Giochi intorno al fuoco

E' sera, ci siamo accampati presso una boscaglia, il frinire delle cicale fanno da cornice in una notte buia rischiarata da una luna piena.

Gli uomini hanno montato le tende, invece io ho fatto ben poco, mi sento stanca, è stato un viaggio faticoso, ho passato tutto il tempo a cassetta accanto ad André, il mio Andrè, che non ha perso occasione di chiedermi se stavo bene, se avevo bisogno di qualcosa, se ero stanca. Lo amo, ho passato quasi tutto il tempo a guardare di nascosto il suo profilo, i suoi capelli spettinati dal vento, le sue mani strette sulle redini, i muscoli tesi. Come ho fatto a non vederlo come uomo in tutti questi anni? Ancora non me ne capacito.

Gerard ed Alain hanno acceso il fuoco, le mie sorelle e le altre donne hanno scaricato delle vetture il necessario per trascorrere la notte, mentre gli uomini si sono occupati degli animali.

Andrè ha spazzolato Cesar e Alexander, ha dato loro da bere e delle mele, come premio per essersi adattati a trainare la carrozza. Adesso stanno brucando tranquilli l'erba verde di questo spiazzo in mezzo al bosco. Ha controllato i loro ferri, gli ha accarezzati, credo che ci abbia anche parlato un poco.

Mi manca viaggiare a cavallo, libera, con il vento tra i capelli, facendo a gara con Andrè! Ma ormai lo so, per il mio piccolo non posso più cavalcare. Passerà …. I mesi passeranno rapidi ed io tornerò quella che ero.

Il mio piccolo, mi passo una mano sul ventre, ogni tanto mi sembra di sentire come una piuma accarezzarmi, è una sensazione strana. Ormai il piccolo si è fatto spazio, inizia ad ingombrare, e la mia pancia è cresciuta un poco.

I prigionieri sono seduti su un tronco, hanno mani e caviglie legate, mio padre li ha fatti liberati solo per raggiungere la loro postazione.

Beppe dice: "Generale, non credete di poterci concedere qualche minuto di libertà?! Sapete, anche noi prigionieri abbiamo le nostre necessità!"

"Quanti problemi! Sassoin, La Salle, Girodelle …"

"Sissignore!"

"Organizzate i turni per accompagnare i prigionieri alla toilette!"

Riccardo sarcasticamente risponde: "Generale, ma che onore essere scortati per espletare i nostri bisogni corporali! Non è meglio che ci lasciate fare le nostre cose liberamente?"

"Ehi tu, vedi di non fare lo spiritoso, lo sai benissimo che finché non saremo a Vienna le vostre condizioni saranno queste! Cosa credete voi altri, che ci stiamo a divertire?! Avanti soldati, occupatevi di loro scaglionandoli tre per volta!"

"Sissignore!"

Il cappellone, io e Gerard ci armiamo di pistola, ci avviciniamo ai primi tre prigionieri, gli sleghiamo le caviglie e li scortiamo nella boscaglia più fitta.

Non appena ci appartiamo, il primo dice: "Soldati, immagino che sappiate che dovete slegarci le mani!"

Ribatto: "Falco, lo faremo uno per volta …"

"Ih ih …. Accidenti soldato Sassoin, deduco che temete davvero che noi possiamo fuggire! Ma non preoccuparti, non siamo mica matti, visto che ci lascerete andare!"

Tiro fuori lo stiletto, lo passo all'interno dei polsi e con un taglio deciso recido le corde, ribatto: "Ih ih … Non avete tutti i torti. Ma nemmeno a me, è mai toccato scortare qualcuno che deve fare i suoi bisogni, credetemi, la faccenda non mi rallegra affatto, foste almeno delle belle dame! Ih ih …"

Sento Gerard ribattere: "Alain, ma si può sapere cosa dici! Ma tu non pensi mai ad altro?!"

"Amico, te l'ho detto un'infinità di volte: dimmi tu a cosa dovrei pensare? .. Maggiore, e Voi?"

"Io cosa?"

Rispondo preoccupato dalla piega che sta prendendo la nostra conversazione.

"Non vi manca il calore di una donna?"

"Sassoin, ma ti sembra il momento di parlare di certe cose! Piuttosto, tira fuori la pistola e fa da guardia ai prigionieri!"

"Agli ordini maggiore!"

Ci avviamo nella boscaglia, tra dei grossi cespugli che nascondano alla vista delle donne dell'accampamento quello che i briganti sono venuti a fare. Tendo la pistola in mano, pronto ad intervenire, non solo per impedire eventuali fughe ma anche nel caso in cui qualche animale dovesse attaccarci.

"Ih ih ih …. Soldato Sassoin, almeno girati, sai, mi metti in imbarazzo!"

"Sapessi, nemmeno per me è piacevole guardarti. Meno chiacchiere e muoviti."

"Sassoin, sono sicuro che prima di lasciarci diventeremo amici!"

"Ih ih … E chi può dirlo amico! E poi, una volta che verrete liberati, le nostre strade si separeranno. Voi rimarrete in Italia ed io farò rientro nella mia turbolenta Parigi!"

"Turbolenta dici? Cosa sta succedendo nella tua Parigi?"

"Ma come, non hai spie a sufficienza alla corte parigina?! Dovresti saperlo cosa succede Riccardo, sei o non sei il capo di questo gregge di galline?!"

"Galline?! Questa si che è bella! Certo che se fossimo stati più scaltri, non ci saremmo trovati in questa situazione!"

"Non vedo di cosa vi lamentiate, dopotutto siete fortunati: vi siete imbattuti con della brava gente! … Ehi, ma che diavolo stiamo facendo?! Discutere in una situazione così insolita!"

"Alain, ho finito, adesso puoi anche legarmi i polsi, però mi piacerebbe darmi una rinfrescata!"

"Ne riparliamo con il generale, adesso devo legarti."

Gerard, incalza: "Avanti Beppe, adesso tocca a te!"

Entro nella tenda, vedo Anna coprire con una coperta nostro figlio, la guardo con tenerezza, sussurro appena: "Carlo si è addormentato…".

Sembra un angioletto nostro figlio, tutto rannicchiato, rilassato.

Mi sollevo dalle ginocchia, avanzo verso il mio Armand, rispondo: "Era davvero stanco. Sai il viaggio e poi non immagini quante domande mi ha fatto!"

"Davvero! Cosa ti ha chiesto? .. Però Anna, meglio uscire dalla tenda, non vorrei che il nostro chiacchiericcio lo svegliasse. Su vieni con me!"

Stringo la sua mano e la conduco fuori. Siamo l'uno di fronte all'altro, le accarezzo il viso, mi perdo nel suo sguardo, così dolce e colmo d'amore per me.

Le sfioro le labbra, le sussurro: "Anna sapessi quanto ti amo!

La stringo a me, continuo: "Ti desidero Anna ….."

La voce del mio Armand è un soffio caldo sul mio collo, sento una miriade di brividi percorrermi il corpo.

Una voce alle nostre spalle mi riporta alla realtà: "Zio mi dispiace interrompere il vostro tenero idillio ma mio padre vuole parlarci."

Mi allontano appena da Anna, il mio braccio rimane intorno ai suoi fianchi, ribatto: "Cosa succede Joséphine?"

"Non lo so zio, ma credo che voglia discutere circa il nostro viaggio. Sono tutti radunati intorno al fuoco, mancate solamente voi due!"

"Grazie Joséphine, adesso arriviamo."

Mia nipote ci guarda e, con atteggiamento impertinente, sussurra: "Zio, Anna, Carlo sta dormendo, io al vostro posto, coglierei l'occasione per rimanere un poco da soli. Guardate, questa sera la luna è così luminosa che ci invita tutti all'amore!"

"Ma Joséphine…"

"Su, avanti zio, almeno con me non fingete. Non appena mio padre ci avrà parlato, vi consiglio di appartarvi tra la boscaglia! Ih ih ih … Credo che glielo proporrò al mio Charles. Dopotutto non rischiamo di essere attaccati dai ribelli!"

Al solo pensiero di una splendida notte sotto le stelle, tra l'erba fresca, uhm …. Rabbrividisco! Ah ….. cosa non farei al mio Charles!

Da lontano udiamo la voce di mio padre: "EHI, VI STIAMO ASPETTANDO, MUOVETEVI!"

"Meglio andare zio, altrimenti e grida di mio padre potrebbero svegliare Carlo e rischiereste così di passare un'altra notte solo soletto!"

Siamo tutti seduti davanti al fuoco, prigionieri compresi. Ci siamo sistemati in modo da essere riscaldati e protetti dalle fiamme, con le donne sedute su dei tronchi ricoperti dai cuscini. Guardo Andrè, per tutta la sera si è premurato affinchè non mancasse nulla a mia figlia Oscar, con una pazienza degna di un santo! Mia figlia, la mia piccola, il mio erede ….. ha viaggiato tutto il giorno a cassetta, accanto al marito. Non ha ceduto di un passo, forte, fiera ed orgogliosa. Lei è perfetta. Sono felice che tra lei ed il marito ci sia questa bella armonia, almeno la mi discendenza è assicurata ed il casata avrà ancora lustro.

Vedo arrivare mio fratello, mano nella mano con Anna, accompagnati da mia figlia Joséphine.

"Finalmente siete arrivati! Mancate solo voi. Marchesa prego accomodatevi, certo il tronco non è molto comodo ma potete prendere un cuscino! Sassoin, portane uno alla marchesa!"

"Sissignore!"

Ecco, quando c'è da lavorare tocca sempre a me! Mai che il generale chiami Gerard, sempre al povero Alain tocca correre ed ubbidire!

Siamo tutti riuniti in attesa che mio padre prenda la parola. Noi tutte siamo comodamente sedute sui cuscini. Guardo mio marito, ogni tanto mi sfiora una mano, mi accarezza con il suo dolcissimo sguardo. Vorrei perdermi nel suo abbraccio, è così tenero e premuroso. Ed io invece sono scorbutica, mi infastidisce tutta questa attenzione. Alla fine, non sono mica ammalata! Eppure mi tratta come se fossi una piccola cosa fragile da proteggere. Poi vedo il suo sguardo verde, dolce, gentile, e la mia rabbia scema in un attimo.

