🚨PREMESSA IMPORTANTE🚨
Ciao a tutti i miei cari lettori che avete seguito la mia FanFiction fino a questo punto, desidero dirvi che dopo circa due mesi di pausa sono pronto a iniziare con la seconda parte della storia.
Come ultima cosa però vorrei innanzitutto far notare che rispetto alla prima parte che ha una media complessiva di 4000 parole a capitolo, questa viaggia ad un numero doppio e infatti le parole dei capitoli di questa seconda metà rientrano in un range di 7000/8000 e a volte anche di più, quindi il doppio rispetto a quelle della prima.
Immagino quindi che ci vorrà circa il doppio del tempo per riuscire a leggerla e ovviamente non so quali possano essere i vostri impegni quotidiani.
Quindi ho preferito avvisarvi subito così sapete già se volete e potete lanciarvi nell'avventura completa di questa seconda parte oppure no. Se continui sei un/a grande, mentre se invece decidi di lasciare qui, ti dico, mi dispiacerebbe molto ma riuscirei comunque a capirlo perfettamente, in quanto che mi rendo benissimo conto che impegnarsi a leggere un certo numero di parole sia un impegno e che porta via un bel po' di tempo.
LoveMyPen
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(INIZIO SECONDO TEMPO)
28. UN MESE PIÙ TARDI
Era ormai trascorso all'incirca un mese da dopo che si era conclusa l'ultima battaglia contro l'Organizzazione, con il triste epilogo che aveva visto Haibara andarsene via assieme agli Uomini in Nero e Goku venire battuto da Pingborg, con la vita che era tornata a scorrere piuttosto routinaria, fatta eccezione per il Sayan e Bulma che si erano trasferiti a vivere dal Dottor Agasa, in quanto l'abitazione della donna era stata rasa al suolo a causa dello scontro tra quei due titani.
Il Dottore fu più che ben disposto ad aiutarli, sia perché mosso da un grande senso di altruismo, sia per non patire la solitudine, considerato che la camera dove era solita starci la scienziata era ora rimasta vuota.
D'ora in poi sarebbe stata proprio quella stanza la nuova dimora di Goku, mentre Bulma si accomodò in un'altra adiacente ad essa.
Nonostante fosse già passato discreto tempo da quando i due nuovi ospiti e il Dottore avevano iniziato a convivere sotto allo stesso tetto, fino ad oggi quest'ultimo non si era ancora sentito di fare alcuna domanda sullo scontro tra il Sayan e l'androide a causa del suo triste finale, finché finalmente decise di farsi coraggio e di rivolgersi così al piccolo guerriero, mentre si trovava insieme a lui e a Bulma in salotto a bere una tazza di thè:
- Ci tenevo a congratularmi con te per lo scontro mozzafiato che hai tenuto con Pingborg, i miei complimenti Goku.
Non capisco davvero come sia possibile che non sia riuscito a battere quel robot, la tua energia era a dir poco pazzesca. Era percepibile sin dall'isola della tartaruga!🍵
Il piccolo Sayan avrebbe di gran lunga preferito evitare quel discorso essendo che si trattava di una ferita ancora bella che aperta, in quanto esso era un argomento sul quale ancora non aveva smesso di rimuginare, continuando a domandarsi se non avesse realmente potuto fare di più nonostante avesse raggiunto il terzo livello del Super Sayan.
Egli si limitò per cui a rispondere che:
- Eh già..però a quanto pare non è stato comunque sufficiente..- disse con un'espressione totalmente apatica in volto nel mentre che girava il cucchiaino a vuoto nella sua tazza.
- Coraggio Goku non ti abbattere! Avrai la tua rivincita, ci posso scommettere💪! - lo cercò di rincuorare Bulma vedendolo visibilmente giù di morale.
Il Sayan si limitò a restare in silenzio per riflettere a come avrebbe potuto fare per battere Pingborg il giorno in cui si sarebbero rincontrati per la terza battaglia, quella finale.
Adesso che inoltre casa sua era stata rasa al suolo perdendo così la possibilità di allenarsi nella camera gravitazionale, egli avrebbe dovuto cercare qualche altro modo per poter incrementare la sua potenza ulteriormente.
Parallelamente, all'agenzia Mori più il tempo scorreva e più le incomprensioni all'interno di essa aumentavano.
Dopo che Conan aveva rivelato la sua vera identità, Ran aveva congelato del tutto il rapporto con lui: con la persona che non vedeva l'ora di poter rivedere e riabbracciare dopo così tanto tempo e tanta attesa.
Kogoro invece aveva iniziato a trattare Conan con più rispetto dopo essere venuto a conoscenza di chi lui realmente fosse, senza però aver perso l'abitudine di rivolgerglisi come se fosse il Quattr'Occhi di sempre:
- Ehi tu, smettila di guardare mia figlia per un istante e facciamo un discorso serio noi due! Ora stammi bene a sentire!👂
- Ehm, ookey. Dimmi pure vecchio mio. - gli rispose Conan con aria interrogativa.
- Stavo pensando a tutti i casi che ho risolto e che mi hanno reso il detective così noto e famoso che sono ora e alla mia particolarità di cadere in uno stato di profonda trance deduttiva..
Inizio a sospettare che tu c'entri qualcosa dietro a tutta questa storia, dico bene?
All'udire di quelle parole Shinichi deglutì pesantemente venendo completamente spiazzato senza aspettarsi nemmeno lontanamente che Kogoro potesse avere finalmente imbroccato una deduzione, per cui maledicendolo per aver scelto uno dei momenti meno opportuni per iniziare a fare ipotesi sensate:
- Ma sì dai che importanza ha? Non è il caso di pensarci😅, anzi: propongo un brindisi alla brillante e MERITATA carriera del qui presente Detective Mori! URRÀÀ!😎🍻😅. - cercando così di cambiare subito discorso, ma a quanto pare stavolta Kogoro non si fece incredibilmente corrompere dall'alcool e continuò ad insistere affinché il suo dubbio venisse chiarito:
- Abbiamo tutto il tempo per fare un brindisi Quattr'Occhi.
Non cercare di sviare dall'argomento e rispondi: allora tu c'entri qualcosa con i miei stati di trance? Guardami bene negli occhi!
