
"Taci, scellerato e codardo di un Jarjayes! Se ti fossi preso le tue responsabilità sin dall'inizio, Carlo porterebbe il nostro nome, non quello dei Saluzzo! …. Marchesa non capisco come abbiate potuto accettare simili condizioni da questo … meglio lasciar stare!"
Guardo male mio fratello, muovo una mano come a voler scacciare un brutto pensiero, tanto ormai non c'è soluzione, quello che è fatto appartiene al passato.
"Augustin, ti prego non ricominciare! Parli bene tu, che non hai mai avuto alcun tipo di problemi! Te l'ho già spiegato! Non avevo nulla da offrire ad Anna, se non la mia miseria!"
"Scellerato che non sei altro! Potevi cercare il mio aiuto! Forse credevi che ti avrei voltato le spalle?"
"Ecco … io …."
"Non avevi alcuna fiducia in me!"
La Marchesa mi guarda smarrita e con tono basso ribatte: "Generale, Armand ed io temevamo di affrontare uno scandalo di proporzioni epiche. Se Voi malauguratamente non ci aveste aiutato, cosa sarebbe stato di me, di Armand e soprattutto di Carlo?!"
"Beh, certo in proposito come darvi torto! Però… Armand, d'ora in avanti vedi di rigare dritto e non peccare più!"
"Ma Augustin!"
"Armand, tu mi hai compreso benissimo! Adesso vogliatemi scusare che devo andare in giardino. Voglio vedere come procedono gli allenamenti di Charles e Louis! Con permesso Marchesa!"
"Prego Generale."
Vedo mio fratello lasciare lo studio, tira a se la porta, guardo Anna, le vado incontro, l'abbraccio le dico: "Anna, ma lo hai sentito?! Mio fratello è davvero fuori di se! Ha inteso nuovamente che io e te non dobbiamo più fare l'amore fino al matrimonio! E' impazzito, non ho più alcun dubbio!"
"Armand, tuo fratello è fatto a modo suo, ma non è cattivo. Mi commuove come si stia prodigando per aiutarci …"
"Si, lo riconosco! Ma dimmi, come potrei starti lontano! … Ascolta Anna, cosa ne diresti se chiudo la porta a chiave e ci intrattenessimo qui nello studio?!"
"Ma Armand!"
"Su, cara, non è certo la prima volta che ci appartiamo qui! Anzi, sono sicuro che il nostro piccolo, che a breve nascerà, lo abbiamo concepito sulla scrivania, come Carlo del resto, ricordi?!"
"Come potrei dimenticarlo! Armand, se penso alla nostra prima volta …."
"Tremavi, non volevi … ma l'amore che sentivi per me, ti ha fatto superare tutte le barriere che ci separavano! Amore mio, sapessi quanto ti ho amata e quanto ti amo! Ti amo Anna, ti amo da impazzire! .. Su, dai vieni … Ti voglio Anna, ti voglio ancora sulla scrivania."
"No, aspetta Armand, dimentichi che al castello non siamo soli. Potrebbero cercarci e …."
"Non l'ho dimenticato Anna, ma non l'hai sentito mio fratello? E' in giardino con Charles e Louis."
"Si, però …."
"Però niente! Su dai vieni qui … Forse non mi desideri abbastanza?"
"Ma cosa dici Armand! Certo che ti desidero, ti voglio! Armand, vorrei che stanotte venissi in camera mia, però …"
"Su dai! Cosa credevi, che non sarei venuto? Dimmi, come potrei starti lontano! …. Ma prima di chiudere la porta, voglio che mi dai un bacio …."
"Armand, non temi che qualcuno possa entrare e vederci …"
"Anche se fosse! Ormai tutti sanno di noi. Ti amo …. Ti amo Anna, non mi stancherò mai di dirtelo, adesso baciami ….."
Stringo a me la mia amata, sento il profumo della sua pelle, fresca e delicata, non capisco più nulla, sussurro: "Anna, Anna … non ce la faccio più, devi essere mia, adesso! Vado a chiudere la porta immediatamente, aspetta …"
Mi sciolgo dai suoi baci, dal suo caldo abbraccio, sono all'apice del desiderio, non resisto ancora a lungo.
A grandi falcate, raggiungo la porta, la mia mano sfiora la chiave quando vedo la maniglia abbassarsi, la porta si spalanca con irruenza, e batto la testa.
"Accidenti che male!"
"Padre, scusate, Vi ho fatto male! Io non volevo!"
Mi porto la mano alla fronte indolenzita, e con molta pazienza, sussurro: "Tranquillo Carlo, non è successo nulla!"
Guardo mio figlio, ha spalancato la porta con impeto. Povero me, che botta che ho preso!
"Padre, non è così, Vi ho fatto male! La fronte è tutta rossa! Oh Padre mi dispiace!"
"Ti ho detto che non è nulla Carlo …."
Guardo mia madre, la scruto e domando: "Madre, anche Voi, vi siete fatta male?"
"Io? Ma cosa dici Carlo!"
"Ecco, siete tutta rossa in viso, e così ho pensato che …"
"Ma no, Carlo! E' solo che … che .. ho caldo, ed ho chiesto al Cardin… cioè ad Armand … cioè a tuo padre, di portarmi fuori a prendere un poco d'aria, vero Armand?"
"Si, certo Anna! Però adesso che con noi c'è Carlo, possiamo andarci insieme …"
"Armand, Carlo ha ragione, fa vedere! …. Armand il colpo che hai preso alla fronte, è stata davvero forte. Si sta gonfiato!"
"In effetti fa male Anna, ma non importa, ormai è successo …"
"No, aspetta Armand, sarebbe meglio fare degli impacchi con l'acqua fresca."
"Madre, avverto io Giovanna, le dico di preparare l'acqua fresca! … Padre, scusatemi, faccio in un attimo …."
Sorrido, vedo mio figlio uscire di corsa, è preoccupato per me, Anna mi si avvicina ancora, e sfiorandomi delicatamente con le dita la fronte, mi dice: "Caro, ti sei fatto davvero male …"
L'abbraccio, la bacio, le dico: "Questa notte, non chiudere la porta, sarò da te!"
"Ti aspetto amore …."
Ho assistito in parte agli allenamenti. Charles e Louis sono visibilmente accaldati, mia figlia Joséphine corre incontro a suo marito e gli porge l'asciugamano. Charles si asciuga la fronte. Noto con immenso piacere che mia figlia e suo marito, nonostante tutti questi anni di matrimonio, si amano ancora. Proprio come me e la mia Marguerite. Ahhh mia Marguerite, quanto mi manchi! Accidenti a questa missione, non ce la faccio più! ….. I miei pensieri impudichi vengono distolti da Sassoin e La Salle che mi si avvicinano.
"Sassoin, vedo con piacere che i miei generi se la cavano bene!"
"Sissignore! Sono migliorati tantissimo, potete essere fiero di loro!"
"Infatti, ne vado fiero! Che dire! Da due inetti buoni a nulla quali erano, adesso posso vantare di avere altre due lame su cui contare. Certo non sono alla vostra stregua, ma per lo meno possono difendersi in caso di attacco."
La Salle ribatte: "Certo Signore! Soprattutto adesso che dovremmo portarci dietro un bambino ed un'altra donna, ci saranno utili!"
"Non dimenticare soldato che mio fratello, anche se spretato, sa tirare di spada. A proposito, da domani occupatevi anche di lui."
"Del Cardinale Signore?"
"Sassoin, di cardinalizio mio fratello non ha più nulla! Anzi, credo che non lo sia mai stato!"
"Generale, La Salle ed io possiamo andare?"
"Si, certo! Andate pure!"
"Con il Vostro permesso."
I due soldati si allontanano, Louis entra a palazzo e Charles e mia figlia si avvicinano.
"Joséphine, non ho visto per tutto il tempo Marianne, dov'è?"
"E' in camera sua padre. E' da stamattina che non fa che dare di stomaco."
"Bel guaio! E pensare che tra qualche giorno dobbiamo lasciare la Contea! … Tu invece, noto con piacere che stai bene."
"Benissimo Padre! Anzi, mai stata meglio, vero Charles?"
"Si, Generale, Joséphine sta benissimo."
"Immagino …. Ascolta Joséphine, riguardo ad Oscar, come ti sembra? Cioè secondo la tua esperienza, tua sorella gode di ottima salute?"
"Ma certo Padre, Oscar sta benissimo!"
"Comunque, prima di partire, manderò a chiamare il dottore, voglio che visite tutte Voi, compresa la Marchesa."
"Ma Padre, io sto benissimo, non ho bisogno di alcun dottore!"