"Bene, passeremo questa notte in tenda, accampati qui. Faremo i turni di guardia per assicurarci che i prigionieri non fuggano e che nessun animale possa attaccarci. Il fuoco dovrà sempre rimanere acceso. Fate attenzione agli orsi, ai lupi, ai cervi, ai caprioli ed a tutti gli altri animali. Voi donne dormirete tranquille, anche tu Oscar. Saremo solo noi uomini a fare i turni di guardia! Bene. Questo é tutto!"

"Augustin, credi che domani sera riusciremo ad arrivare a Trento?"

"Si certo, credo che arriveremo nel pomeriggio! Il tragitto non è particolarmente difficoltoso ed i cavalli sembrano in forma!"

Madame Battista batte le mani e con voce stridula ribatte: "Auguuuustin che bello! Almeno potremo riposare in un bel letto soffice!"

"Si certo Madame! Domani avrete una stanza tutta per Voi!"

A costo di dormire con Sassoin...la voglio ben lontano da me!

Guardo il mio bellissimo generale, penso: Spero che questa notte riesca a convincerti, voglio che tua sia mio Augustin! Sono sicura che tu non sia un sodomita, anzi, metterei la mano sul fuoco che sei un uomo a tutti gli effetti. Stanotte me lo dimostrerai.

Riccardo mi guarda e dice: "Generale, quanto manca per arrivare a Vienna?! Sapete, in queste condizioni non è il massimo viaggiare! E poi non vorrete tenerci legati anche alla locanda?"

"Certo che resterete legati anche alla locanda! Conto di arrivare a Vienna in una decina di giorni. Quindi Riccardo rilassatevi. Sarete ben legato e sorvegliato! E come scusante nelle locande diremo che avete fatto un voto alla Vergine Maria! Ih ih"

"Ha ah ah ah ah ah .."

"Sassoin, si può sapere cosa ti prende? Perché ridi in quel modo?"

"Generale … Ah ah ah ah … Voi si che riuscite a stemperare qualsiasi situazione ! Ah ah ah … Riccardo e voi altri, vedrete con noi non vi annoierete affatto! Ah ah ah … "

Madame Joséphine, mi sorride e ribatte: "Ben detto Alain, infatti stasera ci divertiremo tutti!"

"In...in che senso figliola?!"

Guardo la mia figlia maggiore e inizio a preoccuparmi. Ha una strana luce negli occhi, chissà che idea che le è passata per la testa? Poveri noi!

"Padre, è una splendida serata, siamo tutti riuniti davanti al fuoco, qualche minuto di svago, credo che ce lo meritiamo tutti, non è vero madame Battista?"

"Joséphine, cosa hai in mente?! Tu mi preoccupi!"

"Io? Ma Padre, possibile che Voi dobbiate essere sempre tanto ansioso? Su, fidatevi di me, vedrete non Vi pentirete!"

Guardo di sottecchi il mio Andrè, preoccupata dalla parole di mia sorella, e sussurro appena al suo orecchio: "Andrè! Io ho paura delle idee di mia sorella!"

"Oscar, a dire il vero, anch'io comincio a preoccuparmi. Guarda, ha preso una bottiglia vuota, chissà cosa intende fare!"

"Oddio Andrè! Non sarà uno di quei giochi che ci proponeva quando eravamo bambini?!"

desso sono davvero preoccupata! Joséphine riesce a trasformare in qualcosa di indecente anche un banalissimo gioco da bambini!

Guardo mia sorella e domando: "Joséphine cosa hai in mente di proporre?"

"Oscar sorellina, perché hai quell'atteggiamento tanto prevenuto nei miei confronti?"

"Ti sbagli Joséphine, non sono affatto prevenuta è solo che la tua espressione è un tantino strana!"

"Strana? Assolutamente no! Ho solo voglia di passare una serata in allegria, tutto qui! Ih ih…"

Sorrido felice, ci divertiremo moltissimo, ne sono sicura!

Guardo mia moglie e sussurro timidamente: " Ne sei davvero convinta Jo?"

"Certo caro! Non dovrei? Su su!"

Sussurro all'orecchio di Beppe: "Amico, chissà cosa si inventerà adesso la Signora!"

"Falco, e chi lo sa! E' da due giorni che conosco la marchesa e già comincio a temere le sue iniziative. Comunque sono sicuro che trascorreremo una sera all'insegna dell'allegria. Ascoltiamo ciò che ha in mente di fare!"

"Abbiamo forse alternative? Siamo tutti legati...che la tortura abbia inizio! Basta che le donne non diano di stomaco."

"Nooo ti prego, non dirlo nemmeno!"

Mio padre mi guarda severamente e borbotta: "Cosa c'è Joséphine?! Hai una strana luce negli occhi, forse ti è successo qualcosa?"

"Assolutamente no! Faremo il gioco della bottiglia! Lo conoscete tutti?!" Dico sorridente.

"Joséphine, amore mio, non mi pare il caso..."

Dico sconsolato scuotendo la testa. Questo innocuo gioco, nelle mani di moglie può diventare molto pericoloso!

"Oh Charles non temere, vedrai, ti assicuro che stasera ci divertiremo tutti! Tanto possiamo trascorrere una tranquilla serata senza aver timore di essere attaccati dai ribelli, non è vero Riccardo?"

"Ih ih ih … Signora, credo che affrontare il viaggio legati fino a Vienna per noi non sarà poi tanto opprimente, sono sicuro che questi giorni passeranno in fretta! Ih ih ih …"

"Vero capo, la Signora, oltre ad essere una donna generosa è anche tanto simpatica! Marchese siete davvero un uomo molto fortunato!"

Sorrido, vedo mio marito imbarazzato, che poi non ne capisco nemmeno il motivo, mi guarda timidamente e sussurra ai ribelli: "Beh …. Si, sono un uomo molto fortunato!"

Osservo prima il mio comandante, sul suo volto intravedo disappunto, poi il mio sguardo cade sul vecchio pazzo, è preoccupato. Chissà cosa starà pensando?! Anche se non è difficile capirlo: probabilmente è preoccupato della nuova trovata di sua figlia.

Sorrido, non riesco nemmeno a immaginare quale diavoleria la marchesa si inventerà.

Tutti rimangono in silenzio, comincio a spiegare in cosa consiste il nostro gioco.

"Bene signori, come già detto, faremo il gioco della bottiglia!"

Le mie sorelle, in coro ribattono: "Cosa!"

"Oscar, Marianne, cosa vi prende! L'abbiamo fatto tante volte quando eravamo bambine!"

Oscar, risponde: "Appunto Joséphine, da bambine, adesso non mi sembra il caso!"

"Suvvia Oscar, si può sapere di cosa ti preoccupi? Hai forse paura di essere sottoposta a qualche pegno che non ti farebbe piacere?! Se è così, non preoccuparti, con te sarò molto ma molto discreta! Ah ah …."

"Joséphine!"

"Su Oscar, adesso basta, lasciami spiegare ai presenti di cosa si tratta. Magari non tutti lo conoscono. Dunque, il lato del collo indica l'altro giocatore. Questi può scegliere tra azione o verità. Una volta scelto, tocca al primo...azione significa che il secondo dovrà fare qualcosa, verità che dovrà rispondere ad una domanda decisa dal primo giocatore. Poi tocca al secondo fare girare la bottiglia"

Mi avvicino a mia moglie, sussurro: "Joséphine, meglio lasciar stare …."

"Ma no caro, è così divertente! Victor, cosa ne pensate, vi piacerebbe sottoporvi al gioco della verità? Credo che nessuno di noi abbia qualcosa da nascondere o sbaglio!"

"Madame Joséphine, a volte la verità potrebbe diventare pericolosa, meglio cambiare gioco."

"Ma caro cugino, cosa dite! Nessuno vuole mettere in imbarazzo nessuno!"

"Joséphine, mia cara sorella, io conosco i tuoi giochi! Bada bene a cosa chiedi ... perché toccherà anche a te rispondere!"

"Marianne cara, io non ho nulla da nascondere, e tu?"

"Nemmeno io sorella!"

"Bene se è così, possiamo cominciare … Anzi, visto che l'idea è stata mia, sarò io a far girare la bottiglia per prima!"

Afferro la bottiglia che è di fianco a mio marito, la metto al centro e con un colpo di mano comincio a farla girare.

La punta della bottiglia si ferma di fronte ad Anna, la vedo arrossire, la guardo intensamente, dico: "Anna, la bottiglia si è fermata davanti a Voi, quindi spetta a me porre una domanda."

Sento appena sussurrare: "Io …. Ecco …."

Vedo la mia Anna intimidirsi, il suo sguardo è smarrito, prendo la sua mano, e con sguardo rassicurante sussurro appena: "Anna, sta tranquilla …"

"Zia, cosa avete! Ho l'impressione che vi spaventi, su Anna non voglio mica mangiarvi, la mia intenzione è di farvi una domanda …"

"Siii … ecco …. Cosa volete chiedermi?"

Sorrido, felice e domando: "Anna, tutti sappiamo che amate mio zio, vi domando: il vostro è stato un colpo di fulmine, oppure vi siete innamorata di lui un poco per volta?"

Sento le gote avvampare, guardo timidamente il mio Armand, sussurro con voce roca: "Ecco, mi sono sentita attratta da Armand dal momento in cui l'ho conosciuto …"

" Che bello zia! Allora il vostro è stato amore a prima vista! ….. Dai Anna adesso tocca a Voi, fate girare la bottiglia."

Prendo la bottiglia, la faccio girare, il collo si ferma indicando il soldato Gerard. "Bene, tocca Voi, cosa scegliete, azione o verità?!"

"Ehmmm. preferisco azione Madame!"

"Bene, dovrete eseguire un perfetto baciamano alla donna, tra quelle presenti, che stimate maggiormente!"

Arrossisco alle parole della Marchesa, certo che da una dama come lei non potevo che aspettarmi qualcosa di delicato. Mi sento in imbarazzo per la richiesta che desidero fare.