Purtroppo per il giovane detective egli era appena stato messo con le spalle al muro senza alcuna possibilità di fuga e quindi pensò bene di restare sul vago cercando di non esporsi troppo:
- Allora mettiamola così: diciamo che QUALCHE VOLTA potrei averti dato un aiutino..😬
Kogoro non fu però per nulla soddisfatto della scarsa e vaga risposta ricevuta, iniziando perciò a fare qualche indagine più approfondita:
- Adesso che ci penso ogni volta che mi è capitato di cadere in trance era sempre presente un denominatore comune a cui non ho mai dato troppa importanza, ma che arrivati ormai a questo punto penso possa rivelarsi un dettaglio fondamentale: subito prima di cadere in trance sentivo come se il mio collo venisse puntualmente pizzicato da qualcosa, tu ne sai dunque nulla Quattr'Occhi?
"Ma da quando in qua Kogoro è in grado di fare ragionamenti così sensati?
Non è che per caso c'è qualcuno che mi ha rubato il papillon🎀 e che sta modulando la sua voce parlando al suo posto, come faccio io di solito?" - pensò Conan iniziando a scrutare l'ambiente circostante con la speranza che il suo pensiero potesse in qualche modo rivelarsi reale.
- Mi stai prendendo in giro Quattr'Occhi? Dove diamine stai guardando?
Sono sempre qui! Cosa c'è, un paio di occhiali non ti è sufficiente per vederci?
- Ah? No no tranquillo vecchio mio, ti stavo ascoltando attentamente, eheh😅, ho solo visto un insetto volare che mi ha distratto.
Cosa stavi dicendo, quindi?😅😬
A quel punto l'espressione di Kogoro mutò improvvisamente, come se egli avesse appena avuto l'illuminazione più grande di tutta la sua vita per così lasciarsi andare ad un ghigno di piena soddisfazione, ormai convinto di aver capito tutto ciò che si celava dietro a quel mistero:
- Ma certo💡😳💡! Gli insetti!🐝 Eheh, ti sei appena tradito con le tue stesse mani, Quattr'Occhi.😏
- Mi sono tradito?😳 Cioè che cos'è che ho detto? Gli insetti? - gli domandò Conan con l'espressione di chi era appena caduto dalle nuvole ma anche leggermente intimorito da quello sguardo di piena fiducia che Kogoro stava manifestando:
- Esattamente!😼 - alzandosi così improvvisamente in piedi dalla sedia e poggiando una gamba sopra al tavolo, intanto che si era messo ad indicare il suo interlocutore con un fare eccessivamente teatrale e palesemente accusatorio:
- Si tratta per forza di cose di una nuova specie di zanzara creata dal Dottor Agasa sotto tua precisa richiesta e che una volta addestrata e liberata, grazie alla sua puntura micidiale ha la capacità di far addormentare una persona.
Tutti i miei più sentiti complimenti Quattr'Occhi👏! È stata una trovata davvero diabolica la tua ma sappi che d'ora in poi sarà del tutto inutile!
Ora che ho scoperto il tuo trucchetto mi spruzzerò del fortissimo repellente sulla pelle che renderà completamente inoffensiva la tua zanzara! ❌
Falso allarme come sempre ma nonostante fosse ormai più che abituato alle stravaganti deduzioni di Kogoro, anche questa volta Conan ci mise un po' di tempo prima di realizzare di aver appena seriamente sentito dire una sparata di tali proporzioni.
Egli ne era come sempre rimasto a dir poco sconvolto ma per una volta decise di provare a mettersi a pari livello del suo interlocutore, provando così ad assecondare la sua ipotesi:
"L'unica cosa certa in questa storia è che se una zanzara e Kogoro si mettessero a fare una gara di deduzioni non è così scontato che il vecchio qui presente ne uscirebbe vincitore." - fu il pensiero del giovane detective prima di rivolgersi al padrone di casa nel seguente modo:
- Ah ok, quindi è un po' come se fosse una zanzara Zè Zè ma in questo caso più simile a una zanzara Zzz Zzz😴 ! Una specie di zanzara telecomandata, insomma.
E per quanto riguarda i casi invece? Pensi che fosse sempre la zanzara a risolverli al tuo posto?
Per cui questa zanzara avrebbe anche la capacità di riprodurre la tua voce parlando la lingua di noi umani; allora sarà per forza parente della tartaruga Roshi.
Secondo me è dunque alla Kame House che dovresti indagare.
È ormai ben risaputo di quanto Kogoro possa essere deduttivamente poco brillante, ma non fino al punto di abboccare alla palese retorica appena fatta dal suo interlocutore, decidendo così di far esplodere proprio in quel momento tutto il risentimento e le emozioni represse che lo stavano tormentando sin da quel fatidico giorno in cui Shinichi si era rivelato presso il campo di battaglia, aggravando così una situazione che aveva ormai per forza di cose raggiunto un punto di non ritorno; purtroppo per il piccolo Conan l'acqua era così ufficialmente appena traboccata fuori dal vaso del vecchio Mori:
- Ehi Quattr'Occhi o Shinichi Kudo o chi diavolo sei, stammi bene a sentire!
Hai veramente rotto le scatole con questa tua aria da supponente e da arrogante, ma chi diamine ti credi di essere?
Hai ancora il coraggio di fare il saccente dopo tutte le bugie che ci hai raccontato da non so quanto tempo ormai? Non ti sopporto più! Prendi la tua roba e vattene seduta stante!
Guarda mia figlia! Guarda Ran e guardala bene! L'hai distrutta! Non parla più per causa tua! Le hai rovinato la vita!
Sei un maledetto cancro per questa famiglia Shinichi Kudo, vattene adesso!
Conan rimase con un'espressione allibita in volto che recitava chiaramente: Say Whaaat?😳, iniziando perciò a pentirsi per aver esagerato a prendere per il culo Kogoro in maniera così troppo plateale.
Egli capì quindi che era subito necessario fare un bel passo indietro, abbassando un pochino le arie per cercare di recuperare una situazione che si era fatta ora particolarmente scricchiolante:
- Hai ragione vecchio mio, perdonami ho esagerato, ma credimi che se ho mentito l'ho fatto per il bene di tutti.🙏
Non è una situazione così facile da capire se non ci si è dentro in prima persona, te lo assicuro.
- Sono stufo di stare a sentire le tue scuse. Ti ho detto di andartene subito! - rispose inamovibile il padrone di casa.
Conan a quel punto andò a cercare Ran con lo sguardo nel mentre che la ragazza si trovava in piedi in disparte a guardare la pioggia fuori dalla finestra:
- Ehi amore! Digli qualcosa, ti supplico.
Ran! Non lasciare che me ne vada! Ti prego cerca almeno tu di farlo ragionare!
La ragazza era però riamasta inamovibile, completamente distaccata mentalmente dalla realtà, persa in una dimensione tutta sua, in una specie di limbo di mezzo dove si era rifugiata in conseguenza dell'ultimo shock subìto dopo le pesanti rivelazioni di Conan riguardanti la sua identità e all'intera faccenda dell'Organizzazione.