"Invece ti sbagli. Tu come le altre donne gravide di questa casa, verrete visitate! Voglio avere la certezza assoluta che possiamo rimetterci in viaggio."
"Ma Padre, chi più di me, può sapere che sto bene?"
"Il dottore naturalmente!"
"NO! Padre! Vi dico che sto benissimo, e nessun medico mi visiterà, se non in caso di effettiva necessità! Mi sono spiegata Padre?! "
"JOSÉPHINNNE! SEI UN'INCOSCIENTE!"
"Padre, avrò il mio settimo figlio, cosa volete che ne sappia un uomo che non ne ha mai avuto uno!"
"JOSEPHINE SEI INDISPONENTE! … Charles ti ordino di dire qualcosa!"
"Mio Padre ha ragione Charles, su avanti, parla! Digli che sto bene e che non ho bisogno di nessuno, se non di te!"
"Ecco, Generale …"
"JOSEPHINE, SEI DI UNA SFACCIATAGGINE UNICA!"
"Ah ah ah ah … Sono tutta zio Claud! Non è così? …. Andiamo caro, su vieni, hai bisogno di un bel bagno rinfrescante, e dopo mi dovrai fare un bel messaggio come dico io!"
"SEI UNA SFACCIATA! VIA! SPARITE VOI DUE!"
Mio marito ed io ci allontaniamo, mi dice: "Joséphine, ma si può sapere perché devi provocare in continuazione tuo padre?"
"Ma Charles, lo hai sentito? Lui vuole che quella specie di pappagallo di dottore mi visiti senza che io ne abbia bisogno."
"Si, si cara, ma tuo padre si preoccupa solamente per la salute delle sue figlie. Riconosco che anch'io al suo posto mi preoccuperei. Non dimentichiamoci che tra non molto ci metteremo in viaggio e …"
"Oh adesso basta Charles! Io non ho bisogno di nessuno, all'infuori di mio marito! … Charles …"
"Dimmi cara …"
"Dopo il bagno, voglio che mi massaggi …"
"Hai male alle gambe cara?"
"Ma no! Cosa hai capito! Io non ho nulla! L'unica malattia di cui soffro, è il mal d'amore! Sai che ti dico! Che il bagno lo faremo insieme! Dai Charles, muoviti!"
Prendo mio marito per mano, alzo un poco la gonna con l'altra mano, per non inciampare, ed allungo il passo per raggiungere il prima possibile la nostra camera!
"Andrè cosa ne pensi dell'idea di mio padre?"
"Quale Oscar, tuo padre nello studio ne ha proposte almeno tre."
"Tre?!"
"Certo, la prima, quella della mia adozione, poi il titolo per Armand, ed infine una moglie per Girodelle."
"Ah ah ah … Hai ragione Andrè! Mio padre ha davvero mille risorse ed una soluzione per tutti! Comunque mi riferivo alla tua adozione. André non ti dispiace che il tuo cognome passi in secondo ordine?"
"Oscar, io non rinuncerò mai al mio cognome, nemmeno quando diventerò un Jarjayes! …. Oscar, quando tuo padre mi ha proposto di sposarti, sapevo che avrei rinunciato a tanto! Ma pur di sposarti, avrei rinunciato a tutto, anche al mio nome! … Ti amo Oscar! L'unica cosa che conta per m, è che tu sia moglie. Che tuo padre mi cambi anche il nome, non gli piace Andrè?! Ecco, può chiamarmi anche in un altro modo, l'importante per me, è averti …."
"Anch'io ti amo Andrè … ti amo ….."
Abbraccio mia moglie per darle un bacio, mi accorgo del suo ventre pronunciato, poso la mano, sussurro felice: "Oscar, il nostro bambino sta crescendo ….."
"Ehmm ….. si, per fortuna ho fatto predisporre nuovi pantaloni, con dei nastrini per poterli allargare ancora un poco …."
"Oscar, prima di partire dovrai mettere nel bagaglio degli abiti adatti alla tua condizione. A proposito, la sarta li ha consegnati?"
"Non ancora André. Le ho ordinato di portarli due giorni prima della nostra partenza."
"Non capisco, forse non sono pronti?"
"Non te lo saprei dire! E' solo che ho deciso in questo modo, per non creare confusione …"
"Continuo a non capirti …"
"Andrè, hai forse fretta di vedermi in quelle vesti?!"
"Oscar, comunque ti vesta, per me sarai sempre bellissima!"
Stringo forte mia moglie, appoggio le mie labbra sulle sue e piano inizio a stuzzicarle. Le mordicchio, appoggio la mia lingua, finche Oscar non risponde al mio bacio, che piano piano diventa sempre più intimo.
"Oscar, cosa ne dici di fare una passeggiata prima di pranzo?"
"Va bene Andrè! … Andrè che ne dici se prendiamo qualcosa da portare via, e rimaniamo fuori?"
"Ottima idea amore! Io e te soli, senza nessuno intorno. Andiamo in cucina e facciamoci preparare qualcosa! …. Su, dammi la mano, andiamo …."
Armand, io e nostro figlio, percorriamo i corridoi sottostanti, per raggiungere il parco quando incontriamo il Generale che da disposizioni a Giovanna.
"Madame, desidero che per la festa di mio genero non manchi nulla, voglio che sia tutto assolutamente perfetto!"
"Signur, me ne occuperò personalmente, vedrete, rimarrete soddisfatto."
"Bene...ma Armand, cosa ti sei fatto in viso…..cos'hai?"
"Ecco … io … Augustin …"
Mio nipote timidamente ribatte: "Vedete Generale, è stata tutta colpa mia! … Mio padre era dietro la porta, io sono entrato e l'ha presa in pieno volto."
"Davvero? Oh….povero Armand! Devi metterci una pezza bagnata con acqua fredda! Giovanna, provvedete immediatamente!"
"Ma non è niente Augustin! E poi ci ha già pensato mio figlio …."
"Bene...bene...allora vi lascio, vado a controllare che Oscar si stia riposando…...nelle sue condizioni ne ha bisogno …"
Giovanna ribatte: "Signur(Signore) Le Comte non è in camera sua, è andata via con suo marito."
"Che cosa? Mia figlia è uscita? Ma.…..lei deve riposarsi…..Giovanna, sapete per caso dove è andata?"
"Non lo so Signur, ma Lucia, la ragazza che si occupa della cucina, mi ha detto che Vostra figlia e suo marito hanno preso delle provviste. Pare che rimangano fuori per tutto il giorno."
"Cosa?! ma sono due incoscienti? Adesso vado subito a cercarli! Da quanto tempo sono usciti?!"
"Da quasi un'ora Signur …"
"Cosa?! E sapete se sono uscita a piedi, in calesse o a cavallo?"
"Con il calesse Signur …"
"In calesse…...chissà dove sono andati! Devo andare a cercarli…..Voi...Voi dovevate impedire loro di uscire!"
Mio fratello ribatte: "Augustin! Ma ti rendi conto di esagerare! Lascia in pace tua figlia! Cosa vuoi che le accada!"
"Come sarebbe a dire cosa vuoi che le accada?! Potrebbe stancarsi! E non fa bene al mio nipotino! Ma insomma Armand! Quei due…...uff….nessuno che mi capisca….." sbuffo sconsolato, ma è mai possibile che in questa casa io sia l'unico a preoccuparmi? Qui tutti fanno quello che credono senza pensare alle conseguenze!
"Smettila Augustin! Sei davvero insopportabile!"
"No...sono solo un padre che si preoccupa per la salute della sua figlia minore, che è in attesa del suo primo figlio…..mi spieghi cosa c'è di male?!"
"Ascolta Augustin, Oscar non è l'unica donna che aspetta un … Giovanna per favore porta via Carlo."
"Si, certo Signur! Marchesino venite con me."
"Ma Padre, mi avevate promesso di fare una passeggiata insieme…"
"Si, certo, non appena avrò parlato con mio fratello. Adesso vai, ti raggiungo tra poco."
"Va bene Padre, come desiderate!" vado via un poco sconsolato, tenendo per mano Giovanna. Che donna strana…..ha l'età della mia mamma ma non è sposata e non ha figli. È sempre vestita di nero, con i suoi occhialini ed i capelli raccolti. Sempre seria ed impettita, mai un sorriso…mia madre invece sorride sempre! Ed ultimamente ancora di più!
Non appena mio figlio si allontana guardo dritto negli occhi mio fratello e continuo: "Augustin, tua figlia non ha bisogno di tutte queste attenzioni da parte tua! Vuoi capire che la irriti solamente?! Lasciala vivere tranquilla e poi non è l'unica donna che metterà al mondo un bambino!"
"Ma è l'unica che metterà al mondo il MIO erede, chiaro? A proposito Marchesa, giacché siamo soli, potrei farvi una domanda?"
