EPISODIO 3*19

La settimana non era stata così difficile come se l'era immaginata Emily Gilmore.

Aveva vissuto più tempo senza sua figlia che con e avrebbe potuto farlo di nuovo, anche perché i rapporti non erano tesi come anni prima.

Grazie ai numerosi impegni il tempo passò velocemente e venerdì sera, d'accordo col marito, organizzò una cena con degli amici.

Ad un certo punto, il telefono squillò e Richard rispose.

"Ciao nonno sono Rory ... Rory"

"Fa finta di non ricordarsi chi sei" disse Lorelai alla figlia.

Stavano morendo di noia grazie alla loro libertà e, non sapendo cosa fare, la giovane aveva chiamato i nonni.

"No c'è un gran chiasso" rispose la giovane.

"Chiasso?!"

"Ma che sta succedendo?" chiese rivolta al nonno.

"Stiamo dando una festa"

"Una festa?"

"Una festa?!"

"Organizzata all'ultimo minuto, non siamo che pochi amici. Siamo solo 55-60 roba del genere"

"60 persone.."

"Arrivano le cappelle di porcini per tutti" urlò Richard per farsi sentire da sopra il pianoforte.

"Cantano e mangiano porcini!"

Rory era allibita.

"Io sono senza parole"

"Sembra una cosa carina?"

"Lo è.. la nonna verrebbe a salutarti ma è nella stanza accanto che balla con Lloyd Stanton. Bada a dove metti le mani Lloyd!" esclamò Richard allontanando il telefono e puntando l'uomo in questione mentre sua moglie lo guardava mordendosi il labbro per trattenere un sorriso.

"Un certo Lloyd sta toccando la nonna"

"Te lo sta inventando"

"Beh allora ti lascio alla festa ok"

"Ok ..verrai a trovarci dopo la scuola lunedì non è vero?"

"Sì ci vediamo"

"Non vedo l'ora. Ciao"

Si avvicinò alla coppia che ballava a tempo con la fine della musica.

"Posso avere questo ballo?"

Era più una minaccia a sparire che una domanda galante

"Certamente" disse Emily sogghignando.

"Ebbene? Chi era al telefono" gli chiese quando furono soli.

"Rory. Mi ha confermato che verrà lunedì dopo la scuola"

"Bene"

"Ti stava toccando"

"Chi?"

"Lloyd"

"Stava ballando con me certo che mi toccava"

"Le sue mani sembravano colpite dalla gravità"

"Oh davvero. Come le tue ieri sera?"

"Io posso"

"Certo che puoi e devi anche" disse alzandosi in punta di piedi mentre lui si abbassava per un veloce ma dolce bacio.

EPISODIO 3*21

Il lunedì pomeriggio, come promesso Rory si diresse a casa dei nonni, trovandoli impegnati nel salone a provare abiti.

Chi mai prova abiti nel salotto?

"Salve. Devo vedere mia nonna" disse alla cameriera.

"È nel salotto con la signora Celine"

"Chi è?"

"Da questa parte"

"È splendido"

"Davvero?" chiese Emily timidamente.

Quell'abito era meraviglioso in tutti i sensi. Lungo con uno spacco fino al ginocchio, nero, senza maniche ma con una stola trasparente, che riprendeva la stoffa. Sembrava fosse nuda sotto mentre in realtà la stoffa sotto i rombi era color carne.

"Stupendo ho i brividi si giri per favore ... oh come le dona un sogno. Anche Ginger Rogers pretendeva che i suoi vestiti le sottolineassero così la figura"

"Ginger Rogers bene"

"Ovviamente non aveva le sue gambe"

"Oh Celine"

"Ciao nonna"

"Rory finalmente. Che ne pensi?"

"Sei bellissima"

"Se lo sono è solo grazie a questa signora. Rory vorrei presentarti la signora Celine, è la nostra consulente di moda da diversi anni"

"Ah è molto piacere"

Si spaventò non poco quando la donna iniziò a blaterare con voce stridula della sua somiglianza con Audrie Hepburn.

Nonna e modista parlarono di lei come se non fosse presente e il nonno, sceso per lamentarsi del colore del fazzoletto, non la considerava molto, dopo averla salutata infatti era andato dritto allo specchio.

"Oh Celine quest'abito è meraviglioso" disse Emily prendendo un completo color corallo simile a quelli che indossava di solito.

Richard lo fissava ma in realtà cercava di guardare sua moglie per capire se quello che si vedeva sotto il vestito fosse stoffa, sottoveste o la pelle di sua moglie. In ogni caso glielo avrebbe comprato ma non glielo avrebbe mai fatto mettere in pubblico.

Sentendo i suoi occhi si mise davanti la gruccia per coprirsi e avvicinandosi sensuale chiese:

"Cosa ne pensi di questo?"

"A me piace quello verde con le paiette. Quando lo indossi sembri una sirena"

Si guardarono e si sorrisero mentre Rory diceva qualcosa.

"Non ci si veste di verde su un prato... vada a provarsi quello rosso"

A quelle parole Richard scappò.

"Vado a provarmi quello di lino grigio"

Celine lo fermò per dargli una camicia mentre Emily lo superava nelle scale. Poi corse di sopra.

La colonscopia di James Stewart non gli fecero passare ciò che prova a per sua moglie in quel momento.