La paura di poter soffrire ulteriormente si stava purtroppo facendo in Ran addirittura più forte della volontà di affrontare i rischi che la situazione comportava per poter tornare a stare bene, lasciando così sopra ogni tipo di emozione che potesse provare in quel momento uno spesso e marcato strato di apatia generale:
- Amore, mi stai ascoltando? Ti prego Ran, rispondimi ti scongiuro! - insisteva Conan mentre Kogoro stava seriamente iniziando a perdere la pazienza, dirigendosi così verso il giovane detective con il probabile intento di buttarlo fuori a calci.
- Amore hai detto? Con che coraggio mi stai chiamando Amore, Shinichi Kudo? - irruppe Ran nello stupore generale, frenando così sia il padre che era pronto a buttare Conan fuori dalla porta, sia quest'ultimo che stava facendo di tutto per evitare che ciò accadesse.
Il giovane detective si ritrovò a dir poco spiazzato all'udire di testuali parole appena pronunciate dalla sua amata, che riuscirono a fargli persino più male di ricevere una coltellata in pieno stomaco:
- Ehi Ran, ma che cosa stai dicendo? Io ti amo piccola, lo sai benissimo che farei di tutto per te!
All'udire di quelle ultime parole di Conan, Kogoro a quel punto perse totalmente le staffe sbroccandogli addosso tutta la sua rabbia definitivamente:
- Ancora con questa storia Quattr'Occhi?
Ti ho già detto che DEVI SMETTERLA DI PRENDERE IN GIRO MIA FIGLIA! MI HAI CAPITO SÌ O NO? 👊 - POOOW! - rifilando così nell'incredulità generale un cazzottone in pieno volto del giovane detective che andò a sbattere contro al muro fuori dalla porta che dava sulle scale esterne d'ingresso.
Egli riusciva benissimo a comprendere tutto il risentimento che Kogoro potesse nutrire nei suoi confronti, ciò nonostante non aveva tollerato che il padre di Ran fosse appena ricorso alla violenza, rimettendosi così prontamente in piedi e pronto a rispondere a quel cazzotto appena subìto.
Fu nuovamente Ran ad intervenire e a così interrompere le intenzioni di vendetta di Conan nei confronti di suo padre:
- Adesso basta Shinichi! Non dire e non fare più nulla! Fai come ti ha detto mio padre e vattene! Qui non sei più il benvenuto!
Con che coraggio mi chiami ancora Amore? Se mi amassi come dici, allora mi avresti già da tempo raccontato tutta quella valanga di cose che hai detto pubblicamente circa un mese fa quando eravamo tutti quanti riuniti presso il campo di battaglia!
Io comprendo benissimo la gravità della situazione in cui ti sei involontariamente ritrovato, ma ciò nonostante me ne avresti tranquillamente potuto parlare in privato, che tanto non lo avrei detto a nessuno! Con chi avrei dovuto parlarne, Shinichi?
Per quel che mi riguarda il vero Amore si basa su tanta fiducia e tu hai scelto di fare l'egoista senza dirmi nulla, lasciandomi insonne per non sai nemmeno quante notti in preda al dolore, alla tristezza, alla solitudine e ai milioni di pensieri che avevo su di te!
Tu non ami me! Tu ami il tuo cazzo di ego che si gonfia ad ogni deduzione corretta che fai e che sai che in pochi altri arriverebbero a fare, Shinichi! Solo quello! Nient'altro!
E adesso vattene! Sparisci per sempre! - lo raggelò la ragazza che subito dopo si diresse in prima persona verso la porta d'ingresso per chiuderla, lasciando così al suo esterno il piccolo Conan che da un momento all'altro era appena stato messo sulla strada da quella che lui oramai considerava come la sua famiglia.
Ancora totalmente incredulo egli riuscì comunque a non darsi per vinto e si fiondò immediatamente verso la porta di casa a battere forte i propri pugni in segno di protesta, implorando Ran e Kogoro di aprire e di poterne così parlare cercando di trovare in qualche modo un punto di incontro.✊✊💥🚪
Come tutta risposta ottenne un silenzio colmo d'indifferenza in grado di stroncare definitivamente la corazza di Shinichi Kudo, esponendone un suo lato tra i più fragili, puri e sinceri che avesse mai mostrato in vita sua, mettendosi così sorprendentemente a piangere in ginocchio sullo zerbino, mentre con una mano continuava a dare colpi disperati alla porta nella speranza che qualcuno lo considerasse:
- Vi scongiuro..sob..😢non lasciatemi vi prego. Io vi voglio bene come a una famiglia.
Voi siete la mia famiglia e che tu ci creda o no Ran, tu per me rappresenti molto di più di quello che hai appena detto! Questo non smetterò mai di ripetertelo!
MI HAI SENTITO RAN? MAI LA SMETTERÒ! PERCHÉ IO TI AMO PICCOLA!😫😫
Conan continuò a protestare e ad implorare davanti alla porta d'ingresso per una buona mezz'ora abbondante, senza però ottenere alcuna risposta né da parte di Kogoro né tantomeno da sua figlia, fino a che venne distratto da un auto della polizia parcheggiarsi proprio di fronte all'ingresso delle scale che conducevano all'agenzia, da cui sorprendentemente scesero l'agente Takagi e l'agente Yumi che si diressero proprio in direzione del giovane detective:
- Coraggio Conan, tanto lo sai già perché siamo venuti, su andiamo.
Lo sai perfettamente anche tu che non puoi restare qui all'infinito sul pianerottolo a dare colpi a quella porta. - gli comunicò l'agente Takagi con l'evidente espressione di chi stava compiendo il proprio dovere palesemente a malincuore e controvoglia.
- Agente Takagi! Agente Yumi! Che sorpresa vedervi, ma come mai siete qui? - Conan non aveva inizialmente realizzato la situazione per quello che effettivamente era, ma notando poi i due poliziotti fare cenno con la testa in direzione dell'abitazione di Kogoro e Ran, arrivò allora perfettamente a capire che erano stati proprio questi ultimi a chiamarli senza che lui se ne fosse potuto accorgere.