"Oh Augustinn! Non so come faccia tua figlia a sopportarti!" scuoto la testa sconsolato, mio fratello è ormai irrecuperabile!
"Dite pure Generale!"
"Ecco...vedete...se ho ben compreso Voi e mia figlia siete circa allo stesso punto della gravidanza….ehm..."
"Sissignore …."
"Ecco...però mia figlia è meno…..in carne, passatemi il termine, di Voi e delle altre mie figlie….io inizio a preoccuparmi…"
"Ma no, Signore, non avete nulla di cui preoccuparvi! E' solo che Vostra figlia ha un fisico molto asciutto. Presumo che sia una sua caratteristica, e come se non bastasse Armand mi ha detto che è un saldato, e poi Oscar è alla sua prima gravidanza, invece per me è la seconda, e per madame Marianne è la quinta, e Madame Joséphine addirittura alla settima, quindi è logico che sia differente da Vostra figlia Oscar! Tranquillizzatevi Generale, Oscar sta bene, ha bisogno solamente di tranquillità, tutto qui!"
"Voi siete sicura? Ha messo un poco di pancia, certo, ma secondo me è molto magra! E poi Voi parlate di tranquillità…..ecco...vado a cercarla e la riporto al castello, così sta tranquilla! Vedi Armand, anche la Marchesa è del mio stesso avviso…"
"Augustin! Non distorcere le parole di Anna! Smettila! Lasciali tranquilli! Una giornata lontano da te non potrà che farle bene, e adesso io recupero mio figlio e tu occupati di Victor! A proposito, dov'è quel ragazzo? Possibile che si isoli continuamente! Vai a fargli un po' di compagnia."
"Oh...a Victor pensaci tu…..magari fallo confessare! Io devo occuparmi del mio nipotino!"
"Confessare Victor! Ma dico Augustin, sei fuori o cosa! Ti ricordo che io non sono più un Cardinale."
"Ma Victor mica lo sa….ih ih ih….su,...così magari con te si apre un poco…..ih ih ih"
"Augustin! Ti ricordo che quel ragazzo era presente alla riunione, possibile che non ricordi! Fratello sei troppo preso dai tuoi problemi che lo hai dimenticato? Tutti sanno che tra non molto sposerò Anna, quindi parlaci tu con quel ragazzo, sei padre di figlie già grandi e non solo, mi risulta che hai anche dei pro nipoti, quindi, saprai come risollevare quel ragazzo! Adesso, se non ti dispiace, noi andiamo!"
"Vado anche io, devo cercare quegli incoscienti di figlia e genero!"
Non c'è modo di fare ragionare mio fratello, quando si mette in testa qualcosa, non si ferma davanti a nulla. E con oscar ha una vera ossessione. Direi che è geloso di Andrè. Si, decisamente mi da questa sensazione.
Vado verso le scuderie, trovo Giuseppe lo stalliere e gli dico: "Beppe, sella il mio cavallo, veloce! E dimmi, hai visto dove si sono diretti mia figlia e mio genero?"
"No, Signore! Non li ho visti."
"Come non li hai visti? Non hai preparato tu il calesse?! Dico….ma cosa fai tutto il giorno!"
"Non ho preparato alcun calesse, ed io mi sono occupato di ripulire la cascina."
"Pulire? Qui è tutto sporco! E' mai possibile che qui regni un tale lassismo! Ah, ma lo so io….è tutta colpa di Michele! Ma al mio rientro mi sentirà! E adesso muoviti, esigo il mio cavallo, sellato e pulito! VELOCEEEE!"
"Sissignore!"
"Allora, hai fatto?! Sei di una lentezza esasperante!"
"Signore, è quasi pronto…."
"Oh...sei una vera piaga….la guarda, la coperta sotto la sella va distesa bene, non così! Ma povero animale! Ma tu gli vuoi male! I cavalli vanno trattati bene! Ma chi ti ha insegnato? Eh….dimmi! Lascia stare che finisco io, prima che fai male al mio stallone! Va' vai a spalare il letame, almeno quello lo sai fare?!"
Guardo lo stalliere davvero male, questo ragazzo è in vero incapace! Ah, davvero, in queste terre si nota un lassismo incredibile! Qui Giovanna e Michele mi sentiranno! Oh...Nanny, se ci fossi tu qui, sarebbe tutto perfetto!
Sistemo la sella, la blocco, preparo i finimenti, regolo le staffe, do una mela ed una carezza al mio stallone nero, Hannibal, e monto in groppa….si ma adesso da che parte li cerco?
Vediamo….se io volessi fare quello che stanno facendo loro, io ovviamente con la mia Marguerite, dove andrei? Vediamo un poco, no…..verso sud no perché c'è un piccolo borgo…...verso est neppure, ci sono quei monaci, fissati con le loro erbette ed il suono delle campane, riescono a disturbarmi il riposino pomeridiano, quindi direi verso nord, nord ovest….si si….di lì ci sono le mie terre, ma in questa stagione nei campi non c'è nessuno, il grano verrà tagliato tra qualche settimana, ed il gelso è ancora sulle piante….si, io andrei verso nord ovest!
"André, questo posto è perfetto! Direi di fermarci. Che bello, voglio tornare non prima del tramonto. E' meraviglioso, lontano da tutto!"
"Si, hai ragione! C'è un bel noce sotto cui riposare all'ombra, un canale per abbeverare il cavallo, e tanto verde attorno a noi! Prendo la coperta da stendere a terra, così non prendi freddo!"
Andrè è sempre così gentile e premuroso nei miei confronti, lo è sempre stato, ma prima non me ne rendevo neppure conto!
"Grazie André! ….. André dopo domani sarà il tuo compleanno, ed è il primo che festeggiamo come marito e moglie …"
"Si...sono felicissimo, Oscar! Dai vieni qui…..togliamoci scarpe e calze! È così bello stare in mezzo all'erba! Vuoi una fetta di torta?"
"Si, ho tanta fame! Sai Andrè, negli ultimi giorni, non faccio che mangiare, forse è per questo motivo che sono ingrassata …."
"Ah ah ah….no Oscar, tu sei ingrassata perché ospiti nostro figlio….stai tranquilla! E poi i pantaloni nuovi ti stanno benissimo! Dai vieni…..prendo la torta dal cestino...però ti imbocco io!"
"Ma no, André ! Preferisco mangiare da sola."
"No no…...a te ci penso io!"
Attiro mia moglie su di me, la stringo in un abbraccio e prendo un pezzetto di torta. Voglio passare tutta la giornata a viziare il mio diavoletto biondo, quanto è bella la mia Oscar, ha addosso una camicia molto femminile, almeno rispetto a quelle che indossa di solito, con le rouge ed una scollatura da cui si intravede la curva dei seni. E poi è rosa, Oscar non ha mai indossato una camicia rosa, è da femmina….in questi ultimi mesi è cambiata molto, ha imparato ad accettarsi, ad essere una donna. Ed è diventata ancora più bella…..quanto la amo.
"Ecco, su apri la bocca….uhm...ih ih ih"
"Oh André, su dai! … Non guardarmi così! … E va bene, ma solo questo boccone! … Ecco accontentato, adesso dai a me, la mia fetta!"
"Ecco Oscar, prendi …."
"Adesso tocca a te André, su apri la bocca!"
Avvicino un boccone di torta alle labbra di Andrè, quando vedo che arpe la bocca, io lo allontano e lo mangio. Ih ih….come mi diverto…..anche da bambini facevamo così!
"Ahm...….però così non vale! Devi permettermi di mordere la fetta! Ne voglio anche io!"
"Ah ah ah …."
Poso le mie labbra sulle sue, piano, con dolcezza. Sa di torta, di mele, di zucchero…...Oscar sa di casa. La mia casa. La accarezzo, la stringo di più a me!
"Andrè … ti amo Andrè …."
Passiamo alcune ore in tranquillità, ridendo e scherzando, accarezzandoci e baciandoci. Oscar si riposa, almeno è tranquilla e si rilassa, lontana dal castello.
Sentiamo in lontananza gli zoccoli di un cavallo, mi alzo appena per vedere…
"Oscar, sta giù…..credo stia arrivando tuo padre…"
"Cosa! Ma non è possibile! André, non voglio che ci trovi, andiamo dietro a quel cespuglio."
"No no….stiamo fermi…..magari passa oltre…...shhhh…."
Sono diverse ore che giro per le terre limitrofe al castello, ma di quei due neppure l'ombra.
Dove si saranno andati a nascondere! Ah, ma quando li troverò, perché io li troverò, mi sentiranno! Neanche fossero due ragazzini!