Rimango in silenzio per qualche secondo quando sento arrivare una gomitata nel fianco e la voce sghignazzante del mio amico Alain che mi sussurra : "Allora Gerard cosa aspetti! Ti decidi? Io già immagino a chi vorresti fare il baciamano, te lo leggo in faccia! Ih ih ih ... "

La marchesa, con tono dolce e soave mi dice: "Allora Gerard, forse la mia richiesta ti ha messo in difficoltà?!"

"No, no Marchesa è che io ..."

Vedo il soldato La Salle guardarmi timidamente e mi dice: "Comandante, se André me lo consente desidero baciarvi la mano ..."

"Oh …. ma certo Gerard, è un gioco e sono lusingata della tua preferenza. Andrè non può avere nulla in contrario!"

Dico guardando il mio Andrè che aggiunge: "Certo Gerard, conosco il rispetto che hai per il nostro comandante!"

" Oh ... ecco ..."

Mi alzo titubante, sento lo sguardo di tutti addosso, mi avvicino al comandante che è seduta accanto ad Andrè, mi inchino e, con il dovuto rispetto, le prendo la mano e gliela bacio, sussurro: "Comandante, siete ammirevole!"

Mi inchino nuovamente e torno al mio posto accanto ad Alain. Prendo la bottiglia e la faccio girare, un colpo deciso, ed il collo si ferma rivolto ad Andrè.

"Andrè, tocca a te….cosa preferisci, azione o verità?"

"Ecco ... io ... non saprei ... forse meglio azione."

Sento mia sorella Joséphine ribattere: "Temo che stasera nessuno abbia voglia di confessarsi, peccato!"

"Azione …. bene ….. dovrai … uhm … eseguire dieci flessioni!"

Mi alzo, mi fletto, appoggio i palmi delle mani a terra ed eseguo la mia azione. Dieci flessioni, eseguite perfettamente, senza mai toccare terra. Tutti gli allenamenti a cui ci ha sottoposto il Generale negli anni sono serviti! Dieci flessioni, in un attimo, e non sono neppure stanco!

Guardo Andrè, i suoi muscoli tesi, le spalle muscolose, ben scolpite. è un bell'uomo, molto più bello di quanto non lo sia io. Lui è perfetto! Certe volte mi chiedo ancora come faccia ad amarmi! Lui è pieno di donne disposte a corrergli dietro! Eppure, bello com'è, lui vuole me. Mi ha scelta, come io ho scelto lui. Eppure, lui è bellissimo, dolce, premuroso, pacato. Come ho fatto a non rendermene conto in tutti questi anni?

"Bene, allora adesso tocca a me fare girare la bottiglia! Vado!"

Lancio la bottiglia, ruota veloce, fino a fermarsi davanti ad Alain.

"Alain, Azione o verità?!"

Guardo il mio amico felice e rispondo: "André aspettavo che toccasse a me! Naturalmente scelgo la verità!"

"Immaginavo, sei troppo stanco per fare dieci flessioni! Dunque la mia domanda è la seguente … ti sei mai innamorato prima di incontrare Sabrina?"

"Innamorato, io?! No, mai André! Sabrina è stato il mio primo amore! Certo questo non significa che ho sdegnato la compagnia di altre donne!"

Sentiamo i nostri prigionieri scoppiare in una fragorosa risata!

"E bravo il nostro carceriere! Questo è parlare!"

"Ehi amici, cosa avete da ridere! Forse voi siete tutti dei santi o cosa! Ops, scusate Conte Armand, non volevo essere blasfemo!"

"Su su Alain, tocca a te fare girare la bottiglia! Non fermiamoci!"

"Si, certo!"

Afferro la bottiglia e con le dita la faccio girare, la punta si ferma ad André, sghignazzo felice, adesso mi divertirò un poco anche io ih ih!

"Di nuovo qui?! Alain, tu l'hai fatto apposta!"

"Io! Ma cosa dici André! E' arrivata da te per caso!"

"Si si certo …. va bene, ti semplifico la questione. Verità! Su fammi questa domanda che tanto ti incuriosisce!"

"Ehmm.. André Ecco ... è una questione che mi sono sempre posto! .. Comandate Vi prego non Vi arrabbiate e non tirate fuori la spada! Tanto so che mi battereste!"

"Alain! TI assicuro che terrò la spada al suo posto, ma potrei trovare un altro modo per punirti! E lo faccio solo per il bene della mia creatura! Ed ora veloce! Parla! è un ordine"

" Si si ... ma se mi parlate in questo modo, io ... e va bene, mi faccio coraggio. André sono curioso di sapere chi comanda sotto le lenzuola: tu o il comandante!"

"COSA?!"

Urlo mettendo la mano sull'elsa della spada, pronta a lanciarmi sul mio sottoposto. Andrè posa una sua mano sulla mia, mi guarda, mi sento tranquillizzare dal suo sguardo!

Faccio un bel respiro e rispondo: "Dipende dall'estro del momento, amico mio! Ih ih ih…"

"Ih ih ih ... Però ..." Rido soddisfatto ma vedo il generale guardarmi male, mi ricompongo e riprendo il mio atteggiamento serio ed equilibrato.

"Alain, al nostro rientro ti aspetta una settimana alle scuderie, a spalare letame. Sappilo! E ringrazia il cielo che devo avere riguardo per la mia creatura!"

Sento lo sguardo del Comandante passarmi da parte a parte. Quella donna per me è un vero mistero, riesce ad incutere un timore reverenziale con una sola occhiata! Credo davvero che terrà fede alla sua minaccia, mi aspettano le stalle, ed il letame!

Sento il vecchio pazzo che rimbotta: "Sassoin, cosa ti aspettavi? Mia figlia è il mio erede, e come tale si comporta, sempre e comunque! Ed io ne sono orgoglioso!"

E brava la mia bambina! L'ho cresciuta come un uomo, e come tale ella si comporta! Sono davvero fiera! Ah, che buon padre che sono stato, e che buon nonno che sarò!

Mia sorella Joséphine, con tono canzonatorio, ribatte: "Alain, la tua curiosità, che poi era anche la mia, ti è costata davvero cara! Ah ah ah ah ..."

Anche i ribelli si uniscono al coro della risata!

" Ah ah ah ah …"

"Bene, allora tocca di nuovo a me fare girare la bottiglia ….. vediamo chi è il prossimo ….. ih ih … "

Lancio, la bottiglia gira e si ferma davanti al Generale.

"Generale, cosa preferite, verità o azione?"

"Verità Andrè! Sono troppo stanco per l'azione!"

"Generale, se Oscar ed io avessimo una femmina, sareste contento comunque? Una bella nipotina, uguale alla madre!"

Sorrido mentre pongo la mia domanda a mio suocero, con sguardo innocente. Almeno qui, davanti a tutti, non rischio nulla!

"COME! André ma dico, sei fuori di testa o cosa! Che la femmina ben venga, ma prima dovete darmi il MIO erede! Intesi André?! E poi, ma come osi, sarà un maschio! MASCHIO! Chiaro?! E siccome è stato concepito sulla scrivania di nonno Augustin, ovviamente Oscar mi darà un maschio! E guai a te se fallisci, ti obbligherei a ... Santo cielo ma cosa sto dicendo! Su su, giriamo la bottiglia!"

Le parole di André mi hanno reso nervoso, afferro con forza la bottiglia e la faccio girare come una trottola, si ferma nella direzione di Joséphine, la guardo divertito e domando: "Joséphine, figlia cara, hai mai letto libri proibiti?"

"Padre, non mi chiedete neppure di scegliere? Insomma, e se io avessi preferito l'azione? Mi sembrate davvero troppo agitato …. su su calmatevi! Prima o poi avrete il vostro nipotino …. in fondo di cosa Vi lamentate, Voi ci avete provato sei volte ad avere un figlio maschio … ih ih ih"

"Smettila di divagare e rispondimi! Tanto sei troppo stanca per l'azione! Su su!"

Figuriamoci, mia figlia non può certo scegliere l'azione! L'unica azione che conosce è …

1"E sia, Vi accontento. Ecco Padre, vedete, Voi vi siete impegnato tanto per la mia educazione e nella nostra biblioteca ci sono solo letture …. come dire …. edificanti! Ma di certo, per apprendere tutte le arti necessarie ad una buona moglie, servono anche altri testi. Per cui si, ho letto quelli che Voi definite libri proibiti, anche prima di sposare Charles!"

Guardo mio padre, io sorrido, ma lui decisamente no …. chissà poi perché!

" E così lo hai ammesso! Sei davvero una sfacciata! E TU CHARLES NON DICI NULLA A TUA MOGLIE!"

"Ma Signore ….. li abbiamo letti assieme! Insomma, tutta teoria certo, ma qualche informazione utile ci serviva! Sapete, io non ho mai apprezzato l'idea che un rampollo di nobile schiatta debba apprendere certe cose nei bordelli!"

Non sento più gli arti legati tanto che sono preso dai discorsi della marchesa e del generale, sorrido e sussurro all'orecchio del mio amico: "Ehi capo, ma che fortuna! Ci sono capitati dei tiranni francesi davvero simpatici!"

"Sta zitto ! Non vorrei che ti sentissero!"

"Oh …. e allora? Io, per una famiglia così, lavorerei volentieri! Guarda, ci danno da mangiare, ci fanno divertire …. cosa desideri di più? Siamo seduti con loro! Abbiamo diviso la loro tavola. Stesso cibo! E ci hanno pure fatto viaggiare in carrozza!"

"A dirla tutta, anch'io! Però che idea! Beppe e se dopo averci rilasciati, andassimo a chiedere lavoro alla servitù del palazzo? Ih ih ... Ti immagini, al loro ritorno, se mai un giorno tornassero, ci troverebbero in casa loro! Ah ah ah ..."

"Si! Ih ih ih ..."

"Bene Padre, tocca di nuovo a me fare girare la bottiglia! Pronti?! Viaa! ih ih…. gira gira …. a chi toccherà?!"

Spalanco gli occhi, cerco di spostarmi, quasi quasi mi alzo ….. la bottiglia ha scelto me!

"Oscar, sorellina mia! Che piacere! Allora, verità immagino!"