In tutta risposta il giovane detective si lasciò andare ad una reazione totalmente rabbiosa, tornando a battere prepotentemente i pugni sulla porta di casa:✊💥🚪 💥🚪✊💥🚪
- Non era assolutamente necessario chiamare la polizia! Che cosa pensate di risolvere, scusate? Non è così che risolveremo il problema! ️
NOI possiamo risolverlo! Credetemi e credeteci!😲 Vi prego aprite questa porta e parliamone una volta per tutte! Vi scongiuro! ✊💥🚪✊💥🚪💥
A quel punto i due agenti si videro per forza di cose costretti ad intervenire nonostante detestassero profondamente l'idea di doversi far odiare dal piccolo Conan, considerato il bene che gli volevano.
Fu così che l'agente Takagi decise di mettersi di mezzo afferrando il "bambino" con la forza pur di allontanarlo dalla porta:
- Takagiii! Che diamine stai facendo?!
Lasciami subito! - iniziando così a riempirlo di gomitate sullo stomaco per cercare di liberarsi dalla presa del poliziotto.
- Adesso stai esagerando Conan! Basta! Vedi di darti subito una calmata! ✈️ - esordì l'agente Yumi pronta ad intervenire in soccorso del suo collega con un paio di manette che prontamente estrasse dalla cinta, per poi metterle ai polsi del piccolo Conan dopo averlo buttato a terra con uno spintone senza che lui se ne fosse potuto accorgere.
Il giovane detective continuava a protestare nonostante avesse entrambe le mani legate dietro la schiena, iniziando persino a scalciare malamente contro la porta in conseguenza di una reazione puramente istintiva e in pieno segno di stizza.
I due agenti furono per cui costretti a portare via il "bambino" con la forza sollevandolo di peso da terra, con Takagi che lo stava quindi sorreggendo per le spalle e nel mentre che Yumi lo portava via per i piedi.
Inutili furono le proteste del piccolo Conan che continuava a lamentarsi con i due poliziotti affinché fosse messo giù e liberato dalle manette, nel mentre che veniva caricato sui sedili posteriori della volante, con Takagi che si era accomodato sul posto del passeggero e nel tanto che Yumi si era messa alla guida verso la centrale.
Durante il tragitto Conan aveva deciso di non smetterla proprio di protestare, inveendo pesantemente contro gli agenti e accusandoli di essersi messi di mezzo ad una faccenda troppo personale e delicata e che non li riguardava nemmeno lontanamente.
Fu così che dopo una decina abbondante di minuti di continue proteste da parte del giovane detective dove nel frattempo i due poliziotti erano rimasti in silenzio a subire tutta quanta la sua rabbia, ormai al limite della sopportazione Takagi improvvisamente si voltò di scatto verso i sedili posteriori per così rivolgersi con piena autorevolezza al protagonista, dicendogli che:
- Adesso finiscila Conan, o Shinichi, non so neanche più come devo chiamarti, ora ne ho davvero abbastanza!
Sappi solo che se in qualche modo posso pure comprenderti quando dici che non mi dovrei intromettere in una faccenda così tanto personale e delicata che non mi riguarda, allo stesso tempo non posso tollerare tutte queste tue accuse che stai lanciando sia a me che a Yumi sin da quando siamo saliti in macchina, quando se solo volessi potrei denunciarti per resistenza a pubblico ufficiale con tanto di atti di violenza, considerate le gomitate che mi hai tirato prima che Yumi potesse ammanettarti!😡
L'intervento di Takagi servì a raffreddare in parte i bollenti spiriti del giovane detective, il quale si limitò a fissare il poliziotto con un'espressione di puro risentimento, dovendo per forza di cose tacere per evitare che la situazione potesse ulteriormente peggiorare.
Quando infine Takagi si accorse che la rabbia di Conan stava finalmente iniziando piano piano a scemare, egli pensò bene di rassicurarlo dicendogli che lui e Yumi in quanto agenti stavano solo facendo il loro dovere in conseguenza di una telefonata con esplicita richiesta di aiuto e che il loro intervento si trattava quindi soltanto di normale prassi. Conan poteva dunque stare tranquillo: se la sarebbe probabilmente cavata con un semplice richiamo verbale senza alcun tipo di conseguenza.
La volante raggiunse così la centrale con i due poliziotti che finalmente decisero di togliere le manette al giovane detective in quanto ormai calmatosi visibilmente, per poi condurlo all'interno dell'edificio.
Dentro alla centrale di polizia la reputazione di Shinichi era a dir poco formidabile: non c'era un poliziotto che fosse uno che non lo salutasse più che felice di vederlo.
La vera identità di quel portentoso investigatore che risiedeva nel corpo di un bambino stava ancora facendo parecchio clamore all'interno dell'ambiente, nonostante fosse ormai passato un mese abbondante da quando la notizia era stata trapelata.
Yumi aveva intanto deciso di lasciare il suo collega da solo col piccolo Conan rendendosi conto che la sua presenza era ormai diventata inutile e di troppo, ritornando così in servizio a bordo della propria volante.
Dunque Takagi e Conan si ritrovarono di fronte all'ascensore che li avrebbe condotti al decimo piano dell'edificio dove ci sarebbe stato l'ispettore Megure ad attenderli nel suo ufficio, quando vennero raggiunti dall'agente Sato che necessitava dell'ascensore anche lei a sua volta per doversi tra l'altro dirigere al loro medesimo piano:
- Ragazzi! Ma che sorpresona vedervi!😃
Ah, ma quindi allora il caso che ti ha affidato oggi l'ispettore Megure e del quale non hai voluto fare parola con nessun collega era quello di arrestare Conan, Takagi?😅
Spero allora che non ti sia dimenticato di portare il giubbotto antiproiettile con i rischi che avrai dovuto correre. 😂
- Ah..Ah😅 Davvero divertente Sato.😒
In realtà questo piccolo monello stava solo facendo troppo baccano vicino all'abitazione di DUE SIGNORI che ci hanno chiesto di intervenire, dico bene Conan? ️
- Ma è così difficile accettare che io sia Shinichi e che Conan sia sempre stato semplicemente un nome che serviva da copertura?
Sono Shinichi! Non Conan, va bene? Shi-Ni-Chi!😤- sillabando il proprio nome con la speranza che il messaggio potesse venire recepito più facilmente.
- Ma certo eheh, perdonami Cona..ehm volevo dire Shinichi! Scusami ancora, ti prego😅🙏😅!
È solo che siamo tutti quanti abituati da sempre a chiamarti e a conoscerti come Conan e per cui non è così semplice e immediato rivolgersi a te come se fossi una persona adulta, tra l'altro non ad una persona qualunque, bensì ad un celebre detective che tutti quanti noi alla centrale conosciamo molto bene e col quale siamo sempre stati abituati a rivolgerci nelle sembianze di un adulto.