Mi alzo sulle staffe, scruto bene, e dall'alto del mio cavallo vedo un calesse abbandonato, ed un cavallo da traino che si sta abbeverando al ruscello. Che siano miei due ragazzi? Uhm….scendo da cavallo, e mi avvicino a passo felpato…..
"Andrè...vieni nascondiamoci...saliamo sull'albero... mio padre non ci cercherà mai lì!"
"Tu credi Oscar! Tuo padre è capacissimo di venirci ad acciuffare anche in capo al mondo"
"Sccch...no no...sai...lui crede che io non riesca più ad arrampicarmi! Muoviti! Che ci divertiamo un poco!"
"Va bene Oscar, presto sbrighiamoci! Ih ih ..."
Saliamo su un alto albero, per fortuna sono ancora agile. Ci sistemiamo su due branchie, comodi. Vedo mio padre passere e cercarci.
"Uff... qui c'è una coperta, un cestino...ma loro dove sono? Quanti pensieri..."
"Ih ih.. guarda.. "
Prendo una gemma, e la lancio verso un cespuglio, per simulare la presenza di qualcuno.
Clac...clac...
"Oscar...Andre siete voi?! Su su...uscite fuori!"
"Guarda Andrè... mio padre é andato verso al cespuglio...ih ih ih"
"Vedo ... Magari davvero riusciamo a fargliela."
"Ih ih...non credo che si arrenderà, però...adesso miro alla sua parrucca...ih ih..."
Afferro una gemma, prendo bene la mira e lancio! Colpito! In pieno sulla sua parrucca boccolosa, che devo ancora capire come faccia ad andare a cavallo con quella cosa in testa!
Sento qualcosa colpirmi in testa...ma cosa sarà, uhm...una ghianda?
Tic tic. Ne lancio un'altra. Centro anche questa volta. Ho una mira eccezionale, e non ho neppure una fionda con me!
"Ih ih...Andrè! Mi sto divertendo!"
"Anch'io Oscar! Mi sembra di essere tornati bambini! Ih ih ..."
"Si...ti ricordi?! Siamo finiti in punizione...ih ih..."
"Si, Oscar! Ricordo che tuo padre ci mandò a letto senza cena, ma poi venne la nonna e ci portò tante cose buone da mangiare!"
Tic tic...un'altra ghianda.
Basta, adesso mi giro, alzo gli occhi e delle macchie scure tra le fronde di un albero. Mi avvicino per guadare meglio e mi rendo conto che, nascosta tra i rami ch'è la mia Oscar, la mia piccola figliola! Di fianco a lei vedo un altro paio di gambe, che appartengono di certo a quello scostumato di Andrè!
"Scendete subito incoscienti!"
"Padre, cosa ci fate qui?"
"IO?! TU!"
"Io?! Trascorro una giornata spensierata, e Voi me l'avete rallegrata."
"Scendi subito da li! Fai piano però...sai...il mio François!"
"Si, tranquillo Padre, so come fare ..."
"E allora scendi! Anche tu genero quasi figlio incosciente!"
"Sissignore, adesso scendiamo! Su Oscar, fai attenzione! ... Brava così ..."
Afferro rapida un ramo, compio un piccolo volteggio ed atterro sull'erba con la massima eleganza e naturalezza. Lo so, Andrè non sarà contento, e neppure mio padre. Ma io mi sento davvero bene!
Siamo a terra...guardo mio padre dritto negli occhi...
"Cosa volete?"
"E' inutile che mi guardi in questo modo! Devi tornare a casa, hai bisogno di riposo, non di arrampicarti sugli alberi."
"Ma io mi stavo riposando! Vero André?"
"Si...vedete Generale, abbiamo preso il calesse..."
Guardo mio suocero con un'aria angelica...ma lui mi guarda male.
Voi due adesso rientrate con me! C'è troppa aria! E voglio che mia figlia stia a riposo al caldo!"
"Padre! Io voglio restare qui! Con mio marito, a fare merenda! Tornate voi al castello!"
Mia figlia é impossibile! Irragionevole. Non vuole capire che nelel sue condizioni deve fare attenzione, deve avere riguardo. Non può continuare a comportarsi come una monella! Lei è una donna adulta, sposata, in attesa di un figlio! Ma possibile che non capisca? Oh, Marguerite, se solo ci fossi tu qui con me! Io cosa ne so di certe cose? Tu invece potresti parlarle, spiegarle, convincerla a comportarsi in maniera adeguata! E invece nulla, con me ho solo Joséphine, che pensa solo a…..lasciamo stae, e Marianne, che purtroppo soffre di diversi disturbi dovuti alla gravidanza. Povero me!
"Andrè! Tu tu...perché le hai permesso di salire sull'albero?! Ma non ci pensi? É pericoloso! Sei un...un...argh! Basta! Ora rientriamo!"
Prendo mia figlia per un braccio e cerco di convincerla a salire sul calesse!
"Muoviti Andrè! Ritira tutto e prepara il calesse! Veloce!"
Andrè ed io ci guardiamo, sbuffiamo ed alla fine ci rassegniamo ai capricci di mio padre.
"Joséphine, si può sapere perché siamo venuti in camera di tuo padre?"
"Charles, mio padre è fuori, ed io ne approfitto per prendermi la sua divisa …"
"Cosa! Ma tu scherzi, vero?"
"Assolutamente no! Ti avevo detto che desideravo farlo con la divisa da Generale, quindi pazienta un tantino."
Vedo mia moglie rovistare negli armadi, finché non la sento esclamare: "Eccola qua, l'ho trovata! … Charles, preferisci la divisa di servizio o l'alta uniforme?"
"Joséphine, ti prego, lascia stare!"
"Non ci penso neppure! Desidero fare questa esperienza e la farò."
"E se tuo padre dovesse scoprirti, scoppierà il finimondo."
"Oh Chales! Mio padre è preso da tante cose, che nemmeno si accorgerà della mancanza della divisa. E poi la prendo in prestito per un paio d'ore, non di più! … Allora quale prendo?"
"Ecco io ….."
"Ho capito, visto che non ti decidi a rispondermi, faccio io! … Prendo questa di servizio, la preferisco! Almeno avrò l'impressione di andare in missione. In missione con te caro! Su usciamo di qui, non vorrei davvero che arrivasse prima del previsto."
Controllo che nel corridoio non ci sia nessuno e trascino mio marito, con passo leggero e circospezione, nella nostra camera! La prima parte della missione è perfettamente riuscita! Sono la degna figlia di un generale!
Oscar il Generale ed io arriviamo al castello, mia moglie è davvero irritata, prima di entrare nella nostra stanza continua a discutere con suo padre.
"Padre, siete davvero insopportabile! Dovete lasciarmi in pace, chiaro!"
"Oscar, sei una figlia ingrata! Io mi preoccupo solamente per te, e tu cosa fai! Mi ricambi in questo modo!"
"Ora basta Padre! Lasciami da sola con mio marito, devo tornare in camera mia!"
"Va pure figliola ma riposati, capito? … André, spero di essere stato abbastanza chiaro: mia figlia deve riposare, visto che a breve dovremo rimetterci in viaggio."
"Joséphine, non senti delle voci nel corridoio?"
"Certo che le sento, sono quelle di mio padre, di sicuro discute con mia sorella! … Charles, lascia stare, non pensiamo a loro! … Dimmi caro, mi dona oppure no, la divisa? Dimmi ti piace?"
"Certo che ti sta bene cara! Se i a dir poco bellissima Certo, ti è decisamente grande, ma tu sei bellissima!"
"Su, caro, portiamo a termine la nostra missione! Ah ah ah …."
Vedo André ed Oscar entrare in camera loro sbattendo la porta. Oscar è arrabbiata con me, ma non fa nulla, tanto l'ho fatto per la sua salute. Quando diventerà madre capirà che agisco solo perché le voglio bene! … Meglio che torni in camera mia, ho bisogno di togliermi questi abiti di dosso.
Lascio il primo corridoio per percorrere il secondo che mi conduce alla mia stanza, apro la porta, e mi siedo alla poltroncina che è accanto al letto, penso che dopo il compleanno di André dovrò presentarmi d'innanzi ai Savoia. Spero che capiscano e accordino la mia richiesta. Penso che dovrò presentarmi in alta uniforme, dopo tutto oltre al padrone di questa Contea, sono un Generale dell'esercito francese! …. Forse è meglio che tiri fuori la mia divisa, magari ha bisogno di essere stirata.