"Ecco, veramente... purtroppo si, data la mia condizione!"

"Bene mia cara, ma non dire purtroppo. Ho in mente una domanda davvero perfetta!"

"Joséphine, ti avverto se osi ..."

Non mi piace per nulla lo sguardo di mia sorella. Se già in condizioni normali è una donna impossibile, con la gravidanza la sua fissazione è peggiorata. In effetti, con lei non c'è limite al peggio. Ed ora chissà cosa si inventerà!

"Oh … ma stai tranquilla! Non voglio certo sapere quante posizioni diverse avete sperimentato tu e Andrè! Siete ancora agli inizi mia cara …. avrete tutto il tempo per apprendere i segreti della nobile arte …. no no ….io voglio sapere … uhm …."

Sorrido maliziosa lasciando volutamente mia sorella nel terrore.

"JOSEPHINE! MA SEI PER CASO IMPAZZITA!"

Urlo furiosa mentre sento la mano calda, grande, morbida del mio Andrè appoggiarsi su una mia gamba, mi basta il contatto con lui per ritrovare un poco di calma. Ma è possibile che mia sorella non capisca che a me non piacciono certi argomenti? Quello che capita in camera da letto sono solo affari nostri! Miei e di mio marito!

"Ma stai tranquilla …. su su …. non ti fidi forse di me?! Vabbè, non ti chiederò neppure dove avete concepito la mia nipotina … tanto sarà stato al casino di caccia … no no ….. vediamo ...ih ih ih…"

Sono fuori di me, scatto in piedi e, con aria minacciosa, strepito puntandole contro il dito: "Prova a dire ancora cose simili ed io abbandono questo stupido gioco!"

Mio padre pacatamente, ribatte: "Calmati Oscar, non credo che tua sorella oserà andare oltre, tanto ciò che voleva sapere lo sa già! E poi, prima o poi toccherà nuovamente a lei! Su Oscar siediti e non ti agitare! Avanti Joséphine, sbrigati, fai la domanda a tua sorella."

"Si certo …. dunque sorellina mia, se PERCASO, una donna dovesse insidiare il nostro caro Andrè, anzi, il TUO Andrè, tu cosa le faresti? La scuoieresti viva? Le strapperesti i capelli? La passeresti a fil di spada?!"

La domanda di mia sorella è davvero opportuna, certo che non mi sarei aspettata che mi chiedesse una cosa simile. Di fronte a me c'è Armandina, la guardo minacciosa, lei quasi si ritrae, e digrignando, dico: "Sorellina, io non conosco i mezzucci delle altre donne, non mi limiterei a tirare i capelli o cose simili. Sai, nostro padre ha fatto di me un ottimo soldato e come minimo impugnerei la spada e la farei pentire di essere nata! Non so se mi sono spiegata, vero!"

Dico guardando dritta negli occhi quella spudorata, svergognata di cameriera che vuole attentare al mio Andrè!

Madame soldato mi incute terrore, con quegli occhi che sembrano di ghiaccio, che sembra voglia uccidermi solo con lo sguardo! Quella non è una donna, io davvero non capisco cosa ci trovi suo marito in una cosa così! Sarà senza dubbio un matrimonio imposto, poveretto! Istintivamente mi appoggio alla spalla di madame Battista e sussurro tra me: "Santo cielo, questa donna travestita sarebbe capace di ammazzarmi, devo stare attenta!"

"Bene, adesso tocca a me girare la bottiglia!"

Lancio il prossimo giro, e la bottiglia si ferma indicando mio cognato Louis.

"Louis, a te la scelta, azione o verità?!"

Dico sorridendo felice, in fondo adesso tocca a me divertirmi.

"Oh Oscar, sono stanco, preferisco la verità. Tanto cognata con te mi sento al sicuro."

"Ne sei davvero sicuro?! Io, al tuo posto, non lo sarei! In fondo sono anche io una Jarjayes! Ih ih …."

Sorrido divertita, che almeno possa tenere un poco sulle spine mio cognato!

"Oscar ti prego sii clemente!"

"Louis, tuo padre era un soldato, eppure non hai seguito la sua strada. Perché? Non eri abbastanza abile con le armi? Sei fuggito dall'accademia? Volevi prendere i voti?!"

" No, Oscar è che io ... vedi, non sono attivo come mio padre, sono piuttosto ... come dire, la vita militare è troppo faticosa, non fa per me, preferisco dedicarmi agli affari, almeno non mi stanco e soprattutto non debbo rinunciare alle comodità della casa."

"Uff …. che genero che mi ritrovo! Ti avrebbe fatto bene stare un poco in accademia! Ti avrebbe reso un uomo! Invece è toccato a me cercare di rimediare! Su avanti genero sfaticato, tocca a te far girare la bottiglia!"

"Sissignore!"

Prendo la bottiglia, la faccio girare e con sommo sgomento mi accorgo che si ferma davanti al maggiore Girodelle! Spero che scelga azione!

"Victor, ditemi, azione o verità?!"

"Ecco, vorrei evitare l'azione, sapete Louis, mi sono appena dato una rinfrescata e non vorrei sudare!"

Dico preoccupato per la mia chioma appena spazzolata.

"Bene...dunque, che verità sia! Quante amanti avete avuto in gioventù? Niente nomi, ovviamente!"

Le parole del conte di D'Evreux mi mettono in imbarazzo certo, se non fossero presenti ne madamigella Oscar e nemmeno Elena la domanda non mi avrebbe messo in imbarazzo.

Rimango in silenzio per qualche istante, sento lo sguardo della mia fidanzata addosso e sussurro: " Beh, come potrei ricordare il numero delle dame che ho corteggiato …"

"Appunto! A noi basta sapere il numero...approssimativo ovviamente! A meno che Voi abbiate tenuto un conto preciso! Ma questo mi pare poco probabile! Non siete di certo come Fersen!"

" Emm.. ma cosa dite, certo che no! E poi, non mi piace essere paragonato al conte di Fersen: lui ha amanti in ogni angolo di Versailles."

"Appunto! Su Victor, un numero! Ih ih"

Ascolto i commenti che mio cognato e Girodelle fanno riguardo a Fersen. Mi sento ridicola: e pensare che un tempo ho creduto di essere perdutamente innamorata di quell'uomo, che stupida sono stata.

Sento la mano di André stringersi alla mia, ho la sensazione che mi legga nel pensiero.

André l'unico uomo che abbia mai amato davvero!

"Ecco … Conte …. io ….. e va bene, dopotutto sono stato io a scegliere la verità! Credo …. dieci …."

Guardo appena la mia fidanzata con indicibile imbarazzo, la vedo arrossire e abbassare lo sguardo.

"Dieci? Data la fama che avevate mi aspettavo di più! Certo, in questi ultimi anni di Voi si dice che siate quasi un eremita! Ih ih Bene, tocca a Voi!"

" Si … Giro la bottiglia …."

Con molto imbarazzo mi alzo dal mio posto, faccio roteare la bottiglia che si ferma nuovamente davanti al Generale.

" Generale tocca nuovamente a voi, cosa preferite, verità o azione?"

"Azione! Un poco di movimento prima di dormire fa sempre bene!"

Guardo mio padre e con tono sarcastico domando: "Padre avete paura di parlare, non è vero?"

"Assolutamente no Joséphine! E poi Victor é un ragazzo a modo, non avrei nulla da temere! Se fossi tu invece..."

" Ecco, lo immaginavo. E va bene, ma sappiate che se doveste essere sotto il mio tiro … ih ih …."

" Ti piacerebbe non è vero Joséphine?"

" Certo Padre, fremo dalla voglia di farvi qualche domanda!"

"Azione Generale? Bene! La vostra azione é la seguente: dovrete fare il baciamano alla donna meno giovane della nostra compagnia! Se preferite, potete cambiare idea e passare a verità!"

" Cosa?!"

Istintivamente guardo madame Battista, mi lancia uno sguardo ammiccante, si passa la mano tra i capelli e mi sorride. Il suo atteggiamento è di una donna emozionata, pronta a ricevere il mio baciamano. Non mi resta che sottostare a questo stupido gioco.

Vedo il mio adorato e bellissimo Augustin avanzare verso di me. Che classe, che portamento: è davvero un uomo bellissimo altro che sodomita!

Ancora qualche passo ed è di fronte a me, mi guarda. Che sguardo, che occhi, il colore dei suoi occhi sono azzurri come il cielo, sono bellissimi. Se solo mi baciasse sulla bocca …..

Sono innanzi a questa donna insopportabile, possibile che Girodelle mi abbia fatto uno scherzo di pessimo gusto! Ma che male gli ho fatto?! Eppure gli ho rimediato una dolce e bella fidanzata, non lo merito. Ormai non posso tirarmi indietro, devo sottostare a questo ridicolo gioco.

Vedo la contessa alzarsi in piedi tutta impettita, mi sorride, le sue labbra carnose si schiudono a un bacio a distanza, fingo di non vederlo, mi inchino con classe prendo la sua mano e gliela bacio. La sento tremare, tento di lasciargliela, quando sento che tenta di intrattenermela, mi guarda ancora e mi fa l'occhiolino. Sfilo con prepotenza la mia mano e torno al mio posto.

Oh il mio Augustin! Vedremo se stanotte mi sfuggirai!

"Bene, ora tocca a me fare girare la bottiglia! Vediamo chi mi capita! Oh...Charles! Mio caro genero! Cosa scegli?! Ih ih.."

"Ecco Generale, anch' io preferisco la verità: sono molto stanco!"

"Immaginavo! Tu sei sempre stanco, hai forze solo per una certa attività! Ebbene, c'è una stanza del mio palazzo che non hai profanato?! Bada bene, verità!"

Guardo mio genero, dritto negli occhi. Lui abbassa lo sguardo, sembra intimidito.

"Generale, io …."

Guardo mia moglie, mi sussurra: " Su caro, non temere, devi dire la verità e poi, non può che farti onore!" "Ssssi… Ge Generale pe però , non arrabbiatevi, me lo promettete?"

"Certo, al massimo ti sfido a duello!"