Ci serve solo ancora un po' di tempo, cerca di capire, ti scongiuro Con..ehm Shinichi volevo dire! Ti supplico non uccidermi!😅🙏 - rispose Takagi in evidente imbarazzo sentendosi anche un po' in colpa per non essere ancora riuscito ad accettare la vera identità di Conan: "E chissà se mai ci riuscirò?!😮 💨" - pensò, sbuffando dallo sconforto.
Prima di lasciare l'ascensore ormai giunta al decimo piano, Sato si rivolse al protagonista assicurandogli che sarebbe stato sempre il benvenuto alla centrale di polizia e che ogni agente sarebbe puntualmente stato pronto e ben disposto ad aiutarlo in caso di difficoltà, sia che egli si fosse presentato sotto le vesti dell'uno o dell'altro:
- Per me non fa alcuna differenza che tu sia Shinichi oppure Conan, perché per me tu sei e rimarrai per sempre un grande, se non IL PIÙ grande di tutti i tempi.😘😉
L'enorme lusinga e l'affettuoso bacio che l'agente Sato aveva appena mandato a Conan fecero letteralmente bruciare di gelosia il povero Takagi, col suo volto che iniziò visibilmente ad incendiarsi, mentre cercava di far valere la propria immagine agli occhi della poliziotta facendosi coraggiosamente strada tra le fiamme del suo viso:🔥🔥🔥
- Già ma si da il caso che il sottoscritto abbia appena evitato che il qui presente Più Grande Di Tutti i Tempi potesse in qualche modo causare ulteriore fastidio ad una famiglia fatta di due persone per bene.
Se non fosse stato per il mio tempestivo intervento a quest'ora il Più Grande Di Tutti i Tempi sarebbe ancora a graffiare disperato come un gatto sulla porta di casa nella speranza che qualcuno gli possa aprire.🚪🐈 Tsé!😒😤
Sato non poté allora fare altro che provare a fingere un'espressione di forzato stupore augurandosi che fosse sufficientemente credibile, per così rispondere al suo collega che:
- Sei un vero eroe Takagi.👏
- Come?😮 Dici sul serio Sato? - rispose il collega completamente imbambolato senza essere riuscito a cogliere la palese retorica fatta dalla poliziotta.
- Sì certo, come no Takagi!😌😒 - irruppe Conan per dare così un taglio a quel siparietto che stava correndo il rischio di diventare eccessivamente sdolcinato per i suoi gusti, per poi incalzare l'agente che lo aveva arrestato ad accompagnarlo al più presto possibile dall'ispettore Megure , considerato che la centrale di polizia era uno degli ultimi posti in cui voleva trovarsi in quel preciso momento e che voleva quindi sbrigarsi al più presto per poterla lasciare il prima possibile.
Dopo essersi dunque congedati da Sato, Conan e Takagi proseguirono per il corridoio del decimo piano per così finalmente giungere davanti all'ufficio dell'ispettore Megure , il quale li stava aspettando ansioso di poter così archiviare la pratica velocemente, in modo tale da potersene andare a casa a sua volta, essendo che si trovava ormai stanco e a fine turno:
- Bene! Eccovi finalmente!
Ciao Shinichi, sono contento di vederti anche se questa volta mi toccherà purtroppo farti una ramanzina. - disse l'ispettore per poi ringraziare Takagi e dandogli infine il permesso di congedarsi, lasciando così che Conan e l'ispettore stesso rimanessero da soli nel suo ufficio:
- Sul serio Shinichi? Che cosa speravi di ottenere facendo tutto quel baccano sul pianerottolo di casa?
Lo sai che ti faccio molto ma molto più intelligente di così, non è vero? 😅 - esordì Megure con un tono molto cordiale e amichevole che faceva intendere come non ci fosse alcun rischio in corso per il piccolo Conan.
L'ispettore era bene al corrente di tutte le volte in cui il giovane detective si era rivelato più che determinante nella risoluzione di molteplici casi, per cui non gli avrebbe di per certo causato alcuna grana penale per un semplice disguido familiare per quanto acceso possa essere stato.
Conan era intanto rimasto a testa bassa pieno di vergogna, iniziando a rendersi conto a mente lucida di quanto impulsivo possa essere stato a comportarsi in quel modo di fronte alla sua tristemente ormai ex abitazione, domandando quindi perdono all'ispettore per aver dovuto scomodare due agenti per una causa così futile e infantile.
Fu così che Megure decise di interrompere seduta stante le scuse di Shinichi, facendogli intendere quanto non stesse dando alcun peso al motivo che lo aveva appena condotto nel suo ufficio, considerato che la sua mente era ormai occupata sin dal giorno in cui Conan aveva rivelato tutte quelle verità, a pensare a come fronteggiare l'Organizzazione criminale che nemmeno il più grande investigatore del mondo unito al guerriero più forte della galassia sono riusciti a sconfiggere:
- Mi sento impotente, credimi Shinichi.
Come la si può fronteggiare un'Organizzazione simile secondo te? Mi tocca a malincuore ammettere che le mie risorse non sono in grado di poter gestire qualcosa di tanto potente, ahimè purtroppo.
Shinichi venne completamente colto alla sprovvista all'udire dell'ispettore che così dal nulla se n'era appena uscito con un discorso simile sull'Organizzazione.
Bella domanda che aveva comunque appena posto: come la si batte un'Organizzazione simile? Rifletteva il detective in cerca di una risposta che potesse ritenere adeguata:
- Purtroppo ancora non lo so ispettore, ma le confesso che ero sicuro di poter finalmente vincere questa battaglia dopo aver scoperto la vera identità e gli incredibili poteri di Goku; quando poi è stato proprio lui ad accogliere la mia richiesta di aiuto per affrontarli facendo squadra insieme, ho creduto di poterli veramente battere una volta per tutte.
Purtroppo non ho previsto che quei maledetti sono riusciti a dare vita ad un cyborg che è stato in grado di sconfiggere addirittura il guerriero più forte della galassia.
Lo sa che vado molto fiero delle mie intuizioni ispettore, però ahimè nemmeno Shinichi Kudo nel suo massimo potenziale ha potuto questa volta prevedere che qualcosa di simile potesse accadere e penso proprio che non farà minimamente fatica a comprendere ciò che intendo dire.
L'ispettore si limitò infatti ad annuire con il capo rimanendo concentrato nei propri pensieri, nel tanto che essi viaggiavano in cerca di una strategia che potesse in qualche modo rivelarsi anche solo minimamente efficace per un nemico così al di fuori dalla sua portata.