Mi alzo dalla mia comoda poltrona, mi avvicino all'armadio, ed apro un'anta. Non trovo nulla di quello che cerco, allora passo a quella successiva. Si, ecco qui la mia alta uniforme! Uhm….però ha bisogno di essere stirata, ha qualche piega che proprio non si addice ad un alto ufficiale come me! Però…..la mia divisa di ordinanza dov'è? Chiudo l'anta e apro la successiva, ma nulla. Continuo così fino ad avere aperto l'intero armadio, ma della mia divisa non vi è traccia. Inizio ad innervosirmi, era qui, sono sicuro. L'ho vista giusto questa mattina! Ed era accanto all'alta uniforme! Basta, adesso chiamo qualcuno della servitù, che provveda a cercarla, o magari sa dirmi dov'è! Sento dei passi, magare è una cameriera. A passo spedito, spalanco la porta, vedo Giovanna aggirarsi per il corridoio.
"Madame, prego …"
"Signur, cosa succede?"
"Succede che nel mio armadio, manca la mia divisa di ordinanza, forse l'avete presa voi magari per rinfrescarla?"
"Ma no Signur! Le Vostre divise, le ho messe personalmente nel guardaroba, erano pulite non avevano bisogno di essere lavate! Ma avete guardato bene! Magari Vi è sfuggita Signur!"
"Giovanna, ci vedo benissimo e ti dico che la divisa non c'è, è sparita! Sono sicuro che qualcuno l'ha presa!"
"Impossibile Signur! Io so tutto quello che succede al castello, e se c'è da lavare o stirare i vestiti dei padroni, sono la prima ad essere informata."
"E allora! Dov'è la mia divisa?!"
"Permettete che guardi Signur?"
"Ma si, certo! Guardate pure! La divisa non c'è!"
Il padrone è davvero adirato, in tutta fretta mi avvicino agli armadi, apro le ante dove ho riposto le divise, guardo smarrita e ribatto: "Non è possibile Signur! Io le avevo riposte qui, dov'è finita?"
"Bella domanda! E' ciò che Vi chiedo Madame! Si può sapere dove è stata messa?"
"Signur, un momento, vado immediatamente a chiedere a Giuseppina, magari lei lo sa! Sapete, si occupa di stirare gli abiti, magari ha visto che aveva …."
"Basta perderVi in chiacchiere, su muoveteVi! Veloce! In questa casa non si capisce nulla! Qui ognino fa quello che vuole! Oh, ma ci penso io a Voi, qui ci vuole discilina!"
"Si, si Signur vado immediatamente!"
Ho appena accompagnato nella sua camera Anna e mio figlio, sono nel corridoio quando vedo Giovanna correre in tutta fretta e brontolare, le chiedo: "Cosa succede, perché sei tanto agitata?"
"Oh Signur! Sto cercando la divisa del padrone ma non si trova."
"Divisa? Forse ti riferisci alla divisa di Augustin?"
"Certo Signur, manca la divisa di ordinanza, l'ho cercata dappertutto, ma non ce n'è traccia! Ho chiesto anche a Giuseppina, ma nulla! Impossibile che possa essere sparita!"
"Giovanna dov'è mio fratello?"
"In camera sua Signur, ed è agitatissimo …"
"Immagino, di sicuro sarà fuori di se! Vado da lui!"
Busso deciso alla porta della stanza di mio fratello.
"Augustin, posso entrare?"
"Sei tu Armand! Su entra, aiutami a cercare la mia divisa …"
"Augustin, santo cielo, ma cos'è tutto questo disordine!"
"Armand, non trovo la mia divisa di ordinanza. Ma dove l'avranno messa! Maledizione, cos'altro deve accadermi!"
"Calmati Augustin, agitarti in questo modo non servirà a nulla."
"Armand, come faccio a non agitarmi! E' come se tu perdessi la tua veste cardinalizia, ah già dimentico sempre che te ne sei disfatto. Ma dimmi non ti manca nemmeno un poco?"
"Assolutamente no, Augustin! Ciò che mi manca in questo momento è Anna …"
"Sei uno sfacciato Armand! Sei tale e quale a nostro zio Claud! Non bastava uno in famiglia, nooo! Siete tutti uguali!"
"Anche tu Augustin?!"
"Cosa c'entro io con lo zio!"
"Centri eccome! Solo a guardarti, intuisco che ti manca tua moglie: sei troppo agitato!"
"Armand! Non dire stupidaggini! Sono agitato perché manca la mia divisa, capisci! Su avanti, aiutami a cercare, invece di dire idiozie!"
"Ma dove la cerco, hai buttato tutto il guardaroba per aria, impossibile trovare qualcosa in mezzo a tutto questo disordine!"
Sento dei passi spediti avvicinarsi alla mia stanza, mi volto e trovo Giovanna.
"Allora! Dalla Vostra faccia deduco che non l'avete trovata!"
"Infatti, Signur, come per incanto non c'è traccia della vostra divisa …"
"MALEDIZIONE! NON E' POSSIBILE! Ricordo benissimo di averla vista nell'armadio, qualcuno l'ha presa! …"
Vedo mio fratello lasciare la camera a passo spedito, gli chiedo: "Dove vai Augustin?"
"Zitto spretato! … Adesso ti faccio vedere io!"
Augustin, esce fuori dalla sua camera, si ferma nel corridoio e comincia a urlare: "FIGLIE, GENERI, SOLDATI … USCITE TUTTI IMMEDIATAMENTE DALLE VOSTRE STANZE! VI VOGLIO TUTTI QUI, ENTRO CINQUE MINUTI! AVANTI! MUOVETEVIIII!"
Cerco di calmare mio fratello, mi avvicino e dico: "Augustin, ti sentirai male ….."
"Armand, cosa credi, che non ci sia abituato?! Sappi che non è semplice condurre un intero reggimento, figurarsi un esercito di figlie! Ma tu cosa puoi capire, un Cardinale spret …. Già spretato, credo che tra non molto, finalmente comincerai a capire qualcosa, tribolerai esattamente come me! ALLORA! FUORI!"
"Marianne, tuo padre sta urlando …"
"Louis, mio padre non sa fare altro. Anche se ho ancora mal di stomaco, è meglio andare a vedere cosa gli è successo."
"Josephine! Amore ….. che bella … bella, anzi bellissima che sei!"
"Ancora Charles …. Ancora ….."
"Si, si …. La divisa ti dona moltissimo! Mi stai facendo impazzire ….."
"Oh Charles … dobbiamo rifarlo ancora …."
"Si, siiiii … tutte le volte che lo vorrai …"
"Oscar, tuo padre sta urlando, ci vuole tutti nel corridoio!"
"Andrè, mio padre è un veterano in materia, ma se crede che io mi precipiti si sbaglia. Dopo quanto accaduto che aspetti! Anzi, io non mi presento affatto. Vai tu!"
"VENITE SUBITO QUIIII! È UN ORDINEEEEE!"
"Su, dai Oscar, meglio che venga anche tu. Sta urlando come non faceva da tempo, chissà cosa gli sarà successo!"
"Oh...vai tu! Di che sono stanca e devo riposare...su su..." guardo il mio Andrè con aria imbronciata, mio padre è riuscito a rovinarmi il pomeriggio. Stavo così bene con Andrè, a farci le coccole in mezzo all'erba, tra i fiori di campo e le farfalle! Ma lui niente! Lui deve sempre sapere tutto e controllare tutti!
"E va bene! Come vuoi, vado da solo.!"
"Gerard, il vecchio pazzo ci ha mandato a chiamare, su sbrigati, magari gli è successo qualcosa, sarà scivolato e magari adesso chiede aiuto….."
"Ma cosa dici Alain! Se si fosse davvero fatto male, non avrebbe strillato in questo modo, se mai si sarebbe lamentato, le sue grida si sentono per tutto il palazzo, altro che star male! Lui si che gode di ottima salute."
"Credo che tu abbia ragione, comunque….. Andiamo..."
Sono seduto dietro lo scrittoio, ho appena letto la lettera che la Contessina Elena di Costiglione mi ha inviato. La ragazza mi scrive che dopo domani tornerà al castello, perché il Generale ha invitato la sua famiglia ad un evento! …. Sorrido e penso ad alta voce: "Le ultime righe dicono che le farebbe piacere che l'accompagnassi ai giardini! ….. Elena è una ventata d'aria fresca!"
Prendo penna e calamaio per rispondere alla Contessina Elena, quando all'improvviso le urla del Generale giungono fino nella mia camera, con un gesto impacciato i merletti del polsino della camicia toccano il calamaio e l'inchiostro si riversa non solo sul tavolo, ma mi imbratto di nero pantaloni e gilé.
Sussulto nervosamente: "Questo proprio non ci voleva! Ho rovinato i mie vestiti!"
"DANNAZIONE! VENITE FUORIII!"