"Gulp! Avete detto duello?! No, vi prego Signore, io …. Voi lo sapete che non potrei che essere sconfitto …."

"Su avanti, meno chiacchiere e confessa!"

" Gerard, adesso si che vedremo il vecchio pazzo andare fuori di testa! "

" Sccc.. Alain, meglio che non ti faccia sentire!"

" Allora Charles, sto aspettando, avanti! SBRIGATIIII!"

"Ssssi Signore … ecco … nessuna, Joséphine ed io non abbiamo risparmiata nessuna stanza. L'abbiamo fatto ovunque, anche nella lavanderia!"

"COSA! DEGENERATI!"

"Padre, io non capisco perché Vi arrabbiate sempre in questo modo, e poi, è inutile che fingiate di non sapere. Padre a questo punto voglio farvi una confessione …."

Mio marito sussurra: "Ti prego cara basta. Già così, è troppo imbarazzante!"

"Non ne vedo il motivo caro, dopo tutto siamo marito e moglie, e la confessione che sto per fare a mio padre risale a dopo il nostro matrimonio non prima!"

"Avanti sfacciata, cos'altro hai combinato!"

Incrocio le braccia ed attendo che questa sfacciata parli.

"Padre, sappiate che la mia Lulù è stata concepita sulla vostra scrivania, anzi, sulla scrivania di nonno Augustin! Ih ih …"

"JOSEPHINEEEEEE! SEI STATA TU A MACCHIARLA D'INCHIOSTRO, NON E' VERO?"

"Niente affatto! Di quella macchia non ne so nulla! Sicuramente saranno state una delle mie sorelle. Magari Oscar…."

Arrossisco e sussurro: " Cosa?!"

"Sorellina, avanti confessa, sei tu la responsabile di quella macchia non è vero?! Magari tu e André eravate così presi dalla foga che avete fatto cadere il calamaio con tutto l'inchiostro! Ih ih ih …"

"JOSEPHINEEE!"

"Calmati sorellina e pensa al piccolo François o Sophie!"

Mio padre strepita: FRANCOIS!"

"Si, si Padre, François! "

Uno dei ribelli dice all'altro: "Lorenzo, che strana famiglia di nobili! Ih ih ih …."

"Giacomo e chi avrebbe mai pensato che avremmo avuto a che fare con degli oppressori simili! Ih ih ih …. Questi non sanno fare altro che pensare a una cosa! Ih ih …"

" Sono tutti figli della perdizione!" Ih ih …"

"Già, non a caso queste donne sono tutte incinte! Ah ah ah ah …."

I ribelli ridono a crepapelle, mio padre urla: " SI PUO' SAPERE VOI ALTRI COSA AVETE DA RIDERE?!"

"Nulla Signor Generale, è solo che il mio amico mi ha raccontato una barzelletta un poco spinta, tutto qui! Ih ih ih …."

Joséphine continua: "Padre non agitatevi, continuiamo a giocare. Zio Armand, la bottiglia a colpito voi! Ih ih … Avanti Charles, fai la domanda a mio zio. Zio vorrei che voi sceglieste la verità, se poi avete paura …."

"Nipote, io non temo Charles ma te! Quindi Charles, chiedi ciò che vuoi."

Oscar ribatte: " Un momento Joséphine! Poco fa hai detto che hai utilizzato tutte le stanze del palazzo Jarjayes, non avrai osato utilizzare la mia stanza spero!"

"Vedi sorellina quando dico tutte, dico tutte!"

"Questa me la paghi! Dovrò farla ripulire da capo a fondo!"

"Ma cosa dici Oscar, è stata ripulita un'infinità di volte visto che il nostro idillio risale a due anni fa! Ih ih ... e poi allora nemmeno guardavi il povero Andre!

"JOSEPHINNNNNNE! Ti assicuro che me la pagherai! Ed anche tu Charles, assaggerai la mia spada!"

" Ti ti prego cognata, io non volevo, è stata Joséphine..."

"Non ti nascondere dietro le gonne di mia sorella! Sii uomo e affronta la giusta punizione! E non aspetterò neppure che nasca mia figlia, tanto per batterti ci metterò al massimo tre colpi! Preparati, domani mattina mi darai soddisfazione!"

"Gerard guarda i prigionieri, sono sicuro che non abbiano riso tanto in vita loro! Ih ih ...

"Hai ragione Alain! E pure noi …. in caserma non ci divertiamo mica così tanto!"

All'improvviso sento l'ennesimo grido, il comandante inveisce contro noi tutti: "ADESSO BASTA! ME NE VADO!"

Mio padre con tono pacato ribatte: " Calmati Oscar, il gioco non è ancora finito. Spero che prima o poi tocchi a me rivolgete qualche domanda a Joséphine!"

"Ma quante storie! Su avanti Charles, fai una bella domanda piccante allo zio Armand."

Le parole di mia nipote mi spaventano, guardo in malo modo suo marito, ribatto: " Charles, non osare mettermi in imbarazzo."

Guardo timidamente mia moglie e poi suo zio, sussurro appena: "Ecco, io, Armand …."

"Oh Charles, non vorrai farti intimorire da mio zio spero! Tutti hanno subito delle domande, come dire … particolari e non vedo perché lo zio debba esserne esonerato, solo perché un tempo è stato un cardinale!"

"Cosa! Ehi capo hai sentito?! Allora abbiamo ragione a chiamarlo mezzo prete! Ora mi spiego il rosario e il libro delle preghiere nel suo bagaglio! E bravo il prete, ha moglie e figlio e come se non bastasse la bella marchesa è di nuovo incinta! Però, anch'io vorrei fare il prete in questo modo, avrei la paga assicurata e una bella donna al mio fianco! Ah ah … Ehi capo, perché non dici nulla?"

"Cosa vuoi che ti dica Beppe, ormai con questa strana famiglia non mi meraviglio più di nulla!"

"Scc.. capo ascoltiamo, sentiamo il marito della signora indemoniata, chissà cosa chiederà al cardinale!"

"Gerard certo che la marchesa è una donna alquanto vivace! Ih ih ih …. Nulla a che vedere con il nostro comandante!"

" Il nostro comandante?! Ma guarda che occhiatacce le sta lanciando, manca poco che la sbrani! Ih ih … Alain però debbo ammettere che il comandante Oscar è una donna fuori dal comune. Come poteva André non innamorarsene!"

" Su Gerard ascoltiamo cosa il marchese chiederà al nostro cardinale innamorato! Ih ih …"

"Su dai Charles deciditi, cosa vuoi chiedermi?"

"Ecco, conte, vorrei sapere se Voi avete mai ….. ehm …. utilizzato la sacrestia ….. il confessionale …. o un altro luogo ...ehm …..di chiesa …. per certe attività … ehm … ludico-ricreativo-riproduttive!

Era questo che volevi sapere, vero tesoro?"

Dico in evidente imbarazzo, ma come posso non accontentare la mia Joséphine, lei è così … ahhhh … perfetta!

"Si, caro, era quello che volevo sapere! Avanti zio, rispondete."

"Charles, questa me la paghi, te lo assicuro!"

"Ma come Zio, non vedo perché vorreste prendertela con mio marito, infondo avevate detto di non temere le domande di Charles! E poi, cosa avete da nascondere, tanto non siete più un prelato, come sappiamo tutti, siete già padre e lo diventerete per la seconda volta. Tutti noi conosciamo il modo in cui vengono al mondo i bambini, quindi, nessuno di noi si scandalizzerà! Avanti zio, fatevi coraggio, confessate."

Sorrido alle parole della marchesa, non resisto e dico: Marchesa, ma Vostro zio ha sempre confessato i peccati altrui e Voi stasera volete che confessi i suoi?! Ma noi non siamo dei sacerdoti! "

"ALAINNNN! MA SI PUO' SAPERE COSA STAI DICENDO?! "

" Conte Armand, non Vi arrabbiate, la domanda non ve l'ho fatta io ma il Marchese! E poi, non rispondere significa fare ammissione. Basta guardare la vostra futura sposa!"

"Ho capito, la vostra è una cospirazione. E va bene, ve lo dirò, tanto non indosso più gli abiti talari, e non appena rientreremo a Parigi sposerò la mia fidanzata. Ebbene si, ho amato Anna nella sacrestia, soddisfatti?!"

"Soddisfattissima zio! Voi si che siete un uomo per bene! Avete fatto ammissione di una faccenda tanto delicata. Siete davvero ammirevole. Evviva l'amore! Ih ih ih ..."

"ARMAND! Dovresti vergognarti! Adesso capisco perché Nostro Signore mi ha dato solo figlie femmine: si è vendicato su di me della tua scarsa vocazione! TU SEI PEGGIO DI JOSEPHINNNE! Almeno lei non ha mai usato la nostra cappella, vero figliola? Ti sei limitata alla carrozza nel cortile del convento ….."

" Padre, questa domanda ponetemela quando arriverà il mio turno, adesso preferisco lasciarvi con il dubbio! Ih ih ... Padre, se poi non toccherà più il mio turno, ve lo dirò comunque! Ih ih ih ... Ma Vi consiglio prima di prendervi una tazza di laudano. Sapete, è un ottimo calmante! Ah ah ah ..."

"JOSEPHINNNNNE!"

Sussurro all'orecchio di Riccardo: " Capo, io più li ascolto e più mi ripeto che sono una combriccola di simpatici fornicatori! Ih ih ih ..."

" Beppe, io direi piuttosto che questa famiglia va aldilà di ogni umana immaginazione. Certo che la nostra è davvero un'esperienza unica. Non la dimenticherò finché che vivrò!"

"Già, hai ragione! Certo che come nobili sono davvero strani!"

" Capo hai sentito, a quanto pare dal racconto di quell'effeminato del cappellone, la corte parigina non è nient'altro che un grande bordello! Non so se invidiarli o meno!"

"Guarda, io credo che se tutti i nobili fossero come questi staremmo tutti molto meglio!"

" Beh, certo, non posso che darti ragione! E' gente strana ma simpatica e soprattutto di buon cuore!"

"Si si, lo credo anche io!"

"Su avanti zio Armand avete perso abbastanza tempo, su girate la bottiglia, tocca a voi!"