Egli venne infine richiamato da Conan che gli fece un cenno per esortarlo gentilmente a dedicarsi al motivo che lo aveva appena condotto nel suo ufficio, in modo tale che potesse così andarsene dalla centrale:
- Hai ragione Shinichi, ti faccio giusto firmare un verbale così posso lasciarti andare, in quanto forse questo non è nemmeno il momento più adatto per mettersi a parlare di certe cose.
Comunque sappi che ho già avvertito il Dottor Agasa in modo che possa venire a prenderti, considerato che non hai molti posti dove andare ora che per il momento non puoi più tornare a casa tua.
Ti prometto però che la prossima volta che vedrò Kogoro proverò ad affrontare il discorso cercando di ammorbidirlo così da convincerlo a farti riaccettare in famiglia.
È il minimo che possa fare per tutti gli aiuti che mi hai sempre dato Shinichi, anche se purtroppo non posso prometterti nulla perché capirai bene che se Kogoro decidesse di rimanere inamovibile, io non avrei alcun potere e autorità per andare contro la sua volontà. - disse l'ispettore Megure che nel frattempo si era messo al computer per stampare il verbale che avrebbe dovuto far compilare e firmare a Conan.
Fu così che improvvisamente il silenzio generale che fino a quel momento era rotto semplicemente dalla stampante in funzione ️, venne definitivamente demolito dal rumore assordante di un qualcosa che si era appena pesantemente schiantato contro la parete dell'edificio, con l'impatto che fu sufficientemente forte da far saltare l'allarme di emergenza:
🚨🚨 OOUUIIIWIOOUIUIWIIII 🚨🚨
Dal corridoio si iniziarono così a udire i pesanti passi degli agenti che si erano prontamente messi in azione per andare a verificare che cosa avesse appena fatto scattare le misure di emergenza.
Non appena l'ispettore Megure poté scorgere il suo collega Shiratori impegnato anche lui a dirigersi verso il luogo dell'impatto, tempestivamente lo fermò per domandargli se egli avesse idea di che cosa potesse aver causato un tale tonfo sulla centrale:
- Purtroppo non lo so ispettore Megure, ma potremmo essere sotto attacco considerati i tempi! È meglio dunque stare in guardia!
So solo che da quello che ho capito l'impatto è avvenuto sulla facciata opposta dell'edificio due piani sotto al nostro, precisamente all'ottavo.
Il dovere mi chiama ispettore, con permesso. 👮 ️- disse Shiratori nel contempo che estrasse fuori la pistola dalla cinta, tenendosi pronto per un eventuale scontro a fuoco, fino a che decise di congedarsi lasciando Shinichi e l'ispettore Megure ai pensieri peggiori che potessero passar loro per la mente in quel momento:
- Potrebbe trattarsi proprio di loro, ispettore!😳😨 - esordì Conan pietrificandosi all'idea che l'Organizzazione potesse addirittura aver appena attaccato la centrale di polizia.
Megure ritenne più che plausibili i timori appena evidenziati da Shinichi, tanto che decise di affrontare la situazione servendosi delle misure più estreme che egli avesse a disposizione:
- 📞Voglio che tutta la Squadra Speciale si riunisca all'ottavo piano dell'edificio presso il punto dell'impatto.
Potremmo essere di fronte ad un nemico pericolosissimo da fronteggiare, per cui se doveste ritenere opportuno aprire il fuoco, fatelo senza esitazione! Questo è un ordine! - 📞 - comandò l'ispettore al telefono in collegamento col reparto della Squadra Speciale.
Dentro la centrale iniziò così a crearsi un folle via vai di poliziotti tutti di corsa per raggiungere il punto dell'impatto il più velocemente possibile, nel mentre che Conan e l'ispettore avevano appena deciso di dirigersi anche loro verso l'ottavo piano dell'edificio e nel tanto che le preoccupazioni del giovane detective si stavano via via facendo sempre più forti man mano che il luogo dell'impatto si avvicinava:
"Maledizione! E se si trattasse di Pingborg? Non voglio nemmeno pensarci! Sarebbe la fine per tutti noi!
Oh mio Dio che guaio!"
Perciò essi raggiunsero l'ottavo piano servendosi delle scale di emergenza, considerato che l'impatto di qualunque cosa si fosse appena schiantata contro la centrale aveva messo fuori uso persino l'ascensore.
Non appena sopraggiunsero al punto preciso dello schianto, essi si accorsero che non poterono avvicinarsi più di tanto a qualunque cosa si fosse scaraventata contro al muro per via dell'enorme fumata provenire da esso, la quale sfortunatamente impediva qualunque tipo di visuale lasciando per cui irrisolti i dubbi di tutti coloro che si erano appena presentati sul posto.
L'ispettore Megure e il capo della Squadra Speciale si erano fin'ora limitati a mantenere le armi puntate in direzione dello schianto senza abbassare la guardia nemmeno per un istante, pronti a fare fuoco qualora la situazione lo avesse richiesto.
Dopo qualche scarso minuto di attesa il comandante della Squadra Speciale domandò all'ispettore il permesso di avvicinarsi al punto d'impatto, volendo anche approfittare del fumo che si stava facendo sempre meno presente nell'aria:
- Va bene ma state attenti.
Per quel che mi riguarda siamo di fronte a un codice rosso, per cui se ritenete che sia il caso di sparare non fatevi scrupoli ad aprire il fuoco! - comandò affermativamente l'ispettore, desideroso anche lui come tutti quanti gli altri di scoprire che cosa si stesse nascondendo dietro a quello schianto micidiale.
La Squadra Speciale iniziò così lentamente ad avvicinarsi con le armi costantemente puntate e pronte ad entrare in azione, quando dal punto dell'impatto poterono incredibilmente udire una sorta d'espressione di lamentela.
Completamente spiazzato da tale voce umana appena udita, tutto a un tratto il comandante si fece ancora più serio di quanto già lo fosse, rivolgendosi nel seguente modo a chiunque avesse appena emesso quei versi poc'anzi:
- Chiunque tu sia arrenditi subito!
Sei sotto il tiro di quindici agenti della Squadra Speciale, più altrettanti poliziotti della centrale di Tokyo.
Non hai scampo! Ti conviene non fare scherzi e di uscire con le mani bene in vista!👮 ️📣
Per cui sorprendentemente dal punto dell'impatto iniziò allora a non sentirsi più alcun tipo di gemito né alcun rumore di ogni sorta, come se chiunque avesse emesso quei versi di lamentela poc'anzi si fosse adesso magicamente volatilizzato nel nulla.