Continuo a sentire l'ordine del Generale, che ci chiama all'appello. Meglio vedere cosa vuole, agli abiti meglio pensarci dopo!
Oscar è rimasta nella nostra, è troppo adirata a causa del comportamento di suo padre. Come darle torto, infondo non c'è un attimo di pace! ….. Esco, vedo il generale rosso in viso, spettinato, con la camicia in disordine.
"Generale cosa succede?"
"Andrè...almeno tu sei arrivato, figliolo! Ma Oscar?"
"Sta riposando Signore …."
"Uhm...pazienza...senti...hai visto la mia divisa?"
"No, Signore! Ma come, non trovate la Vostra divisa Signore?"
"Esatto! La tua e quella di Oscar ci sono? Inizio a preoccuparmi...siamo in missione..."
"Sissignore! L'abbiamo appena tirata fuori per farla stirare in vista della visita dai Duchi …."
"Le avete entrambe? Sia quella d'ordinanza che quella di gala?"
"Certo Signore!"
"Bene...ma gli altri non arrivano? MUOVETEVIIIII! FUORI TUTTI O GIURO CHE BUTTO GIÙ LE PORTE!"
Vedo aprirsi la porta del maggiore, esce tutto spettinato con le mani sporche di inchiostro...
"Generale...ditemi cosa succede?"
"Succede, caro Maggiore, che è sparita la mia divisa di ordinanza! A proposito la tua dov'é?"
"Nel mio armadio Signore!"
"Uhmm … non capisco, perché è sparita solo la mia!
"Posso rientrare Generale, come vedete devo cambiarmi d'abito."
"Si, si vai pure ragazzo, anzi sparisci dalla mia vista! Sei tutto sporco di inchiostro. Mi domando che genere di soldato sei, se ti rovesci addosso l'inchiostro! Ma! Via, via sparisci!"
Mio fratello, domanda: "Augustin, secondo te cosa stava combinando il ragazzo?"
"Ma cosa vuoi che ne sappia Armand! In questo momento ho altro per la testa! Mi interessa solamente la mia divisa!"
"Signore! Soldato Sassoin a rapporto!"
Sbatto i tacchi e faccio il saluto militare...Gerard mi guarda di storto...
"Sassoin, La Salle, non trovo nel mio armadio la divisa di ordinanza, sapete qualcosa al riguardo?"
"Nossisgnore! Ih ih…"
"Imbecille! Si può sapere cosa hai da sghignazzare?!"
"Nulla Signore!"
"Allora non ridere come un idiota!"
"Sissignore!"
"Possibile che nessuno sappia che fine abbia fatto la mia divisa? Nemmeno tu sai niente Louis?"
"Niente Signore."
"E tu, Marianne? "
"Padre, non so assolutamente nulla della Vostra divisa. Adesso vogliate scusarmi, non sto bene, devo rientrare in camera mia.
"Figlia mia, ma che strano colorito che hai! Non ricordo che tua madre avesse quella cera durante le gravidanze. Su meglio che ti metta a letto! Louis, accompagna mia figlia in camera!"
"Sissignore!"
"Sissignore un bel niente! Avresti dovuto eseguire i miei ordini prima di .. di …. Ridurre mia figlia in queste condizioni! Via, via, sparisci Louis!"
Non riesco a trattenermi...vorrei raggiungere la mia stanza ma mio padre ostruisce il passaggio, mi ritrovo così a rigurgitare sul suo petto...mi accascio addosso a lui, stanca.
Sono appoggiata su mio padre, quando sento le forti braccia di mio marito che premurosamente mi afferrano, mi dice: "Cara, cara ti senti male? ….. Santo cielo Marianne hai rigurgitato addosso a tuo padre!"
Alle parole di mio genero, spalanco gli occhi, mi scosto da mia figlia, mi guardo la camicia ed i pantaloni e protesto: "Non è possibile! Nemmeno Marguerite con le sue sei gravidanze mi ha mai ridotto in questo stato!"
Vedo Arman, spalancare prima gli occhi e poi smorzare un mezzo sorriso, sussurra: "Brutta giornata, vero Augustin!"
"ARMAND, TI ORDINO DI TACERE! …. Louis invece di stare lì impalato fa qualcosa! Aiuta mia figlia!"
"Sissignore!"
"Ma non sai dire altro Louis! Mi sembra di ascoltare quel buon annulla di Maxim!"
Vedo avanzare di corsa Giovanna, mi porge uno degli asciugamani puliti che regge tra le mani, esclama: "Oh Signur, Signurrrr! Che terribile giornata! Prego Generale, prendete gli asciugamani! …. Oh Contessa Contessa di Evreux, ma Voi avete rigurgitato!"
Louis ribatte: "Vi prego Giovanna, aiutate mia moglie a cambiarsi."
"Ma si, certo! Generale intanto Voi ripulitevi con l'asciugamento che vi ho dato, devo soccorrere prima la Contessa."
"Andate, andate pure Madame, occupatevi di mia figlia!"
"Padre….scusatemi….io….."corro veloce verso la mia camera, spalanco al porta e afferro il primo recipiente che trovo. Povera me!
Vedo avanzare Oscar verso di noi, dice: "Padre, allora non Vi sentite bene, è per questo motivo che urlate così tanto! Ma Padre, allora state davvero male, ma guardate in che condizioni siete!"
"Ma cosa dici Oscar! Tua sorella mi ha riversato un coniato di vomito addosso, tutto qui!"
"Allora perché avete gridato in quel modo?"
"André, nel frattempo che mi ripulisco, spiega a tua moglie cosa sta succedendo."
"Sissignore….ih ih …..Vedi Oscar, dal guardaroba di tuo padre è scomparsa la sua divisa …"
"Cosa! Ma Andrè, come può sparire nel nulla una divisa, non si tratta mica di un oggetto!"
"E' quello che dico anch'io figliola. Qualcuno l'ha presa! … Un momento …"
"Cosa c'è Padre?"
"Nessuno sa nulla, tutti si sono presentati, tutti tranne Joséphine e quello scellerato di suo marito. Mi sorge un dubbio …."
Guardo Gerard e sussurro: "Gerard, pensi anche tu a quello che penso io?! Ih ih ih … Credo che ne vedremo delle belle! … Prepariamo i sali per il vecchio pazzo, credo che ne avrà davvero bisogno."
"Alain ma cosa dici! Ma ti pare che un Generale dell'esercito svenga?!"
"Svenire forse no, ma di sicuro diventerà una belva …"
A grandi falcate avanzo verso la camera di Joséphine, quando mi giunge la voce di mio fratello: "Ma Augustin, non penserai davvero che Joséphine c'entri qualcosa?"
"Armand, tu non la conosci quanto me! Con mia figlia mi aspetto di tutto! Sono sicuro che quella assatanata sappia qualcosa! Aspetta che glielo chiedo."
Vedo mio fratello che tenta di ripulirsi alla meglio, appena si libera, dice: "Armand, adesso vedremo se ho ragione …."
Passo davanti alla prima, alla seconda, terza, quarta porta. Ecco, ci sono, sono dietro la camera di mia figlia, Armand è alle mie spalle, busso con forza, mi faccio sentire: "APRITE! APRITEEEE!"
"Augustin, non c'è nessuno …"
"Pretendi di conoscere quei due meglio di me! Ti sbagli! Quei due lussuriosi sono barricati qui dentro e te lo dimostrerò."
"APRITEEEEE …."
"Dannazione Jo, tuo padre!"
"No! Sempre a disturbare, cosa vorrà adesso!"
"Su rivestiti cara! Tuo padre sarebbe capace di buttare giù la porta se lo facessimo aspettare!"
"Charles, chi deve rivestirsi, sei tu, non io! Come vedi, sono già vestita, indosso la divisa!" sorrido maliziosa a mio marito, il mio caro, amato Charles!
"Vero! La divisa! Su falla sparire!"
"Charles, non ho nessuna intenzione di levarmela, perché voglio ripetere l'esperienza. Rimango nella toilette e tu va a vedere cosa vuole mio padre."
"E va bene cara, mi infilo i pantaloni … ecco, qua! La camicia …"
"Charles, cosa hai fatto! Hai messo i pantaloni senza coulottes!"
"Non c'è tempo Joséphine, tuo padre tra poco sfonda la porta! … Vado …"
"INSOMMA SCELLERATO, TI DECIDI AD APRIRE!"
"Arrivo Signore, un momento ….."
Non appeno giro la chiave vedo la porta spalancarsi.
"Signore …. Cardin … Armand, cosa succede, forse siamo stati attaccati?"
"Idiota! Come puoi pensare che i ribelli osino entrare nel mio palazzo con tutto lo schieramento che abbiamo!"
"Ma Generale, allora cosa succede?"