"Si certo nipote."

Prendo la bottiglia, la appoggio a terra e la faccio girare. La bottiglia si ferma davanti a mia nipote Joséphine. Sorrido soddisfatto! E adesso a noi due, nipotina cara!

"Bene mia cara nipote, verità o azione?"

"Zio ma che domanda, preferisco sempre la verità!"

"Lo immaginavo. Dunque mia cara nipote, voglio sapere se non ti imbarazza l'idea di diventare ancora madre, tu che sei già nonna!"

" Io imbarazzarmi! Ma cosa dite zio?! Non ne vedo il motivo. E poi come avete detto tempo fa: i figli sono una benedizione di nostro Signore! Zio, sbaglio ma anche Voi avete preferito farvi benedire dall'altissimo mettendo al mondo due creature! Zio Vi fermerete o mi darete altri cugini?"

"Mia cara, fai girare la bottiglia, se arriva da me ti risponderò!"

" Accipicchia zio, quanto siete prevenuto nei miei confronti! Anna ma ditemi anche con Voi è così?"

"Oh …. Joséphine, come ha detto Armand, gira la bottiglia! Se arriva da me, avrai la tua risposta! Sempre che io non scelga azione!"

Ormai ho capito che con questa famiglia ci vuole polso! E pensare che io sono una persona tanto riservata!

" Gerard, se sopravviverò a questa incredibile serata, allora sono sicuro che rientrerò sano e salvo a Parigi! Ih ih ..."

"Alain, perché dici così?! Dovrebbe piacerti questa serata! Io la trovo molto adatta a te!"

" Certo, è molto più interessante del mio libro! Ih ih ... A proposito Gerard, non appena arriveremo a Trento, ne comprerò uno nuovo. Quello che ho è diventato illeggibile."

"Povero caro, non sai proprio come fare senza il tuo libro?!"

"Gerard non fare lo spiritoso!"

"Bene, allora tocca a me fare girare la bottiglia! Vediamo chi mi capita!"

"Oh ….. ma guarda un poco …. Padre! Sembra proprio che sia arrivata da Voi! Ih Ih Ih…"

" Cosa?! Scelgo l'azione!"

"Padre ma cosa dite non avrete paura delle mie domande, spero!"

"Assolutamente no! Ma con te è meglio andare sul sicuro! Azione!"

" E invece no! Voglio che scegliate la verità!"

"Joséphinnnnne!"

"Padre, non vorrete deludere una donna in stato interessante! Siate accondiscendente con mia sorella Joséphine! Siete sempre così attento alla nostra salute!"

Sorrido divertita mentre guardo di sottecchi Andrè al mio fianco.

" Oscar, adesso ti ci metti anche tu?! La conosci tua sorella, chissà cosa mi chiederà!"

Non resisto, ribatto al mio Augustin: " Generaaaale, avanti forza accettate la proposta di vostra figlia, così almeno Vi potremo conoscere un po' di più!"

"Padre, date retta a mia sorella, o Vostro nipote nascerà con una voglia a forma di ….. ehm ….."

" Oh sorellina, mi meraviglio di te ma che linguaggio usi?!"

Osservo il mio comandante e penso: " L'ho amata tantissimo da non guardare più nessun'altra donna. Se avrei avuto la fortuna di sposarla, certo che avrei acquisito una cognata davvero irriverente. Credo che tra tutte le nobildonne di Versailles, non esista una donna simile!"

"Allora Padre, avete deciso? Posso porvi la mia domanda?"

"Uff …. e va bene ….. mi arrendo ….. che verità sia! Cedo al vostro ricatto!"

Sorrido soddisfatta, e dico: "Padre, quante donne avete avuto prima di mia madre?"

"COSA?! Ma che domanda è Joséphine?! Tu TU TTU …. come osi chiedere certe cose a TUO padre! Dovresti vergognarti!"

" E' una domanda come un'altra padre, avanti rispondete!"

"Uff …. figliola, cosa intendi esattamente per avuto?!"

" Padre, forse mi prendete in giro o cosa! Avete inteso benissimo, avanti..."

"Joséphine, cara, avuto può significare cose diverse! Io ho avuto parecchie conoscenze nel mondo femminile. Mi furono presentate molte candidate, tra cui scegliere la futura contessa de Jarjayes! Credo almeno una decina, mia cara figliola!"

" Ah ah ah ... Padre siete un uomo davvero diplomatico, capisco a chi somiglia la mia sorellina! Ah ah ... E va bene avete vinto, mi arrendo. Dopo tutto non è piacevole che noi figlie sappiamo certe cose di voi, però lo zio Armand ..."

"Lo zio Armand non è abituato a svicolare le domande impertinenti. In fondo è cresciuto in un convento, non a Versailles!

Bene, ora tocca a me girare la bottiglia!"

Lancio l'oggetto, che si ferma indicando Andrè. "Figliolo, azione o verità!"

" Signore, per come stanno andando le cose preferisco naturalmente l'azione."

"Perfetto, io invece esigo la verità! E siccome io non ho potuto scegliere, e tua moglie ha insistito affinché cedessi, adesso anche tu ti piegherai alle richieste di tuo suocero! Quindi ti ripongo la domanda, azione o verità?!"

"Signore cosa volete sapere da me ..."

"Bene, vedo che hai compreso. Dunque, sebbene nonno Augustin mi abbia detto di sorvolare, io esigo sapere se la macchia sulla mia scrivania è opera tua e di Oscar, e se il fattaccio è avvenuto mentre eravate occupati in attività prettamente coniugali! E vedi di dire la verità!"

E speriamo che nonno Augustin non si arrabbi! Lui tutto sa e tutto vede...

" COSA! MA PADRE COSA VI SALTA IN MENTE! ANDRE' TI PROIBISCO DI RISPONDERE! Padre, forse l'esuberanza di mia sorella è contagiosa?!"

"Ma cara, è una domanda più che legittima! Ed ora muoviti, mio caro genero, rispondi!"

" Signore, ma ..."

"ANDRE' TI ORDINO DI NON RISPONDERE! E VOI PADRE SMETTETELA DI ESSERE INVADENTE, CHIARO! ADESSO MI SPIEGO A CHI SOMIGLI MIA SORELLA, ALTRO CHE LO ZIO CLAUD!"

"Andrè, DEVI RISPONDERE! Sono tuo suocero, esigo una risposta! VELOCE!"

Mi guardo smarrito, da una parte mia moglie che non vuole che io risponda, dall'altra mio suocero e questo gioco …. e adesso come me ne esco?

"Uhm ….. Ecco signore, io Vi risponderei volentieri, ma non vorrei che nonno Augustin si adirasse e invece del Vostro François arrivasse Sophie … Signore …"

" Cioè?! Non ti capisco, spiegati..."

"Signore, nonno Augustin, Vostro nonno, Vi ha detto di non chiedere oltre. Io non vorrei che rispondendovi lui si adirasse! Come punizione potrebbe inviarvi una femmina al posto del vostro sospirato nipotino!"

"SANTO CIELO L'AVEVO DIMENTICATO! Nooo figliolo taci, non dirmi nulla! Anzi, me lo dirai dopo che avrò avuto il mio François! Lascia stare."

"Bene Generale, mi fa piacere che abbiate compreso!"

"Grazie Andrè! Sei un vero tesoro, il mio tesoro!"

Sussurro a bassa voce all'orecchio del mio Andrè.

"Bene, credo che sia ora di riposarci. Domani sarà una giornata pesante e questa serata è stata molto faticosa! E poi non vorrei che nonno Augustin non gradisse certe ingerenze! Meglio andare a riposarci! RIPOSARCI! Sono stato chiaro?! E non dimenticate i turni di guardia! Qui ci sono orsi, lupi, cervi, puzzole ed altri animali!"

Gargano, Monte Sant'angelo, la Grotta di san Michele Arcangelo

Terry: "Eccoci arrivati all'ingresso della grotta di San Michele, dobbiamo scendere giù!"

Generale: "Ci sono molte scale madame?"

Generale: "Non più del vostro palazzo Generale. Dobbiamo scendere ottantanove scalini. Se poi non ve la sentite, possiamo prendere l'ascensore!"

Marguèrite: " L'ascensore?! Cosa sarebbe?"

Terry: "E' un mezzo di trasporto che vi fa scendere o salire, senza percorrere le scale."

Marguèrite: "Oh Augustin, lo voglio provare!"

Generale: "Marguèrite sei davvero impossibile! Tu vuoi provare tutte le stranezze del nuovo tempo!"

Marguèrite: "Ma caro, quando ci capiterà ancora un occasione simile?!"

Aizram: "Avete ragione madame, Voi si che siete una donna che non teme niente e nessuno."

Generale: "Madamigella, volete forse insinuare che io avrei paura di entrare in un ascensore?"

Aizram: "E allora dimostratelo generale, entrate!"

Generale: "Armand, Oscar, Andrè …"

Joséphine: "Padre ci siamo anche noi!"

Generale: "Oh questa si che è bella! Anche tu Joséphine in compagnia di Charles!"

Charles: "Sissignore, ci siamo anche noi! Vedete madame Clodda, vuole scambiare qualche parola con mia moglie, così le Autrici ci hanno condotti qui!"

Generale: "Ho capito. Joséphine, Charles non dimenticate che stiamo per varcare un luogo sacro, quindi niente sconcezze, intesi!"

Joséphine: "Ma come padre, non Vi fidate di me? "

Generale: "Certo che non mi fido di te, dopo quanto hai confessato durante il gioco della bottiglia."

Joséphine: "Oh padre, Vi riferite al fatto che io e Charles l'abbiamo fatto dappertutto? Ma padre, mi risulta che anche Voi, vi siete dato un gran da fare, vero madre!"

Generale: "JOSEPHINE!"

Oscar: "Josephine sorella …."

Joséphine: "Dimmi Oscar…"

Oscar: "Noi due abbiamo un conto in sospeso …"

Joséphine: "Se ti riferisci al fatto, che mio marito ed io abbiamo usufruito del tuo letto, beh, non vedo perché dovresti arrabbiarti così tanto, se vuoi ti prestiamo il nostro, vero Charles?"