Col fortissimo timore che essa potesse dunque trattarsi di una tattica per guadagnare del tempo per così organizzarsi e attaccare servendosi dell'effetto sorpresa, prontamente il comandante della Squadra Speciale decise di non ignorare e di reagire seduta stante a quel silenzio prolungato avendolo appena iniziato a considerare come un pericoloso campanello d'allarme.
Egli quindi ordinò a tutti i suoi uomini di continuare ad avanzare con cautela, tenendosi pronti ad aprire il fuoco.
Lentamente giunsero così a pochissimi metri da chiunque avesse appena causato tutto quel caos alla centrale e prima di aprire un eventuale fuoco, il comandante decise allora di dare un ultimo avvertimento a questo misterioso personaggio non ancora identificato:
- È l'ultimo avvertimento!
Esci fuori con le mani in vista oppure apriremo il fuoco! A te la scelta!📣
Il nuovo silenzio prolungato che ne era conseguito costrinse perciò il comandante ad agire come egli aveva appena promesso che avrebbe fatto.
Quindi portò subito il proprio sguardo verso gli altri agenti della Squadra Speciale e proprio appena prima che egli potesse dare il segnale di apertura del fuoco, questa volta si poté chiaramente udire una voce umana parlare facendo un discorso compiuto e sensato, ma con un tono che lasciava visibilmente trapelare tutto quanto il fastidio che questo individuo stesse in quel momento provando nell'essersi sentito costantemente minacciato:
- Ma sì dai, sparate pure, tanto mi fareste solo che il solletico.
Vi conviene tornare a casa visto che per qualcuno qua si sta facendo decisamente tardi.😪😴
All'udire di quelle parole il comandante uscì completamente di senno, tanto da prepararsi ad aprire il fuoco in prima persona per fare tacere chiunque si stesse nascondendo dietro a quel fumo, mentre Conan fu l'unico che, all'udire del timbro vocale del misterioso individuo che aveva appena parlato, capì che molto probabilmente ciò che si stava presentando davanti ai loro occhi non si trattava di una minaccia, bensì:
- No comandante aspetti! Non è necessario mi creda!
Sono quasi certo di sapere chi sia questa persona misteriosa, lasci perdere, non spari! 🙅🙏
Peccato però che il comandante non ascoltò mezza parola di quello che Conan gli aveva appena detto, tanto è vero che senza il minimo accenno di esitazione ordinò:
- 💥💥FUOCOOOOOO!💥💥
La Squadra Speciale iniziò così a riempire di piombo il punto dell'impatto da dove il fumo non aveva ancora interamente smesso di fuoriuscire, fino a che non si poterono addirittura incominciare ad udire dei lamenti decisamente singolari per qualcuno che stava venendo riempito di proiettili da cima a fondo:
- AHIA! EHI VOI! BASTA MALEDIZIONE! AHIA!😠
Okey, questo un po' mi ha pizzicato, lo ammetto!
Il comandante della Squadra Speciale non riusciva proprio a comprendere se fosse lui stesso quello ad avere le allucinazioni uditive, oppure se questo individuo fosse realmente tanto forte da essersi persino permesso il lusso di aver appena definito una scarica di proiettili di AK-47 una pizzicata.
Nel dubbio egli decise allora di passare alle maniere ancora più forti e così di punto in bianco estrasse fuori un bazooka che si era previdentemente portato per le emergenze, pronto dunque a fare fuoco con questa nuova arma speciale:
- Aspetti comandante! Mi ascolti non faccia sciocchezze!🙀
Le ripeto che non c'è alcuna minaccia! Conosco questa persona! Metta giù il bazooka per favore! Mi creda non è necessario arrivare a tanto! Mi dia retta, la scongiuro!🙏 🙏- nuovamente cercò Conan di fermarlo senza però ottenere anche stavolta alcun risultato:
- 🔥 🔥 FUOCOOO! 🔥 🔥 - ordinò imperterrito il comandante ormai più che deciso ad andare fino in fondo alla faccenda.
💥💥KABOOOM!💥💥
"Oh no! Povero Goku! " - si disperò il giovane detective con sentite condoglianze nei confronti del suo amico.
Il punto dell'impatto stava venendo ripetutamente bombardato da proiettili e missili di prima fattura scaricati senza tregua dalla Squadra Speciale e in particolar modo dal loro comandante.
Essi continuarono imperterriti fino a che persino l'ispettore Megure ordinò loro di cessare il fuoco, trovando decisamente eccessivo di dover ricorrere a tanto specie in seguito alle parole pronunciate da Conan poc'anzi.
Non fu però necessario che il comandante obbedisse all'ordine appena imposto, perché fu proprio allora che dal buco dell'impatto iniziò a formarsi una luce gialla a dir poco accecante e che in men che non si dica illuminò tutto l'ambiente circostante fino a quasi trasformarlo in una giornata di pieno sole.
Alla vista di quel bagliore tanto luminoso, subito Conan pensò bene di esortare quello che era convinto essere il suo amico a fermarsi e a non commettere sciocchezze, invano anche questa volta però, esattamente come in precedenza era successo col comandante:
- 💥MI SONO STUFATOOOOO!💥 - gridò improvvisamente questo misterioso individuo nel mentre che un'aura gialla gigantesca aveva appena fatto alzare un vento a dir poco travolgente e che aveva fatto volare via tutti i presenti facendoli disperdere lungo il piano, ribaltando i divani, facendo cadere i lampadari e con l'intero edificio che aveva pericolosamente iniziato a vibrare:
- SEI FUORI DI TESTA GOKU? SMETTILA O CI AMMAZZI TUTTI, PORCA DI QUELLA #######! - gli urlò disperatamente Conan mentre con la mente riusciva già ad immaginarsi l'intero edificio crollare e lui con esso assieme a tutti gli altri.
Fomentato però da quella reazione di puro istinto, inizialmente il Sayan non aveva infatti minimamente dato retta alle parole del suo amico che si vide così costretto ad utilizzare le maniere forti:
- Oh fenomeno! Non mi dirai che non mi stai cagando soltanto perché non mi chiamo AI HAIBARA, spero?! 😡😡 - gli urlò spudoratamente il giovane detective con il solo ed unico intento di riuscire a richiamare la sua attenzione per farlo calmare.