"La mia divisa dov'è?"
Impallidisco improvvisamente, mi tremano le gambe, inizio a sudare. Sento tante piccole goccioline di sudore cadere dalla fronte, oh santo cielo, e adesso cosa faccio?
"Di di divisa Signore!"
"Perché balbetti Charles, non ti mangio mica! Ti ho chiesto della mia divisa e tu sei sbiancato!"
"Ma ma no Si Signore .. io …"
Mio fratello mi prende per il braccio e mi dice: "Su Augustin, cosa vuoi che ne sappia Charles della tua divisa! Andiamo …"
"Armand, credo che Charles lo sappia eccome, non vedi com'è sbiancato in viso?!"
"Augustin, dovresti vedere la tua faccia in questo momento. Incuteresti timore a chiunque!"
"Armand, non dire idiozie! So bene ciò che dico! .. Charles, dov'è mia figlia?"
"Ecco ….. lei…ehm…. non c'è ….."
Santo cielo, mio padre si è accorto che dal suo armadio manca la divisa, non ci voleva! … Ma tanto non oserà entrare nella toilette, quindi posso stare tranquilla. Non appena avrò terminato con Charles, gliela farò trovare nella sua stanza, magari sotto il letto! Ih ih ih …
"Allora Charles, dov'è Joséphine!"
"N…non …. Non lo so, Signore …."
"Quindi, non è con te?"
"Nnno Signore …"
"Benissimo! Vuol dire che posso rovistare in camera vostra!"
"No, un momento Generale, non potete …."
"Io posso tutto …"
"Augustin, cosa fai! Tu non puoi …."
"Zitto Armand! Se Charles non ha nulla da nascondere, non deve temere una mia perquisizione."
"Augustin …."
Mio fratello non sente ragioni, inizia la sua perquisizione aprendo tutti i cassetti del comò, poi passa agli armadi, al letto. Rovista persino sotto al materasso e sotto alla struttura del letto, finchè non spalanca la porta della toilette e lancia un urlo: " LO SAPEVO! LO SAPEVO!"
"Padre, ricordatevi che aspetto vostro nipote, non urlate."
"POVERA CREATURA, CON UNA MADRE SIMILE E UNO SMIDOLLATO COME PADRE!"
Armand mi afferra per un braccio e con tono suadente, mi dice: "Su, calmati Augustin, non è il caso di reagire in questo modo …"
"NON … NON E' IL CASO DICI! MA GUARDA! LA MIA DIVISA E' …. Armand! Hanno usato la mia divisa per … per fare le loro ….. non è possibile!"
"Padre, l'ho presa semplicemente in prestito, non potevo di certo chiedere a mia sorella la sua, sapete, lei è così magra…ve l'avrei restituita entro stasera, e ora siete pregato di lasciare la mia camera!"
"Come?! Sfacciata!"
"Padre, siete esasperante! E poi, non ditemi che Voi non ne avete mai fatto uso con mia madre, perché non vi crederei."
"CHARLESSSS TI ORDINO DI FAR TACERE TUA MOGLIE! Coff …cof…. Coff …."
"Padre, Vi sentite male? Oh guarda Charles, mio padre ha perfino rigurgitato, allora sta davvero male! Padre la bronchite forse non è passata del tutto! Dobbiamo chiamare il dottor Pautasso! Corri Charles fa presto! Serve il dottore!"
Assisto alla situazione, ha dell'incredibile! Mia nipote è davvero impossibile! Mi trattengo dal ridere, mi passo la mano davanti alla bocca per non irritare ancora di più mio fratello.
"Zio cosa avete, forse anche voi Vi sentite male?"
Mio padre fuori di se, continua a sbraitare: "JOSEPHINE TI ORDINO DI RESTITUIRMI LA DIVISA, CAPITO!"
"Padre, se gentilmente Vi accomodaste fuori, ve la rendo, a meno che non vogliate che mi cambi davanti a voi!"
"Arg! Figlia degenere! Armand, usciamo immediatamente dalla toilette! Aspettiamo in salotto! In quanto a te, Joséphine aspetto che ti sbrighi, sappi che non lascerò la tua camera se prima non me l'avrai restituita."
"Si, ma adesso lasciatemi cambiare! Charles, per favore caro, passami i vestiti."
"Si, si …. Ecco cara …. Tieni …"
Guardo mia figlia e suo marito, non c'è che dire sono complici in tutto e per tutto, borbotto: "Smidollato!"
"Su Augustin, adesso basta, non è il caso di agitarti in questo modo, ti fai solo del male. Su aspettiamo che tua figlia si cambi. Andiamo!"
Mio fratello mi accompagna in salotto, ed io continuo: "Oh Armad, Armand! Hai visto che situazione?! Preferisco essere in servizio con i miei soldati, che avere a che fare con le mie figlie!"
"Su coraggio Augustin, adesso calmati…."
"Armand, beato te che hai un maschio, sai quanti grattacapi in meno che avrai in futuro?"
"Augustin, ma cosa dici!"
"Armand, fratello mio, a dirla tutta non so se ne uscirò vivo da questa missione. Non temo i ribelli, con quelli saprei come difendermi, ma dalle mie figlie invece ….. Oh Armand, Armand …"
Andrè ed io siamo nel corridoio, abbiamo udito ogni cosa, ci guardiamo esterrefatti. Alain come al solito non fa che ridacchiare: chissà quanti commenti irriverenti farà con Gerard! Dopo tutto mia sorella è davvero incorreggibile. Prendere la divisa di mio padre per…..non so neppure pensarci. E adesso la farà lavare, profumare e disinfettare…
Guardo André e dico: "Meglio andare, oggi ne ho avuto davvero abbastanza, sono esausta."
"Hai ragione Oscar, andiamo via!"
Esco dalla toilette vestita di tutto punto, porgo la divisa a mio padre e dico: "Ecco qua, è tutta vostra!"
Mio padre l'afferra con stizza e digrigna: "Grazie figliola! …. Charles, preparati, ti voglio di sotto. Devi allenarti con il fucile!"
"Sissignore, ai Vostri ordini!"
Esco a passo marziale dalla camera di mia figlia con la divisa sul braccio, non appena vedo Giovanna, gliela porgo e dico: "Portala al lavatoio, e raccomandati con le lavandaie che venga ben lavata, chiaro!"
"Sissignur! Ai Vostri ordini Signur!
Prendo la divisa del Generale, e corro immediatamente ai lavatoi. Non posso fare a meno di pensare che i padroni son tutt foll(sono tutti pazzi)! Oh Signur, non vedo l'ora che partano tutti!"
Chiudo la porta e dico a mia moglie: "Joséphinee, stavolta il Generale si è davvero arrabbiato, sono sicuro che con la scusa degli allenamenti, me la farà pagare cara …"
"Su coraggio caro, però ne è valsa la pena!"
Dietro le chat serali cosa accade tra Aizram e terry? Leggete e lo scoprirete!
Generale: "Ahi ahi che male!"
Armand: "Cosa ti è successo Augustin?"
Generale: "Oh Armand, Armand! Povero me! Le Arpie me ne combinano una dopo l'altra!
Armand: "Augustin, non so perché tu sia tanto indolenzito, infondo nel capitolo non ci sono state ne scivolate e nemmeno attacchi da parte dei ribelli."
Generale: "Oh Armand Armand! Cosa credi, che la mia "Avventura sulle Alpi" si concluda con il capitolo?! Invece no! Le Arpie si scagliano contro di me anche nel siparietto."
Armand: "Giuro che non ti capisco …"
Generale: "Armand, ieri sera quelle due non si accordavano su come doveva evolversi la storia e hanno cominciato a farsi guerra per via Skipe."
Armand: "Augustin, ma …."
Generale: "Non riesci a capirmi vero?"
Armand: "No, Augustin, tranquillo! Marguerite mi ha spiegato come funziona il metodo di comunicazione delle Autrici, continua …"
Generale: "Vedi, quei due incoscienti di Andrè ed Oscar, hanno deciso di trascorrere l'intera giornata all'aria perta …"
Armand: "Ora capisco perché non si trovavano! Quindi erano fuori per una scampagnata! Però che idea, lo proporrò ad Anna, così staremo in po' tranquilli lontani da te."
Generale: "Armand, non credi di esagerare?"
Armand: "Augustin ammettilo, quando vuoi sei davvero insopportabile! Lascia stare, tanto è inutile discutere con te, vai avanti, raccontami perché hai tutti quei lividi in faccia e sei tanto indolenzito!"
Generale: "Vedi Armand, la donzella Aizram voleva che io trovassi Oscar nel bosco e la riportassi a casa. Come ovvio che sia! Invece Madame, voleva che rimanesse con Andrè a fare chissà cosa ….."