Non aveva idea di quale fosse l'abito rosso di cui parlava la vecchia del piano di sotto, sapeva solo che sua moglie in quel colore gli accendeva il fuoco ai lombi.

Entrò in camera e chiuse la porta a chiave, levando giacca e papillon.

Emily aveva già tirato giù la zip ed ora era in biancheria succinta con la pizza nera ai suoi piedi.

Lui le si avventò addosso, la girò e la baciò famelico.

"Mmm..mmmm...Richard" sussurrò prendendo aria mentre lui le baciava il collo grato che non portasse collane.

"Ti voglio ora"

"Sei pazzo...oh... Richard...c'è madame Celine...e Rory...e ...oh...oh...ah.."

L'aveva spinta sul letto e aveva iniziato a baciarla ovunque facendole perdere il filo della ragione.

"Richard ti prego..."

Sentì la zip dei pantaloni aprirsi e presto entrambi furono in paradiso.

"Oh Emily...come diavolo fai a essere così sexy..."

"Oh...si ...si... ah...siiiii"

"Ti amo..."

"Oh Richard si...ancora...si..."

Cercava di non urlare per non farsi sentire ma desiderava troppo potersi sfogare.

Quando ebbero finito si fissarono ansimanti.

"Scusa sembravo un animale ma dio eri così sexy con quel vestito"

"Puoi prendermi quando vuoi lo sai... ne sono felicissima. Mi dispiace solo fare silenzio in questi momenti" disse baciandolo dolcemente.

"Fortuna che proviamo abiti, così abbiamo la scusa di metterci un po"

"Scommetto che Rory si chiede perché la sarta è in salotto invece che qui"

"Immagino comunque...Più tardi non dovrai trattenere nulla" disse lui muovendo le sopracciglia.

"È una proposta?"

"Una promessa"

"Ancora meglio"

Dopo l'abito rosso per Emily e grigio per Richard, ne provarono ancora uno per uno e poi decisero di farla finita e tornarono in abiti borghesi.

"Sono esausta... mi sembra di aver provato tutti gli abiti della città" disse Emily sorridendo quando scese nuovamente.

Non fu l'arrivo di Lorelai a voler far salire Emily.

Sperava che, viste le amabili chiacchiere, lei potesse unirsi a suo marito per altre due coccole veloci.

Purtroppo presto ci fu lo scontro tanto temuto tra Lorelai e Emily.

Come al solito la figlia fece la sua classica piazzata da prima donna dando la colpa alla madre.

"Lorelai non drammatizzare la cena non è pronta e anche se lo fosse non potrei comunque invitarti a restare perché tuo padre ed io abbiamo degli impegni stasera. Dobbiamo mangiare in fretta e uscire"

Dannazione perché lo aveva detto? Certo non poteva dire, TUO PADRE ED IO ABBIAMO INTENZIONE DI CENARE E SCOPARE TUTTA LA NOTTE.

Ma sicuramente la figlia avrebbe pensato che fosse una balla e quindi che fare?

Infatti, come volevasi dimostrare, chiese guardandola intensamente:

"Per andare dove?"

Emily alzò la testa e ci mise qualche secondo prima di dire:

"Al circolo letterario"

"Per discutere?"

"Un libro"

"Che libro?"

"Amabili resti"

"Ti è piaciuto?"

"Non è il mio genere ma è un argomento molto interessante"

Cercava di arrampicarsi sugli specchi e perlomeno riuscì a far smettere le domande.

L'inquisizione durò ancora.

"Così Rory non può restare neanche se me ne vado?"

"No, non può"

"Emily cara sono le 19,10 perché non stiamo cenando?" chiese Richard entrando.

Aveva visto la jeep di Lorelai arrivare dal suo studio ed era uscito in punta di piedi e sentito il trambusto.

Sapeva perfettamente perché Emily non volesse Lorelai a casa, per il dopocena promesso.

Inoltre il suo sguardo di aiuto e richiesta di complicità era molto eloquente.

Comunque siccome sapeva che la moglie pativa la lontananza della figlia, decise di usare la psicologia inversa sperando che Lorelai, che MAI avrebbe voluto essere a cena da loro, restasse (visto che sembrava impuntarsi sul voler restare a tutti i costi)

Lui aveva perfino detto:

"Sono felice che Rory si trattenga, ravviverà una delle tante noiose serate in casa Gilmore"

Ma come per i soldi, le cose gli sfuggirono di mano quando la figlia appioppò loro la nipote e andandosene.

Lo sguardo di Emily non poteva essere più assassino.

"Richard!"

"Credevo che se avessi detto si sarebbe rimasta so che ti manca l'ho fatto per te"

"Avevamo dei progetti"

"Preferiresti far l'amore con me invece di cenare con loro?!"

"Si! Visto come vanno le cose si! Ma tu non sei dell'idea"

"Credevo.."

"Continui a ferirmi. Vai a mangiare. LUPE SERVI IN TAVOLA"

L'uomo abbassò le spalle e andò a sedere mentre la moglie sistemava le stoffe in giro.

Rory tornò e la nonna cercò di essere normale fin quando lei non le disse arrabbiata:

"Ti comporti come una sciocca"

A quelle parole se ne andò e Richard tornò dalla moglie che era in piedi a bocca aperta.

"Emily..."

"È colpa tua!" urlò piangendo e correndo in camera chiudendo a chiave.