Charles: "Si, certo Oscar, se tu e André lo desiderate …."

Oscar: "CHARLES ANCHE TU! VOI DUE SIETE DEGNI L'UNO DELL'ALTRO!"

Joséphine: "Calmati sorellina, non è il caso di urlare in questo modo. Dimentichi che stiamo per entrare in un luogo sacro! E poi, sinceramente non ti facevo tanto permalosa!"

Anna: "Armand, tua nipote è davvero tremenda."

Armand: "Hai ragione Anna, ma infondo non è cattiva. Ascolta Anna, tra non molto scenderemo nella Grotta di San Michele, ed io desidero pregare con te, affinché L'Arcangelo benedica la nostra unione e che tutti i futuri nascituri della nostra famiglia vengano alla luce sani e salvi insieme alle loro madri!"

Anna: "Oh Armand caro, sei un vero tesoro!"

Generale: " Armand, visto che ci sei, prega soprattutto per l'arrivo del mio erede!"

Armand: "Augustin!"

Generale: " Beh, ho detto qualcosa di male?!"

Armand: "Nulla Augustin, nulla!"

Generale: "Arpie, possiamo andare!"

Aizram: "Certo! Signori prego da questa parte! ….."

André: "Oscar, ci stiamo addentrando nella grotta, ma guarda che meraviglia!"

Foto

Terry: " Armand, noto che ne sei affascinato!"

Armand: "Ovvio madame, è una grotta a tutti gli effetti, davvero molto particolare!"

Terry: "Armand, nel 2011 è stato riconosciuto Patrimonio culturale dell'umanità dell'Unesco.

Questo luogo non possiede solamente una storia antica e spirituale ma anche architettonica, che trasuda da quella grotta calcarea così mistica e singolare in cui l'arcangelo Michele apparve verso la fine del V secolo per ben tre volte all'allora vescovo di Siponto, san Lorenzo da Costantinopoli, impegnato a estirpare il culto pagano e aprire così le porte ai cristiani. Secondo i racconti e i testi antichi, san Michele affidò al vescovo il suo messaggio: «Io sarò il vigile custode di questa grotta, in essa verranno perdonati i peccati degli uomini."

Generale: " Ummm… Sentito Armand?! La nostra famiglia ha davvero tanti peccati da farsi perdonare, vero Joséphine?"

Joséphine: "Ma padre, perché guardate solo me?! Qui abbiamo lo zio Armand, che certo non è stato meno pudico di tutti noi messi insieme!"

Armand: " Nipote ti prego! Lasciamo che madame continui, le notizie di questo posto mi interessano moltissimo. Madame continuate."

Terry: "Grazie Armand, dunque ….

Una quarta apparizione avvenne nel 1656 quando l'arcangelo salvò la città dalla peste.

Le strutture che attualmente conducono il pellegrino alla sacra grotta sono opera degli Angioini che nel XIII secolo, con imponenti opere, crearono un vero e proprio monumento costruendo il portale d'ingresso, la scalinata con i suoi caratteristici ottanta nove gradini distribuiti in cinque rampe, la grande navata, il campanile. L'atrio e la facciata d'ingresso superiore sono stati realizzati nel XIX secolo."

Generale: "Madame mi guardate male, immagino il motivo …."

Terry: "Già! Anche qui c'è lo zampino dei francesi! Uffà … meglio che continui! Al di là della soglia si apre una navata a tre campate, alta quindici metri, lunga venti e larga cinque, con archi a sesto acuto e volte a crociera. La costruzione è in stile gotico in Italia. Fu voluta nel milleduecentosettantatre da Carlo I d'Angiò …."

Generale: " Madame, basta guardarmi male. Che colpa abbiamo noi francesi che siamo militarmente più forti del vostro paese?!"

Terry: " Nulla! Ma voi francesi mi ricordate il prezzemolo: siete dappertutto!"

Generale: "Madame siete impossibile!"

Armand: "Anna, dammi la mano cara, vieni con me."

Anna: "Dove mi porti Armand?"

Armand: "Dobbiamo pregare, voglio avvicinarmi al sacrale! ….. preghiamo ….."

André: "Oscar, anch'io voglio rivolgere una preghiera all'Arcangelo. Desidero ringraziare Nostro Signore che ci ha dato l'opportunità di essere felici!"

Oscar: "Si, André, hai ragione! Grazie alle Autrici, la nostra storia è cambiata: se non fosse stato per loro, adesso io sarei ancora disperata per quel …. Fersen, e tu passeresti le tue serate in osteria ad ubriacarti. E come se non bastasse, io e te saremmo alle prese con i soldati della guardia ad affrontare chissà quali vicissitudini.

Invece ci ritroviamo qui, felici, sposati e con la nostra bimba in arrivo …. "

André: " Sccc Oscar, non farti sentire da tuo padre!"

Oscar: "Hai ragione Andrè."

André: "Oscar, preghiamo l'Arcangelo."

Generale: " Joséphine, Armand, anche voi dovete pregare, su inginocchiatevi, muovetevi!"

Joséphine: "Padre, Charles ed io ci uniremo alla preghiera come giusto che sia, ma non per quello che state pensando. Mio marito ed io ci amiamo moltissimo, questo non è peccato."

Marguérite: "Ohhh meglio che raggiunga tua madre, almeno non dovrò sentire le tue sciocchezze!…. Marguerite, voglio riconciliarmi con Nostro Signore, vieni cara accendiamo un cero, preghiamo."

Terry: " Bene siamo risaliti dalla grotta. Generale ma lo sapete che l'anno scorso sono venuti in pellegrinaggio in questo posto, il conte e la contessa di Swimmila?!"

Generale: "Dite davvero Madame?"

Terry: "Certo Generale, infatti ci siamo conosciuti un anno fa."

Aizran: "Terry ho una lettera della contessa per il Generale, è nella mia borsa. Eccola, prego!"

Generale: "Grazie madamigella, di sicuro sarà la risposta che attendevo da settimane …"

Marguérite: "Come Augustin, tu hai scritto alla contessa?"

Generale: "Ti prego Marguèrite non ti arrabbiare, volevo solo porgerle i miei saluti, null'altro! E adesso se permetti, leggo la corrispondenza…..

Mio eccellentissimo,

con la palpebra ancora doverosamente a mezz'asta e il materasso di piume sotto la schiena, ricambio i vostri squisiti auguri di buona giornata.

Tuttavia, non posso rispondere di aver dormito bene. Ah mio desolato amico non ci sono più i magnifici e rassegnati schiavi di una volta. Pensate che questa notte mi sono d'improvviso destata senza capirne il motivo. Poi, nonostante fossi immersa nelle brume del terpore, mi sono resa conto che il negretto quasi infante che ha l'ingrato compito di sventagliare il mio placido sonnosi era appisolato! Orrore e raccapriccio!Vi rendete conto, mio augusto amico?

Come vedete sia nel nostro secolo, non così illuminato come si dice, sia quello in cui Vi scaraventano quelle Arpie indemoniate, non c'è da dormire sonni freschi e tranquilli!

Accaldatamente Vostra,

Contessa Swimmila

Marguerite: "AUGUSTIN! LA CONTESSA E' UNA SFACCIATA!"

Generale: "Calmati Marguerite, non prenderla in questo modo, ti prego …."

Marguérite: "Augustin, la contessa ha parlato di sonno, di risveglio e poi … ti ha salutato in un modo che non mi è piaciuto!"

Generale: "Co co cosa dici …."

Marguérite: "Ti ha scritto: accaldatamente Vostra …."

Generale: "Ma non pensare male Marguerite, ma ti rendi conto in che bolla d'aria calda siamo finiti?! Siamo a metà di Giugno, fa molto caldo! Il suo, è stato un modo di dire. Ti prego non adirarti…."

Oscar: "André in effetti fa molto caldo, la temperatura è altissima!"

Terry: "Oscar, qui da noi è normale che sia così, ti dirò di più: siamo sulle pendici del Gargano e le temperature sono piuttosto sostenibili …"

Aizram: "Terry ma si può sapere cosa dici?! Qui fa caldissimo!"

Terry: "Aizram, ribadisco che qui, si sta davvero bene, se andassimo giù a Manfredonia, allora si che soffrireste il caldo, ma quello vero. Giù si sfiorano i quaranta gradi e come se non bastasse l'aria è afosa…."

Aizran: "Cosa! No ti prego Terry, non voglio scendere, preferisco prendere una stanza d' albergo qui a Monte sant'Angelo."

Terry: "Va bene Aizram, come preferisci, passeremo la notte qui, infondo come darti torto, tu sei abituata alle temperature decisamente più fresche, vivi quasi vicino alle Alpi …"

Generale: "Madame, e noi che veniamo da Parigi, abbiamo lo stesso problema di madamigella: da noi non fa tanto caldo. Vi prego vorrei tornare nel mio tempo…."

Terry: "Scordatevelo, il tour pugliese non finisce qui. Dobbiamo passare per Mattinata che è una zona di mare, poi andremo a Castel del Monte infine alle Grotte di Castellana!"

Generale: "Con questo caldo?!"

Terry: "Su, su, che avete attraversato le Alpi, sfidato i ribelli. Non credo che Vi facciate intimorire da un poco di caldo! Ih ih ih …."

Generale: "Poco dite!"

Terry: "Certo poco! Qui si sta bene, se poi vogliamo scendere al mio paese allora sappiate che ci attendono quaranta gradi."

Generale: "Preferisco battermi con i ribelli piuttosto che venire nella vostra città infernale!"

Terry: "Benissimo, detto ciò allora è inutile lamentarsi."

Clodda: "Oh ma che bello! Amiche guardate, il Generale e non solo lui, che gioia!"

Aizram: "Terry, com'è piccolo il mondo, hai visto chi abbiamo! Lupen, Tetide, Australia, Virginia, Katia e Clodda."

Virginia: "Salve a tutti! Come siamo felici di rivedervi! Ed io che speravo di incontrarvi a Luglio a Vienna Generale, invece Incontro non solamente Voi ma anche tutti gli altri!"

Generale: "Madame Virginia, avete detto che a Luglio sarete a Vienna?"