Armand: "Augustin, sei davvero invadente …"
Generale: "Anche tu adesso! E no, mi è bastato ciò che ha detto Madame Arpia alla Donzella Aizram! Su avanti, leggi la chat …. "
Armand: "Augustin, ma questo è il telefono di madame …."
Generale: "Armand, gliel'ho preso dalla borsa, ma non preoccuparti lo rimetterò al suo posto prima che torni. Su avanti, leggi!"
Armand: "Dunque …. "Terry vado a nanna, sono davvero stanca, inizio a spegnere il pc ."
"Va pure Aizram, intanto io faccio un dispetto al generale."
"Un dispetto hai detto!"
"Si, un dispetto."
"Ma no dai! Lui è buono!"
"No, è invadente! Ed io non sopporto l'invadenza."
Armand: "Augustin noto con sorpresa che sei intervenuto nella chat …"
Generale: "Certo Armand, dovevo anche difendermi! Su avanti, continua a leggere."
Armand: "Si, continuo ….. "Ma non è vero Madame, io sono buono e apprensivo …."
"Niente affatto, siete invadente! Come direbbe Australia, Voi siete una rottura di palline."
" Prego! Non nominate la gattaccia! Che lo sappiano tutti: Io sono buono e non intendo lasciar soli le colombelle. CHIARO!
"Chiarissimo Generale! Ih ih ih …. non sai cosa ho in mente, o meglio cosa sarebbe successo se Aizram non mi avesse fermata, ecco, avanti leggete."
"Date il vostro telefono così leggo la chat …"
"Ih ih … Aizram sta imparando il nostro linguaggio."
"Siii! Che soddisfazione, il Generale ormai è uno dei nostri! Leggete su, così ridiamo tutti."
"Grazie figliolo. Tu si che mi comprendi!" Vedo mio padre salire sul calesse, si posiziona sul sedile, gli dico: "Padre tenete le redini del cavallo, sapete, non vorrei che Vi facciate del male …"
" Del male! Oscar?! Io sinceramente non ti capisco ….."
Capisco io padre .."
NOOOO! TI PREGO TERRY NON FARLO, NON VOGLIO!"
" Aizram, la mia idea, è quella di farlo rotolare, ma ho pietà x lo scellerato, se proprio insisti, lo grazio! Ah ah ah ah ah …. però sappi che la tentazione è molto forte, odio l'invadenza! "
" Ma io, lo voglio con loro!"
" Sing sing … poveretti! Ma nel siparietto giuro che mi vendicherò! Un bel tonfo non glielo leva nessuno."
"Nel siparietto hai carta bianca, ma nel capitolo no! Lo voglio invadente.
"Allora lo ammetti che è invadente, altro che apprensivo! Generale a noi due! Stavolta nemmeno Aizram ti salverà! Dove eravamo rimasti? A si, debbo farti fare un bel ruzzolone! Ah ah ah … Aizram, ho mal di pancia per il troppo ridere! Ah ah …"
"Ci credo! Sei tremenda!"
Generale: "Armand a quel punto l'Arpia ha fatto partire il calesse facendo imbizzarrire il cavallo, che è finito nel fiume con me di sopra! Ho fatto un volo allucinante, ho battuto contro non so cosa e ho raggiunto la riva a nuoto, mentre Oscar e André sono fuggiti via! … Allora che ne dici Armand?! ! Non ho ragione ad essere arrabbiato con Madame Arpia! Ahi ahi che male …."
Armand: "Beh, secondo me la ragione sta nel mezzo …"
Generale: "Spiegati Armand?"
Armand: "Vedi, tu devi lasciarci vivere la nostra vita , senza interferire, e magari madame, ti lascia tranquillo."
Generale: "Aspetta non è finita qui! In mio soccorso, è arrivata mia moglie! Su continua a leggere ….."
Generale: "Ahi Ahi Povero me! Marguerite sono pireno di lividi …"
"Povero caro, si ho letto. Madame però siate più comprensiva!"
"Lo sarò fintanto che Vostro marito la smetta di perseguitare le coppie! Sapete come chiamo individui simili?"
Generale: "Come Madame?"
Terry: "Spione!"
Marguèrite: "Oh no! Povero Augustin! Si è vero Madame , forse lui è un poco invadente, ma non lo fa con cattiveria!"
Generale: "Grazie cara, tu si che mi comprendi ..:"
Marguèrite: "Zitto Augustin, che non appena sarai tornato dall'Italia, faremo i conti!"
Generale: "Conti? Quali conti Marguerite?"
Marguèrite: "Ricordi il nostro nuovo letto?"
Generale: "Certo che si cara …"
Marguèrite: "Dovrà passare un bel po' di tempo prima di provarlo."
Generale: "NOOO MARGUERITEEE! TI PREGO! BASTA CON TANTA ASTINENZA!"
Marguèrite: "E tu allora! Cosa stai combinando a mia insaputa?"
Generale: "Nulla cara! Io amo le nostre figlie ….."
Armand: "Ih ih ih … Augustin ih ih ih … visto che ho ragione? L'astinenza ti fa sragionare!"
Generale:: "Ridi, ridi tanto Madame ha riservato anche a te un paio di settimane di astinenza!"
Armand: "COSA!"
Generale: "Fratello cosa c'è, non ridi più adesso?"
Armand: " Ma io cosa le ho fatto di male?"
Generale: "Ma che ne so, Armand! Vai a capire cosa passa per la testa alle donne!"
Armand: "Augustin, ora capisco …"
Generale: "Capisci cosa?"
Armand: " Il perché Anna ed io non abbiamo concluso nulla nello studio. Non solo è arrivato Carlo a disturbarci, ma mi sono guadagnato anche un bernoccolo."
Generale: " Armand! E' questo il motivo della botta che ti sei procurato?"
Armand: "Si Augustin …"
Generale: "Ah ah ah ah ah ah ….. Adesso finalmente ti renderai conto delle rogne che ti procurano i figli! Ah ah ah ah …"
Armand: "Augustin, mi spaventi. Cosa vuoi dire?"
Generale: "Ah ah ah ah … Lo capirai più in là, caro fratellino spretato! Ah ah ah !"
Armand: "Santo cielo! Comincio a pensare che Augustin abbia ragione: le Autrici sono davvero due Arpie! …. Madame Terry, Madamigella Aizram …"
Terry: "Si Armand! Dite pure!"
Armand: "Quando eravamo a Pompei voi avete scherzato, vero?"
Terry: "Riguardo a cosa Armand?"
Armand: "Riguardo all'idea di tenermi lontano da Anna."
Aizram: "Scherzato? Ma dico, non ci conoscete ancora! Terry ed io non scherziamo mai! Siamo serie, serissime! Abbiamo deciso che per almeno un paio di settimane vi asterrete …"
Armand: "NOOOOO…"
Terry: "Siiiiiiiii! Ma non Vi siete reso conto che con il capitolo di stasera è la seconda volta che siete andato in bianco?!"
Generale: "Ih ih ih h … Brave Arpie! Per lo meno Armand smetterà di prendermi in giro! Brave continuate così! Ih ih ih … Almeno in questo strampalato racconto c'è un po' di giustizia! Ih ih ih …."
Armand: "AUGUSTINNN!"
Generale: "Armand, calmati fratello! Un poco ciascuno, non fa male a nessuno! Ah ah ah ah …."
Aizram: "Terry guarda quei due."
Terry: "Meglio non ascoltare le loro lamentele! Che sia nel capitolo o nel siparietto, tanto qui si fa ciò che decidiamo noi! … A proposito, prossima destinazione?"
Aizram: "Agrigento. Andiamo ad ammirare i bellissimi Templi che ci hanno lasciato i greci."
Terry: "Ummm … Dobbiamo prendere il traghetto."
Aizram: "Certo, visto che il ponte non lo hanno ancora costruito!"
Terry: "Possiamo sempre prendere l'aereo!"
Aizram: "Non ci penso nemmeno! Anche se ci metteremo più tempo per arrivarci, preferisco il traghetto."
Terry: " E va bene! Che traghetto sia!"
Terry: "COMPAGNIAAAA IN MARCIA! SI RIPARTE!"
Armand: "Madame dite a noi?"
Terry: "A chi se no! Si parte per la bellissima Agrigento!
Generale: "Su Armad, coraggio fratello! .. La piuma è in mano loro, non possiamo che rispondere: Agli ordini SIGNORE!"
Aizram: "Terry adesso il generale ci chiama Signore non Mesdames."
Terry: "Aizram, siamo in Italia, mi pare ovvio!"
Le Arpie: "Ah ah ah ah ah …"