Sennonché a quanto pare non è che fu Goku quello ad avere volutamente e inizialmente ignorato Conan, venendo bensì in realtà a scoprire che il Sayan non si era ancora nemmeno proprio accorto di lui e infatti, non appena lo riconobbe, complice anche il nome della scienziata che l'investigatore aveva appositamente pronunciato, fece immediatamente scomparire l'aura dal proprio corpo rimanendo però trasformato in Super Sayan e per infine rivolgersi nel seguente modo al suo amico, felicissimo di averlo appena rincontrato:
- Ehi ciao Conan!😃 Che bello rivederti!😀 Stavo cercando proprio te a proposito!😁
Poco fa abbiamo ricevuto a casa del Dottore una chiamata dalla polizia che ci ha raccontato quello che ti è successo e che sei rimasto sulla strada senza casa, per cui mi sono subito offerto volontario per venire a prenderti così da accompagnarti dal Dottor Agasa che ha deciso di ospitarti senza battere ciglio, amico mio.✌️
- E allora? Che senso avrebbe ciò con tutto questo macello che hai appena provocato?😱
Lo dovresti sapere che negli edifici si entra spesso, se non sempre, dalla porta d'ingresso che si trova al piano terra e non lanciandosi a velocità folle come un kamikaze che vuole farsi esplodere all'altezza dell'ottavo piano.
Ho capito che vieni da un altro pianeta, ma qui parliamo dell'ABC!😲 - lo rimproverò apertamente Conan non riuscendo comprensibilmente a trovare una spiegazione logica che giustificasse il trambusto causato dall'arrivo del suo amico Sayan, il quale prontamente cercò così di discolparsi:
- Purtroppo da quando la mia copertura è saltata la mia fama è cresciuta a dismisura e spesso e volentieri non riesco ad uscire di casa nemmeno per buttare la spazzatura senza che qualche mio fan mi circondi per chiedere la solita foto di routine, per cui sono ormai spesso e volentieri costretto a spostarmi volando per potere mantenere un minimo di tranquillità.
Prima, venendo verso la centrale di polizia, ho notato una manifestazione volta esclusivamente a me dove il mio nome era addirittura invocato a sindaco della città, robe da matti oh😂; ahimè mi sono purtroppo distratto ad ascoltare, incuriosito da quali altre fantascienze associate al mio nome avrei potuto udire e così non mi sono reso conto di essere arrivato a destinazione, senza per cui riuscire a perdere quota per tempo e infine nulla, il resto già la conosci..ed ora eccoci qua! Sono proprio contento di rivederti dopo tutto questo tempo, amico!😁✌️- riferendosi al mese abbondante che li separava dall'ultima volta in cui si erano ritrovati tutti quanti riuniti presso il campo di battaglia, essendo che da dopo quel maledetto giorno i due protagonisti principali della FanFiction non si erano ancora rincontrati nemmeno sui banchi di scuola, poiché si erano presi entrambi una lunga pausa dalle lezioni sia per motivi riguardanti la sicurezza degli altri bambini, sia perché ambedue avevano ormai delle priorità molto più importanti e delicate a cui dedicarsi.
Perciò, in mezzo a quella situazione che sembrava ormai destinata a perdersi sul viale della tranquillità, questa volta fu però qualcun'altro a tuonare di collera e fu più precisamente l'ispettore Megure , il quale aveva trovato completamente inaccettabile tutto quel caos venuto a crearsi per una tale superficialità e banale mancanza di attenzione:
- GOKU E SHINICHI! TUTTI E DUE SUBITO NEL MIO UFFICIO! IMMEDIATAMENTE! 🔥🌋 ️
Inizialmente i due protagonisti fecero persino fatica a credere che l'ispettore Megure fosse veramente scoppiato così di botto, ma la sua insistenza e la sua veemenza riuscirono con non troppi sforzi a convincere i due "bambini" ad obbedire senza fiatare, ritrovandosi così di colpo nel suo ufficio pronti a sorbirsi la ramanzina del secolo.
Megure stava inveendo su come quei due gli avessero appena fatto passare una delle giornate più indimenticabili, negativamente parlando, della sua vita.
Prima sbroccò su Shinichi per non essersi saputo controllare e per addirittura essere dovuto arrivare a richiedere l'intervento di una volante per far sì che si calmasse, infine passò a Goku dicendogli che se lui possedesse anche solo un decimo di cervello della sua forza combattiva, si accorgerebbe di per certo dei palazzi che gli si presentano di fronte senza doverci per forza di cose andare a schiantare contro:
- Il tonto dai capelli biondi guarda, altro che! 😡
L'ispettore Megure aveva comunque tutte le ragioni del caso per dire ciò che stava affermando, mentre Goku e Conan avevano intelligentemente capito che quello non era decisamente il momento più opportuno per protestare e che soltanto obbedendo e annuendo alle, seppur pesanti, parole dell'ispettore se la sarebbero potuta cavare senza alcuna conseguenza penale a loro carico.
La lavata di capo andò avanti per un'altra mezz'ora abbondante dove si poteva udire soltanto la voce dell'ispettore lamentarsi, con i due "bambini" che infine rimasero in completo silenzio per tutta la durata della meritata predica.
Una volta poi terminato il richiamo verbale, Megure assicurò loro che per questa volta non gli sarebbe successo nulla e che l'assicurazione avrebbe per fortuna potuto coprire i danni causati da Goku, ma al tempo stesso li raccomandò anche di non fargli più passare nemmeno lontanamente una giornata come quella appena trascorsa, promettendo loro che dalla volta successiva ci sarebbero altrimenti state delle inevitabili conseguenze che per grazia di Dio oggi erano riusciti ad evitare.
Come ultima cosa Megure convocò l'agente Takagi chiedendogli gentilmente di accompagnare Goku e Conan all'uscita, in modo tale che potesse anche lui stesso tornare a casa lasciandosi così alle spalle quella giornata da incubo una volta per tutte.
Il giovane detective e il piccolo Sayan, come da disposizioni dell'ispettore, vennero allora accompagnati all'uscita da Takagi, il quale, prima di salutarli congedandosi, pensò bene anche lui di raccomandare loro di andarsene subito diretti a casa senza farsi venire strane idee che potessero sfociare in un nulla di buono.
Perciò, dopo essere rimasti da soli, Goku fece subito cenno a Conan di montargli sulla schiena così da raggiungere la casa del Dottore in un lampo volando, senza tuttavia riscontrare l'approvazione del detective:
- Ma figurati! Tu sei tutto matto Goku.
Dopo lo schianto che hai appena fatto a maggior ragione.
Guarda, ti ringrazio ma vado più che volentieri a piedi.
Ci si vede dal Dottore allora, a dopo e mi raccomando: stai attento alle manifestazioni.👋 - disse il giovane detective congedandosi.
- Tsk, senti chi parla.
Almeno stando con me le possibilità di rimanere coinvolti in un omicidio sono ridotte all'osso, a differenza di qualcun'altro.😏😒
Ciao baka😝, ci vediamo tra poco. Buona camminata.🚶🚶🚶