Virginia: "Si Generale, Vi annuncio che se tutto andrà per il verso giusto a Luglio partirò con mio marito per Vienna attraverso le Alpi, spero di incontrare il vostro favoloso gruppo. . Comunque, carissimo amico, sono onorata di aver avuto un posto così ampio nel siparietto. Ringrazio le autrici e madame Marguerite per avermi concesso di vedervi in tutto il vostro splendore. Però Generale non stressatevi e attenzione a madame pom pom."

Marguérite: "Sentito Augustin, sta attento a quella donna, ti avverto, niente più baciamano, capito!"

Generale: " Ma cara, non prendertela con me, è stata tua figlia a volere il gioco e poi, Victor che mi ha obbligato a farlo."

Marguérite: "Ho capito, ma che non si ripeta più, intesi?!"

Generale: "Si, certo , tranquilla cara! … Scusate madame Virginia, comunque volevo dirvi che siete invitata alla corte di Vienna, vi aspetto. Di sicuro l'imperatore darà un ballo, Voi e Vostro marito sarete nostri ospiti."

Virginia: "Oh grazie Generale, ma che onore!"

Katia: Generale non capisco! Prima le Autrici pubblicano e poi cancellano?!

Aizram: "Katia, il capito aveva un problema di formattazione.

Generale: "Ecco, appunto madame, capite in che mani sono finito?

Clodda: "Madame Josèphine continuo a pensare che un giorno mi farete morire a crepa pelle…. Ah ah ah ah aha h .. siete fantastica!"

Josèphine: "Grazie Madame, almeno voi mi rincuorate, visto che sia le mie sorelle che mio padre dicono che io sia un irriverente assatanata! Ma poi che male c'è, dopo tutto faccio certe cose SOLO con mio marito e dico sempre la verità!"

Clodda: "Madame, io vi stimo proprio per questo!

Josèphine: " Grazie madame, siete molto gentile!"

Lupen: Generale, però sapete che mi dispiace per i poveri ribelli?!"

Generale: "Sinceramente non vi capisco madame! Hanno ottenuto con immensa soddisfazione di Josèphine che venissero liberati. E poi, hanno da mangiare a sufficienza, quell'imbecille di Sassoin li scorta anche per andare alla toiltte, cos'altro possono desiderare da noi " oppressori?!"

Lupen: "Che le Vostre figlie non gli vomitano più addosso! Ah ah ah …"

Generale: "Ih ih … Madame però dopo le imboscate e tutto il resto, anche loro vanno puniti, non vi pare?!"
Beh, in un certo senso avete ragione, comunque non c'è pace con queste donne incinte! L' unica che si salva è la vostra adorata Oscar, ma non dimentichiamo che lei è un soldato!"

Oscar: "Ovvio madame, sono un soldato anche se donna e adesso anche incinta!"

Lupen: "Oscar auguri per la piccola Sophié!"

Oscar: "Grazie madame Lupen!"

Generale: "ARG ….."
Aizram: "Non è il caso che vi arrabbiate. Su, il vostro Francois arriverà ma al prossimo giro! Ih ih …"

Generale: "Madamigella Arpia, credete che io non sappia che l'idea sia stata vostra! So che madame Arpia mi avrebbe anche accontentato ma voi NO! Vi siete imposta con la vostra complice e avete fatto questo dispetto!"

Aizram: "Ih ih … Vero è tutto merito mio, anche il nome! Adesso basta, madame Tetide ha qualcosa da dirvi! Prego Tetide!"

Tetide: E figuriamoci se le dame Jarjeays non rovesciavano di nuovo addosso ai ribelli! Ma per lo meno si sono salvati."

Generale: "Madame, tutto ha un prezzo e i ribelli devono, ho detto " devono" pagare per quello che hanno fatto. Ih ih … sappiate tutti che non è finita qui! Vedrete cos'altro capiterà a quei sovversivi di italiani! Ih ih …."

Australia: "Buongiorno Generalone, Madame Marguerite, domito bene nell'albergo che Vi ho offerto?"

Generale: "Gattaccia si può sapere da dove siete sbucata?"

Australia: "Ho preso un areo apposta per te, vecchio scimunito! Ah ah ah ….."

Generale: " Maledizione!"

Australia: " Zitto vecchiaccio, anch'io come le altre signore ho da dire la mia!"

Generale: "Il problema madamigella che voi siete una chiacchierona: quando cominciate a parlare siete un fiume in piena."

Australia: "Beh, e non siete contento? E' un modo per darti lustro, vecchiaccio ignorantino! Ih ih …."

Generale: "Noooo!"

Australia: "Zitto, fa silenzio, devo parlare! …. Ohhh ma poveri "ribelli"... ahah meno male che le nostre "figlie preferite", Andre, Armand e il mio tesoruccio sono riusciti a riporti un po' di sale in zucca vecchio pazzo!"

Generale: "Voi SIETE UNA MALEDUCATA!"

Australia: " Uff, sempre sto sbraitare, esser sopra le righe, comandare a destra e a manca! Ohh! Basta! Generalone, sull' attenti! Oh vedi che ti combinano ancora le dolci arpie! Ihihih comunque ragazzeee! Ahaha il ridere, ma il ridere... Alainuccio e ora messaggero "d amore", chissà che ridere a riportare missive a famiglie, madri, mogliiiii..ohoh! hey! Vediamo di non far scherzi: che il mio tesoruccio non subisca le "pene" indirizzate a Riccardo & company, mi raccomando. Come diciamo noi- dont shoot the messenger! Capitoooo?! Voglio fidarmi!"

Aizram: "Tranquilla Australia, ad Alain è andata bene."

Australia: " Comunque che dire, Jo flagello di dio sei sempre la n.1... sei fatta per Riccardo, sai? Chissà perché vi vedrei cosi bene insieme ahaha... sei irriverente e dolce, tosta e stupenda allo stesso tempo!"

Charles: "Ma cosa dite madame, mia moglie appartiene a me soltanto, non è di nessun altro!"

Australia: "Tranquillo Charles, io lo dicevo tanto per dire! Uno non può non trovarti adorabile (capito vecchiaccioooo?!) sgrunt a te, rompino!"

Generale: "MADAMIGELLA!"

Australia: " Zitto vecchiaccio! Armand ... ihih come rompino è Carloooo! Maro', ma sempre nei momenti migliori si sveglia sto bambino! Ha le "antenne" apposta eh? Povero povero Armand! arpie mie care amiche, per favore aiutate sta povera anima, non ha sofferto abbastanza?"

Armand: "Grazie madamigella, convince le Autrici a lasciami un poco con Anna!"

Australia: "Facciamo cosi, il vecchiaccio ha le spalle larghe... "date a lui" e fate passare almeno una notte in paradiso a Armand! E tanto cristiano ! Comunque - ehm!"

Aizram: "Tranquilla Australia, Terry ed io abbiamo deciso di rendere felice quest'anima in pena ma non sappiamo quando! Ih ih ih …"

Armand: " Su su Autrici, un poco di pietà!"

Arpie: " Ih ih ih …."

Australia: "Mi sa che anch' io avrei avuto problemi di stomaco in quella carrozza! Ihihihih le vostre menti diaboliche sono in continuo movimento! Ma quanto vi adoro? Ahaha mo xo' mi avete incuriosita, chissà che c'è veramente nelle missive dei reali! Mhhhhhhhh … magari lo scopriremo tra... 15/20 episodi? Ahah cmq io continuo a seguirvi alla grande. Non vi libererete MAI di me, chiaro vecchio pazzo?! Che già di cara grazia ti ho fatto passare notte nell' hotel a quattro stelle con Marguerite! Hai apprezzato? Ihih"

Marguèrite: "Certo, madamigella! Mio marito ed io ribadiamo i nostri ringraziamenti!"

Australia: "Ma prego! E mo, e mo! Vedremo che succederà next! Io son sempre e comunque per ..." dimenticare " la contessa pom pom in terra italiana con le sue bestiaccie."

Generale: "Ma come non avete letto ancora il capitolo?! Madame pom pom si intrufolerà nella mia tenda …"

Marguerite: "COSA!"

Generale: "Ma Marguèrite non prendertela con me ma con quelle dannate Arpie! Io non ho nessuna colpa!"

Australia: "Oscarina sicuro vota x Armandina (ihihih)... beh, esauriremo sto desiderio prima o poi? Chisssssà!"

Oscar: "TERRY, AIZRAM, NON VI PERMETTETE DI INVENTARVI ANCHE PER IL MIO ANDRE' UNA COSA SIMILE! CAPITO!"

Aizram: "Scccc Oscar, ti prego non urlare! Ci bastano già le grida di tuo padre, sai, di questo passo i timpani rischiano di spaccarsi. E poi, tranquilla per adesso non accadrà ma più avanti … Ih ih ih …."

Oscar: "COSA! ANDRE' GUAI A TE, DICO, GUAI SE CEDI, ALTRIMENTI TI ATTRAVERSO CON LA SPADA!"

André: "Ca calmati amore, ricordati della nostra bambina…."

Generale: "FRANCOIS! ANDRE' NON DIMENTICARTI DI FRANCOIS!"

Australia: "Zitto scimunito che lo sai che si tratta di Sopihie, non fingere!"

Generale: "UMMM… MALEDIZIONE, ANCHE LA SQUINTERNATA CI SI METTE!"

Australia: "Bellissimi i tour PER l' Italia dei siparietti... chi vuole può viaggiare con l aereo? Ahaha. Vi adoroooooo sempre!

Aizram: "Grazie Australia!"

Terry: "Su truppa tutti in marcia per Mattinata! Voglio mostrarvi le sue acque cristalline, e magari con questo caldo un bel tuffo non ce lo toglie nessuno!"

Josèphine: "Siiiii Charles, prendo il mio costume da bagno!"

Generale: "Noooo! TU NON DEVI MOSTRARTI!"

Marguérite: "INVECE CARO MARITO, IL COSTUME LO METTO ANCH'IO, E TU NON OSARE RIBATTERE, CAPITO! AUTRICI ANDIAMO!"

Le Arpie: "Agli ordini madame Marguerite! Ih ih …."